(Adnkronos) – È stata una "concezione personale ed etica del diritto alla salute" a spingere l'allora direttore generale della Sanità della Lombardia Carlo Lucchina a impedire che a Eluana Englaro fosse interrotto il trattamento che la manteneva in stato vegetativo. Lo scrive la Corte dei conti che ha condannato in appello Lucchina a pagare all’erario circa 175mila euro che la Regione aveva dovuto risarcire a Beppino Englaro il quale era stato costretto a traferire la figlia in una struttura sanitaria in Friuli dove morì. Lo riporta l'edizione milanese del Corriere della Sera. Eluana morì il 9 febbraio nel 2009 a 39 anni di 17 dei quali trascorsi in stato vegetativo irreversibile dopo un gravissimo incidente stradale. L’anno prima, il padre si era visto negare la possibilità di interrompere l’alimentazione artificiale che teneva in vita sua figlia dal direttore generale Lucchina nonostante nel 2007 la Cassazione, con una sentenza storica, avesse stabilito che ciascun individuo può rifiutare le cure alle quali è sottoposto se le ritiene insostenibili e degradanti, e nel 2008 la Corte d'appello di Milano su questa base aveva autorizzato la interruzione del trattamento. Quando Beppino Englaro chiese come tutore di staccare il sondino con cui veniva alimentata la figlia, il direttore generale firmò una nota che diceva che le strutture sanitarie si occupano della cura dei pazienti e di conseguenza i sanitari che l’avessero sospesa sarebbero venuti "meno ai loro obblighi professionali".
Englaro si rivolse al Tar che nel gennaio 2009 accolse la sua richiesta, ma la Regione non diede corso alla sentenza e un mese dopo Eluana morì. La Regione fu condannata a pagare circa 175mila di euro per i danni subito dalla famiglia Englaro. Dopo che nel 2017 la sentenza del Tar divenne definitiva, la Corte dei conti avviò un procedimento erariale nei confronti di Lucchina: fu assolto in primo grado dai giudici, verdetto ribaltato dai giudici d’appello che hanno stabilito che l’amministrazione sanitaria non può negare il diritto di rifiutare le cure tutelato dalla Costituzione. La Corte definisce il no come "frutto – si legge nella sentenza – di una personale ed autoritativa interpretazione del diritto alla vita e alla salute", e nemmeno potevano essere paventate conseguenze per le struttura ed i sanitari che avessero sospeso l’alimentazione. "Non è stata un’obiezione di coscienza, ma sono state applicate le direttive arrivate anche dell’avvocatura regionale" afferma l’ex dg che valuterà se ricorrere in Cassazione. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Eluana Englaro, condannato ex dg Sanità Lombardia: il caso
Ail: “Nel mondo un decesso su sei è a causa del cancro, entro il 2050 +77% diagnosi”
(Adnkronos) – Nel mondo il cancro è responsabile di un decesso su sei. Nel 2022 sono stati stimati 20 milioni di nuovi casi e 9,7 milioni di decessi. Si prevede che nel 2050 le nuove diagnosi saranno oltre 35 milioni, con un aumento del 77% rispetto al 2022. Il rapido aumento del carico oncologico globale riflette sia l'invecchiamento della popolazione, sia i cambiamenti nell'esposizione delle persone ai fattori di rischio, molti dei quali sono associati allo sviluppo socioeconomico. L'inquinamento atmosferico rimane un fattore di rischio ambientale di primaria importanza. L’aumento dell’incidenza tumorale coincide con l’inevitabile innalzamento dei costi pubblici che gravano sulla spesa sociale delle famiglie, rafforzando le disparità sociali e territoriali e gravando, inoltre, sul Sistema sanitario nazionale. E' quanto emerso dal convegno nazionale organizzato dall’Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma dal titolo (Ail) 'Curare è prendersi cura. Impatto ambientale e rischio sanitario, benessere e stili di vita', con il patrocinio di ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Regione Lazio, Roma Capitale, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Aieop, Fil, Gitmo, Sie e Sies. Obiettivo di Ail mettere in evidenza che curare e prendersi cura dei cittadini vuol dire anche ridurre il rischio sanitario dovuto all’inquinamento, facendo propria la considerazione dell’Oms che richiama l’attenzione sul fatto che "circa il 22% delle malattie globali sia dovuto all’esposizione a fattori ambientali modificabili; questa percentuale sale tra il 23 e il 26% nei bambini. Gran parte di questi rischi, però, potrebbero essere evitati attraverso la riduzione del rischio ambientale". "Questo convegno nasce dalla consapevolezza che è possibile intervenire su alcuni fattori ambientali e comportamentali per ridurre il rischio sanitario – ha detto Giuseppe Toro, presidente nazionale di Ail – Ail intende contribuire alla riduzione del rischio sanitario, scavando nei fattori sociali e ambientali che aumentano questo pericolo. La prevenzione non potrà continuare ad essere la 'cenerentola' degli interventi sulla salute". Toro ha poi ricordato che in Italia, "nel periodo 2007-2019, sono state evitate 268.471 morti di cancro, registrando una riduzione del 20,4% delle morti oncologiche. Nel 2020 3,5 milioni di italiani – ha poi aggiunto – hanno superato la diagnosi di tumore e che hanno potuto riprendere a vivere una vita piena e libera dai tumori. Questa riduzione della mortalità è rappresentativa di una maggiore capacità di curare e fronteggiare l'insorgenza dei tumori da parte del Ssn. Quindi un risultato raggiunto nel nostro Paese, anche grazie agli importanti progressi. Tuttavia, è importante ricordare che le nuove cure sono sempre più costose per le famiglie, per il sistema sociale e per il Ssn". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sla, Carcangiu (Apci Chef): “Cibo e nutrizione hanno lato emozionale”
(Adnkronos) – "Una malattia come la Sla”, Sclerosi laterale amiotrofica, “ha bisogno del punto di vista multidisciplinare, e anche per noi che ci occupiamo di cibo questo diventa un fattore determinante nel trasmettere un po' di serenità. Il cibo e la nutrizione non sono solo un computo calorico ma anche un aspetto emozionale molto importante”. Così Roberto Carcangiu, presidente del’Associazione professionale dei cuochi italiani (Apci) Chef e vicepresidente SLAfood, in occasione del primo convegno dedicato alla nutrizione nella presa in carico delle persone con Sla per intervenire concretamente sul decorso di malattia e migliorare la qualità di vita, che è in corso all’Università di di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo), promosso dall’alleanza tra Centri Clinici Nemo, Aisla e SLAfood, sotto l’egida di Slow Food. "In quelli che saranno i laboratori pratici non faremo altro che dare forma a quello che tutti gli specialisti ci stanno insegnando – prosegue Carcangiu – e le mani del cuoco serviranno a trasformare in realtà quello che fino a quel momento è stato un concetto e, questo, sempre per far stare bene le persone che soffrono di queste patologie”. Sull’amico “nel senso più bello, più pieno del termine, Davide Rafanelli”, presidente SLAfood con diagnosi di Sla, lo chef Carcangiu ricorda che l’avventura nata proprio perché ci siamo guardati in faccia e lui mi ha detto: ‘cosa e come possiamo fare perché tutto questo che mi sta succedendo non sia vano, non sia un qualche cosa che non serve a niente?’. Da lì è partito questo percorso che si chiama SLAfood, che è fatto da chef più o meno noti, ma tutti con l'intenzione di lavorare assolutamente gratis per questo progetto che deve far sì che, quando si ha la Sla e quando si è disfagici”, cioè si ha difficoltà di deglutizione “il nutrirsi Non sia più per sopravvivere, ma per 'vivere sopra', che è un concetto più alto". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Effetto Trump, in Usa corsa all’acquisto di pillole abortive
(Adnkronos) – Dopo la vittoria elettorale di Donald Trump, si sta registrando negli Stati Uniti un'impennata delle vendite della pillola abortiva. Le donne americane temono infatti che dopo l'insediamento alla Casa Bianca il 20 gennaio, il presidente possa firmare un decreto che ne limiti la vendita, annullando le misure di senso opposto adottate da Joe Biden per difendere il diritto d'aborto sotto attacco in decine di Stati a guida repubblicana.
Aid Access, una delle principali fornitrici di pillole abortive, ha reso noto di aver ricevuto 10mila richieste del farmaco nelle 24 ore successive alla vittoria di Trump, all'alba di mercoledì scorso, un numero circa 17 volte maggiore alle 600 richieste giornaliere che riceve in media. Mentre Just the Pill, una nonprofit che prescrive la pillola abortiva con visite in telemedicina, ha detto che delle 125 richieste ricevute tra mercoledì e venerdì, 22 venivano da donne non in stato di gravidanza e che volevano fare "una scorta". Mentre Plan C, che fornisce informazioni sull'accesso alla pillola abortiva, mercoledì ha ricevuto 82mila visite sul suo sito mercoledì scorso, contro una media giornaliera di 4-5mila. "La gente capisce che la minaccia è molto concreta e che la minaccia ai diritto all'aborto da parte dell'amministrazione Trump è terribile", spiega Brittany Fonteno, presidente della National Abortion Federation, sottolineando che c'è "grande, comprensibile preoccupazione riguardo alla possibilità di ricevere l'assitenza necessaria". Trump ha assunto una posizione ondivaga sull'aborto da una parte definendosi il "presidente più pro life della storia", rivendicando il fatto di aver nominato lui i tre giudici che hanno dato i voti decisivi della Corte Suprema per abolire il diritto costituzionale all'aborto – ma dall'altra dicendo che porrà il veto ad una legge federale che limiti o vieti del tutto, sul modello di quelle passate da decine di stati a guida repubblicana dopo la sentenza della Corte, l'interruzione di gravidanza. Bisogna anche considerare che gruppi antiabortisti, che fanno riferimento spesso alla destra cristiana che è un importante blocco elettorale di Trump, hanno avviato cause per limitare l'accesso al mifepristone, uno dei due farmaci usati come pillola abortiva, sostenendo che è poco sicuro e che la Fda non avrebbe dovuto approvarlo, usando tesi smentite dalla comunità scientifica. Va comunque ricordato che la Corte Suprema a maggioranza conservatrice lo scorso giugno all'unanimità ha respinto la richiesta di vietare l'acquisto online e la ricezione per posta del mifepristone. Ma lo hanno fatto solo per una questione formale, aprendo quindi alla possibilità che la questione rivenga presentata in un'altra formula. E' stato Biden a firmare nel 2023 il decreto che permetta alle farmacie di vendere il mifepristone on line ed inviarlo via posta. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Nautica, Lanzillo (Deloitte): “Mercato nautico in salute, punto di riferimento mondiale”
(Adnkronos) – “Il settore nautico è in salute e rappresenta un punto di riferimento del mercato mondiale, sia da un punto di vista di produzione che da un punto di vista di qualità del prodotto”. Queste le parole di Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader Area Centro Mediterranea, intervistato a Palazzo Mezzanotte a Milano, dove si è tenuto l’evento di presentazione della seconda edizione dello studio "The state of the art of the global yachting market" realizzato da Deloitte per Confindustria Nautica. Un documento che fornisce una panoramica del mercato globale della nautica, analizzando l'evoluzione delle nuove costruzioni per segmento di prodotto, lunghezza e area geografica, anche con un focus sul segmento dei superyacht negli ultimi anni. Inoltre, esamina l’evoluzione della domanda potenziale, la penetrazione di mercato dei Superyacht, il posizionamento competitivo della nautica all’interno dell’ecosistema del lusso e le tendenze di consolidamento (M&A) del settore. Lo studio comprende anche l’analisi del posizionamento competitivo della cantieristica nautica italiana all’interno del mercato mondiale ed evidenzia il market sentiment outlook per i prossimi anni: “Un settore caratterizzato, come tutta l'industria italiana, dalla presenza di piccole e medie imprese – illustra il private leader Deloitte – È un settore ampiamente frammentato. Questo determina, da una parte una forte capacità di produrre in modo qualitativo, perché un piccolo imprenditore è un artigiano che vuole qualità massima nella sua produzione, ma dall'altra parte determina anche un'inevitabile difficoltà nel poter far sì che il settore si adegui rapidamente a tutte le innovazioni che vengono richieste e dalle normative in termini di sostenibilità, sicurezza e innovazione tecnologica perché l'accesso alla finanza è più complesso”, l’analisi di Lanzillo. Le prospettive future per il settore sono incoraggianti secondo il private leader Deloitte: “I dati sono positivi e risentono del sentiment degli acquirenti, che cambia a seconda delle certezze del mercato e del contesto macroeconomico. Le indicazioni che abbiamo ci dicono che il mercato mantiene la sua crescita con una posizione dell'Italia in un ruolo predominante”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Roberto Napoletano nuovo direttore de ‘Il Mattino’
(Adnkronos) – A decorrere dal prossimo 4 maggio, Roberto Napoletano sarà il direttore del quotidiano Il Mattino. Lo rende noto il gruppo Caltagirone Editore. Napoletano, nato a La Spezia nel 1961, ha iniziato la propria carriera giornalistica ne Il Mattino nel 1984. Nel corso della sua carriera ha ricoperto il ruolo di direttore de Il Messaggero dal 2006 al 2011 e successivamente de Il Sole24ore. Dal 2019 è direttore de il Quotidiano del Sud. Francesco de Core, che ha diretto con merito il quotidiano dal maggio 2022, assumerà l’incarico di vice direttore. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Alex Marangon, al funerale tanti amici vestiti con i colori del mondo: “Come avrebbe voluto lui”
(Adnkronos) – Chiesa gremita, tanti amici e tanti 'colori'. E' stato così oggi il funerale di Alex Marangon, il 25enne barman morto, dopo un rito sciamanico. Un ultimo saluto molto originale, lontano dal colore nero anche negli abiti, come "avrebbe voluto lui" dicono i genitori. Ieri i carabinieri e i vigili del fuoco di Treviso hanno svolto un ulteriore sopralluogo all’abbazia di Vidor, concentrandosi sulla terrazza e la scarpata boschiva sottostante per verificare le possibili traiettorie che una sua caduta da quel punto, volontaria o meno, avrebbe potuto disegnare prima di finire nel Piave che vi scorre sotto. E' stato setacciato, inoltre, il fitto bosco sottostante il belvedere alla ricerca di tracce di sangue e di rami spezzati ma senza alcun esito. A questo punto dirimenti diventano gli esiti degli esami tossicologici svolti sul corpo del giovane per i cui risultati si dovranno però attendere ancora diverse settimane. Il fascicolo in Procura a Treviso rimane aperto per omicidio ma senza ancora alcun indagato. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Cancro seno avanzato, cambia pratica clinica nella lotta a metastasi cerebrali
(Adnkronos) – Oltre 55mila donne in Italia convivono con un tumore al seno in fase avanzata, circa il 20% ha la forma Her2-positiva e di queste una parte presenta anche metastasi cerebrali. Per queste pazienti, con neoplasia non operabile o già resistenti ad altri trattamenti, dal congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) in corso a Barcellona arrivano buone notizie. Secondo nuovi studi presentati all'evento e contemporaneamente pubblicati su 'Nature Medicine', trastuzumab deruxtecan – nuovo anticorpo farmaco-coniugato (Adc) specifico per il recettore Her2 – dimostra un tasso di sopravvivenza libera da progressione del 61,6% a 12 mesi. I risultati dello studio di fase III/IV Destiny-Breast-12 hanno rilevato un'efficacia sostanziale e duratura del nuovo trattamento in 504 pazienti con carcinoma mammario metastatico Her2-positivo, compresi quelli con metastasi cerebrali. Nella coorte con metastasi cerebrali (263) il tasso di sopravvivenza libera da progressione a 12 mesi è stato del 61,6%. I 504 pazienti arruolati nello studio avevano manifestato progressione della malattia in linee terapeutiche precedenti. "Trastuzumab deruxtecan appartiene a una nuova classe di farmaci in oncologia – spiega Giampaolo Bianchini, professore associato e responsabile del Gruppo mammella dell'Irccs Ospedale San Raffaele, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano – E' costituito da un anticorpo monoclonale, che riconosce un bersaglio terapeutico sulla cellula tumorale (la proteina Her2), e da un chemioterapico molto potente che è attaccato all'anticorpo tramite un legame (linker) che viene rotto dentro la cellula tumorale. In sintesi, l'anticorpo funge da cavallo di troia per portare in modo mirato la chemioterapia dentro la cellula. Questo approccio è anche definito chemioterapia 'smart'. La presenza di metastasi encefaliche è sempre stata percepita sia dai medici che dai pazienti come una situazione di grande gravità e con limitate opzioni terapeutiche, generalmente limitate alla radioterapia, perché molti farmaci utilizzati comunemente non riescono a raggiungere le metastasi encefaliche o hanno un'efficacia estremamente limitata su queste". "Il risultato più importante dello studio Destiny-Breast12 – sottolinea Bianchini – è stato quello di dimostrare che, in donne con metastasi encefaliche da neoplasia Her2-positiva già trattate con radioterapia o non trattabili con terapie locali (né radioterapia né chirurgia), questo farmaco è in grado ridurre significativamente le dimensioni delle lesioni encefaliche in più di 2 pazienti su 3 (Orr a livello del sistema nervoso centrale 71,7%), alcune con una scomparsa completa della malattia visibile. Inoltre, a 12 mesi dall'inizio del trattamento, il 61,6% delle pazienti ne stava ancora beneficiando". "Le terapie mirate hanno cambiato la storia del carcinoma della mammella metastatico Her2-positivo e oggi molte donne hanno una lunga aspettativa di vita. Resta però un forte bisogno clinico di strumenti ancora più efficaci per la malattia metastatica già trattata con la terapia standard, in particolare in presenza di metastasi cerebrali – afferma Valentina Guarneri, direttore dell'Oncologia 2 dell'Istituto Oncologico Veneto – Irccs di Padova e professore ordinario di Oncologia medica all'Università di Padova – Nello studio Destiny-Breast12 sono state coinvolte 504 pazienti con malattia metastatica Her2-positiva precedentemente trattata, con o senza metastasi cerebrali. Circa 250 presentavano metastasi encefaliche. E' un aspetto molto importante, perché spesso le pazienti con metastasi al cervello sono escluse dagli studi registrativi o sono arruolate in numeri molto bassi. Ma nella malattia Her2-positiva una percentuale significativa di pazienti, fino al 50%, può sviluppare metastasi cerebrali. Pertanto è cruciale disporre di studi prospettici disegnati per persone con queste caratteristiche, molto difficili da gestire". "Nello studio Destiny-Breast12 – evidenzia Guarneri – anche le pazienti con metastasi cerebrali, che storicamente presentano una prognosi sfavorevole, hanno raggiunto una sopravvivenza globale molto lunga. A 12 mesi quest'ultima è risultata superiore al 90% in entrambi i gruppi di pazienti, con e senza metastasi cerebrali. E' un dato molto importante, se si considera che si tratta di donne che hanno già seguito una o 2 linee di trattamento per la malattia metastatica. La terapia sistemica con trastuzumab deruxtecan è quindi molto efficace nel controllo delle metastasi cerebrali. Si conferma, inoltre, il valore della ricerca del nostro Paese. I 7 centri italiani hanno arruolato complessivamente 87 pazienti sul totale di 504 nello studio". Il tumore al seno è il secondo tumore più comune e una delle principali cause di morte per cancro a livello mondiale. Nel 2022 sono stati diagnosticati più di 2 milioni di tumori al seno con più di 665.000 decessi globalmente. In Italia nel 2023 sono state stimate 55.900 nuove diagnosi di carcinoma mammario. Mentre i tassi di sopravvivenza sono alti nel caso di diagnosi precoce di tumore al seno, si prevede che solo circa il 30% delle pazienti con diagnosi di malattia metastatica o in progressione verso la malattia metastatica sia vivo a 5 anni dalla diagnosi. Trastuzumab deruxtecan è un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato (Adc) DXd specifico per il recettore Her2 formulato da Daiichi Sankyo e sviluppato e commercializzato congiuntamente da Daiichi Sankyo e AstraZeneca. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Da Aurora morta a Piacenza a Sara Centelleghe, cresce la violenza tra i giovani
(Adnkronos) –
Sara Centelleghe, uccisa a 19 anni non ancora compiuti dal coetaneo vicino di casa; il caso di Aurora, la 13enne precipitata dal balcone a Piacenza per la cui morte è indagato per omicidio il fidanzatino di appena 15 anni. E tornando indietro di solo poche settimane il 17enne che a Viadana, in provincia di Mantova, ha malmenato e ucciso con una mossa di Mma la 42enne Maria Campai; l'omicidio di Candido Montini a Garzeno, nel Comasco, confessato da un altro 17ennne. Fino alle vicende estive più inquietanti: quella di Paderno Dugnano, dove un ragazzo non ancora maggiorenne ha ucciso mamma, papà e fratellino e l'omicidio del 16enne Thomas Christopher Luciani in un parco a Pescara. Sempre più spesso i protagonisti della cronaca nera sono giovani e giovanissimi. Casualità, effetto-emulazione o campanello d'allarme sul disagio dei ragazzi? Lo ha chiesto l'Adnkronos a Marco Dugato, ricercatore del centro di ricerca interuniversitario su criminalità e innovazione Trancrime. "In termini numerici, vediamo che i reati commessi dai minori e dai giovani adulti sono tendenzialmente stabili, ma è vero che, soprattutto per i minorenni, tra il 2021 e il 2022 (ultimo anno per cui si hanno a disposizione i dati completi, ndr) si è registrato un aumento significativo dei reati di natura violenta", spiega Dugato. Incremento che "non si vede per le altre fasce d'età". Due anni non sono sufficienti però "per dire se è un trend che si stabilizzerà nel tempo, se c'è un aumento o se è un picco che casualmente può capitare". Quanto al rischio di emulazione, "sicuramente esiste quando c'è esposizione mediatica, ma da unabomber al mostro di Firenze, è sempre stato così", senza però che questo avesse una diretta conseguenza in termini statistici. Quello che invece statisticamente non può essere ignorato e va letto "insieme all'aumento dei comportamenti violenti, è il disagio dei ragazzi, che si manifesta per esempio con il crescere di problemi di natura psicologica e di atti di autolesionismo". Un "fenomeno sociale che è multifattoriale". In parte ha inciso sicuramente la pandemia, ma "il covid è stato un acceleratore di problematiche di più lungo periodo, che – se andiamo a guardare i dati – erano già in moto da prima e hanno a che fare con il sistema-Paese: i ragazzi hanno difficoltà di prospettiva e di futuro, acuite a maggior ragione nel periodo della pandemia, durante il quale si sono visti togliere tutta la dimensione della socialità con i pari". E questo – secondo il ricercatore di Transcrime – spiega tra le altre cose, il perché "le reazioni violente nel 90% dei casi avvengano tra coetanei". A influire, però, è anche "il depotenziamento dei servizi all'interno delle istituzioni scolastiche e socio-assistenziali, che fa sì che i segnali premonitori di un disagio psichiatrico non vengano più colti". Secondo Dugato andrebbero potenziati non solo questi servizi, ma anche "la formazione per insegnanti, educatori e chi lavora nelle società sportive", affinché possano "avere strumenti per comprendere meglio i ragazzini". A tutto ciò è sotteso poi un generale "tema di politiche e investimenti: i giovani ormai sono una forte minoranza in questo Paese. Ci si accorge di loro soltanto quando sono un problema e non si pensa mai a degli investimenti, per far sì, ad esempio, che fare sport al pomeriggio non sia lusso. Non possiamo poi lamentarci se i ragazzini, magari quelli di famiglie con meno possibilità economiche, sono per strada, dove prima o poi qualcosa lo romperanno, non perché sono cattivi, ma perché sono 15enni". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Israele, figlio di Netanyahu accusa Shin Bet: “Vuole rovesciare il governo di mio padre”
(Adnkronos) – Accuse allo Shin Bet da Yair Netanyahu. Il figlio del premier israeliano Benjamin Netanyahu punta il dito contro l'agenzia di intelligence sostenendo stia cercando di rovesciare il governo del padre e "torturando" militari delle Idf nel mezzo di una serie di notizie che coinvolgono l'ufficio del primo ministro. "Lo Shin Bet che arresta e tortura per sciocchezze ufficiali delle Idf è lo stesso Shin Bet che alcuni mesi fa ha rilasciato il 'Dottor Mengele' di Gaza, il direttore dello Shifa Hospital, insieme con decine di terroristi con il pretesto che non c'era posto nelle carceri?", scrive in una serie di post su X rilanciati stamani dal Times of Israel. In un altro parla di "un colpo di stato contro la scelta democratica della popolazione da parte della Procura, dei media e dei tribunali", alludendo alle accuse di corruzione contro il padre. E aggiunge: "Non c'è ancora stato un golpe contro la scelta democratica della popolazione da parte di tutti quanti sopra, più lo Shin Bet e i militari". "Una repubblica delle banane come l'America negli anni Sessanta", incalza Yair Netanyahu, a Miami da un anno. E in un altro post se la prende con le indagini che riguardano l'ufficio del premier israeliano, volte – a suo avviso – a "nascondere all'opinione pubblica le decisioni della giunta della notte del 7 ottobre che hanno escluso il premier". Ieri il premier Netanyahu ha sferrato un duro attacco ai media israeliani, accusati di aver aperto un “fronte” contro di lui insieme ad Hamas, Hezbollah e altri gruppi sostenuti dall'Iran. Il premier ritiene che siano in corso tentativi di indebolire la nazione attraverso scandali 'costruiti' che coinvolgono il suo ufficio. “Anche se gestisco la guerra e combatto gli attacchi internazionali da varie direzioni, ora abbiamo a che fare con ancora un altro fronte, quello delle fake news dei media”, ha affermato Netanyahu in un videomessaggio, il secondo in poche ore. Nelle ultime settimane, i consiglieri di Netanyahu hanno dovuto affrontare accuse che vanno dalla manipolazione e fuga di documenti riservati alla stampa, alla modifica di trascrizioni di riunioni e al ricatto di un alto ufficiale militare. Per il premier la serie di accuse fa parte di “un attacco selvaggio e sfrenato”. Netanyahu ha sottolineato che dall'inizio della guerra c'è stata “un'ondata di fughe di notizie dal gabinetto di sicurezza nazionale, dal gabinetto di guerra dell'epoca e un continuo tsunami di fughe di notizie dal team negoziale. Questi 'leaks' forniscono informazioni vitali all'Iran, a Hezbollah e ad Hamas, informazioni che mettono in pericolo il Paese, i nostri combattenti e il recupero dei nostri ostaggi”. Il premier ha poi lamentato il ritardo nell'avviare le indagini, nonostante le sue numerose richieste. “Perché l'obiettivo non è proteggere la sicurezza dello Stato – sostiene – L'obiettivo è promuovere un'agenda di debolezza e concessioni, durante la guerra”. Per Netanyahu quella delle ultime settimane è “una battuta di caccia organizzata per danneggiare la leadership del Paese e indebolirci nel bel mezzo della guerra”. "Non mi scoraggeranno", ha affermato, aggiungendo di essere più che mai determinato a prendere le decisioni giuste per il bene della sicurezza di Israele, e più che mai determinato a condurre il Paese alla vittoria assoluta. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Francia, vasto incendio nella cattedrale di Rouen
(Adnkronos) – Un incendio è scoppiato nella guglia della cattedrale di Rouen in Normandia, nel nord della Francia. Lo riporta l'emittente Bfmtv diffondendo le immagini di una lunga colonna di fumo che esce dalla guglia della cattedrale. Al momento non sono rese note le cause che hanno scatenato l'incendio, ma erano in corso lavori di ristrutturazione sulla guglia della cattedrale, come spiega Bfmtv Il sindaco della città, Nicolas Mayer-Rossignol, ha scritto su 'X' che ''tutte le risorse pubbliche sono mobilitate'' e che ''al momento sono sconosciute'' le cause dell'incendio ''in corso nella guglia della cattedrale di Rouen''.
La cattedrale è stata evacuata per motivi di sicurezza e sul luogo sono presenti servizi di emergenza, ha spiegato la prefettura della Normandia su 'X'. Attorno alla cattedrale è stato creato un perimetro di sicurezza. "Si tratta di un sito complesso a causa della altezza con strutture di impalcatura molto importanti", ha detto a Tendance Ouest Richard Duplat, capo architetto dei monumenti storici . —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Violo (Presidente Geologi): “Tutti gli interventi uomo abbiano approccio sostenibilità”
(Adnkronos) – "L'elemento terra è l'infrastruttura portante di tutte le altre. La terra ci da vita, senza la terra non c'è vita. Anche l'acqua, passa dalla terra, va salvaguardata. Ovviamente tutti gli interventi che fa l'uomo devono avere un approccio di sostenibilità per non creare danni ambientali che, purtroppo, stanno causando delle modificazioni che noi vediamo tutti i giorni attraverso i cambiamenti climatici". Lo ha detto all'Adnkronos Arcangelo Francesco Violo, Presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, a margine della prima giornata del Congresso nazionale a Palazzo dei Normanni di Palermo. "Quello dei cambiamenti climatici e di tutte le conseguenze, come il dissesto idrogeologico o scarsità idrica, sarà un tema affrontato e faremo delle proposte attraverso dei tavoli tematici che saranno portati ai decisori politici. Ma parleremo anche di transizione energetica", ha aggiunto. "Il cambiamento climatico è sottovalutato in Italia. La maggioranza degli organismi mondiali esperti in questo settore, la stragrande maggioranza degli scienziati danno dei dati inconfutabili sul fatto che i cambiamenti climatici ci siano e che siano anche causati dall'inquinamento" presegue Violo. "In questo periodo storico l'uomo ha emesso gas clima alteranti che sicuramente hanno modificato gli effetti che vediamo tutti i giorni del cambiamento climatico – dice – Ma il cambiamento climatico non deve essere un alibi. Gli effetti degli eventi meteo sempre più estremi sono amplificati perché c'è un territorio sempre più urbanizzato. Su questo dobbiamo lavorare". "Nei Campi Flegrei c'è stato un problema di pianificazione ma non solo lì. C'è stato un problema in tutto il nostro paese. Quanti milioni di edifici sono stato costruiti in Italia in aree ad elevato rischio sismico e sono vulnerabili, non sono efficaci ed efficienti dal punto di vista antisismico". Ha poi proseguito: "Però dall'altro lato c'è un importante sciame sismico, abbiamo avuto una scossa di 4.4 molto forte, ma dobbiamo anche dire che quello è il vulcano più monitorato del mondo. Per cui gli scienziati lo stanno seguendo e su questo dobbiamo avere fiducia". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Regionali Abruzzo, domenica 10 marzo al voto 1.208.276 elettori
(Adnkronos) – Domenica 10 marzo, dalle ore 7 alle ore 23, si vota per l’elezione del presidente della Regione Abruzzo e per il rinnovo del Consiglio regionale. Sono 305 i comuni al voto, per un totale di aventi diritto pari a 1.208.276, di cui 592.041 uomini e 616.235 donne su una popolazione censita di 1.275.950. Le sedi dei seggi elettorali sono 1.634 di cui 13 ospedaliere. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Malattie emorragiche, Gresele (UniPg): “Quella di base fondamentale per nostri pazienti”
(Adnkronos) – "La ricerca di base è un aspetto estremamente importante per migliorare le condizioni dei nostri pazienti. La Società italiana per lo studio dell'emostasi e della trombosi ha sempre dedicato uno spazio rilevante alla ricerca di base e la ricerca italiana ha dato contributi molto importanti a questo settore. Tramite la ricerca di base sono stati compresi dei meccanismi di malattia relativi alle malattie emorragiche. Pensiamo ai progressi che sono stati fatti negli ultimi anni nel campo dell'emofilia con lo sviluppo di terapie alternative, come la terapia sostitutiva. La ricerca di base ha identificato esattamente i target molecolari sui quali agire permettendo di sviluppare, ad esempio, degli anticorpi bispecifici monoclonali che permettono di mettere insieme artificialmente alcune molecole mancanti nel paziente emofilico che viene vicariato da questa capacità di queste molecole bispecifiche di unire dei fattori coagulativi che altrimenti non sarebbero capaci di interagire". Così Paolo Gresele, ordinario di Medicina interna del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Perugia, durante il XXVIII Congresso nazionale Siset a Roma. "Pensiamo alla ricerca nel campo dei nuovi antitrombotici. Gli inibitori del fattore 11 – ha detto Gresele – derivano da osservazioni di ricerca di base che hanno permesso di comprendere esattamente quale è il ruolo di questo fattore, il cui significato fisiologico era fino a poco tempo fa abbastanza elusivo e quindi di sviluppare nuovi farmaci che, probabilmente, saranno il futuro della terapia antitrombotica in alcuni campi di malattia". "Il simposio di apertura del Congresso Siset – ha sotttolineato lo specialista – è stato dedicato all'intelligenza artificiale, che oggi è già una realtà nell'analisi delle grandi masse di dati. Le tecniche omiche e le tecniche multi-omiche, che permettono attualmente di studiare nel dettaglio i meccanismi di malattia e di capire perché esiste un'eterogeneità tra paziente e paziente all'interno di una stessa malattia, sono rese possibili solo ed esclusivamente attraverso l'utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale e, in un futuro non lontano, queste tecniche permetteranno di compiere in maniera molto più agevole studi clinici, di acquisire informazioni sulla valenza prognostica di alcune osservazioni, di alcuni marcatori per i pazienti e, in ultima analisi, di giungere a diagnosi di precisione che, al momento attuale, sono molto più complesse. Nel campo dell'emostasi e della trombosi sono attesi degli sviluppi molto importanti grazie all'intelligenza artificiale". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sostenibilità, osservatorio Nespresso su Economia Circolare: per 79% è connessa a qualità vita
(Adnkronos) – Oggi più che mai, la sostenibilità ha un valore centrale per gli italiani, ma la richiesta di azioni concrete e trasparenti da parte di istituzioni e aziende cresce di pari passo con una disillusione verso iniziative percepite come puramente simboliche. Se per quasi 9 italiani su 10 la sostenibilità non riguarda più solo l'ambiente, ma anche l'economia e i diritti, e per il 79% degli italiani c’è una connessione diretta tra tutela dell’ecosistema e la qualità della vita delle persone, la crisi di fiducia è sempre più evidente: il 61% della popolazione si sta rassegnando infatti all'idea che la lotta al cambiamento climatico sarà persa, e cresce la consapevolezza che il singolo, da solo, può non bastare. In questo contesto, Nespresso Italiana presenta il primo “Osservatorio Partecipativo su Economia Circolare, Impatto sulle Comunità locali e territori. Le opinioni italiane, i bisogni e le prospettive future” realizzato in collaborazione con l’Istituto di ricerca SWG. Ispirato dal programma “Nespresso per l’Italia” e dall’esperienza consolidata nelle pratiche di riciclo e circolarità, il progetto nasce per raccogliere e analizzare i bisogni delle comunità italiane, dando voce alle opinioni e alle aspettative delle persone con l’obiettivo di rendere tutti e tutte partecipi delle scelte concrete di sostenibilità dei prossimi anni. Nonostante si parli sempre di più di sostenibilità, per molti italiani questo concetto appare ancora complesso e astratto; sebbene infatti l’89% dei rispondenti abbia sentito parlare di sostenibilità, solo il 47% ne comprende appieno il significato. Nonostante ciò, emergono invece necessità forti di maggiori chiarezza e concretezza su cosa significhi agire in modo sostenibile. Grande in questo senso è l’impegno richiesto alle aziende: il 62% ritiene infatti fondamentale che le aziende superino le mere dichiarazioni e intraprendano azioni capaci di generare impatti concreti per migliorare la qualità della vita nei territori dove operano, un impegno che per 8 consumatori su 10 diventa anche driver per le decisioni di acquisto. E se l’impegno delle aziende per ridurre il proprio impatto ambientale rappresenta ancora l’elemento più sentito dagli italiani, l’etica e la valorizzazione delle comunità sono aspetti nel complesso sempre più imprescindibili per 1 italiano su 2 con i giovani che attribuiscono sempre più peso all’attenzione per la diversità e l’inclusione. Nell’alveo della sostenibilità e nella sua declinazione come tutela dell’ambiente, l’economia circolare può aver un ruolo chiave per perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Nonostante 1 rispondente su 5 non sappia cosa sia e solo il 31% dichiara di averne un’idea chiara, l’economia circolare potrebbe dare un contributo potenzialmente determinante per la tutela dell’ambiente, ma la maggioranza dubita del fatto che le pratiche di circular economy si diffonderanno abbastanza per risultare efficaci, con un maggiore scetticismo proprio tra le generazioni più giovani. Le priorità d’azione per creare valore a beneficio delle comunità, identificate dagli intervistati, riguardano ancora una volta la protezione attiva dell’ambiente, con attività che riqualifichino e preservino il territorio, ma anche l’impegno in progetti di educazione e sensibilizzazione per i più giovani, il finanziamento della ricerca e il sostegno alle associazioni locali che operano in ambito sociale e di solidarietà. Tra questi, emergono progetti a supporto delle categorie più fragili, segno di una crescente consapevolezza: la sostenibilità ambientale e quella sociale sono due dimensioni sempre più connesse e interdipendenti, impossibili ormai da considerare separatamente. Tutti elementi che rispondono all’urgenza di azioni concrete, capaci di generare un impatto positivo per le persone e l’ecosistema. Tra i settori produttivi, l’agroalimentare è quello a cui gli italiani chiedono un maggiore impegno e l’industria del caffè riveste un ruolo di rilievo per quasi il 60%, fondamentale per il 30% degli intervistati, compreso chi consuma caffè con meno frequenza. Rispetto al contributo atteso, grande attenzione ai progetti pro-riciclo e riuso e packaging sostenibili. Ma lo sviluppo di un'economia circolare dipende non solo dalle iniziative aziendali, ma anche dalle scelte e dai comportamenti quotidiani degli individui. Il 68% crede nel contributo delle scelte quotidiane individuali, con i ragazzi della GenZ ancora una volta meno fiduciosi rispetto alla media e 7 italiani su 10 disposti ad approfondire e rivedere alcune cattive abitudini per mitigare il proprio impatto ambientale. Nell'ambito delle iniziative di economia circolare, quelle che si basano sulla reciprocità, ovvero il principio secondo il quale un'azienda investe in iniziative sociali ed ambientali anche grazie al comportamento virtuoso dei clienti, per 1 italiano su 3 sono pratiche che possono contribuire alla responsabilizzazione delle persone e alla diffusione di una cultura collettiva della sostenibilità. Partendo da queste evidenze, Nespresso si propone di estendere e consolidare il proprio impegno sul territorio attuando azioni concrete che possano rispondere alle esigenze e alle prospettive emerse all’interno del programma continuativo “Nespresso per l’Italia”. Una continuità che parte da progetti di economia circolare come “Da Chicco a Chicco”, che ha permesso in oltre tredici anni di recuperare più di 11.000 tonnellate di capsule esauste, rimettendo in circolo alluminio e caffè, e donando oltre 6 milioni di piatti di riso al Banco Alimentare, e “Le città che Respirano”, con oltre 70.000 mq di territorio italiano rigenerato in 7 regioni italiane. “Da sempre, intendiamo la sostenibilità come cura al centro di ogni nostra scelta, cura che vogliamo generi valore condiviso e impatti positivi per le persone e il territorio” spiega Thomas Reuter, Direttore Generale di Nespresso Italiana. “Sappiamo che non possiamo farlo da soli e per questo lavoriamo per creare reciprocità e legami con organizzazioni italiane e non solo. Oggi con l’Osservatorio, annunciamo un cambio di passo: ascoltare ancora di più le voci italiane, anche delle generazioni più giovani, per capire come possiamo migliorare, non solo come azienda, ma come partner delle comunità in cui operiamo, con uno sguardo rivolto al futuro per creare un percorso condiviso per l’Italia e con l’Italia” "Questo progetto nasce dalla volontà di ascoltare e costruire un dialogo continuo con l’Italia” – racconta Silvia Totaro, Responsabile Sostenibilità di Nespresso in Italia. “Vogliamo intercettare le esigenze, i bisogni e le aspettative delle persone, anche lì dove le comunità locali ritengono sia più stringente, con un focus particolare sui valori che perseguiamo: circolarità, comunità e cura per l’ambiente, facendo evolvere i nostri progetti già attivi e creandone di nuovi.” L’economia circolare resterà uno degli assi portanti di questo percorso: un modello su cui Nespresso ha sempre puntato e continuerà a investire per promuovere un consumo responsabile. Allo stesso modo, l’impegno verso le comunità locali rimane prioritario. La collaborazione è la chiave per generare impatti duraturi e positivi, e il dialogo costante nato dall’Osservatorio orienterà i progetti futuri. Un approccio, quello di Nespresso, che non punta dunque solo ad implementare nuove attività, ma si pone come obiettivo quello di educare, sensibilizzare e coinvolgere un numero crescente di persone verso comportamenti che promuovano la cura e la reciprocità delle azioni. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Covid, aumentano contagi e morti in Italia: esperti divisi
(Adnkronos) –
I casi covid aumentano, cresce il numero di morti. Il bollettino della settimana 22-28 agosto delinea un quadro chiaro in Italia e alimenta un dibattito tra gli esperti. E' una situazione da monitorare o si tratta di normale amministrazione? "Certamente i numeri in crescita del Covid, compresi i decessi che nell'ultima settimana sono arrivati a 135, sono motivo di apprensione perché siamo in un periodo dell'anno in cui la circolazione del virus non è mai stata particolarmente rilevante", dice all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, Società italiana malattie infettive e tropicali e professore ordinario all'università Tor Vergata di Roma. "In vista dell'autunno occorre un cambio di rotta, la circolazione del virus sarà più importante e la situazione epidemiologica preoccupa perché la campagna vaccinale per il Covid non è ancora decollata", aggiunge commenta i dati dell'aggiornamento settimanale su Covid-19: salgono sia i casi (15.221 dal 22 al 28 agosto, +11% circa rispetto ai 13.690 della settimana precedente) che i decessi, 135 nell'ultima settimana, il 36% in più rispetto ai 99 della rilevazione precedente. "Alla luce di questi numeri diventa quindi fondamentale che il ministero della Salute promuova e organizzi una campagna vaccinale robusta per vaccinare il maggior numero di soggetti ad alto rischio", aggiunge Andreoni. Per l'epidemilogo Massimo Ciccozzi è "tutto normale, è questo l'andamento a cui dobbiamo abituarci. Alla base dei numeri in crescita i maggior spostamenti di italiani e turisti in transito nel nostro Paese. Chi parte o torna dalle vacanze lo fa viaggiando in aereo o in treno, di conseguenza c'è una maggiore circolazione del virus. Unico presidio contro il contagio è la mascherina che, purtroppo, nessuno indossa più". "Fortunatamente i sintomi sono meno importanti ma – avverte Ciccozzi – non per anziani e fragili che sono più vulnerabili e fortemente debilitati dal caldo e che vanno protetti". L'epidemiologo non ha dubbi: "Ad ottobre occorrerà fare il richiamo vaccinale per il Covid e l'influenza, soprattutto per over 70 e fragili", conclude. "Il Covid purtroppo è ancora fra noi, con un andamento ondulante in funzione anche dell'insorgenza e della presenza delle varianti. Questo rialzo" che si osserva nei numeri del virus in Italia "potrebbe essere l'effetto dell'ultima variante Xec", new entry che è in ascesa a livello globale, "e ha una capacità diffusiva e di immunoevasione che sembra essere alta", l'analisi del virologo Fabrizio Pregliasco. I dati, almeno per quanto riguarda il numero di casi, "sicuramente sono sottostimati". Molti di questi "sono banali, e ci sono magari anche tanti asintomatici che mantengono quella che è la catena di contagi". "E' vero – sottolinea il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano – che questa è una patologia nella maggior parte dei casi è banale, che per un giovane può essere approcciata con antinfiammatori. Ma lo vediamo dai numeri in salita dei decessi, è un problema per le persone fragili. Il messaggio è dunque per loro e per gli anziani: in presenza di forme respiratorie, anche dubbie o aspecifiche, facciano comunque un tampone, almeno per loro, per poter fare gli antivirali. Oggi esiste il Paxlovid che evita gli effetti più pesanti per le categorie fragili". Questi dati in crescita, conclude Pregliasco, "servono anche per ricordare l'importanza del richiamo vaccinale in autunno, sempre e soprattutto per gli anziani e i fragili, sia per quanto riguarda l'anti-Covid che il vaccino antinfluenzale. Oggi insomma è ancora il momento dell'attenzione rispetto a quelle che possono essere situazioni di rischio. E, soprattutto, preserviamo i fragili". Diverso il punto di vista del professor Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova: "Io faccio l'infettivologo ed è oltre un anno che nel mio reparto non muore un paziente Covid. Oltre l'85-90% di coloro che oggi vengono ricoverati in ospedale con Covid – analizza – sono pazienti che non hanno la polmonite, ma che hanno altre problematiche e siccome vengono tamponati – un po' allo screening all'arrivo in ospedale e un po' anche a casa per eventuali raffreddori o per l'influenza – finiscono per entrare in ospedale" come positivi a Covid, ma "per insufficienza cardiaca, per problemi renali, per problemi neurologici, per altri tipi di problematiche. Cosa succede quando noi portiamo in ospedale un signore o una signora di 90-95 anni positivi a Covid? Succede che, se anche non avessero nessun problema", quando si è così fragili a un'età così avanzata, "si rischia di morire per altre cause, o per l'ospedalizzazione". Per cui, continua Bassetti guardando ai dati dell'ultimo bollettino, "la verità è che fare tanti tamponi aumenta la mortalità, perché finisce per portare in luoghi non appropriati persone che potrebbero tranquillamente stare nelle loro strutture assistenziali, nelle loro Rsa, nelle loro case. E' il problema che continuo a sottolineare: noi vediamo un numero che non è il numero di morti Covid, ma il numero di persone che muoiono col tampone positivo a Covid, magari precedente, e vengono ancora classificati come decessi Covid, che oggi non esistono". "Il conto di queste morti purtroppo andrebbe chiesto a chi ancora continua imperterrito, senza ascoltare gli esperti, a fare dei tamponi a persone a cui il tampone non serve a niente, se non a metterle in condizione di essere trattate in maniera peggiore rispetto agli altri. Perché, quando in ospedale arriva un 90enne col tampone positivo, viene messo in un reparto particolare, non può più rientrare nella sua struttura, aumenta il tempo in cui sta in strutture che non gli fanno bene. Quindi questa è la ragione di quel numero di morti. E più faremo tamponi inutili a persone che hanno magari il raffreddore, più continueremo con questa situazione. La verità è che non si vuole ascoltare ciò che dicono gli esperti, questi numeri non mi sorprendono". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Venezuela, appello del deputato a Meloni: “Con Maduro fame e censura, Italia ci aiuti”
(Adnkronos) – "Al governo italiano e alla premier Giorgia Meloni chiedo questo, che ci sostengano nel processo che stiamo portando avanti affinché la sovranità sia rispettata e il Venezuela possa, finalmente, essere in pace". È l'appello che attraverso l'Adnkronos Williams Davila, politico venezuelano e attuale deputato all'Assemblea nazionale del Venezuela per il partito Azione democratica, rivolge alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni mentre nel Paese sudamericano non si placano le proteste dopo l'esito delle ultime elezioni. Il presidente uscente Nicolas Maduro ha proclamato la vittoria con il 51,2% dei voti, ma l'opposizione antichavista denuncia brogli, rivendicando il successo con il 70% delle preferenze. Davila nei giorni scorsi ha sfilato per le strade di Caracas per chiedere il riconoscimento di Edmundo Gonzalez – candidato dell'opposizione – come presidente eletto: "Lo attestano gli oltre 7 milioni di voti di venezuelani e venezuelane, ed è per questo che continueremo a lottare". "La comunità internazionale", spiega il parlamentare venezuelano, membro dell'Istituto Milton Friedman, può fare pressione dall'esterno "affinché il Cne (il Consiglio nazionale elettorale, ndr) mostri i verbali che sostiene di avere. La premier Meloni sa che la volontà del popolo e la sua sovranità devono essere rispettate, e sono sicuro che sosterrebbe quanto dico. Quello che è successo il 28 luglio è stato un fenomeno elettorale che non si vedeva dal secolo scorso. La gente si è recata ai seggi in massa e ha votato per Edmundo Gonzalez come nuovo presidente del Venezuela". Anche l'Unione europea secondo Davila può giocare un ruolo decisivo per tenere i riflettori accesi sulla situazione nel Paese: "Il regime di Maduro deve sapere che qui nessuno riposerà fino a quando la sovranità popolare e la giustizia non prevarranno e non saranno rispettate". Intanto a Caracas proseguono i disordini. Sarebbero almeno 24 le persone morte nelle proteste seguite alle presidenziali del 28 luglio, come denunciato su X dall'organizzazione per i diritti umani Provea. Il bilancio si riferisce ai giorni tra il 28 luglio e il 5 agosto: "La realtà di ciò che sta accadendo nelle strade del mio Paese è un processo sistematico di repressione, che genera insicurezza e paura per la nostra libertà. I venezuelani e le venezuelane – prosegue Davila – sono stati coraggiosi a scendere in strada in diverse occasioni storiche, ma quello che stiamo vivendo ora non è paragonabile ad altri anni. Chiunque può essere arrestato senza aver commesso alcun reato. Solo essere un leader politico dell'opposizione, sostenere Edmundo Gonzalez e Maria Corina Machado (politica e attivista per i diritti umani, ndr) è motivo sufficiente per essere arrestato". "Il caso più recente e che ha avuto un grande impatto", racconta il parlamentare dell'opposizione, "è quello di una politologa e professoressa universitaria dell'Ucv, che stava per prendere un volo per Buenos Aires, in Argentina, per le vacanze e non le è stato permesso di imbarcarsi. È stata arrestata e tenuta più di 24 ore in isolamento, senza che ci fosse un ente competente a dare spiegazioni. È solo una professionista che si dedica all'azione umanitaria, e solo per questo è stata arrestata. Il Venezuela si trova in una situazione insostenibile. I cittadini sono costretti a cancellare chat, eliminare immagini e sbarazzarsi di qualunque cosa possa coinvolgerli come sostenitori dell'opposizione. E questo è solo un esempio del carattere totalitario che sta assumendo il regime illegittimo di questo Paese". Non è un caso che Maduro abbia dichiarato 'guerra' alla app di messaggistica WhatsApp per motivi di sicurezza: "I social media in Venezuela sono stati il nostro unico mezzo per poterci esprimere nel modo più libero possibile, per informarci e sapere davvero cosa sta succedendo nel Paese, dato che c'è una situazione di censura da anni. I media tradizionali non possono essere totalmente trasparenti, altrimenti vengono chiusi e presi dallo Stato, quindi i social media sono stati lo spazio di comunicazione di tutti noi. Il governo – sottolinea Davila – cerca di reprimere i social per evitare che le persone si informino, carichino informazioni o prove dei crimini contro l'umanità, delle violazioni dei diritti costituzionali e altro. WhatsApp è stata l'applicazione che Maduro ha ordinato di cancellare dai telefoni perché da lì, afferma, sarebbero nate presunte cospirazioni. Vogliono eliminare WhatsApp perché è stata fondamentale come mezzo per rivelare le frodi, e per il semplice fatto che non possono controllare il principale canale di diffusione utilizzato per documentare e informare su ciò che stiamo vivendo dal 28 luglio. Il regime ha paura di ciò che non può manipolare e controllare". Davila traccia un quadro devastante quando gli viene chiesto un bilancio dell'esperienza governativa di Maduro: "Il Paese versa in una condizione di povertà estrema, con un'alta percentuale di insicurezza alimentare che ha lasciato una grande parte della popolazione in vari gradi di malnutrizione. Per non parlare del saccheggio della compagnia petrolifera statale Pdvsa, risultato della cattiva gestione e della grande corruzione che è esistita dai tempi di Hugo Chavez. Inoltre, ci troviamo in una situazione in cui non esiste uno Stato di diritto, per cui i diritti umani vengono sistematicamente violati nel Paese, vengono commessi crimini contro l'umanità. Queste sono le condizioni, ed è per questo che il cambiamento politico è necessario e urgente". Con Gonzalez, sostiene Davila, il Venezuela potrebbe avere "ciò che realmente non ha mai avuto: una solidità istituzionale che possa sempre mantenere la democrazia nel Paese e che riesca a evitare un sistema autocratico". Nel frattempo su indicazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani, la Farnesina ha istituito una "task force" permanente per seguire gli sviluppi in Venezuela. "In coordinamento con l'Ambasciata d'Italia a Caracas e con i due consolati di Caracas e Maracaibo – si legge in una nota del Ministero – verrà effettuato un monitoraggio continuo dell'evoluzione della situazione politica nel Paese e delle problematiche relative agli oppositori politici e ai cittadini italiani soggetti a provvedimenti da parte delle autorità locali". (di Antonio Atte) —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Wimbledon, Kate assiste a finale Alcaraz-Djokovic
(Adnkronos) – La principessa Kate a Wimbledon per la finale tra Carlos Alcaraz e Novak Djokovic. La moglie del principe William, alla seconda uscita pubblica dall’operazione di iniziò anno e dalla diagnosi di cancro, è stata salutata da un caloroso applauso quando è apparsa nel Royal Box con la figlia Charlotte. Kate indossa un abito ciclamino e un nastro con i colori di Wimbledon appuntato. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Bper, nuovo bando per 300 borse di studio agli allievi italiani più meritevoli
(Adnkronos) – Bper continua a supportare le famiglie dei suoi clienti sostenendo il percorso scolastico degli studenti più meritevoli attraverso un nuovo Bando di 300 borse di studio. Giunto alla sua 58°edizione, il concorso premierà i ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie di secondo grado, non lavoratori, che si sono distinti nell’anno accademico 2023-2024. L’assegnazione sarà decisa dalla Banca sulla base della valutazione insindacabile del profitto scolastico, della situazione economica, della residenza in Italia e di ogni altro elemento ritenuto influente. “Questa iniziativa è da sempre testimonianza concreta dell’attenzione che l’Istituto riserva ai territori e alle famiglie, con particolare riguardo al mondo della scuola, dell’educazione e delle giovani generazioni. BPER Banca è profondamente impegnata nella promozione della cultura e dell'istruzione, nella convinzione che la formazione sia un fattore chiave per lo sviluppo della nostra società” – ha affermato Serena Morgagni, responsabile Direzione Communication di Bper. Le domande per l’assegnazione delle borse di studio dovranno essere inviate entro e non oltre il 30 novembre 2024 ed esclusivamente tramite il link: https://www.bper.it/footer/informative-normative/regolamenti. I risultati saranno consultabili sul sito di Bper banca nel mese di marzo 2025 e seguirà, come da tradizione, la cerimonia di premiazione. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gianna Nannini compie 70 anni, “ma l’età è facoltativa”
(Adnkronos) –
Gianna Nannini compie 70 anni "ma l'età è facoltativa", come lei stessa canta nel suo ultimo brano '1983'. Nata il 14 giugno 1954, la leggendaria rockstar senese festeggia cifra tonda in un anno particolarmente intenso e prolifico per la sua carriera. Con un nuovo disco di inediti, la riedizione del libro sulla sua vita e un film per Netflix intitolato 'Sei nell'anima' che racconta i suoi primi 29 anni, il 2024 è un anno che celebra e spiega il fenomeno Nannini. Nata a Siena, nella contrada dell’Oca, Gianna Nannini inizia la sua carriera musicale con il trasferimento a Milano dove il suo talento viene scoperto da Mike Bongiorno e Mara Maionchi. Ma è il 1983 l'anno della rinascita, un tema centrale sia nel nuovo album che nel film 'Sei nell'anima'. Il brano '1983' del suo nuovo album che accompagna i titoli di coda del film, contiene una riflessione profonda sulla vita e sul tempo: "La morale della storia è che c'è sempre alternativa / La morte è obbligatoria, ma l'età è facoltativa". Il film 'Sei nell'anima', prodotto da Indiana Production e diretto da Cinzia Th Torrini, ripercorre un anno cruciale nella vita della Nannini, quando, nonostante avesse già raggiunto il successo con il singolo 'America' e l'album 'California', ebbe un crollo psicologico, probabilmente sotto la pressione della richiesta di sfornare nuove hit entro i tempi stretti richiesti dalla discografia. Questa pressione portò a un crollo con allucinazioni e attacchi di panico, rischiando il ricovero in una struttura psichiatrica. Fu grazie alla vicinanza della famiglia e del suo primo grande amore femminile, Carla, che l'artista riuscì a ricostruire la sua vita. Dal tracollo del 1983, Gianna Nannini si rialzò con una forza straordinaria, dando inizio alla stagione più prolifica della sua carriera. Da quel momento, le hit arrivarono una dopo l'altra, consolidando il suo status di rocker italiana più apprezzata, anche a livello internazionale. Brani e album come 'Fotoromanza', 'Profumo', 'Bello e impossibile', 'I Maschi', 'Meravigliosa creatura' e 'Sei nell'anima' sono diventati intramontabili. "La hit è un miracolo, una magia che non arriva a comando," sottolinea oggi Gianna, riflettendo sulla sua straordinaria carriera. Oltre al nuovo album, la riedizione del suo libro autobiografico 'Sei Nell’Anima – Cazzi Miei', offre uno sguardo più approfondito sulla sua vita e carriera, raccontando non solo i momenti di gloria ma anche le difficoltà e le sfide personali che ha dovuto affrontare. A 70 anni, Gianna Nannini continua a ispirare generazioni di fan con la sua musica e la sua storia, dimostrando che l'età è davvero solo un numero quando si ha la passione e la determinazione per continuare a sognare e creare. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)