Soldati inglesi in Ucraina, pressing Londra su Germania per missili Taurus

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(Adnkronos) – La Germania deve dare missili Taurus all'Ucraina. La Gran Bretagna, che ha inviato soldati in territorio ucraino con incarichi non specificati, è in pressing affinché Berlino fornisca a Kiev i missili a lungo raggio che avrebbero un impatto notevole nella guerra contro la Russia. I Taurus, di fabbricazione tedesca, hanno una gittata di circa 500 km, il doppio rispetto alle potenzialità dei missili franco-britannici Storm Shadow già a disposizione delle forze armate ucraine. "Il Regno Unito è stato il primo paese a fornire missili a lungo raggio all'Ucraina, incoraggiamo i nostri alleati a fare lo stesso", le parole di un portavoce di Downing Street al Guardian.  Sulla fornitura dei Taurus, c'è il no del cancelliere Olaf Scholz. I missili, in teoria, potrebbero essere usati per colpire in profondità nel territorio russo, fino a Mosca. "Sono il cancelliere e la mia parola conta", dice Scholz. Il controllo totale sull'uso dei Taurus sarebbe garantito solo con la partecipazione di soldati tedeschi nelle operazioni di lancio: "Questo è totalmente fuori discussione", taglia corto Scholz, escludendo operazioni dei militari tedeschi anche in remoto. "I soldati della Germania in nessun caso e in nessun luogo possono essere collegati agli obiettivi raggiunti da questi sistemi" missilistici.  Più possibilista, sulla carta, la ministra degli Esteri Annalena Baerbock: "Faremo il possibile affinché l'Ucraina si possa difedere e proteggere. Dobbiamo controllare con precisione tutti i mezzi che abbiamo, sulla base del diritto internazionale". La Germania, in realtà, in queste ore deve soprattutto gestire il caso legato alle diffusione di conversazioni tra alti ufficiali intercettate dalla Russia e diffuse online da RT, emittente tv che fa da megafono al Cremlino. Nelle conversazioni durate 38 minuti e risalenti ad un paio di settimane fa, spiccano alcuni passaggi con le parole del generale Ingo Gerhartz, numero 1 della Luftwaffe, l'aeronautica militare. Nell'audio, autentico anche secondo i riscontri provenienti da Berlino, l'alto ufficiale si sofferma sui missili Taurus che, in teoria, potrebbero essere utilizzati per colpire il ponte di Kerch, in Crimea. E si esprime sulla presenza di truppe britanniche in Ucraina per la gestione dei missili Storm Shadow.  "Quando si tratta di pianificare una missione – le parole del comandante – so come fanno gli inglesi. Hanno anche alcuni uomini sul campo. I francesi, invece, no". La Gran Bretagna ha confermato la presenza di "un numero ridotto di elementi" in Ucraina senza però offrire indicazioni specifiche sul ruolo dei militari e sulle funzioni. Nei giorni scorsi, il Canada non ha escluso l'invio di propri militari come istruttori per le forze armate ucraine. In questo quadro, Mosca – attraverso le parole del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov – ha colto l'occasione per affermare che le intercettazioni, in particolare, "evidenziano ancora una volta il coinvolgimento diretto dell'intero Occidente nella guerra in Ucraina".  Da segnalare, in queste ore, la frenata del presidente francese Emmanuel Macron. Proprio lui, che una settimana fa aveva prospettato l'ipotesi di inviare soldati in Ucraina, ora aggiusta il tiro e precisa che "rispondendo ad una domanda sull'invio di truppe, ho detto che nulla è escluso". "Ciò non significa che stiamo pianificando di schierare forze francesi in Ucraina nel prossimo futuro. Significa che stiamo aprendo una discussione e stiamo riflettendo su tutto ciò che si può fare per sostenere l'Ucraina", spiega Macron in un'intervista al quotidiano ceco Pravo. "Del resto, sono sempre stato chiaro riguardo alle nostre linee rosse: non combattiamo contro il popolo russo e rifiutiamo la logica dell'escalation", sottolinea il presidente francese.      —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Kate Middleton, prima foto dopo l’operazione: la principessa in auto

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(Adnkronos) – A due mesi dall'operazione all'addome, arriva la prima foto di Kate Middleton, avvistata oggi per la prima volta dall'intervento e ritratta nelle immagini pubblicate dal New York Post insieme alla madre Carole nei pressi del Castello di Windsor.  La Principessa del Galles, 42 anni, viaggiava a bordo di un'Audi guidata dalla mamma, tentando – spiega il Post -, di "mantenere un profilo basso con un paio di occhiali da sole e un leggero sorriso". L'avvistamento, continua il quotidiano, arriva "mentre le folli teorie del complotto su dove si trovasse" la principessa "hanno preso il sopravvento su Internet". Kensington Palace, spiega quindi il Post, ha chiarito a gennaio che Middleton sarebbe rimasta in convalescenza al chiuso fino a dopo Pasqua e che "avrebbero 'fornito solo aggiornamenti significativi'". La principessa ha trascorso un totale di 13 giorni alla London Clinic per poi tornare all'Adelaide Cottage a Windsor e riunirsi con William e i loro tre figli. Nella nota di Kensington Palace dopo le dimissioni dalla clinica, si spiegava che "la Principessa del Galles è tornata a casa a Windsor per continuare il suo recupero dall’intervento. Sta facendo buoni progressi". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chico Forti, Tajani: “Rientro in Italia tra qualche settimana”

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(Adnkronos) –
"E' già partita la procedura per far rientrare Chico Forti in Italia". Lo ha detto al Tg2 Post il leader di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Gli Stati Uniti, come ha annunciato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Washington prima dell'incontro con Joe Biden, hanno dato l'ok trasferimento di Forti, 65 anni, che è in carcere da quasi 24 anni per omicidio e che si è sempre dichiarato innocente. "Ci vorrà qualche settimana perché un tribunale italiano deve riconoscere la sentenza degli Usa, poi deve essere mandato negli Usa il documento e deve essere tutto tradotto. E poi naturalmente bisogna aspettare il rientro in Italia del nostro connazionale", ha spiegato Tajani. "Noi abbiamo seguito con grande determinazione" questo caso "come seguiamo tutti i 2.405 cittadini italiani detenuti al di là dei nostri confini", ha proseguito. Il ministro si è soffermato anche sul caso di Ilaria Salis, sotto processo a Budapest. "Ho sempre consigliato alla famiglia e a tutti i soggetti politici che si sono occupati di questa vicenda di non strumentalizzare la storia. Noi dobbiamo tutelare i diritti di questa donna detenuta, sanciti dalle norme comunitarie che sono molto chiare per quanto riguarda i detenuti in attesa di giudizio", inoltre "i diritti umani devono essere rispettati" e su questo "sono stato molto fermo con il mio collega ministro degli Esteri ungherese".  "Abbiamo chiesto anche che Salis non venga più tradotta in aula in manette, da noi è proibito. Ho chiesto che venga usato lo stesso sistema che viene usato in Italia", ha proseguito il segretario di Forza Italia.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tre cooperanti italiani fermati in Tunisia: “Presunte irregolarità su prelievi di denaro”

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(Adnkronos) – La Farnesina segnala che tre cooperanti italiani, impegnati in attività di cooperazione per l'Osc Cesvi in Tunisia, sono stati posti in stato di fermo nei giorni scorsi, insieme ad altro membro dello staff Cesvi, per presunte irregolarità legate a prelievi di denaro da una banca locale. I tre cooperanti operano su alcuni progetti in Libia, paese il cui sistema bancario mantiene una serie di limitazioni che rendono necessari, per chi vi si trova a operare e abbia necessità di valuta, periodici prelievi di denaro in Tunisia. Sin dall’inizio della vicenda l’Ambasciata d’Italia a Tunisi, in stretto coordinamento con la Farnesina, ha assicurato assistenza ai connazionali ed è in costante contatto con Cesvi, che sta fornendo tutte le necessarie informazioni alle autorità inquirenti per consentire un rapido chiarimento e arrivare a un auspicabile, rapido rilascio di tutte le persone coinvolte.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Caso Martina Rossi, i due condannati escono dal carcere: affidati ai servizi sociali

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(Adnkronos) – Dopo la semilibertà, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, condannati a tre anni per tentata violenza sessuale di gruppo sulla studentessa genovese Martina Rossi, morta a Palma di Maiorca il 3 agosto 2011, sconteranno la pena all'affidamento in prova ai servizi sociali. La loro condanna terminerà agli inizi del 2025. L'affidamento in prova ai servizi sociali è stato deciso dal Tribunale di sorveglianza di Firenze, in due distinti provvedimenti, di cui si è appreso in questi giorni. I due trentenni aretini condannati si trovavano già in regime di semilibertà. Albertoni ha ottenuto l'affievolimento del regime della pena il mese scorso mentre Vanneschi si trova in affidamento in prova già da luglio del 2023. Entrambi sono in affidamento in prova presso un'associazione di volontariato, svolgendo lavori socialmente utili, e durante la notte hanno l'obbligo di non uscire di casa.  I due giovani sono stati processati e condannati in via definitiva nell'ottobre del 2021 per la morte della studentessa genovese che nell'estate di 13 anni fa precipitò dal balcone di una camera di albergo della nota località spagnola, dov'era in vacanza, per sfuggire allo stupro. Albertoni e Vanneschi inizialmente hanno scontato la condanna in carcere e potevano uscire per lavorare prima di fare ritorno in cella. Gli avvocati dei due condannati hanno fatto istanza al Tribunale di Sorveglianza per mitigare la detenzione.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Francia, aborto diventa libertà garantita da Costituzione: primo Paese al mondo

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(Adnkronos) – "Orgoglio francese, messaggio universale. Celebriamo insieme l'ingresso di una nuova libertà garantita nella Costituzione". Sono le parole del presidente francese Emmanuel Macron, affidate a un post su X. Pochi minuti prima i media d'Oltralpe lanciavano la notizia che ufficialmente la Francia è diventata il primo Paese al mondo a sancire esplicitamente il diritto all'aborto, all'interruzione volontaria di gravidanza, nella sua Costituzione. La modifica per essere approvata definitivamente necessitava dei voti favorevoli di tre quinti dei parlamentari, quindi 512. Il risultato nell'assemblea riunita a Versailles è stato di 780 voti favorevoli e 72 contrari.  "Il 4 marzo 2024 è ormai inciso nella grande storia dei diritti umani e dei diritti delle donne come un punto di svolta storico", ha dichiarato la senatrice Mélanie Vogel, una delle principali sostenitrici del disegno di legge. Il risultato è stato "anche una promessa per tutte le donne che lottano in tutto il mondo per il diritto all'autonomia sul proprio corpo, in Argentina, negli Stati Uniti, in Andorra, in Italia, in Ungheria, in Polonia", ha affermato la parlamentare Mathilde Panot, che aveva presentato il disegno di legge all'Assemblea nazionale. "Questo voto di oggi dice loro: la vostra lotta è nostra, questa vittoria è vostra". La notizia della svolta francese ha attraversato l'Oceano finendo sotto i riflettori mediatici negli Usa. Attivisti e politici, infatti, sono stati trasparenti nel dire che questa è, soprattutto, una risposta a ciò che è accaduto negli Stati Uniti da quando la Corte Suprema ha rovesciato la sentenza Roe v. Wade, che garantiva il diritto all'aborto, stabilendo che questo diritto non ha statura costituzionale. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bollette gas in calo a febbraio 2024, Arera: -4% per i clienti vulnerabili

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(Adnkronos) – Per il mese di febbraio 2024, il prezzo di riferimento del gas per il nuovo cliente tipo che ha consumi medi di gas di 1.100 metri cubi annui è pari a 100,37 centesimi di euro per metro cubo (-4% su gennaio). Lo rende noto Arera che ha comunicato oggi il valore della materia prima del servizio di tutela della vulnerabilità di febbraio 2024.  La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (Cmem,m), applicata ai clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il Psv day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di febbraio, che ha visto le quotazioni all’ingrosso scendere rispetto a quelle registrate a gennaio, il prezzo della sola materia prima gas (Cmem,m), per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, è pari 27,84 euro/MWh. A gennaio era a 31,1903 euro/mwh. "Il calo dei prezzi del 4% equivale a un risparmio medio di 46 euro annui a famiglia rispetto alle tariffe di gennaio, con la bolletta media dei clienti vulnerabili che, considerato un consumo di 1.100 metri cubi all’anno, si attesta a 1.104 euro", afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. Secondo l'associazione 2,5 milioni di famiglie beneficeranno dei ribassi disposti, mentre ''si attende che la fine del mercato tutelato del gas inneschi la tanto attesa concorrenza tra operatori che, purtroppo, ancora non si vede. Valuteremo cosa significano questi valori per gli utenti che erano prima nel regime tutelato e ora si trovano sul mercato libero che, a nostro avviso, è ancora scarsamente reattivo nella definizione di tariffe maggiormente competitive", conclude l'associazione. "Bene, una buona notizia i clienti vulnerabili. Peccato che il risparmio sia pari solo a 46 euro su base annua. Se il Governo, invece, non avesse deciso di ripristinare nel 2024 gli oneri di sistema e le vecchie aliquote Iva, il gas sarebbe crollato del 15%, con uno sconto di 126 euro, 111 per il solo effetto Iva", afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori.  ''La riduzione delle tariffe del gas per gli utenti vulnerabili è un segnale positivo, peccato tuttavia che le bollette risultino ancora più salate del 16% rispetto allo stesso periodo del 2023'', rileva il Codacons. A pesare sul confronto con lo scorso anno, secondo l'associazione, ''è il ritorno della tassazione (oneri di sistema e Iva) sulle bollette del gas, che aggrava la spesa delle famiglie''. ''Oggi un nucleo che rientra nel regime della vulnerabilità -secondo il Codacons – spende per il gas in media il 16% in più rispetto alle tariffe in vigore a febbraio 2023 sul mercato tutelato, equivalente ad una maggiore spesa annua di 153 euro considerato un consumo annuo pari a 1.100 metri cubi. Questo nonostante i ribassi dei prezzi sui mercati e solo come conseguenza del ritorno della tassazione in bolletta''. “Speriamo ora che la riduzione delle tariffe disposta da Arera spinga le società del mercato libero del gas ad adeguarsi ai ribassi, migliorando le offerte ai consumatori che al momento appaiono poco competitive”, conclude il presidente Carlo Rienzi.   —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Federica De Cola: “La mia Barbara Balzerani fredda e decisa al cinema”

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(Adnkronos) – "La freddezza e la decisione". L'attrice Federica De Cola che, nel film di Marco Bellocchio 'Esterno Notte', interpretava Barbara Balzerani, l'ex brigatista rossa morta oggi a 75 anni, non ha dubbi sui tratti principali della dirigente della colonna romana delle Br, che partecipò al sequestro Moro. "Se dovessi descrivere gli aspetti del personaggio che interpretavo – dice l'attrice all'Adnkronos – sicuramente sono questi due, perché per andare avanti in quello che stavano facendo le Br erano requisiti fondamentali". De Cola, classe '84, ricordando la preparazione a quel set dice: "per affrontare quella parte mi sono preparata leggendo tutto quello che potevo trovare su quel periodo, sul sequestro Moro e su di lei, non avendo vissuto quell'epoca. E' sempre un arricchimento informarsi, conoscere e calarsi in personaggi che, nel bene o nel male, hanno fatto la storia del nostro Paese". "Balzerani – prosegue – è stata una di quelle forse che ha creduto fino in fondo in quello che stava facendo, non si è mai pentita e per questo ha fatto tanti anni di carcere". E sul film di Bellocchio: "E' stata un'esperienza artisticamente importante perché lavorare con un grande maestro del cinema, e poi per quello che abbiamo raccontato. Credo che lui lo abbia fatto con grande coraggio, volendo fare un racconto senza tantissimi filtri ma comunque mantenendo una scelta artistica nello stesso tempo importante", aggiunge De Cola, che ha appena finito di girare un'opera prima per il cinema, dal titolo 'Indelebili', girato in Sicilia per la regia di Simone Valentini.  Infine sulla morte dell'ex brigatista: "Quando muore un personaggio che ho interpretato, studiato ed esplorato fa sempre un certo effetto. E oggi, quando ho appreso la notizia – confessa – sono tornata indietro al periodo in cui giravamo il film e, in questo caso, ho inevitabilmente fatto un tuffo nella storia". (di Federica Iannetti) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chiara Ferragni, dal fazzoletto agli errori grammaticali: “strategia vincente” da Fazio

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(Adnkronos) – Dalla colonna sonora, al fazzoletto portato per i momenti di commozione, fino agli errori grammaticali nell'esprimersi: ieri sera nello studio di 'Che Tempo Che Fa' sul Nove è "tornata in azione la solita Chiara Ferragni che conosciamo, una professionista che fa molta attenzione alla sua immagine e ha un'ansia di controllo su tutti". E nonostante il continuo richiamo alla sua 'autenticità', l'intervista fosse "molto misurata, attenta e controllata", l'influencer è riuscita nel suo intento: "La strategia che sta adottando in questo periodo è vincente". A fare una dettagliata analisi per l'Adnkronos è Maria Angela Polesana, la docente di Sociologia dei media all'università Iulm di Milano che di Chiara Ferragni ha fatto una materia di studio. La professoressa a dicembre aveva stroncato il video di scuse pubblicato dall'influencer dopo lo scandalo Pandoro: "È un passo falso", diceva Polesana, "ma – aggiungeva – recupererà". E' quello che sta accadendo in queste settimane, in cui Ferragni sta mettendo in atto una "strategia su più media: ieri sera in tv ha ribadito i concetti già espressi sui social e nell'intervista al 'Corriere della Sera', dipingendosi come una persona innocente, fragile e vittima di un attacco mediatico. Sono contenuti tutti molto coerenti, io ci vedo dietro una regia molto precisa", sottolinea la professoressa. 
Quello che cambia da media a media, però, è il target di pubblico: "Attraverso questa apparizione televisiva il tentativo era probabilmente non tanto quello di avvicinarsi ai suoi follower, ma di riconquistare i brand che in questo periodo l'hanno abbandonata. E in parte c'è riuscita, se guardiamo ai dati di ascolto di Fazio", evidenzia la docente di Sociologia dei media. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Platinette: “Io obeso per delusione amore, aiuto psicologico serve”

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(Adnkronos) – "Oggi ho 70 anni ma da sempre convivo con una obesità grave. Ho iniziato a soffrirne per un grande dolore dovuto ad una delusione d'amore quando di anni ne avevo 18". Lo afferma all'Adnkronos Mauro Coruzzi, in arte Platinette, conduttore radiofonico e televisivo in occasione della Giornata mondiale dell'obesità che si celebra oggi 4 marzo.  "Lo ammetto, sono malato, l'obesità è una patologia di cui non ci si deve vergognare. Ma sia chiaro, oltre che un grave problema di salute pubblica è soprattutto un disturbo mentale. I nutrizionisti se lo mettano in testa, senza il supporto degli psicologi il paziente non ne verrà mai fuori", aggiunge. Per perdere peso "le ho provate tutte", alla fine "anche la mia nutrizionista si è arresa". Così alcuni anni fa sono "ricorso alla chirurgia bariatrica, decisiva per la mia sopravvivenza – ammette Coruzzi, colto da un ictus ischemico il 14 marzo 2023 – Certo, l’intervento non è un sostituto della dieta, non puoi farlo a ripetizione. Nel mio caso, i medici hanno acconsentito perché sanno che ho un rapporto molto deviato con l'alimentazione e non posso dar loro tutti i torti. In questo non sono un buon esempio anche se dopo l’ictus mangio molto meno".  Per Coruzzi, "bisogna farsi aiutare, altrimenti non se ne esce e anche le Giornate dedicate" alla prevenzione rischiano di non servire alla causa. "Io mi conosco, so che potrei cascarci di nuovo – confida l'opinionista che ogni sabato pomeriggio affianca Marco Liorni su Rai Uno nella trasmissione Italia Sì – Convivo con la mia condizione come posso, cerco di non prendere peso, di essere meno dipendete dal cibo. Tuttavia, ho sempre in casa riserve alimentari in grandi quantità, come se ogni sera dovessi preparare una cena per dieci persone".  Coruzzi parla dell'obesità senza remore, spingendo chi ne soffre a fare altrettanto e a cercare di curarsi e di farsi aiutare. "Bisogna capire perché tanti pensano in continuazione" e in modo compulsivo "al cibo e perché presuppongono che solo dal cibo possano ottenere benessere e soddisfazione".  Per combattere l'obesità "un'educazione ad un'alimentazione sana ed equilibrata e l’attività fisica sono utili ma non bastano. Io almeno non ci riesco. E poi diciamolo c’è il nutrizionista che ti propone una dieta per accelerare il metabolismo, quello che ti vieta le proteine, un altro che mette al bando i carboidrati. Dalla mia esperienza dico che non può essere questa l'unica via per venirne fuori", conclude. (di Francesca Filippi) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gli eredi di Sinead O’Connor diffidano Trump: “Non usi Nothing Compares 2 U in comizi”

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(Adnkronos) – Gli eredi di Sinéad O'Connor hanno denunciato l'uso da parte di Donald Trump dell'esecuzione di "Nothing Compares 2 U" della cantautrice durante le sue manifestazioni elettorali. Lo riporta il sito di Variety, riferendo una dichiarazione in esclusiva in cui la famiglia O'Connor e l'etichetta Chrysalis Records chiedono a Trump di "smettere immediatamente" di utilizzare la canzone, che il magnate ha recentemente fatto suonare in occasione di eventi nel Maryland e nella Carolina del Nord la scorsa settimana.  "E' noto che, nel corso della sua vita, Sinéad O’Connor ha vissuto secondo un codice morale rigoroso definito da onestà, gentilezza, correttezza e decenza nei confronti dei suoi simili. È stato con indignazione quindi che abbiamo appreso che Donald Trump ha utilizzato la sua iconica performance di 'Nothing Compares 2 U' nelle sue manifestazioni politiche", si legge nella dichiarazione. "Non è esagerato affermare che Sinéad sarebbe stata disgustata, ferita e insultata se il suo lavoro fosse stato travisato in questo modo da qualcuno che lei stessa ha definito un 'diavolo biblico'. Come custodi della sua eredità, chiediamo che Donald Trump e i suoi soci desisteranno immediatamente dall’usare la sua musica”. Sinead O'Connor è morta il 26 luglio 2023 a Londra all'età di 56 anni. A gennaio, il tribunale di Southwark ha stabilito che la morte è avvenuta per cause naturali. L'artista ha sfondato a livello internazionale con l'uscita del suo secondo album, 'I Do Not Want What I Haven't Got', nel 1990. Il disco includeva il suo arrangiamento di 'Nothing Compares 2 U', una canzone originariamente scritta da Prince. La sua interpretazione della canzone raggiunse il primo posto in diversi Paesi, inclusa l'Irlanda, dove rimase in cima alle classifiche per 11 settimane. La canzone ha ottenuto una nomination ai Grammy come disco dell'anno e come migliore performance rock vocale femminile. "I Do Not Want What I Haven't Got" ha vinto il Grammy per la migliore performance di musica alternativa. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sondaggi politici, effetto Sardegna: cala FdI, Pd e M5S più vicini

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(Adnkronos) – Se si votasse oggi, "Fratelli d’Italia sarebbe primo partito con il 27,1%, in calo dell’1,3% rispetto a un mese fa. Si avvicinano il Pd (19,9%, +0,7%) e soprattutto il Movimento 5 Stelle (15,9%, +2,3%)". E' quanto emerge dall'ultimo sondaggio Quorum/YouTrend per Sky Tg24.  Un "effetto Sardegna" che si manifesta anche sulla "Lega (8,1%), che perde un 1,2%, e Noi Moderati (0,7%, quasi un punto in meno rispetto a un mese fa) mentre Forza Italia (6,6%) cresce in maniera molto lieve. Oggi il centrodestra sommato raggiungerebbe il 42,5%, un risultato più basso di quello registrato alle politiche. Peggiorano anche i giudizi sul governo: oggi solo il 36% promuove l’esecutivo di Giorgia Meloni.  E ci sarebbe anche 'effetto Sardegna' sull'alleanza Pd-M5S: "Il 65% dei potenziali elettori di Pd e Movimento 5 Stelle è favorevole a un’alleanza stabile fra i due partiti. È invece contrario il 25% degli elettori potenziali dei due partiti, mentre il 10% non si esprime. I dati si riferiscono ai soli elettori intervistati che affermano che oggi voterebbero o valuterebbero il voto a una delle due formazioni. Gli elettori attuali del Pd sono però più convinti di quelli del Movimento 5 Stelle: fra gli elettori Pd i favorevoli all’alleanza sono il 78%, fra gli elettori M5S il 72%". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elezioni Sardegna, Todde conferma: “Scarto di circa 1.600 voti, aspettiamo ufficialità”

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(Adnkronos) – "Il tribunale ha completato l’esame delle sezioni mancanti e lo scarto rimane di circa 1600 voti". Alessandra Todde su Facebook assicura di avere il risultato in tasca. Secondo la candidata del campo largo le verifiche sulle elezioni regionali del 25 febbraio in Sardegna confermeranno la sua vittoria.  "A distanza di una settimana dalle elezioni, molti di voi si chiedono cosa stia succedendo e perché sembra che tutto sia fermo. In realtà non è così, anzi, tutto procede nel rispetto delle procedure previste – ha detto annunciando il risultato emerso dall'esame in Tribunale -. Mentre attendiamo l’esame dei verbali ed il completamento del processo di verifica, stiamo lavorando insieme con la coalizione per arrivare pronti al momento dell’insediamento ed occuparci da subito dei problemi più urgenti".  In attesa che venga convalidata la vittoria Alessandra Todde aspetta la proclamazione degli eletti per poter convocare la prima seduta del Consiglio regionale, nominare la Giunta e cominciare il dopo Solinas. "In questa fase è giusto attendere serenamente l’ufficialità e continuare a condividere la nostra gioia con tutti i sardi e le sarde che hanno atteso a lungo questo importante segnale di cambiamento", ha detto Todde. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sostenibilità, Balestri (Oikos): “Orgoglioso di aver introdotto pittura eco nel 1984”

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(Adnkronos) – “Molti si vestono di verde e usano la parola green, ma poi le vere azioni per l’ambiente bisogna farle”. Così Claudio Balestri presidente di Oikos , leader della pittura sostenibile, a margine della Convention per i 40 anni dell’azienda svoltasi a San Patrignano (Rimini). Un evento che ha riunito oltre che professionisti e esperti del settore anche le famiglie dei dipendenti.  “Poter dire di aver introdotto un concetto di pittura ecologica dal 1984 è per me un grande orgoglio”, aggiunge. Unico solvente ammesso l’acqua, spiegano dal palco nel loro intervento di presentazione gli attori e lettori Alessandra Giardina e Paolo Pagnini. “Faccio un appello più che altro al consumatore ad accrescere la sua sensibilità ad acquistare prodotti ecologici perché noi viviamo nelle abitazioni, la maggior parte del nostro tempo è all’interno. Che sia a casa, per lavoro, al ristorante, in un hotel, in qualsiasi altro luogo di ritrovo, siamo al coperto”, dice Balestri. “Nel 1984 era una follia pensare di produrre pitture rigorosamente senza solventi – spiega Vicky Siropoulou, Colour Designer Oikos – E’ stato molto faticoso, ma noi questo ce l’abbiamo nel Dna. Perché la cosa bella è non vivere tu da solo in bellezza, la bellezza va condivisa. Noi l’abbiamo ricevuta, la dobbiamo ridare indietro in modo ancora migliore”.  Motto della giornata di San Patrignano ‘Ritorno al Futuro nel rispetto del passato’. “Una volta si viveva senza la chimica – spiega Balestri – Il nostro paese è pieno di ritrovi, di palazzi che hanno i colori, hanno le decorazioni e allora se si potevano usare pigmenti e colori nel passato senza la chimica perché non è possibile farlo oggi?”. “Il colore è la vita delle persone – aggiunge Vicky Siropoulou – perché il colore è luce. Puoi immaginare la vita senza la luce, senza il colore? L’uomo con il colore ha capito come nutrirsi, ha capito quali erano le zone più sicure, più tranquille per lui. Con il colore ha costruito tutto quanto attorno a lui. Non può esistere la vita senza il colore”. Tra i principali obiettivi di Oikos e del presidente Balestri c’è anche la promozione della cultura del rispetto per la sostenibilità ambientale, resa tangibile anche dalla creazione della Fondazione Oasi, acronimo di Organizzazione per l’Ambiente, sostenibilità, innovazione. L’imprenditore ha infatti dato vita a un’oasi ambientale protetta di 250mila metri quadrati a picco sul mare Adriatico, nell’area del Parco San Bartolo a Pesaro, valorizzandone la biodiversità e aprendo le porte a iniziative di associazioni no profit e cittadini.  “Questa fondazione nasce come una conseguenza del mio percorso personale – spiega Balestri – di credere nel rispetto di quelle che sono tutte le azioni che noi possiamo fare verso la salvaguardia del nostro pianeta, verso la natura; faremo un altro grande evento il 21 giugno dove porteremo tutta la nostra clientela a Pesaro, dove dalle 8 della sera alle 8 del mattino ci sarà musica, un evento inserito in Pesaro 24 capitale della cultura, essere in questo palinsesto per me è stato un onore”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Inchiesta Perugia, verifiche pm Roma su accuse a Gravina

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(Adnkronos) – Un fascicolo modello 45, al momento senza indagati né ipotesi di reato, è all’attenzione dei pm della procura di Roma da diversi mesi, dopo l’invio nel marzo del 2023 di una segnalazione da parte della Dna relativa a “presunte attività illecite poste in essere dal Gabriele Gravina” presidente della Figc, come emerge dalle carte dell’indagine di Perugia in cui però si contesta al finanziere autore della segnalazione il reato di falso e abuso d’ufficio.  L’esistenza del procedimento a piazzale Clodio si evince proprio dall’invito a comparire inviato dai pm umbri al finanziere Pasquale Striano indagato insieme a una quindicina di persone tra cui il sostituto procuratore della Dna Antonio Laudati. Nella contestazione per abuso d’ufficio nei confronti del finanziere e di Laudati si afferma che in un atto, poi trasmesso dalla Dna ai pm della Capitale il 23 marzo 2023 con oggetto una segnalazione per operazione sospetta (Sos), “attestavano falsamente che le fonti di innesco dell’attività investigativa erano elementi informativi provenienti dalla procura di Salerno e da quest’ultima acquisiti dell’ambito di proprie attività investigative” quando invece “l’origine dell’atto erano le informazioni ottenute” da una terza persona “attraverso incontri promossi da Laudati e concordati da Striano nel maggio del 2022”. Con questa “condotta”, secondo i pm “favorivano intenzionalmente un danno a Gabriele Gravina” ipotizzando “attività illecite poste in essere dallo stesso Gravina”. Un aspetto, quest’ultimo, su cui sono in corso le verifiche dei magistrati capitolini nell’ambito di un fascicolo modello 45. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

De Lucia: “Arresto latitante Auteri merito Carabinieri”

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(Adnkronos) – "Un grande merito dell'arresto del latitante Giuseppe Auteri va ai Carabinieri che hanno lavorato benissimo". Lo ha detto all'Adnkronos il Procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia commentando a cattura del boss mafioso latitante Giuseppe Auteri avvenuta oggi pomeriggio a Palermo. Il Procuratore esprime "soddisfazione per la continuità del lavoro" che la Dda di Palermo sta svolgendo in questi giorni. Ieri la Polizia di Stato ha eseguito 9 arresti a Brancaccio, e oggi i Carabinieri hanno arrestato altre 19 persone in una'altra operazione antimafia. "E oggi il latitante", conclude.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

E’ morta Barbara Balzerani, l’ex Br del sequestro Moro aveva 75 anni

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(Adnkronos) –
E' morta, dopo una lunga malattia, l'ex Br Barbara Balzerani. Aveva 75 anni. Entrata nella frangia estrema del terrorismo di sinistra appena ventiseienne, partecipò di lì a poco al sequestro di Aldo Moro occupando insieme al compagno di allora, Mario Moretti, la base operativa di via Gradoli.  "Primula rossa" delle Brigate rosse, Barbara Balzerani venne arrestata nel 1985, a distanza di quattro anni dal tentativo fallito di gestire la scissione dell'organizzazione, guidando la fazione delle "Brigate Rosse – Partito Comunista Combattente".  Dal carcere rivendicò l'omicidio dell'ex sindaco di Firenze Lando Conti, compiuto dalle Br, e venne condannata all'ergastolo. Non si è mai tecnicamente pentita né dissociata, ma nel 1993 dichiarò di provare "un profondo rammarico per quanti sono stati colpiti nei loro affetti a causa di quegli avvenimenti e che continuano a sentirsi offesi ad ogni apparizione pubblica di chi, come me, se ne è reso e dichiarato responsabile". Il 12 dicembre 2006 le venne stata concessa la libertà condizionale per tornare definitivamente in libertà nel 2011.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sostenibilità, Oikos: pitture ecologiche Made in Italy compiono 40 anni

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(Adnkronos) – Le pitture ecologiche made in Italy compiono 40 anni e rilanciano con nuovi investimenti green. Sono stati oltre trecento gli ospiti della convention organizzata da Oikos per l’anniversario della fondazione dell’azienda domenica 3 marzo alla comunità di San Patrignano (RN) con delegazioni provenienti da Germania, Olanda, Serbia, Repubblica Ceca, Turchia, Armenia, Finlandia e Ucraina e altrettanti ospiti collegati in video conferenza dagli USA, Corea, Cina, Vietnam, India, Singapore ed Emirati Arabi Uniti.  “È stato il compleanno non solo di un’azienda, ma anche di una grande famiglia – ha dichiarato il presidente Claudio Balestri durante il pranzo insieme ai circa mille ospiti di San Patrignano – Abbiamo scelto di festeggiare qui perché è una grande comunità di persone che lottano per uscire da un tunnel. Con San Patrignano abbiamo un legame consolidato e indissolubile, un dialogo coltivato negli anni, con iniziative e collaborazioni a sostegno di questa grande realtà nata come noi negli anni ottanta che ha aiutato tanti ragazzi a uscire da un momento buio della loro vita”.  “Oikos Group oggi è diventata una delle principali aziende internazionali nella produzione di pitture ecologiche per interni ed esterni, con un fatturato di 29 milioni di euro, un quarto dei quali derivanti dall’export nei cinque continenti. Oltre 100 i dipendenti diretti e altrettante le collaborazioni esterne, Oikos produce ogni anno 8.158.405 Kg di pitture a base naturale, senza alcuna emissione nociva e dove ogni residuo e scarto da produzione viene reimmesso nel ciclo produttivo. Siamo la dimostrazione che si può fare business nel rispetto dell’ambiente – racconta il presidente Claudio Balestri – Il nostro successo è legato indissolubilmente all’innovazione, alla divulgazione di una cultura basata sul rispetto dell’ambiente, della salute ed al benessere nei luoghi interni”.  Nei 40 anni di attività, Oikos conta collaborazioni con progettisti come Giulio Cappellini e Daniel Libeskind, ma anche nell’arte con il premio Nobel Dario Fo per le scenografie di alcuni dei suoi spettacoli teatrali. Uno dei settori chiave rimane quello privato insieme a strutture ricettive, flagship store e sedi aziendali. Tra le realizzazioni di pregio ci sono gli studi cromatici per la valorizzazione delle opere della Pinacoteca di Brera a quelle di Venaria Reale; di Palazzo Madama a Torino, del Museo Archeologico di Reggio Calabria (bronzi di Riace).  Le pitture ecologiche Oikos sono state utilizzate per i capolavori monumentali di Roma, come Villa Doria Pamphilj, Palazzo Venezia, Palazzo Farnese, Palazzo Cenci Bolognetti, Palazzo della Zecca, Montecitorio, la Chiesa Gran Madre di Dio e la Stazione Tiburtina. O ancora all’estero per le realizzazioni di importanti e futuristici edifici: lo Zaha Hadid building, Hufton&Crow; il Teatro dell’Opera e del Balletto di Odessa; il Museo della Storia di Seoul, Korea; il Brickell Flatiron di Miami, il Palazzo della Borsa a Madrid; il Quartiere Golden House in Uzbekistan, il Duomo di Kaliningrad.  Tra i principali obiettivi di Oikos e del presidente Balestri c’è anche la promozione della cultura del rispetto per la sostenibilità ambientale, resa tangibile dalla creazione della Fondazione Oasi, a Pesaro, quest’anno Capitale Italiana della Cultura. Qui l’imprenditore ha dato vita a un’oasi ambientale protetta di 250.000 metri quadrati a picco sul mare Adriatico, nell’area del Parco San Bartolo a Pesaro, valorizzandone la biodiversità e aprendo le porte a iniziative di associazioni no profit e cittadini sul tema ambientale e del rispetto per il pianeta.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Russia, Putin: “Nel mondo più amici che nemici”. Medvedev: “Guerra nucleare mai così vicina”

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(Adnkronos) –
La Russia ha più amici e alleati nel mondo che non nemici. E' la sintesi del presidente russo Vladimir Putin, in un incontro con il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin. I risultati raggiunti dalla capitale nel 2023 "sono i migliori in tutta la storia contemporanea", ha affermato Sobyanin, sottolineando che questo è avvenuto "malgrado i nostri nemici". Putin ha risposto che "è altrettanto onorevole avere amici che nemici, anche se noi abbiamo più amici".  Da Mosca, fanno rumore soprattutto le ennesime dichiarazioni sopra le righe rilasciate da Dmitry Medvedev. La minaccia di una guerra nucleare non è mai stata così alta, secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo. L'ex presidente continua ad alzare la tensione con la consueta dose di affermazioni che fanno da sottofondo al conflitto tra Ucraina e Russia. Medvedev da giorni punta il dito contro I afferma che la minaccia di un conflitto nucleare è ora più alta che ai tempi della crisi dei missili a Cuba. "La minaccia principale ora è la minaccia di un conflitto nucleare….. E questa minaccia è cento volte peggiore, come ho detto nel mio discorso, rispetto a quella del 1962 durante la crisi dei missili cubani", dice Medvedev, rispondendo alle domande dei partecipanti ad un Forum del Festival della Gioventù, secondo quanto riferisce Ria Novosti.  Nel quadro internazionale, il tema sotto i riflettori è legato alle intercettazioni tra alti ufficiali delle forze armate della Germania: nei discorsi captati da Mosca e diffusi da Russia Today, si fa riferimento all'ipotesi di fornitura di missili Taurus a Kiev. E' "sicuramente un tentativo, come abbiamo visto molto spesso, di dividere la società in Germania o addirittura in Europa", dice il viceportavoce del governo tedesco Wolfgang Büchner, citato da n-tv.  "Tutto ciò che possiamo dire è che nessuno dovrebbe fare il gioco di Putin, e dovremmo anche pensare molto attentamente a ciò che diciamo in questo contesto", aggiunge. Secondo Büchner, l'affermazione dell'ex presidente russo Dmitry Medvedev, secondo cui "la Germania si sta preparando alla guerra con la Russia" è "assurda, infame propaganda russa".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Stupro su campionessa scherma a Chianciano, pm: “Indagini partite subito”

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(Adnkronos) – Sono iniziate immediatamente le indagini sulla presunta violenza sessuale di gruppo avvenuta a Chianciano Terme (Siena), nella notte tra il 4 ed il 5 agosto 2023, ai danni di una 17enne schermitrice della Federazione uzbeka, nel corso di un ritiro di giovanissimi atleti. Attualmente sono indagati due componenti della squadra juniores italiana di scherma, mentre un terzo è sotto indagine della Procura dei minori. La vittima è stata ascoltata nei tempi previsti dalla procedura del 'Codice rosso' per le vittime di violenza. Da allora le indagini non si sono mai fermate e la settimana scorsa il pubblico ministero titolare del procedimento ha richiesto l'incidente probatorio al giudice delle indagini preliminari.  E' quanto precisa la Procura della Repubblica di Siena, con un lungo comunicato firmato dal procuratore capo Andrea Boni, con cui "respinge fermamente le accuse di inerzia pubblicamente mosse ed in particolare di inosservanza delle norme in maniera di cosiddetto Codice rosso". Una presa di posizione in replica alle dichiarazioni del legale della schermitrice dell'Uzbekistan, l'avvocato Luciano Guidarelli, che aveva denunciato "un'inerzia da parte della Procura, che neanche ha attivato il Codice rosso, e della Federscherma che non ha preso nessun provvedimento nei confronti degli atleti indagati". Nel tardo pomeriggio del 5 agosto, ricostruisce il comunicato della Procura di Siena, i carabinieri della stazione di Chianciano Terme hanno avvisato dell'accaduto il pubblico ministero di turno della Procura di Siena e "analoga comunicazione, attinente allo stesso fatto, veniva inoltrata dalla Squadra Mobile di Roma che provvedeva tempestivamente, in coordinamento con il magistrato, ad ascoltare a sommarie informazioni la vittima e ad acquisire la documentazione medica presso la struttura sanitaria dove si era recata la minore". Il magistrato di turno nella stessa serata del 5 agosto ha disposto il sequestro dei due telefoni cellulari in uso agli indagati e ascoltato "6 persone di nazionalità italiana e 2 di nazionalità tedesca, con l'ausilio di un interprete; la polizia giudiziaria provvedeva a verificare l'eventuale esistenza di telecamere di videosorveglianza ed estrapolava immagini utili alle indagini provenienti dal sistema di sicurezza pubblico". Le notizie di reato provenienti dagli organi di polizia giudiziaria, spiega sempre il procuratore Boni, "venivano depositate il 7 agosto e con provvedimento dello stesso giorno il magistrato titolare del procedimento provvedeva alla tempestiva iscrizione del fascicolo" ipotizzando, a carico dei due maggiorenni il reato di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una minore.  Sempre il 7 agosto il magistrato, in osservanza delle disposizione del 'Codice rosso', ha delegato alla Squadra mobile di Roma di sentire la minorenne abusata entro 3 giorni, così come previsto dalla legge. La 17enne è stata sentita il 9 agosto con l'ausilio di un interprete e di una psicologa ("L'atto veniva integralmente videoregistrato"). Il 10 agosto la Squadra mobile di Roma ha sequestrato il cellulare della vittima. Il 14 agosto il pubblico ministero ha quindi emanato con urgenza una delega di indagine alla sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica "al fine di ricostruire la vicenda che sin dall'inizio presentava indubbi profili di complessità come spesso accade per fatti analoghi in cui, al fine di accertare il reale accadimento dei fatti, devono compiersi plurimi ed esaustivi accertamenti".  Il 14 settembre il magistrato titolare del procedimento, spiega sempre il comunicato della Procura di Siena, ha disposto ulteriori indagini, delegando per l'esecuzione la Squadra mobile di Roma al fine di ascoltare li personale medico che aveva prestato le prime cure alla minorenne. Il 30 novembre la Squadra mobile di Roma ha depositato l'esito delle indagini. Il 1 dicembre il consulente tecnico nominato dalla Procura ha depositato la copia forense dei cellulari sequestrati, il 4 dicembre la sezione di polizia giudiziaria ha depositato l'esito delle indagini nel corso delle quali erano state ascoltate 13 persone informate sui fatti, di cui 2 di nazionalità straniera che, "al fine di prontamente riferire al magistrato delegante, venivano escusse a Bologna, al momento in cui rientravano in Italia per uno stage di allenamento; nella stessa missiva veniva rappresentato che le indagini non ancora del tutto concluse stante l'impossibilità di escutere a sommarie informazioni un teste che si trovava negli Stati Uniti per la frequenza di un corso di studi universitari e che avrebbe fatto rientro in Italia per le vacanze natalizie; si precisava inoltre che occorreva completare l'analisi della copia forense dei cellulari".  La persona da ascoltare "a sommarie informazioni" faceva rientro in Italia "solo in data 15 dicembre 2023 e veniva escussa in data 19 dicembre 2023". Il 20 febbraio scorso è stata depositata l'annotazione conclusiva dell'indagine da parte della sezione di polizia giudiziaria e il 27 febbraio il pubblico ministero ha presentato richiesta di incidente probatorio "diretta all'assunzione delle testimonianza della persona offesa ed all'espletamento di doverosa perizia volta ad accertare la capacità a testimoniare, con successiva notifica agli indagati ed ai loro difensori e deposito di tutti gli atti". La richiesta è ora al vaglio del Gip del Tribunale di Siena.  Nel corso delle indagini preliminari il pubblico ministero "ha avuto plurimi contati con al Federazione Italiana Scherma alla quale è stata rappresentata più volte l'impossibilità di comunicazioni formali in pendenza di indagini preliminari. Analoga impossibilità di comunicazione, ni considerazione dell'esistenza del segreto istruttorio, è stata rappresentata per iscritto alla Procura Generale dello Sport del Coni. Merita precisare come, ovviamente, spetta al predetto organo federale ogni e qualsiasi competenza ni ordine all'eventuale sospensione di attività sportiva di atleti e tesserati".  La Procura della Repubblica, nel corso di tutte le indagini sino ad ora effettuate, spiega il procuratore Andrea Boni, "ha valutato di non procedere con richiesta di applicazione di misura cautelare nei confronti degli indagati non ravvisandone i presupposti, decisione della quale se ne assume ogni responsabilità e in relazione ala quale è pronta a dare ogni e qualsiasi spiegazione nelle opportune sedi. Merita precisare che nel caso di specie, per li particolare titolo di reato iscritto, li termine di durata per le indagini preliminari è di 18 mesi con decorrenza dal 7.08.2023".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)