L’esperto Testori: “Cure dentali accessibili a tutti aumentando efficienza”

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(Adnkronos) – “Rendere la cura dei denti accessibile a tutti nel nostro Paese è una tematica molto importante e può aversi grazie all’efficienza dei piani di trattamento e alla digitalizzazione. Aumentando l’efficienza del trattamento si possono ridurre i costi per la popolazione, ma bisogna pensare in modo diverso e cioè che la nostra è una professione di servizio dove i guadagni dovrebbero essere commisurati al reale beneficio che noi diamo. Una regolarizzazione delle tariffe che il paziente dovrà pagare, è sicuramente benaccetta dalla popolazione”. Lo ha detto Tiziano Testori, Adjunct Clinical Associate Professor, Department of Periodontics and Oral Medicine, University of Michigan all’Adnkronos, intervenendo oggi a Roma all’incontro ‘Odontoiatria e protesi dentaria: quali competenze e professionalità oggi e domani?’ Organizzata all’Università Campus Bio-medico (Ucbm) di Roma. “Il nuovo corso in odontoiatria che partirà nell’università Campus bio-medico di Roma – aggiunge Testori – ha tutti i presupposti per formare una nuova figura di odontoiatra, un medico, che sia allo stesso tempo tecnologico, etico, empatico ed infine possa essere al passo con i tempi per curare le persone. Le competenze e le professionalità di domani nel campo dell’odontoiatria – chiarisce – si possono sintetizzare in tre punti”. Il primo è “l’ibridizzazione delle competenze. Questo significa che, come medici odontoiatri, dobbiamo inserire le nuove tecnologie e i giovani; il secondo punto riguarda il non perdere il sapere medico perché si potrà essere il più grande odontoiatra digitale, ma senza conoscere le scienze di base non si potrà mai essere bravo; infine, l’umanizzazione e cioè imparare l’empatia proattiva e l’eticità. Quest’ultima – conclude Testori – dovrebbe essere insegnata nel curriculum studi di tutte le università italiane. In questo modo un medico odontoiatra cura e non ‘aggiusta’ i denti della popolazione”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cremlino chiede agli ucraini di lasciare Kharkiv in vista di offensiva

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(Adnkronos) – Il Cremlino ha lanciato un'operazione mediatica per convincere gli ucraini a lasciare Kharkiv, la seconda città più grande dell'Ucraina, in vista di una possibile offensiva. E' quanto mettono in luce gli analisti dell'Institute for the Study of War (Isw). A partire da marzo, l'anchorman pro-Cremlino Vladimir Solovyov ha detto in diversi interventi televisivi che le forze armate russe avrebbero distrutto Kharkiv "quartiere per quartiere". E ha invitato i civili ucraini a lasciare la città. Gli appelli sono stati rilanciati la scorsa settimana dalla pubblicazione neonazionalista russa Tsargrad che, citando fonti militari non meglio specificate, ha detto che un'operazione militare russa è inevitabile. E che la situazione a Kharkiv sarebbe stata "peggio che a Bakhmut e Avdiivka". Ma secondo gli analisti dell'Isw il successo di un'operazione di terra russa a Kharkiv sarebbe molto basso se gli aiuti militari americani arrivassero rapidamente. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“No aeroporto Malpensa intitolato a Berlusconi”, Pd-M5S-Avs chiedono informativa urgente

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(Adnkronos) – I gruppi del Movimento 5 Stelle, del Pd e di Avs hanno chiesto un'informativa urgente alla Camera sulla scelta di intitolare l'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. "Basta revisionismo storico, basta beatificare Silvio Berlusconi, basta far pensare che un aeroporto possa essere crocevia per la fuga di persone che hanno commesso reati fiscali in Italia", ha dichiarato Antonino Iaria, del M5S.  “A prescindere dall'idea e dal nome, è pazzesco che in Italia una decisione del genere venga presa da un presidente di Enac”, ha commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della presentazione del progetto PizzAutoBus di PizzAut.  “Io – ha sottolineato Sala – non sono irritato, non si tratta di un problema di emotività; è un problema di razionalità”. In altre parole, “quello che discuto è perché non ci sia più il rispetto delle forme, della correttezza nei rapporti”. Cioè, “l'intitolazione di un aeroporto non è una cosa che viene così. E chi la decide, un presidente Enac senza nemmeno consultare la società che ci lavora? Il presidente di Enac è pro tempore, va e viene; se una società è lì da anni, ci si dedica, rischia i suoi fondi e poi non viene nemmeno consultata… se questi sono i tempi barbari che stiamo vivendo, ce ne faremo una ragione, ma non posso di certo esserne felice”. Anzi, “proprio non riesco a comprendere come la politica sia correa di un modo di fare del genere”.  Al sindaco di Milano ha replicato il senatore lombardo della Lega Claudio Borghi, capogruppo della commissione Bilancio a Palazzo Madama: "Il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha detto che ‘viviamo in tempi barbari’ parlando dell'intitolazione a Silvio Berlusconi dell'aeroporto di Malpensa. Siamo in un classico caso di ‘mondo al contrario’. Silvio Berlusconi ha costruito Milano 2 e Milano 3, ha creato a Milano due tra le più grandi aziende italiane, ha portato la squadra di calcio di Milano ad essere per molti anni la prima squadra al mondo, è stato 5 volte deputato, 2 volte senatore, 2 volte europarlamentare e 4 volte Presidente del Consiglio. Ha sempre facilitato relazioni pacifiche fra le, oggi ostili, potenze mondiali. L'unica barbarie che oggi si vede è quella dell'immigrazione incontrollata, del degrado in città, dell'impedire l'uso dell'auto a chi lavora e non è abbastanza ricco da potersi permettere il suv euro 6. Tutte cose aiutate dalle politiche di cui Sala è stato protagonista. La storia giudicherà chi è stato il vero barbaro".  Intanto la Cgil rilancia e propone di "intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa ad una grande personalità e ad un'eccellenza italiana come Carla Fracci". La proposta arriva da Filt Cgil nazionale, Cgil Milano e Cgil Lombardia attraverso una petizione on line sulla piattaforma change.org. "Con la nostra petizione – spiegano le sigle congiunte – chiediamo al direttore territoriale competente di Enac, che deve adottare l’ordinanza a seguito della delibera del 5 luglio scorso, di non procedere con la pratica di intitolazione dell’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi e, contestualmente, alle istituzioni, a partire da Enac, di aprire un confronto che possa prendere in considerazione la nostra proposta". "Riteniamo – proseguono Filt Cgil, Cgil Milano e Cgil Lombardia – che l’intitolazione di una grande infrastruttura debba essere effettuata nell’ottica di rappresentare un patrimonio comune di tutti i cittadini, in questo caso dei viaggiatori e quindi l’orientamento dovrebbe essere quello di evitare scelte profondamente divisive, in Italia come nel mondo, analoghe a quella proposta da Enac per lo scalo di Malpensa. Invece Carla Fracci, milanese, già dama di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte e insignita dal New York Times del titolo di prima ballerina assoluta, ha trasmesso in tutto il mondo l’eleganza, lo stile e la bravura, quale migliore esempio delle capacità artistiche del nostro Paese". "Siamo certi – concludono – che questa scelta sarebbe confacente ai criteri fin qui utilizzati per l’intitolazione degli aeroporti italiani ed inoltre permetterebbe a Malpensa di diventare il primo aeroporto italiano e tra i pochissimi nel mondo, ad essere intitolato ad una figura femminile". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Abodi: “San Siro? L’interesse di Milan e Inter è un segnale concreto, il percorso è segnato”

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(Adnkronos) – Passione per lo sport, con un occhio di riguardo per i valori olimpici e tante aspettative per Milano-Cortina 2026. È stata inaugurata oggi, al Palazzo della Regione Lombardia a Milano, la 42esima Milano international ficts fest sport movies & tv 2024. Una rassegna dedicata alle pellicole sportive e alla celebrazione dei protagonisti dello sport. Tra i rappresentanti delle istituzioni, il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’Assessore allo Sport del Comune di Milano Martina Riva. E poi campioni come Alice Bellandi (oro olimpico nel judo a Parigi), Marta Maggetti (oro nella vela), Giacomo Gentili e Andrea Panizza (argento nel canottaggio) e l’atleta paralimpica Giusy Versace. Proprio il ministro Abodi, a margine dell’evento, ha toccato diversi temi ai microfoni dell’Adnkronos. Tra questi, l’avvicinamento alle Olimpiadi invernali del 2026: “I 458 giorni che mancano a Milano-Cortina sembrano tanti, ma sono pochissimi. È un‘impresa complessa, affascinante, emozionante e ci stanno lavorando due squadre. Una è la Fondazione, l’altra è la Società Infrastrutture Milano-Cortina per tutte le opere olimpiche, le opere pubbliche. Si tratta di investimenti rilevanti, che resteranno come eredità positiva per la comunità interessata dai Giochi. La più estesa area di sempre per Olimpiadi e Paralimpiadi”. Abodi ha poi aggiunto: “Stiamo lavorando bene, stiamo lavorando insieme. Siamo orientati verso lo stesso obiettivo, si vince insieme e non pensiamo ad altro. Anche se il calcio ci insegna ogni giorno che esistono il pareggio e la sconfitta, qua dobbiamo vincere. Vuol dire presentarci nel modo giusto, accoglienti, organizzati e competitivi. È un modo per presentare la nazione al mondo, più di quanto già facciano le sue eccellenze ogni giorno”. Il ministro ha poi virato su altri temi di stringente attualità, come la questione stadio per Inter e Milan: “I club hanno avviato la manifestazione di interesse per San Siro? Penso che sia un segnale di concretezza, serietà e coerenza rispetto alle cose che sono state dette. Ci siamo incontrati pochi giorni fa con il ministro Giuli, il sindaco Sala e i massimi rappresentanti dei due club e delle rispettive proprietà e questo è un passaggio naturale. Credo che quel progetto finalmente possa andare avanti. Così come credo che andrà avanti il progetto della vendita di San Siro. È arrivata la valutazione dell’Agenzia delle Entrate e con la manifestazione di interesse il percorso è segnato. Speriamo ora che sia accelerato”.  Un pensiero è andato anche al recente dramma di Matilde Lorenzi e alla questione sicurezza sugli impianti sciistici: “Doveva uscire un decreto in questi giorni, ho ritenuto opportuno attendere e riparlarne per rispetto di ciò che mi sono detto con il papà di Matilde. Perché questo momento di dolore immenso abbia un momento di riflessione ulteriore per capire come migliorare la sicurezza. È già a un ottimo livello, però questi casi ci dicono che c’è sempre qualcosa di più da organizzare. Chiederò al papà e alla mamma di Matilde di incontrarci nelle prossime settimane, per chiudere il decreto entro l’anno”. (di Michele Antonelli) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Inter, esposto tifosi Juve: procura Milano apre fascicolo

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(Adnkronos) –
La procura di Milano ha aperto un fascicolo, modello 45 (atti non costituenti notizie di reato), dopo aver ricevuto l'esposto della fondazione Jdentità Bianconera che, dopo essersi rivolta alla giustizia sportiva e alla Covisoc, ha deciso di rivolgersi anche alla giustizia ordinaria. La contestazione mossa dagli avvocati è che l'Inter non avesse i requisiti necessari per l'iscrizione allo scorso campionato e in particolare mancassero le garanzie a supporto della "continuità aziendale". E il 'passaggio di mano' della società, secondo quanto contestato dalla fondazione, dimostrerebbero in maniera ancora più evidente queste presunte criticità. Il fascicolo è stato assegnato ai pm Giovanni Polizzi, Pasquale Addesso e Roberta Amadeo.  Non sono ancora arrivati, invece, sul tavolo del procuratore capo Marcello Viola gli atti stralciati dalla procura di Roma che ha chiuso le indagini sul caso plusvalenze a carico degli ex vertici della società giallorossa. I magistrati capitolini hanno aperto un filone per presunte false comunicazioni sociali sulle operazioni di mercato del 2018 tra Inter e Roma sui calciatori Radja Nainggolan, Davide Santon e Nicolò Zaniolo, con trasmissione degli atti per competenza territoriale nel capoluogo lombardo.  La procura di Milano aveva già indagato sulle plusvalenze della squadra nerazzurra archiviando le accuse non avendo rilevato condotte da parte dell'Inter o dei suoi vertici finalizzate ad alterare i bilanci del 2017-2018 e 2018-2019.   La procura di Milano intanto ha chiesto l'archiviazione di Yonghong Li, ex proprietario del Milan, indagato nell'estate del 2018 per falso in bilancio nella lunga inchiesta che verte sull'operazione con la quale l'uomo d'affari cinese nel 2017 rilevò la società rossonera dalla Fininvest per 740 milioni di euro. L'imprenditore avrebbe dato false rassicurazioni in merito alla sua società che acquistò il club calcistico e che in realtà in Cina era fallita, ma dagli accertamenti non sono emersi elementi sufficienti per ritenere sussistente l'accusa di falso in bilancio. La parola passa ora al gip.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tifone Gaemi devasta le Filippine, 13 morti e 600mila sfollati

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(Adnkronos) – E' di 13 morti e 600mila sfollati il bilancio, ancora provvisorio, dei danni causati dal tifone Gaemi che si è abbattuto sulle Filippine e ha inondato la capitale Manila. Lo riferiscono le autorità filippine segnalando che una petroliera è stata capovolta al largo delle Filippine per la forti piogge e le onde alte. 
Il tifone Gaemi ha scaricato oltre 300 millimetri di pioggia nella regione di Manila e sull'isola di Luzon, tanto che le autorità locali hanno dichiarato ''lo stato di calamità'' nella capitale per facilitare l'evacuazione di migliaia di persone. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale filippina, in alcune aree della zona metropolitana di Manila, dove vivono 13 milioni di persone, si sono verificate inondazioni alte quanto edifici con un solo piano. Alcuni residenti si sono spostati sui tetti in attesa dei soccorsi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Trentino, partita la raccolta delle mele. Al lavoro fino ad ottobre

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(Adnkronos) – E’ scattata ufficialmente nei giorni scorsi l’attesa raccolta delle mele nelle valli del fiume Noce, Val di Non e Val di Sole, e andrà avanti fino a metà ottobre, coinvolgendo migliaia di agricoltori e raccoglitori locali, italiani e stranieri. Lo rende noto il Consorzio Melinda in una nota riportando le stime dell’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento: lo scorso anno le assunzioni di lavoratori e lavoratrici straniere in agricoltura in Val di Non sono state più di 11.500 pari a poco meno dell’85% del totale del territorio (13.800); quelle registrate in Val di Sole sono state invece oltre 550 (il 60% circa del totale). Più di un quinto sono donne. Romania, Senegal, Polonia e Marocco i Paesi più rappresentati.  Sono gli stessi nuclei familiari ad aprire le porte delle proprie case alle migliaia di raccoglitori stagionali che giungono nella valle.  “Le settimane della raccolta rappresentano un momento chiave per il nostro territorio: è in questo periodo, infatti, che si decide il futuro immediato dell’economia di una valle fortemente vocata alla coltivazione delle mele, un’attività che, solo nel nostro Consorzio, coinvolge circa 4.000 famiglie di soci produttori – osserva il presidente di Melinda e Apot-Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini, Ernesto Seppi – La stessa raccolta, inoltre, rappresenta da sempre un’occasione di confronto e collaborazione che ben si integra con la tradizione cooperativa e la propensione all’apertura da parte della nostra comunità. In questo scenario tutti gli elementi si sommano tra loro, creando così amicizia e familiarità tra ospiti e residenti ma anche, e soprattutto, un vero e proprio modello di accoglienza fondato sulla reciprocità”.  Come al solito, le operazioni seguiranno i ritmi dettati dalla natura. Si parte con la raccolta delle varietà più precoci, come SweeTango e Gala, e si prosegue con le grandi ‘classiche’ di settembre come Renetta, Dolcevita e Golden. A ottobre, infine, spazio alle varietà tardive Morgana e Fuji. Una volta raccolti, i frutti vengono trasportati presso i centri delle cooperative coinvolte per la conservazione e la preparazione alla distribuzione.  È presto per tracciare un bilancio preciso dai campi ma i numeri diffusi in queste settimane consentono già di delineare un quadro di massima. Secondo le stime di Prognosfruit, spiega Melinda, l’Italia dovrebbe registrare quest’anno una produzione complessiva di circa 2,16 milioni di tonnellate, un dato sostanzialmente in linea con il consuntivo 2023. In calo i volumi totali europei (10,2 milioni di tonnellate) che scendono dell’11% rispetto allo scorso anno così come quelli previsti per il Trentino (-7%) e l’Alto Adige (-9%) che scontano gli effetti delle gelate primaverili. Alta, secondo le prime rilevazioni, la qualità dei frutti. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Omicidio Diabolik, la famiglia: ”Sui giornali ipotesi già scartate, unica pista Calderon”

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(Adnkronos) – ''Sui giornali vengono tirate in ballo piste legate all'esecuzione di Fabrizio che sono state già ampiamente scartate, come quella della pistola del poliziotto. E' falso che la procura abbia aperto un'altra inchiesta su questa vicenda. E' un'ipotesi che non ha portato a nulla. L'unica pista che ha portato al processo e che sta trovando concretezza in fase dibattimentale è quella di Calderon''. Così all'Adnkronos Tiziana Siano, avvocato della sorella e della madre di Fabrizio Piscitelli, ultras laziale conosciuto come 'Diabolik', ucciso nel parco degli Acquedotti di Roma il 7 agosto del 2019. Per l'omicidio è al momento sotto processo l'argentino Raul Esteban Calderon, considerato dalla procura il killer di Piscitelli.  ''Addirittura si inventa che le pagine dell'agenda sarebbero state bruciate e fatte sparire'', aggiunge riferendosi alle numerose pagine mancanti e spiegando che ''è una falsità assoluta''. ''Non è emerso da nessuna parte, se lo stanno inventando – ribadisce l'avvocato – Fabrizio era solito strappare le pagine che non servivano più''.  ''Consideriamo le cose apparse sui giornali in questi giorni tutte ricostruzioni fantasiose fatte da chi vorrebbe spostare l'attenzione e dare una rappresentazione diversa di quelle che sono le risultanze dibattimentali che portano a un'unica strada", aggiunge Siano. Anziché inseguire i suggerimenti che indicano "piste alternative", sottolinea, si "approfondissero gli elementi che stanno emergendo dal processo e che portano in un'unica direzione che è quella di Raul Calderon". Talvolta, sulla stampa "sembra di leggere le contestazioni che fa la difesa in sede processuale", chiarisce.  Infine ci tengo a sottolineare, dice ancora l'avvocato, che ''non accettiamo la pubblicazione di appunti e fatti che riguardano la sfera privata di Fabrizio che ai fini del processo e della sua eventuale figura di 'narcotrafficante', come viene definito, non hanno alcuna attinenza''.  Quindi, avvisa, ''ci muoveremo in qualunque sede mediante querele: Fabrizio non è un divo della tv ma una persona che è stata uccisa in uno specifico contesto. Accettiamo tutto, il metodo mafioso, il narcotraffico, ma non accettiamo che la vita privata di Fabrizio e dei familiari venga messa in piazza''.  A ogni modo, conclude poi l'avvocato, ''ad oggi non esiste una sentenza che dica che Fabrizio Piscitelli è il più grande e il più potente trafficante di Roma, anche perché se lo fosse stato forse non sarebbe nemmeno morto sulla panchina del Parco degli Acquedotti. La sentenza del processo del Grande Raccordo Criminale, ci tengo a ribadirlo, dice che Fabrizio non aveva interessi dal punto di vista dello spaccio''.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Kate: “Ho un cancro”. Il video della principessa

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(Adnkronos) –
"Ho un tumore, mi sto sottoponendo a chemioterapia". Kate Middleton rende nota la diagnosi di cancro con un videomessaggio di 2'20'' diffuso attraverso i canali di Kensington Palace. La moglie del principe William si è sottoposta ad una rilevante operazione addominale a gennaio. Inizialmente, i bollettini aveva escluso complicazioni legate alla presenza di un tumore. Ora, Kate fa chiarezza.  "Sono stati due mesi durissimi. A gennaio mi sono sottoposta ad un importante intervento chirurgico addominale. Si pensava che non fosse una condizione legata al cancro. L'intervento ha avuto successo ma altri testi hanno evidenziato la presenza di cancro", dice. "Il mio staff medico mi ha consigliato di sottopormi a chemioterapia preventiva e sono all'inizio di questo trattamento. E' stato un enorme shock, William e io abbiamo cercato di gestire tutto questo in modo privato, per il bene della nostra giovane famiglia. Come potete immaginare, questo ha richiesto tempo. C'è voluto tempo per recuperare dall'intervento chirurgico e iniziare la terapia", prosegue. "Ma soprattutto, c'è voluto tempo per spiegare tutto nel modo più appropriato a George, Charlotte e Louis e garantirgli che starò bene. Io sto bene, divento più forte giorno dopo giorno concentrandomi sulle cose che mi aiuteranno a guarire a livello fisico e psicologico. Avere William al mio fianco è un grande conforto e una grande fonte di sicurezza", dice prima di ringraziare per l'affetto "da parte di tantissimi di voi". "Spero comprendiate che come famiglia abbiamo bisogno di tempo, spazio e privacy finché porto a termine la terapia". "Sono stati due mesi durissimi per l'intera famiglia" —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tamberi, l’immunologo sulla dieta di Gimbo: “Controindicazioni oltre il limite”

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(Adnkronos) – L'odissea delle condizioni di salute di Giammarco Tamberi alle Olimpiadi di Parigi 2024, raccontata in maniera minuziosa sui social dallo stesso campione di salto in alto fino all'epilogo – il dolore atroce per i calcoli renali e la delusione della finale – ha messo in risalto i rischi a cui si sottopongono gli atleti di elite nella preparazione di un appuntamento così importante. "Tamberi stesso ha tenuto a farci sapere che la componente grassa nella sua massa corporea complessiva era addirittura inferiore al 3,5%. Considerando che l'Acsm (American College of Sports Medicine) stabilisce in un intervallo tra il 10 e il 20% la percentuale di grassi ideali per il maschio e pur volendo considerare gli importanti obiettivi di ogni atleta che, in occasione delle competizioni, ovviamente punta al livello minimo di quel range, a fronte dei suddetti cambiamenti che stravolgono le funzioni biologiche basilari dell'uomo, non si possono non registrare spiacevoli controindicazioni", dice all'Adnkronos Salute l'immunologo Mauro Minelli, docente di dietetica e nutrizione all'Università Lum.  "Non è mai buona norma eccedere oltre il consentito. Ancor peggio quando si è coscienti di andare oltre i limiti del fisiologico. In uno studio pubblicato sull'International Journal of Sports Physiological Performance, – spiega Minelli – una percentuale di grasso corporeo inferiore al 4,5% era stata dichiarata, sulla scorta di evidenze maturate sul campo, in grado di incidere negativamente sulle prestazioni fisiche e sulle perfomance funzionali del sistema immunitario. A proposito di grasso corporeo, sarà sempre il caso di ricordare che, al di là della frazione 'di deposito' che può servire come 'massa di riserva', esiste una categoria di grassi non a caso chiamati essenziali in grado di assicurare il corretto svolgimento di processi metabolici, immunitari e di termoregolazione".  Nel caso Tamberi c'è una complicazione in più, ancora una volta comunicata dallo stesso Tamberi, "del volersi alleggerire di oltre 5 chili di peso corporeo da lui stesso definito 'zavorra', attraverso una dieta 'tremenda e allucinante'. Pur non conoscendo nei dettagli il regime alimentare seguito dall'atleta – precisa l'immunologo – c'è da credere che il suo profilo dietetico sia stato pressoché esclusivamente impostato su matrice proteica, in totale assenza di grassi, con l'aggiunta di pratiche che possono aver favorito un progressivo processo di disidratazione. La concentrazione delle urine che a tutto questo è seguita, con conseguente cristallizzazione dei soluti litogeni, tra i quali gli urati la cui presenza viene evidentemente condizionata da diete iperproteiche, ha fatto il resto pregiudicando gli esiti di una prova associata a un percorso che, come lo stesso Tamberi ha detto enunciandolo, 'in nessun modo va emulato' non solo nella sua esecuzione ma, probabilmente, nemmeno nella sua programmazione".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Taylor Swift, 19enne: “Volevo fare una strage al suo concerto”

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(Adnkronos) – Il giovane di 19anni arrestato con l'accusa di aver partecipato ad un complotto contro il tour in Austria di Taylor Swift ha confessato che voleva "uccidere un grande numero di persone e se stesso" durante uno dei tre concerti della popstar, in particolare quello che era previsto questa sera o domani sera prima che fossero annullati. Lo ha reso noto Omar Haijawi-Pirchner, direttore della sicurezza di stato e dell'intelligence austriaca, precisando che il giovane, di cittadinanza austriaca ma con origini macedoni, aveva giurato fedeltà all'Isis, ed intendeva usare per l'attacco ordigni artigianali e armi da taglio.  Un secondo sospetto, ancora più giovane, appena 17 anni, è stato arrestato in relazione al piano terroristico. Ed è stato fermato un terzo ragazzo, appena 15enne, che era in contatto con il 19enne. L'adolescente ha ammesso che era al corrente dei piani dell'amico, ma ancora non si è stabilito se fosse effettivamente coinvolto.  Il principale sospetto, che lo scorso 25 luglio si era licenziato dicendo che aveva grandi progetti, aveva intrapreso "concrete azioni di preparazione" per l'attacco, spiegano ancora gli inquirenti, sottolineando che aveva cercato online istruzioni per costruire un ordigno rudimentale.  Nella sua casa a Ternitz, a sud di Vienna, sono state trovate sostanze chimiche e materiale per realizzare la bomba, insieme ad una sirena ed un lampeggiante della polizia.  Non aveva acquistato un biglietto per il concerto ma pensava di attaccare la folla nei pressi dello stadio Ernst Happel. Il giovane faceva parte di un network islamista e per questo era finito nel radar della polizia.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cavendish vince l’ultima gara prima del ritiro, il britannico trionfa a Singapore

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(Adnkronos) – Mark Cavendish vince l'ultima corsa della sua carriera. Il velocista britannico dell'Astana si impone allo sprint nel Criterium di Singapore, superando in volata i belgi Jasper Philipsen (Alpecin Deceuninck) e Arnaud De Lie (Lotto Dstny). Cavendish chiude così a 39 anni una carriera ventennale che lo ha visto vincere 35 tappe al Tour de France (record assoluto) e 17 frazioni al Giro d'Italia, il titolo mondiale nel 2011 e la Milano-Sanremo nel 2009, oltre all'argento olimpico nell'Omnium ai Giochi di Rio 2016 alle spalle dell'azzurro Elia Viviani.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Claudia Gerini: “Sul set sono ‘cattiva’ ma nella vita amo l’armonia”

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(Adnkronos) – "Fare la cattiva sul set è bellissimo, ti sfoghi in tutto e per tutto, ma io sono una che cerca sempre di smussare gli angoli. Sono determinata ma quasi mai autoritaria, il potere non mi affascina e nemmeno gestire le persone come marionette”. Claudia Gerini e la sua proverbiale sincerità al Filming Italy Sardegna Festival, in corso al Forte Village di Santa Margherita di Pula, dove l’attrice – ormai un’habituée della kermesse- racconta i suoi nuovi progetti, tra cui due ‘noir’. “Sono diversa dalle donne forti che interpreto sul set -spiega ai giornalisti l’attrice romana- Mi piace l’armonia, evito lo scontro fino alla fine, non amo sottolineare il mio potere”. E a proposito di ruoli da ‘dura’, rivela che fra i progetti in uscita “il primo è una serie Netflix che attendo con ansia, 'Sara', tratta dai libri di Maurizio De Giovanni, diretta da Carmine Elia, dove recito insieme Teresa Saponangelo. Siamo l’Unità speciale dei servizi segreti, c’è un mistero legato sia alla nostra vita privata che al nostro lavoro”. Stasera al Filming Italy l’attrice presenterà il trailer in anteprima del film ‘Il Corpo’, un noir di Vincenzo Alfieri distribuito da Sony “dove interpreto un’altra donna fortissima, Rebecca, a capo di una casa farmaceutica, molto ricca, potente ed eccentrica. Sposata con un uomo molto più giovane di lei, un trentenne con cui ha un rapporto un po’ controverso di sudditanza da parte di lui. Poi vedremo che questa donna muore e non se ne trova più il corpo. C’è un mistero dietro, e a fare le indagini sarà l'attore Giuseppe Battiston”. Non solo noir e donne ‘cattive’, però. Nei progetti in lavorazione di Claudia Gerini ci sono infatti anche due commedie. Una è l’esordio della regista Solange Tonnini, 'E se mio padre', ambientata negli anni Ottanta, dove lei recita al fianco di Massimo Ghini. “Una commedia deliziosa basata sullo sguardo di una bambina di 11 anni -spiega l’attrice- che ha un padre latitante della cui doppia vita tutta la famiglia è a conoscenza, ma a lei non dicono la verità. Io sono la mamma, la seconda moglie di quest’uomo che ha una doppia famiglia, una donna dolcissima, accogliente, innamoratissima”. Nella carriera di Claudia Gerini si fa sempre più strada l’esperienza da regista, che “mi ha dato più consapevolezza. Una sorta di diploma in più, perché quando porti avanti un progetto come regista sei più consapevole di tutte le fasi di cui un attore non è sempre cosciente, come il montaggio”. Anche su questo fronte, ci sono diversi progetti in corsa per lei. "Ora ho fatto la regia di un corto nell’ambito dei 100 anni dell’istituto Luce: hanno chiesto a otto registi di dirigere un corto ognuno su un tema, il mio è sulla 'scuola di fidanzate' che esisteva all’epoca”, rivela. E anche se “sono sempre un’attrice”, una volta che fai la regia “la vuoi rifare. Qualche idea ce l’ho”.  Ad esempio, spiega Gerini, nel futuro c’è un fantasy horror. Una passione che l’attrice e regista condivide con il suo ex Federico Zampaglione: “Ma questo è più fantasy di quelli di Zampaglione che ci va giù pesante”, scherza. Poi qualche considerazione sulle difficoltà del cinema italiano, e sul tax credit: “Le regole vanno un po’ ridisegnate. Ci sono state molte dispersioni di fondi, si dovrebbe scegliere in modo più selettivo le produzioni e portarle avanti. Dobbiamo fare sistema, rete, rilanciare il sistema cinema italiano che dovrebbe essere più unito”. Un’idea? “Sarebbe bello vedere, a Venezia, una serata di tutto il cinema italiano”, volta a “promuovere non solo il proprio film ma anche quelli degli altri. Gli americani lo fanno. Da noi c’è ancora molta frammentazione". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Intelligenza artificiale, alcune cifre: ecco dove siamo

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Intelligenza artificiale, alcune cifre. Siamo stati tra i primi in Italia a parlare dei sistemi basati sull’Intelligenza Artificiale, ora è divenuto il tema più dibattuto sui media specializzati e non, declinando una narrazione spesso confusa e contraddittoria. Vediamo quindi dove siamo. A livello normativo, ad oggi 75 Stati nel mondo (e cioè circa il 30% dei Paesi sovrani, con una popolazione complessiva di oltre il 50% di quella mondiale) tra cui l’Italia, hanno varato una qualche forma di normativa/regolamento sull’AI. Inoltre il Parlamento Europeo lo scorso 13 marzo ha adottato l’”AI Act” (ora in fase di definizione degli atti delegati per l’attuazione nei singoli Stati membri); poche settimane prima l’Unione Africana ha adottato una direttiva volta ad ottenere una strategia continentale comune sul tema.  Negli USA il 30 ottobre scorso il Presidente Biden ha firmato un ordine esecutivo per “la futura regolamentazione dell’AI negli Stati Uniti” contenente disposizioni immediatamente operative per Enti e Agenzie Federali. Da noi il 23 aprile scorso il Governo ha approvato un articolato disegno di legge che, tra l’altro, stanzia un miliardo di euro per finanziare – attraverso Cdp venture capital – startup che operano nei settori “AI, cyber security, quantum computing, TLC e 5G”. A livello finanziario, nell’ultimo decennio gli investimenti in AI sono aumentati di 13 volte: sono state create oltre 41.500 nuove imprese che toccano vari aspetti dell’AI, di queste oltre 21.000 sono nate negli Stati Uniti, 5.616 in India, 4.646 nel Regno Unito, 2.576 in Canada, 2.430 in Cina, 1.556 in Israele, 1.509 in Francia.  In termini di capitali di rischio alle imprese che sviluppano sistemi AI (proxi molto significativa del “sentiment” dei vari Paesi verso il tema) sono ancora in testa gli Stati Uniti con 273 miliardi di dollari, segue la Cina (76 miliardi), Israele (18 miliardi), India (17 miliardi), Regno Unito (16 miliardi). Per dare un ulteriore idea delle potenzialità finanziarie già oggi implicite nei sistemi AI; Open AI l’azienda guidata da Sam Altman (l’uomo che sta all’AI come Steve Jobs stava ad Internet) e che ha lanciato la Chat GPT, è passata da un valore iniziale di poche migliaia di dollari a quello attuale stimato in oltre 90 miliardi di dollari trascinando in questa crescita vorticosa soprattutto nell’ultimo biennio anche il gigante decaduto Microsoft (principale partner e finanziatore di Open AI) che è tornato ad essere, dopo oltre un decennio, la prima azienda al mondo per capitalizzazione di Borsa: oltre 3.000 miliardi di dollari.  
Felicità. Forse pochi sanno che ogni anno, più o meno in questi giorni, viene pubblicato da 12 anni il “World Happiness Report” (il rapporto mondiale della felicità) uno studio molto serio redatto in collaborazione dallo Gallup Research, l’Oxford Wellbeing Research Centre e alcune agenzie nell’ambito dell’ONU. Il Paese più felice al mondo quest’anno è la Finlandia (nonostante le minacce di Putin che poco vengono prese sul serio, evidentemente) all’ultimo posto, 143esimo. L’Afghanistan. L’Italia è al 41 posto, dopo molte nazioni come Kosovo, Romania e Serbia; gli Stati Uniti sono al 23esimo posto. In linea generale la felicità tende a diminuire in America, aumentare nel nord Europa, precipitare in Medio Oriente e Nord Africa; guardando alle fasce d’età: si tende ad essere più felici dopo i 50 anni che tra 18 e 30. Non è una sorpresa, dopotutto. 
Inno alla gioia. Martedì 7 maggio sono stati esattamente 200 anni da che Ludwig van Beethoven eseguì per la prima volta (al Karntnerton Theatre di Vienna) la sua nona (e ultima) sinfonia la cui parte finale e corale “Ode to Joy” (l’inno alla gioia) è divenuta nel tempo l’inno più amato da molte Istituzioni e Stati di ogni estrazione: democratica, dittatoriale, di destra, di sinistra, di centro. Oggi è ampiamente conosciuta come inno ufficiale del Consiglio d’Europa e della UE ma in passato è stata amata e adottata da Adolf Hitler, da Josef Stalin, da Mao Zedong ed è stata, per un breve periodo, inno ufficiale del regime razzista Rodesiano. Nel luglio di quest’anno la Nona sarà suonata nelle capitali del mondo libero dai giovani dell’Ukrainian Freedom Orchestra per ricordare anche in questo modo le sofferenze della loro nazione e la speranza di un futuro “di gioia”. (Di Mauro Masi) —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, timori Usa per attacchi in Russia: colpiti obiettivi estranei a guerra

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(Adnkronos) – Giorno dopo giorno, aumentano i paesi che autorizzano l'Ucraina a usare le armi occidentali contro obiettivi in Russia. Gli Stati Uniti, partner principali di Kiev, riflettono se concedere un via libera almeno parziale, relativo alle armi a corto e medio raggio. Washington ha manifestato a Kiev le sue preoccupazioni per due tentati attacchi contro le stazioni radar che servono la difesa aerea convenzionale russa e assicurano un sistema di allarme in caso di attacchi nucleari. Ne scrive oggi il Washington Post, citando un funzionario americano che chiarisce i timori degli Stati Uniti: "Questi siti non sono coinvolti nel sostegno alla guerra della Russia contro l'Ucraina", afferma, ricordando che almeno un attacco, ad Armavir, nella regione russa sud-orientale di Krasnodar, sembra aver causato alcuni danni.  "Sono al tempo stesso luoghi sensibili, perché la Russia potrebbe percepire che le sue capacità di deterrenza strategica sono state prese di mira, con conseguenze per le sue capacità di deterrenza nucleare anti-Usa". I recenti attacchi con droni ucraini contro i sistemi di allarme nucleare russi rischiano di turbare pericolosamente Mosca, in un momento in cui l'amministrazione Biden sta valutando se revocare le restrizioni sull'uso da parte di Kiev negli attacchi oltre confine di armi fornite dagli Stati Uniti, fanno notare le fonti citate dal quotidiano. "Gli Stati Uniti sono preoccupati per i recenti attacchi da Kiev contro i siti di allarme balistico russi”, ha dichiarato un funzionario statunitense.  Secondo un funzionario ucraino a conoscenza della questione, tuttavia, la Russia ha utilizzato i siti radar in questione per monitorare le attività dell'esercito ucraino, in particolare l'uso da parte di Kiev di armi aeree, quali droni e missili. Il funzionario ha quindi confermato che la Direzione dell'intelligence militare ucraina, nota con l'acronimo GUR, è responsabile degli attacchi. Secondo la stessa fonte l'obiettivo degli attacchi era quello di ridurre la capacità della Russia di tracciare le attività dell'esercito di Kiev nell'Ucraina meridionale. Il drone che ha preso di mira la stazione radar vicino a Orsk, nella regione russa di Orenburg, lungo il confine settentrionale del Kazakistan, ha percorso più di 1.700 chilometri, rendendolo uno dei tentativi di attacco compiuti più in profondità nel territorio russo. Il funzionario ucraino non ha voluto dire se l'attacco, avvenuto il 26 maggio, abbia causato danni. I funzionari statunitensi si dichiarano solidali con la situazione dell'Ucraina e i funzionari dell'amministrazione Biden stanno valutando attivamente se eliminare le restrizioni sull'uso di armi fornite dagli Stati Uniti per colpire all'interno della Russia. Ma se le capacità di allerta precoce della Russia dovessero essere rese inefficaci dagli attacchi ucraini, anche solo in parte, questo potrebbe danneggiare l'equilibrio e la conseguente stabilità strategica tra Washington e Mosca, sottolineano. "La Russia potrebbe pensare di disporre di una minore capacità di rilevare le prime attività nucleari contro il paese, e questo potrebbe diventare un problema", hanno aggiunto le fonti citate dal giornale.  "Dovrebbe essere chiaro a tutti – hanno sottolineato – che non c'è alcuna intenzione da parte degli Stati Uniti di usare armi nucleari contro la Russia. Ma c'è sicuramente preoccupazione per come la Russia potrebbe percepire il fatto che le sue capacità di deterrenza siano prese di mira e che i sistemi di allerta precoce vengano attaccati". Il problema della percezione viene probabilmente alimentato da "un'errata convinzione che il bersaglio scelto dall'Ucraina in Russia sia voluto da Washington", afferma Dmitri Alperovitch, analista di sicurezza e presidente del think tank Silverado citato dal Washington Post.  "Ma questo significa che gli attacchi di Kiev alle infrastrutture russe di deterrenza nucleare hanno il potenziale per innescare una pericolosa escalation con l'Occidente. In fin dei conti, i siti di comando e controllo nucleare e di preallarme dovrebbero essere off-limits", conclude. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bloccata dal Dap la presentazione del libro di Giuliano Amato nel carcere di San Vittore

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(Adnkronos) – Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria "non ha autorizzato" la presentazione del libro 'Storie di diritti e di democrazia – la Corte costituzionale nella società' di Giuliano Amato e Donatella Stasio (edito da Feltrinelli), in programma per domani mattina nel carcere di San Vittore a Milano. Lo annuncia con "meraviglia e imbarazzo" il garante milanese dei diritti dei detenuti Francesco Maisto, istituzione che con la direzione dell'istituto aveva organizzato l'evento.  "Non conosciamo le motivazioni ufficiali di questa inopinata decisione giunta a 24 ore dall’evento, né possiamo ritenere – in mancanza di chiarimenti pur richiesti ripetutamente – che dipenda da fattori organizzativi (come i tempi della richiesta di autorizzazione o la natura del libro visto che parla di Costituzione), tanto più che il libro rappresenta la continuazione ideale del 'Viaggio della Corte nelle carceri' a seguito del quale è nato a San Vittore il Progetto formativo pei i detenuti denominato 'Costituzione Viva', con il quale gli autori del libro hanno mantenuto un legame e con il quale avrebbero dialogato anche in questa occasione", spiega in una nota. "Restiamo sconcertati per il rifiuto del Dap di revocare il diniego anche per rispetto del presidente emerito della Corte Costituzionale, dei capi degli Uffici giudiziari milanesi, delle autorità, dei cittadini, dei media, in procinto di partecipare e, soprattutto, dei detenuti e degli autori del libro che hanno lavorato alla preparazione dell’incontro e che anche logisticamente si erano organizzati. Ci scusiamo con il pubblico e continueremo a chiedere conto al Dap di questa improvvida decisione" conclude Francesco Maisto. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nardi contro Paul oggi a Indian Wells, orario in tv e streaming

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Luca Nardi torna in campo oggi a Indian Wells per gli ottavi di finale dopo l'exploit contro Novak Djokovic, numero 1 del mondo. Il ventenne marchigiano, dopo il successo contro il fuoriclasse serbo, oggi 13 marzo affronta lo statunitense Tommy Paul, testa di serie numero 17 del tabellone californiano. Nardi, attuale numero 123 del ranking Atp, è già sicuro di entrare tra i primi 100 del mondo. Nardi cerca la seconda vittoria di prestigio dopo essere entrato in tabellone principale come lucky loser, ripescato dopo la sconfitta nell'ultimo turno delle qualificazioni. La sfida contro Paul è la seconda in programma sul campo numero 2, dopo il match d'apertura tra il norvegese Casper Ruud e il francese Gael Monfils. Nardi e Paul scenderanno in campo intorno alle 19, ora italiana. Il match sarà trasmesso in diretta tv da Sky Sport Tennis (205). La partita sarà disponibile in streaming su SkyGo, NOW e su Tennis Tv. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elezioni Umbria, Schlein e Pd alle prese con stress test dopo Liguria

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(Adnkronos) – L'occasione è il voto, ancora una volta andato a vuoto, sul giudice della Consulta che riempie il Transatlantico di deputati e senatori. E dalle parti del Pd, dopo la sconfitta nelle elezioni regionali in Liguria, gli argomenti di conversazione non mancano nei conciliaboli tra divanetti e buvette. Lì, al bancone, parlano a lungo Dario Franceschini e Lorenzo Guerini. "Schlein si deve preoccupare? Siamo due persone di cui non si deve preoccupare mai nessuno", scherzano sollecitati dai cronisti. Nelle chiacchiere di Transatlantico il riconoscimento alla segretaria per gli ottimi risultati in termini di percentuali è oggettivo. Anche da parte di chi al congresso non riteneva fosse la personalità adatta a guidare il Pd. "E' riuscita a prosciugare i 5 Stelle", osserva uno. "E pure troppo…", fa eco un altro.  Quello che si chiede semmai – in modo trasversale e a maggior ragione ora che i rapporti di forza nel centrosinistra sono evidenti – è di non cedere più a veti e controveti. "Ormai le cose sono andate così, concentriamoci sulle prossime sfide regionali dove spingiamo tutti nella stessa direzione", ha detto oggi Schlein in un intervista a chi le chiedeva se il veto che c'è stato in Liguria di Conte su Renzi sia destinato a ripetersi. La segretaria misura le parole in vista del voto tra meno di tre settimane in Umbria e Emilia Romagna. L'appello di Marco Travaglio perchè i 5 Stelle mollino ogni alleanza organica con i dem non è passato inosservato. L'appuntamento elettorale non consente di aprire polemiche in questo momento. Almeno da parte del Pd. Quelle tra Iv e M5S restano quotidiane e costanti.  In Umbria "la partita è aperta", dicono i dem. Il centrodestra ha allargato la coalizione a Stefano Bandecchi che porta in dote 9mila preferenze alle europee che vanno ad affiancarsi alle 187mila raccolte dal centrodestra contro le 183mila del campo progressista. Percentuali che non sono sovrapponibili alle dinamiche di un voto regionale, ma che danno l'idea di una sfida serrata. Come confermano gli ultimi sondaggi che danno testa a testa la presidente leghista uscente Donatella Tesei con la sfidante Stefania Proietti, sindaca di Assisi e sostenuta dalla coalizione formato extra large, compresa Iv. "Come va in Umbria? 1-X-2", risponde un parlamentare Pd che segue da vicino la sfida. Insomma, impossibile sbilanciarsi. Il centrodestra fa la sua parte non solo con l'allargamento della coalizione a Bandecchi ma "c'è un via vai di ministri a elargire promesse", si riferisce. Quanto alla candidata del centrosinistra dopo un avvio un po' a rilento, sembra aver ingranato la marcia giusta. Ci sono stati tre faccia a faccia di recente davanti ad associazioni di categoria e Proietti è riuscita a mettere in difficoltà più di una volta la presidente Tesei. Uno stress test delicato, a cui si affianca anche la sfida in Emilia sebbene meno complicata, che Schlein indica come la priorità delle prossime settimane.  
E se arrivasse una nuova sconfitta? La segretaria rischia di finire nel tritacarne? "Ma no", è la risposta di un big non proprio vicino alla segretaria. "Il Pd va bene e andrà bene come percentuali anche in Umbria". Il tema che agita la componente riformista dem è un altro: la competitività della coalizione che si sta cercando di costruire. Solo Alleanza Verdi e Sinistra si mostra un alleato 'in salute'.  
"Nessuno si aspettava un crollo così pesante dei 5 Stelle in Liguria", dicono i dem. La stessa Schlein lo sottolinea: "Servono alleati solidi" e in Liguria "sebbene la coalizione fosse affiatata, alcune forze politiche non hanno avuto risultati in linea con quelli delle elezioni europee". Ma soprattutto manca uno sbocco centrista alla coalizione. Un vuoto che per i riformisti dem, è imprescindibile colmare per battere la destra al prossimo giro. E che non può essere colmato da Iv o Azione. "Il Pd da solo riesce a intercettare solo in parte un elettorato moderato di centrosinistra", si spiega. E quindi la necessità di un nuovo soggetto. Un'operazione che andrebbe costruita dal basso per essere credibile, altrimenti con le alchimie dall'alto si finirebbe con "un altro partitino del 2 per cento". I prossimi mesi diranno se qualcosa si concretizzerà. Intanto la prossima tappa sono le regionali di novembre. La segretaria a breve sarà, di nuovo, in giro per la campagna elettorale.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Oliva (Anmco), ‘nostro 55esimo congresso tra nuove terapie e prevenzione’

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(Adnkronos) – Con i suoi oltre 6mila iscritti, l’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) si ritroverà a Rimini dal 16 al 18 maggio per l’annuale congresso, appuntamento giunto alla sua 55esima edizione, con accento su novità terapeutiche e prevenzione secondaria. “Al centro dei lavori i trattamenti oggi disponibili per le valvulopatie, con gli interventi percutanei sempre più frequenti – spiega all’Adnkronos Salute Fabrizio Oliva, presidente nazionale Anmco – per l’insufficienza cardiaca, per l’ipercolesterolemia e l’amiloidosi, patologia non così 'rara', caratterizzata da un accumulo di aggregati proteici anomali che si depositano in diversi tessuti del corpo, con conseguente danno d'organo”. “Tanti i temi trattati ed ampia la partecipazione scientifica fra gli opinion leader nazionali ed internazionali – sottolinea Oliva – che si ritroveranno a Rimini per il più importante momento divulgativo annuale vocato, fra le altre cose, alla migliore valorizzazione del ruolo centrale e attivo della Cardiologia italiana nel nostro Servizio sanitario nazionale. Il Congresso Anmco è un’occasione imperdibile per il miglior aggiornamento circa i grandi temi della cardiologia in materia di prevenzione, della cura e della ricerca, grazie ad un programma scientifico esteso e con contributi anche delle maggiori società scientifiche cardiologiche internazionali, come l’American Heart Association (Aha), l’American College of Cardiology (Acc) e la Società Europea di Cardiologia (Esc)”. Durante i lavori “ci saranno moltissime sedute di simulazione di metodiche diagnostiche ed interventistiche per i giovani cardiologi che così potranno apprendere sul campo – aggiunge Oliva – come si posiziona, ad esempio, un catetere all'interno del sistema vascolare. Inoltre, il congresso sarà anche e soprattutto l’occasione di presentare i dati di tre nostri studi osservazionali, uno è EyeShot su sindromi coronariche acute; uno sull’insufficienza cardiaca e uno sulla prevenzione secondaria". Il congresso Anmco "si conferma, come ogni anno, incontro aperto e ricco di stimoli, testimoniando appieno l’impegno che da sempre Anmco spende per sostenere la crescita e la formazione dei cardiologi ospedalieri. Non solo, questo appuntamento – conclude – rappresenta il momento di maggiore sintesi nel panorama dei congressi medico-scientifici italiani essendo in grado di catturare l’interesse e la partecipazione anche da parte dei decisori e degli stakeholder che possono offrire il proprio contributo, insieme ai tanti clinici previsti, nei diversi momenti specifici suddivisi in sessioni, focus e tavole rotonde”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Frosinone in Serie B, Empoli batte Roma allo scadere e si salva

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L'Empoli batte 2-1 la Roma nell'ultima giornata della Serie A e si salva con il successo allo scadere. Il Frosinone perde in casa per 1-0 contro l'Udinese e retrocede in Serie B con Salernitana e Sassuolo: sono gli ultimi verdetti del 38esimo e ultimo turno del campionato. Il Frosinone chiude a 35 punti ed è terz'ultimo, a una lunghezza da Cagliari e Empoli (36) e due dall'Udinese (37). —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)