Università, per 56,2% docenti risorse diminuite

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(Adnkronos) – Nel corso degli ultimi anni nel nostro Paese le risorse generali destinate all’istruzione sono secondo i professori universitari diminuite nel 56,2% dei casi, rimaste invariate nel 21,3%, mentre sono aumentate per il 22,5%. Le risorse destinate in particolare all’istruzione universitaria sono scarse per più di un docente su due (54%), mentre il 36,2% le ritiene del tutto insufficienti (complessivamente il 90,2% di giudizi negativi). Pur trattandosi di un giudizio condiviso in maniera trasversale, le critiche maggiori arrivano dai professori delle Università del Centro (91,7%) e del Sud (90%). E' quanto emerge dal 2° Rapporto Nazionale sulla scuola e l'università dell'Eurispes. La qualità degli ambienti e delle aule universitarie viene descritta come molto o abbastanza adeguata dal 62,3% dei professori, così pure la dotazione informatica (63,7%). Sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche sembrano essere elementi non del tutto presenti nelle nostre Università (58,5%). La qualità delle aule e degli ambienti sono più carenti al Sud dove solo il 45,8% dei professori riporta un corretto livello di adeguatezza agli standard, allo stesso modo, su sicurezza e barriere architettoniche si registra una certa arretratezza nelle Isole (45,9%). Il 97% dei professori ha riscontrato problemi di abbandono universitario: il 56,3% “qualche volta”, il 18,9% “molte volte”, il 21,7% “molto raramente”. Il fenomeno sarebbe causato in particolare dallo scarso interesse dei ragazzi (21%), dalla mancanza di prospettive di lavoro qualificato nel settore (16,3%), dalla povertà culturale dell’ambiente d’origine dei ragazzi (14,3%) e dall’inadeguatezza dell’Università a coinvolgere e motivare gli studenti (13,6%). Un docente su quattro (25,8%) pensa che per contrastare l’abbandono universitario sia necessario innanzitutto rafforzare il collegamento tra insegnamento e mondo professionale. Per altri (22,2%) occorre implementare l’orientamento universitario oppure seguire con maggior attenzione l’apprendimento e l’integrazione degli studenti con difficoltà (21,3%). L’offerta di un sostegno economico agli studenti indigenti sarebbe invece necessaria secondo il 19,6% dei rispondenti. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, guerra da più di 100 miliardi di dollari mette in ginocchio l’economia

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(Adnkronos) – Il conflitto in Medio Oriente ha un costo umano considerevole ma anche un costo economico notevole per Israele che con l'inizio delle operazioni di terra in Libano e l'attacco dell'Iran di ieri rischia di essere ancora più alto. La forchetta attuale si aggirerebbe tra i 67 miliardi di dollari stimati dalla banca centrale israeliana e i 120 miliardi di dollari (circa il 20% del pil israeliano) stimati dall'economista israeliano Yacov Sheinin. Ad agosto, infatti, la banca centrale israeliana aveva stimato il costo del conflitto per Israele tra il 2023 e il 2025 in 67 miliardi di dollari (di cui 32 miliardi per le sole spese militari), pari a quasi il 13% del pil del paese, al quale si aggiungeva 10 miliardi di dollari per finanziare il trasferimento dei circa 100 mila israeliani che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni nelle vicinanze della Striscia di Gaza o del confine con Libano dopo che erano stati presi di mira dai razzi di Hamas e dell'Hezbollah. La riparazione dei danni causati da queste azioni veniva stimata ad agosto in 6 miliardi di dollari. E' particolarmente alto il costo della difesa del territorio. Israele con l'Iron Dome, che è stato schierato per la prima volta nel 2011 e con la 'Fionda di Davide' e con i missili Arrow riesce ad intercettare circa il 90% dei razzi. Ma a quale prezzo? Si stima che ogni missile dell'Iron Dome costi circa 50 mila dollari (ogni batteria dislocata su tutto il territorio comprende tre o quattro lanciatori che contengono 20 missili). I missili del sistema missilistico detto 'Fionda di Davide' che è stato progettato per abbattere missili balistici a corto, medio e lungo raggio a bassa quota costano circa 1 milione di dollari l'uno. Poi ci sono anche i missili Arrow il cui costo, secondo un ex consulente finanziario del capo di stato maggiore dell'Idf , è intorno ai 3,5 milioni di dollari l'uno. L'economia israeliana, quindi, è una delle vittime collaterali del conflitto scoppiato dopo l'attacco del 7 ottobre di Hamas. Migliaia di aziende israeliane, infatti, si sono ritrovate in difficoltà anche a causa del fatto che i riservisti hanno dovuto imbracciare le armi. Circa 287.000 israeliani, riferisce il 'Washington Post', sono stati infatti chiamati a prestare servizio dopo il 7 ottobre, un numero particolarmente importante in un paese di meno di 10 milioni di abitanti. A questi lavoratori prestati all'esercito si aggiungono i circa 85 mila lavoratori palestinesi che operavano soprattutto nel settore dell'edilizia che sono praticamente scomparsi, poiché non sono stati autorizzati a lavorare in Israele a causa di problemi legati alla sicurezza e ai lavoratori stranieri che hanno lasciato il Paese. 
CofaceBdi, a luglio, ha stimato che 46 mila aziende israeliane hanno chiuso a causa del conflitto in corso e ha previsto che entro la fine dell'anno il loro numero potrebbe salire fino a 60 mila (nel 2020 con il Covid circa 76 mila imprese erano state costrette a chiudere mentre in un anno normale il numero di imprese costrette a chiudere si aggira intorno a 40 mila). "Non c'è un settore dell'economia che sia immune dalle ripercussioni della guerra in corso", aveva spiegato al 'Times of Israel' il Ceo di CofaceBdi, Yoel Amir. A soffrire di più sono comunque le imprese che operano nei settori dell'edilizia, dell'agricoltura, del turismo, dell'ospitalità e dell'intrattenimento. "Le imprese stanno affrontando una realtà molto complessa: la paura di un'escalation della guerra, unita all'incertezza su quando finiranno i combattimenti, insieme a continue sfide come la carenza di personale, la bassa domanda, le crescenti esigenze di finanziamento, l'aumento dei costi di approvvigionamento e dei problemi logistici e, più recentemente, il divieto di esportazione da parte della Turchia, stanno rendendo sempre più difficile per le imprese israeliane sopravvivere a questo periodo".  Con il conflitto in corso il turismo in Israele è crollato di oltre il 75%, ha affermato l'Ufficio di statistica israeliano a giugno e molti negozi hanno chiuso nelle vie solitamente trafficate della Città Vecchia di Gerusalemme. "L'economia è in serio pericolo a meno che il governo non si svegli", ha affermato nei giorni scorsi Dan Ben-David, che dirige la Shoresh Institution for Socioeconomic Research al 'Washington Post'. "In questo momento sono completamente disconnessi da tutto ciò che non è guerra… e non si vede la fine". L'economia "dovrebbe essere una delle cose che spinge Israele a volere che la guerra finisca prima piuttosto che dopo", aggiunge Ben-David.  Le ripercussioni si fanno sentire anche sui dati della crescita. S&P (che ieri ha annunciato un taglio al rating di Israele portandolo da 'A+' a 'A' a causa dell'aumento dei rischi geopolitici in seguito all'inasprimento del conflitto con l'Hezbollah libanese), ha rivisto al ribasso la sua stima del pil: nel 2024 la variazione dovrebbe essere nulla (contro +0,5% stimato in precedenza) mentre nel 2025 dovrebbe tornare a crescere del 2,2% (contro +5% stimato in precedenza). Per Moody's, che venerdì scorso ha abbassato il rating da 'A2' a 'Baa1', il pil dovrebbe crescere quest'anno dello 0,5% e dell'1,5% l'anno prossimo (contro il 4% stimato in precedenza). 
S&P sostiene che "maggiori minacce alla sicurezza smorzeranno la fiducia di consumatori e investitori, mentre i settori del turismo, dell'edilizia e dell'agricoltura resteranno quelli più colpiti". Un "un'operazione di terra più ampia in Libano – che richiederà la chiamata di riservisti – potrebbe anche limitare la ripresa economica nel breve termine". Sulla stessa linea anche Moody's che sottolinea come "la probabile estensione del servizio militare per gli uomini a 36 mesi dagli attuali 32 mesi" peserà sulla disponibilità in manodopera e "rimuovendo una delle parti più produttive della società per un periodo più lungo di quanto non accada attualmente". Inoltre, osserva l'agenzia di stampa internazionale, "i lavoratori palestinesi continuano a non essere in grado di lavorare in Israele. E questo è particolarmente rilevante nel settore edile; prima della guerra, i lavoratori palestinesi (inclusi quelli di Gaza) rappresentavano circa il 30% di quelli occupati del settore, che rappresenta oltre il 5% del pil". E nonostante gli sforzi del governo israeliano per portare lavoratori stranieri in Israele, "è probabile che persista una carenza materiale di manodopera". Per quanto riguarda i conti pubblici S&P stima che con l'aumento delle spese militari il rapporto deficit/Pil nel 2024 dovrebbe salire al 9% prima di scendere al 6% nel 2025 (mentre Moody's stima un deficit/pil a circa il 7,5% quest'anno data la minore crescita del pil e la spesa aggiuntiva per i riservisti e gli sfollati dal Nord). Per Moody's "il rapporto debito/pil dovrebbe salire intorno al 70%, rispetto alla nostra previsione di una riduzione verso il 50% prima del 7 ottobre". Anche sul fronte degli investimenti la situazione non è rosea. Per Moody's, infatti, "è probabile che gli investimenti restino più contenuti per un periodo più lungo a causa del rischio di fare affari in Israele dal punto di vista della sicurezza". Gli investimenti attualmente sono inferiori di oltre 16 punti percentuali in termini reali rispetto al periodo precedente al 7 ottobre 2023. Per quanto riguarda le prospettive S&P ritiene che comunque grazie ad "un'economia altamente adattabile e diversificata" Israele "storicamente ha goduto di forti tassi di crescita e si è ripreso rapidamente dalla precedente crisi". (Di Emmanuel Cazale) —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sparatoria in Pennsylvania: 3 morti. Arrestato il killer

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(Adnkronos) – E' stato arrestato a Trenton nel New Jersey il 26enne, ritenuto responsabile di aver ucciso tre persone a Falls Township in Pennsylvania. Lo riferiscono i media statunitensi. L'uomo, un senza fissa dimora, ha fatto irruzione con un fucile d'assalto in una casa a Levittown intorno alle 9 ora locale ed ha ucciso una 25enne, madre dei suoi due figli, e un'altra persona. Nella casa c'erano altre quattro persone. Una è stata picchiata e ferita.  Dopo la prima sparatoria sarebbe fuggito a bordo di un veicolo rubato. Avrebbe raggiunto, poi, il luogo in cui ha compiuto la seconda sparatoria, uccidendo una terza persona. Successivamente ha rubato un'altra auto, minacciando il conducente con un'arma per, poi, fuggire di nuovo. L'arresto alla fine in New Jersey. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sondaggi politici: Fratelli d’Italia al 27,8%, crescono Pd e M5S

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(Adnkronos) – Se si votasse oggi Fratelli d'Italia sarebbe saldamente il primo partito con il 27,8% dei consensi, secondo l'ultimo sondaggio di Quorum/YouTrend per Sky TG24. Il partito di Giorgia Meloni è sostanzialmente stabile (+0,1%) rispetto a due settimane fa. Crescono in modo significativo Pd (20,5%,+0,7%) e Movimento 5 Stelle (16,5%, +0,5). Più dietro sono in risalita anche Stati Uniti d’Europa (5%), Avs (4,4%) e Azione (3,3%). 
I risultati e le variazioni rispetto all’8 aprile: Fratelli d’Italia (27,8%; +0,1%), Partito Democratico (20,5%; +0,7%), Movimento 5 Stelle (16,5%; +0,5%), Forza Italia – Noi Moderati (7,6%; -0,3%), Lega (7,2%; -0,3%), Stati Uniti d’Europa (5,0%; +0,4%), Alleanza Verdi-Sinistra (4,4%, +0,5%); Azione (3,3%; +0,2%), Pace Terra Dignità (1,9%; -0,3%), Libertà (1,6%; +0,0%). —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mahmood incanta Fregene con un live a sorpresa – Video

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(Adnkronos) – Mahmood ha sorpreso e incantato il litorale romano con un secret show a Fregene, nell'ambito dell'iniziativa "glo for music", volta a promuovere l'arte e la creatività in tutte le loro forme e declinazioni. All'ora del tramonto, la voce potente e l'energia di Mahmood hanno fatto scatenare la spiaggia di Fregene. Il concerto a sorpresa si è aperto con “Rapide”, seguito da una serie di hit tra cui “Barrio”, “Overdose”, “Ra ta ta” e l’immancabile “Tuta Gold”. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Corruzione, revocati i domiciliari all’ex capo di gabinetto di Toti

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(Adnkronos) – Il gip di Genova ha revocato gli arresti domiciliari per Matteo Cozzani, ex capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Il giudice ha attenuato la misura con l’obbligo di firma per tre giorni a settimana, accogliendo un’istanza del difensore, l’avvocato Massimo Ceresa Gastaldo. “Siamo molto soddisfatti – afferma all’Adnkronos l’avvocato – si tratta di una decisione che riconosce l’ingiustizia della misura cautelare e soprattutto dà conto del positivo comportamento tenuto da Cozzani, che ha subito rassegnato le proprie dimissioni”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, Giletti ritorna in Rai: “Emozione molto intensa”

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(Adnkronos) – "Bentornato in Rai". Così Amadeus raggiunge Massimo Giletti seduto in prima fila all'Ariston per Sanremo 2024. La Rai, infatti, sceglie il palco del Festival per ufficializzare il ritorno sulla tv di Stato del conduttore con un programma che andrà in onda il 28 febbraio in prima serata su Rai1 per celebrare i 70 anni del servizio pubblico. "Tornare nell'azienda in cui sono nato e cresciuto è un'emozione molto intensa", commenta il conduttore. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Il lago di Albano perde velocemente acqua: la denuncia

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(Adnkronos) – Prelievi diretti, consumo intensivo del suolo, un processo decennale di cementificazione, la mancanza di invasi e in generale di opere di ingegneria naturalistica per favorire la corrivazione. È in corso il dissanguamento d’acqua del Lago Albano, lago vulcanico nell’area dei Castelli Romani, vicino Roma. Come si legge sul post Facebook dell’organizzazione di tutela ambientale ‘Grottaferrata Sostenibile’, il Lago Albano ha perso sei metri in 39 anni: una media di circa 15 centimetri ogni 12 mesi. “Mi sono occupato della situazione delle falde acquifere dell’area ed è emersa la questione del Lago Albano, a ottobre 2022 ho fatto misurazioni con un idrometro artigianale per valutare le oscillazioni, in un anno solare sono stati persi 28 centimetri”, racconta a a SostenibileOggi Giancarlo Della Monica, il fondatore di Grottaferrata Sostenibile e delegato allo Sviluppo Sostenibile dell’amministrazione comunale, incarico arrivato dal sindaco Mirko Di Bernardo, eletto due anni fa.  Neppure la prima parte particolarmente piovosa dell’ultimo autunno ha fatto segnare la risalita della falda acquifera del Lago Albano. “Ho notato che il livello era sceso ulteriormente, mi sono informato e ho scoperto, come riportato poi da alcuni articoli di giornale, che vengono effettuati diversi prelievi diretti da parte di società come Acea, Eni (per una struttura della zona), anche dal Vaticano (per le Ville Pontificie): si tratta di 300 litri al secondo di prelievo per alimentare i Comuni di Albano, Ariccia e Castel Gandolfo. Quasi 26 mila metri cubi al giorno”. L’approfondimento completo su sostenibileoggi.it
—sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Parigi 2024, chi è il nuotatore Manuel Bortuzzo: dalla sparatoria alle Paralimpiadi

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(Adnkronos) –
Manuel Bortuzzo torna ad attirare l'attenzione degli italiani, pronti a seguirlo con orgoglio mentre gareggia in rappresentanza del Paese. Il nuotatore, oggi venticinquenne, è stato al centro delle cronache nazionali per la terribile aggressione nella periferia di Roma che gli procurò una lesione spinale, ora però si mostra sotto una vesta diversa: quella del talento e del duro lavoro che lo hanno portato fino a Parigi 2024. 
Nato a Trieste il 3 Maggio 1999, Manuel Bortuzzo mostra sin da bambino due grandi amori: la musica e il nuoto. A sei anni inizia a suonare la batteria e sempre da bambino pratica il nuoto, dimostrando un talento eccezionale.  Fa subito vedere di che pasta è fatto a livello giovanile, vincendo numerosi meeting regionali e nazionali in diverse gare e distanze. Si fa notare soprattutto nelle distanze del mezzo fondo, come i 400 e i 1500 metri stile libero. Nel 2015, firma il nuovo record italiano nella categoria Ragazzi nei 3000 metri, sottraendolo a una stella del calibro di Gregorio Paltrinieri. Le prospettive per il giovane Bortuzzo appaiono rosee e ben presto viene notato anche dai tecnici della nazionale di nuoto assoluta: viene selezionato per il progetto “Road to Tokyo 2020” e si trasferisce al Centro Federale di Ostia per allenarsi con medagliati Olimpici come Paltrinieri e Gabriele Detti. "È come se prendi un ragazzo che gioca a calcio e lo metti ad allenarsi con Cristiano Ronaldo e Messi. Il sogno si stava realizzando e lì lo sentivo sempre più vicino", ha ricordato in un'intervista a Olympics.com.  Nel mirino di Bortuzzo ci sono i Campionati del mondo 2019, ma a febbraio di quell'anno la sua vita cambia per sempre. Mentre si trova fuori da un pub della periferia di Roma, non lontano da casa sua, viene colpito alla schiena da alcuni proiettili, sparati contro di lui a causa di uno scambio di persona. Per pochi millimetri uno dei proietti non arriva all'aorta e il ragazzo, appena diciannovenne, sopravvive, ma i colpi provocano una lesione al midollo, che gli paralizza metà del corpo. Iniziano per Bortuzzo mesi difficilissimi. Nonostante i dolori fisici, il suo approccio al mondo resta inizialmente ingenuo. "Dicevo ai compagni che in due mesi sarei tornato a sfidarli in un 50sl", ricorda a Olympics.com, poi però la prima volta che rientra in piscina tutto diventa chiaro. "Tornare in acqua – dice – mi ha proprio sbattuto in faccia la realtà della mia condizione. Finché stavo sulla terraferma non me ne rendevo conto. Quando mi sono rimesso in gioco ho capito bene dove sono finito e da lì è iniziato un percorso lungo e difficile, soprattutto dal punto di vista mentale". Quando ricomincia ad allenarsi, "combattendo anche l’aspetto mediatico che invece mi dava già per vincitore alle Paralimpiadi di Tokyo 2020", capisce che in quel momento il nuoto non è ciò di cui ha bisogno e che non è possibile puntare a una vittoria alle Olimpiadi senza prima concentrarsi su se stesso e comprendere come vivere la vita quotidiana. La musica, che è sempre stata lì a dargli conforto, diventa uno dei suoi rifugi. Da bambino aveva iniziato con la batteria, ma poi aveva proseguito con il pianoforte (oltre ad avere "come sfizio" due chitarre, una elettrica e una acustica). "Suonare il piano – spiega sempre a Olympics – lo faccio seriamente ed è sempre stata una costante della mia vita. Non so comporre, per comporre c’è uno studio che non ho ancora affrontato, ma che sicuramente affronterò. Ogni tanto improvviso e quando improvviso sento qualcosa che mi piace". Poi inizia a tatuarsi, cosa che non aveva mai considerato di fare perché prima dell'incidente si immaginava con una carriera nell'esercito italiano, che non permette ai militari di avere tatuaggi. Compaiono così sul suo corpo la data del fatidico incidente, il numero "12" (i millimetri che hanno separato il proiettile dall'aorta addominale e lo hanno tenuto in vita), la parola "cambiamenti", l'aquila, un animale che vola solo non in gruppo e "rappresenta il fatto che nella vita, con tutti i nostri problemi, potremmo avere a fianco chiunque, ma poi alla fine saremo sempre soli a dover viaggiare e a dover vivere". Arriva la voglia di raccontarsi agli altri: scrive due libri (il primo è diventato anche un film, Rinascere), partecipa ad alcuni programmi televisivi, tra cui il Grande Fratello VIP, e crea contenuti sui social, dove ora ha quasi 500mila follower. "Non conoscevo nemmeno Instagram, né i social, né i media e il mondo televisivo", ha detto Bortuzzo. "Tuttavia, mi sono trovato in una posizione all'interno di quel mondo, e se hai l'opportunità di fare qualcos'altro nella vita, coglila". Tutto questo permette di fermarsi, guardarsi dentro e ricominciare una vita diversa. Quando è il momento giusto per chiedersi di nuovo chi vuole essere, ecco che lo sport torna a fare capolino. Nella casa del Grande Fratello Vip conosce lo sciabolatore azzurro Aldo Montano, con cui nasce un'amicizia subito dopo Tokyo 2020, quando Montano aveva concluso la sua carriera con una quinta medaglia olimpiva. "Aldo Montano è quella persona che mi ha fatto tornare ad avere quella grinta, quella voglia. Magari la voglia di tornare a nuotare e di essere un atleta già ce l’avevo, ma mi mancava la grinta di un campione che te la fa percepire", dice Bortuzzo. Manue Bortuzzo torna a nuotare sapendo di dover ricominciare da capo per capire come gareggiare in modo diverso da quello a cui era abituato, ma con la certezza e la determinazione di voler fare l'atleta. Si rende conto di quanto, nel nuoto paralimpico, l'esperienza sia fondamentale e passi spesso sopra all'energia giovanile e alla potenza.  Nel novembre 2022 si classifica secondo ai Campionati italiani, poi vince le sue prime gare durante le Para swimming World Series a Lignano Sabbiadoro. "Ho fatto tappe di Coppa del mondo, per esempio a Berlino – ha raccontato a Olympics.com – dove ho conosciuto i miei avversari, il primo e il secondo al mondo sui 100 rana e c’è ancora un abisso, lo vedo, perché sono ragazzi che lo fanno da tantissimi anni. Il Campione del mondo sui 100 rana [il colombiano Moises Fuentes Garcia] ha fatto la sua prima gara nel 2003, quando io avevo solo quattro anni…". L'allenamento, la determinazione e la perseveranza lo hanno portato a ottenere il quinto posto ai Mondiali di Manchester 2023, a classificarsi ai piedi del podio agli Europei di Funchal 2024 e a classificarsi per Parigi 2024. "La convocazione ai Giochi è un'emozione doppia. Sarà un onore rappresentare l'Italia e farlo nel più importante contesto agonistico”, ha detto. Manuel Bortuzzo gareggia alle Paralimpiadi di Parigi 2024 lunedì 2 settembre nei 100 metri rana.   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Amministrative, exit poll Rai: Cirio oltre il 50% in Piemonte. Risultati Comune per Comune

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(Adnkronos) – Primi exit poll per le elezioni amministrative nella regione Piemonte e nei principali Comuni interessati dal voto.  Alle regionali in Piemonte, stando al primo dato del Consorzio Opinio Italia per Rai, si va verso la riconferma del presidente Alberto Cirio (centrodestra) che si attesta tra il 50 e il 54% seguito dalla candidata del centrosinistra Gianna Pentenero al 34-38%. Poi la candidata Sarah Disabato (M5s) tra il 7 e il 9% e la candidata Francesca Frediani (Piemonte Popolare) 1,5-3,5%. Alle comunali di Bari secondo l'exit poll Rai è in testa il candidato sindaco del centrosinistra Vito Leccese sostenuto da Pd, Verdi, e altre liste civiche con il 42-46%. A seguire il candidato del centrodestra Fabio Romito con il 31-35%, mentre Michele Laforgia sostenuto dai Cinque Stelle, dai movimenti e associazioni civiche di Sinistra si ferma al 20-24%. La copertura del campione è dell'82%.  A Bergamo, sempre secondo gli exit poll è in testa il candidato sindaco del centrosinistra Elena Carnevali (Pd, Futura-Avs, Bergamo europea+Europa-Italia viva, Bergamo insieme concordia civium, Gori per Carnevali, Elena Carnevali sindaca) con il 53%-57%, seguita dal candidato del centrodestra Andrea Pezzotta (Fi, FdI, Lega, Lista civica Pezzotta sindaco, Bergamo ideale) con il 39-43% e da Vittorio Apicella del M5s 3-5%. Secondo l'exit poll Opinio per la Rai, con una copertura del campione dell'82%, alle elezioni comunali a Cagliari il candidato di centrosinistra e Movimento 5 Stelle, Massimo Zedda, è in testa con il 59-63% mentre Alessandra Zedda, sostenuta dal centrodestra è al 31-35%. Giuseppe Farris, sostenuto da una lista civica, è al 2,5%-4,5% e Claudia Ortu, appoggiata da Cagliari popolare-Pci-Potere al popolo! è allo 0,5-2,5%. Con una copertura del campione dell'82%, secondo gli exit poll Rai alle elezioni comunali a Caltanissetta, è in testa Walter Calogero Tesauro, candidato del centrodestra, con il 37-41%. Annalisa Maria Petitto, appoggiata da sette liste civiche, è al 30-34% e Roberto Gambino, sindaco uscente appoggiato da Movimento 5 Stelle, Libertà e Sindaco Gambino-Avanti Così, è al 21-25%. Angelo Failla è al 3-5%. Alle elezioni comunali di Campobasso è in testa il candidato sindaco del centrodestra Aldo De Benedittis (FdI, Popolari per l'Italia, Lega, Unione di centro, Noi Moderati, Fi) con il 49-53%, seguito dalla candidata del centrosinistra e del M5s Marialuisa Forte (M5s, Pd, Avs-Psi-Civica) tra il 31 e il 35% e da Giuseppe Ruta (Unica Terra, Confederazione civica per Campobasso, Costruire democrazia) tra il 14 e il 18%.  Alle comunali di Firenze è in testa la candidata sindaca del centrosinistra Sara Funaro (Pd, Avs, Azione Siamo europei, Sara Funaro sindaca, +Europa, Centro, Anima Firenze) con il 42%-46% seguita dal candidato del centrodestra Eike Dieter Schmidt (Fi, FdI, Lista civica Eike Schmidt sindaco, Lega) con il 30-34%, dalle candidate Stefania Saccardi (Al centro Saccardi) e Cecilia Del Re (Firenze Democratica) entrambe tra il 6 e l'8%. Sempre stando agli exit poll, alle elezioni comunali a Perugia è in testa il candidato sindaco del centrosinistra Vittoria Ferdinandi sostenuta da Pd e Movimento Cinque Stelle con il 49-53% mentre la candidata del centrodestra Margherita Scoccia è al 44-48%. La copertura del campione è dell'82%. Alle elezioni comunali a Pescara è in testa il candidato sindaco del centrodestra Carlo Masci con il 47,5-51,5% mentre quello del centrosinistra Carlo Costantini sostenuto da Pd e M5S è al 34-38%. A seguire Domenico Pettinari con il 9-11% e Gianluca Fusilli 3,5%-5,5%. La copertura del campione è dell'82%.  A Potenza, secondo l'exit poll per Rai, con una copertura del campione dell'82%, è in testa il candidato sindaco del centrodestra Francesco Fanelli, con il 47,5-51,5%, seguito dal candidato Vincenzo Telesca, appoggiato da Insieme per Potenza, La Potenza dei cittadini, Basilicata Casa Comune, Uniamoci per Potenza e Potenza Prima, con il 21-25%. Il candidato di Movimento 5 Stelle, Potenza Ritorna e Città Nuova con Smaldone, Pierluigi Smaldone, è al 14-18 e Francesco Giuzio è al 8-12%. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Al via ‘L’impresa è digitale’, serie di podcast su innovazione, data economy e futuro

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(Adnkronos) – Data economy, blockchain, intelligenza artificiale, big data e Industria 5.0: cosa sarebbe il nostro futuro senza la digitalizzazione? In un’era fatta di tecnologia, innovazione e nuovi linguaggi, in cui ogni giorno miliardi di dati sono scambiati per generare valore, per un’impresa la trasformazione digitale non è solo un’opportunità ma una vera e propria necessità per restare competitivi. Questi i temi al centro della serie podcast 'L’impresa è digitale', un viaggio alla scoperta dell’Italia del futuro, promosso da InfoCamere, la società delle Camere di commercio per l’innovazione digitale, realizzato in collaborazione con Adnkronos. Per Paolo Ghezzi, direttore generale di InfoCamere, “l’impegno a sostenere le imprese nella transizione digitale si gioca anzitutto nella capacità di informare e formare gli imprenditori sfruttando ogni canale a disposizione". "La velocità a cui viaggia l’informazione da un lato accorcia i tempi di lettura tradizionali ma, dall’altro, fa riscoprire spazi di attenzione più gestibili grazie a strumenti come il podcast. InfoCamere ha scelto di affidarsi alla competenza di un partner come Adnkronos per percorrere questa strada nella convinzione che ogni imprenditore in più che raggiungeremo farà fare al paese un passo in avanti verso un futuro digitale più consapevole”, ha aggiunto. In sei episodi, la serie descrive con un linguaggio semplice e informale le principali sfide delle imprese in un mercato in piena rivoluzione tecnologica. Tanti gli ospiti che hanno offerto il proprio contributo, intervenendo nel corso delle diverse puntate: da Paolo Ghezzi, Paolo Fiorenzani e Francesca Fiore (esperti di InfoCamere) e Marco Conte (Unioncamere) a rappresentanti del mondo dell'innovazione e della ricerca come Stefano Quintarelli, Carlo Rossi
Chauvenet e Alberto Carnevale Maffè. “La centralità dello storytelling nelle strategie di comunicazione è oggi essenziale. Tanto più quando, come nel caso de 'L’impresa è digitale', alla base del progetto c’è un purpose divulgativo e di awareness molto forte, come quello proposto da InfoCamere”, ha spiegato Felice d’Endice, direttore di Adnkronos Comunicazione, che ha aggiunto: “Da qui è nata l’idea di sfruttare la forza dei podcast, uno strumento sempre più diffuso e gradito al pubblico, per favorire l’ampliamento della cultura digitale fra imprese e professionisti e una più compiuta conoscenza degli strumenti innovativi oggi a disposizione di chi fa business nel nostro Paese. Unendo la creatività e la capacità di produzione di Adnkronos Comunicazione con le competenze di InfoCamere e dei tanti ospiti che hanno preso parte al progetto, abbiamo realizzato un prodotto in grado di raggiungere non solo i target di interesse ma anche il grande pubblico”. 
'L'impresa è digitale' è ora disponibile sulle principali piattaforme audio – Apple Podcast, Spotify, Spreaker, Google Podcasts, YouTube – sul sito InfoCamere.it. e sul sito Adnkronos.com. Ogni settimana, un nuovo episodio. A partire da oggi, con il focus sul Registro delle Imprese delle Camere di Commercio e sui vantaggi che offre a imprese e professionisti. 'L'impresa è digitale' è una serie di InfoCamere, realizzata da Adnkronos, con la supervisione contenuti a cura di Paolo Ghezzi, Maria Teresa Capacchione, Carlo De Vincentiis, e la cura editoriale e supervisione alla produzione di Alberto Di Stefano.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Omicidio Willy, la compagna di Gabriele Bianchi: “Non è un mostro, ottimi rapporti con gli altri detenuti”

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(Adnkronos) – "Gabriele non è un mostro. Lo conosco, vado sempre a trovarlo a Rebibbia e smentisco categoricamente le illazioni sui suoi atteggiamenti prepotenti nei confronti degli altri detenuti. E' l'ennesima sciocchezza, sono stanca". A parlare all'Adnkronos è Silvia Ladaga, compagna di Gabriele Bianchi. La donna, incinta quando Willy Monteiro venne picchiato e ucciso a Colleferro, oggi cresce da sola il figlio che ha avuto dal ragazzo detenuto per l'omicidio insieme al fratello Marco, a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Solo martedì scorso la decisione della Cassazione di ripetere il processo di appello che aveva deciso per i due fratelli di Artena uno sconto di pena dall'ergastolo a 24 anni di reclusione.  "Dietro le sbarre Gabriele si sta laureando in Scienze della Comunicazione, lavora, non credo gli sarebbe stato possibile se avesse avuto i comportamenti che gli hanno additato – spiega – L
ui va d'accordo con tutti i detenuti, quando facciamo il colloquio è sempre in area verde, questo dovrebbe far capire meglio di altro la situazione affatto tesa. Se fossero stati presi provvedimenti nei suoi confronti, magari lo avrebbero costretto al chiuso della sala. Non solo. Vede con regolarità nostro figlio, che oggi ha 3 anni. Tutti lo vengono a salutare, gli vogliono bene, hanno saputo del nuovo processo e gli danno forza. Chi sta qui dentro lo sta conoscendo per quello che è e tutte le attività che gli stanno facendo fare, come la pittura, lo studio, sono proprio dovute al fatto che si comporta bene".  Infine precisa: "Io non voglio attaccare nessuno, solo difendermi, difenderci da un attacco infondato, l'ennesimo. Gabriele non è quel mostro che hanno deciso che è e che continuano a descrivere". (di Silvia Mancinelli) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Adsp Mtcs, approvato all’unanimità rendiconto generale 2023

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(Adnkronos) – Si è tenuta questa mattina la seduta del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mare Tirreno Centro Settentrionale presieduta da Pino Musolino. Oltre al Presidente dell’AdSP, erano presenti il oltre al Direttore Marittimo del Lazio e Comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia Michele Castaldo, il componente designato dalla Regione Lazio, Arch. Roberto Fiorelli, il componente designato dal Comune di Civitavecchia, Arch. Emiliano Scotti e il componente designato da Città Metropolitana Roma Capitale, Pino Lotto. Il Comitato di Gestione ha approvato all’unanimità il rendiconto generale 2023 dell'AdSP. "L’approvazione all’unanimità del rendiconto generale 2023 da parte del Comitato di gestione – sottolinea il presidente Musolino – rappresenta ancora una volta il risultato di un grande sforzo collettivo da parte degli uffici, in primis, per uscire in maniera strutturale dalla crisi di bilancio che ha rischiato di mettere a repentaglio l’operatività dell’ente negli anni passati. Si tratta di un bilancio che ha visto da una parte la contrazione della spesa, soprattutto per quanto riguarda i costi del personale dell’Ente, e dall’altra un aumento delle entrate che ci ha permesso di chiudere con un risultato economico di oltre 3 milioni di euro, certificando che le scelte, anche dolorose, fatte in questi anni hanno prodotto gli effetti che ci eravamo prefissati. Questo dimostra ancora una volta quanto la strada del rigore amministrativo, unita ad una prospettiva ampia di rilancio del Network, sia quella giusta e condivisa dal territorio, che nel comitato di gestione esprime i propri rappresentanti. Ringrazio a tal proposito i componenti del Comitato e il Collegio dei Revisori, che hanno dato parere favorevole, per il grande senso di responsabilità e la collaborazione. Potremo finalmente così guardare con ottimismo alla tanto agognata ripresa e allo sviluppo futuro". Il Comitato ha approvato ad unanimità anche la relazione annuale per l’anno 2023, che è un resoconto delle azioni messe in campo dell’Adsp Mtcs e le scelte strategiche e politiche che l’ente ha prodotto durante l’anno nei diversi ambiti come quello energetico, infrastrutturale, gli investimenti del Pnrr, il demanio e le Sieg. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Migranti, Mediterranea denuncia Piantedosi al Tribunale penale internazionale: “Deportazioni in Libia”

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(Adnkronos) – Mediterranea Saving Humans denuncia il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al Tribunale Penale Internazionale. A renderlo noto è la stessa ong. "L'ufficio legale di Mediterranea Saving Humans, ha provveduto a trasmettere nella giornata di oggi all'Ufficio del Procuratore del Tribunale Penale Internazionale Mr. Karim Khan KC, copia della pubblica dichiarazione del Ministro degli Interni italiano, Matteo Piantedosi, riguardanti respingimenti collettivi in Libia operati da milizie facenti capo ad autorità del paese nordafricano", scrive l'ong.  "Piantedosi, con comunicazione su social 'X' pubblicata alle ore 11.15 del giorno 19 settembre 2024, dichiara: 'Sono 16.220 i migranti diretti verso le coste europee intercettati in mare e riportati in sicurezza in Libia da gennaio a oggi. Un dato che testimonia l’efficacia della collaborazione dell’Italia con i Paesi di origine e transito dei migranti nel contrastare i trafficanti di essere umani e le morti in mare'. Essendo la Libia 'posto non sicuro', come certificato dai più autorevoli organismi internazionali e dalle Nazioni Unite – si legge nella nota di Mediterranea – nel caso di collaborazione ad attività di deportazione in quel paese di profughi e rifugiati, si configura il reato di violazione della Convenzione di Ginevra sui profughi e rifugiati e della Convenzione di Amburgo sul soccorso in mare". E ancora: "Abbiamo provveduto a segnalare quindi al Tribunale Penale Internazionale la 'rivendicazione' di questo gravissimo reato, che per stessa ammissione del ministro Piantedosi, è stato compiuto contro 16.220 esseri umani, dei quali né lui, né altri, possono oggi sapere il destino dopo che sono ricaduti nelle mani dei carcerieri dai quali provavano a fuggire. Auspichiamo di poter contribuire con questa segnalazione al TPI, all'apertura, ai sensi dell'art.15 della Carta di Roma, di un'indagine indipendente condotta dallo staff dell'OTP presso il Tribunale Penale Internazionale". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Boom di virus fuori stagione, “ancora 150mila casi a settimana”

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(Adnkronos) –
Boom di virus respiratori fuori stagione, in una delle primavere più pazze di cui si abbia memoria. Le bizze del meteo hanno disegnato quest'anno una curva di sindromi simil-influenzali che "sta decrescendo molto, molto lentamente", segnala all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano.  La sorveglianza RespiVirNet curata dall'Istituto superiore di sanità si è conclusa da un mese, con l'ultimo bollettino ufficiale diffuso il 3 maggio scorso. Ma "ancora possiamo stimare almeno 150-200mila casi nell'ultima settimana e dobbiamo aspettarcene almeno 100-150mila nelle settimane a venire", calcola l'esperto.  A guidare la carica delle sindromi 'cugine' di maggio-giugno c'è "innanzitutto il rhinovirus, in questo momento in cima alla lista dei virus respiratori" che circolano in Italia, seguito nell'ordine da "virus parainfuenzale, enterovirus, adenovirus e metapneumovirus", elenca Pregliasco, "con ancora qualche caso di Sars-CoV-2. Permane una quota non irrilevante di infezioni – conferma il medico – destinata a farci compagnia ancora per un po'".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Spagna, bimbe di 2 e 4 anni trovate morte in casa. La madre: “Avvelenate dal papà”

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(Adnkronos) – Due bambine di 2 e 4 anni sono state ritrovate morte nella casa del padre ad Alboloduy in Almería. Secondo quanto riporta El Mundo l'uomo di 35 anni si è tolto, poi, la vita. Il corpo delle piccole è stato ritrovato dalla madre di 23 anni che ha chiamato gli agenti di polizia e accusato il suo ex compagno di averle avvelenate. L'uomo aveva un'ordinanza restrittiva dal 2022, perché la donna lo aveva denunciato per violenza domestica, sostenendo di essere stata picchiata ripetutamente anche quando era incinta.  A causa della denuncia di maltrattamenti, il Tribunale spagnolo per la violenza contro le donne aveva emesso per la compagna un'ordinanza restrittiva di 500 metri e aveva disposto l'applicazione di un braccialetto di sicurezza al presunto aggressore per evitare contatti con la compagna. Il processo era stato fissato per il 10 aprile presso il Tribunale penale di Almería. Per ordine del giudice l'uomo poteva, comunque, vedere le bambine il sabato e la domenica di ogni settimana tra le 12 e le 18.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rifiuti, Centemero (Cic): “Promuovere l’uso del compost”

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(Adnkronos) –
"Il recupero di materia è la forma più intelligente di conservazione dell'energia". Questo il messaggio di Massimo Centemero, direttore del Cic, contenuto nel V volume della collana Organic Biorecycling 'La filiera del biowaste che produce materia, energia ed occupazione', presentato questa mattina a Roma, a Palazzo Grazioli. Con un dato pro capite di 123 kg per abitante nel 2022, "l'Italia è il Paese numero uno in Europa nella raccolta differenziata della frazione organica", dice all'Adnkronos a margine della presentazione. "Però, per non guardare solo il lato positivo, dobbiamo anche affrontare le diverse criticità: bisogna coprire tutto il territorio nazionale con la raccolta dell'organico, siamo arrivati a un buon punto ma non a coprire tutto il territorio; inoltre, bisogna lavorare sulla qualità dell'organico e, dal nostro punto di vista, sulla promozione dell'utilizzo del compost perché poco è stato fatto e, come sottolineo sempre, il recupero di materia è la forma più intelligente di conservazione dell'energia".  "Dobbiamo promuovere l'utilizzo del compost perché ci siamo fermati a promuovere tutta la parte energetica, anche incentivandola, mentre tutta la parte del recupero di materia e della promozione del compost è lì, ferma da anni", sottolinea.  Per quanto riguarda la raccolta, "analizzando la qualità dell'umido, noi stiamo verificando che sta aumentando quello che noi chiamiamo l'Mnc, cioè il materiale non compostabile".  Ciò è dovuto, secondo il direttore del Cic, al conferimento errato della frazione umida: "La qualità sta diminuendo anche perché non vengono usati i sacchetti giusti, compostabili, di carta o di bioplastica". Il motivo? "Negli ultimi anni è venuta meno la comunicazione e il cittadino si trova anche un po' spiazzato: se perdi il contatto con il cittadino, la filiera comincia un po' a disgregarsi e il peggioramento della qualità dell'organico penso che sia figlio di questa scarsa comunicazione". La presentazione di questa mattina è stata anche l'occasione per presentare due novità: il Centro Studi Cic ("abbiamo messo a sistema quello che è sempre stato il nostro approccio, quindi l'approccio tecnico a tutte le problematiche") e l'Osservatorio Bioriciclo. Quest'ultimo nato "dalla collaborazione con Biorepack con la finalità di creare una fonte di informazione, in entrata e in uscita, relativamente alla compostabilità delle bioplastiche. Quindi stiamo raccogliendo dati, informazioni, articoli, un po' da tutto il mondo, facciamo position paper, note tecniche, elaboriamo i dati. Tutti elementi che servono poi anche nell'attività del Centro Studi e nell'attività di normazione tecnica". —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rafah, Mezzaluna Rossa: “Molte vittime in attacco vicino a quartier generale Onu”

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(Adnkronos) – Molte vittime in un attacco israeliano vicino al quartier generale Onu a Rafah. Lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa palestinese su X. "Gli equipaggi delle ambulanze della Mezzaluna Rossa palestinese – si legge – stanno trasportando un gran numero di vittime e feriti in seguito al fatto che l'occupazione ha preso di mira le tende degli sfollati vicino al quartier generale delle Nazioni Unite a nord-ovest di Rafah". Secondo le ultime notizie le vittime sono almeno 27. Un altro attacco aereo israeliano nella città di Jabalya, nel nord di Gaza, ha ucciso almeno quattro persone, ha riferito la Cnn. Altre quattro persone sono rimaste ferite e molti sono ancora dispersi dopo che l'attacco ha colpito un edificio residenziale nel quartiere di Al-Nazla. Sono quasi 36mila i palestinesi che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza nei raid lanciati da Israele dopo l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre, ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza City.  Sul fronte dei negoziati in corso per la liberazione degli ostaggi, l'ufficio di Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che il primo ministro israeliano si oppone alle richieste avanzate da Yahya Sinwar, leader di Hamas. Mentre Netanyahu "ha ripetutamente dato alla squadra negoziale un ampio mandato per liberare i nostri ostaggi, Sinwar continua a chiedere la fine della guerra, il ritiro dell'Idf dalla Striscia di Gaza e il mantenimento di Hamas intatto, in modo che possa portare avanti le atrocità del 7 ottobre, ancora. Il primo ministro Netanyahu si oppone fermamente a questo. I briefing della squadra negoziale non fanno altro che rafforzare la posizione di Hamas, danneggiare le famiglie e ritardare il rilascio dei nostri ostaggi". La comunicazione dell'ufficio di Netanyahu arriva dopo la notizia che riprenderanno martedì al Cairo i negoziati per cercare di giungere a una tregua tra Israele e Hamas che permetta il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e la consegna di maggiori aiuti per la popolazione palestinese, secondo quanto dichiarato alla Cnn da un funzionario egiziano vicino ai negoziati. Una fonte israeliana ha confermato alla Cnn, a condizione di anonimato, che i negoziati riprenderanno a breve, ma senza specificare il luogo né il giorno. Hamas ha fatto però sapere di "non aver ricevuto nulla dai mediatori'' in vista dei negoziati. Lo ha detto il funzionario di Hamas Izzat al-Risheq citato da Ynet. "Non abbiamo ricevuto nulla dai mediatori. Ciò che è chiaramente richiesto è la fine permanente della guerra nell'intera Striscia di Gaza, non solo a Rafah. Questo è ciò che il nostro popolo aspetta e questo è il nostro punto di partenza", ha affermato. Intanto, in vista della ripresa dei negoziati e dopo le richieste della Corte internazionale di giustizia, scrive il Times of Israel citando una propria fonte, le Forze della difesa israeliana (Idf) hanno rivisto il loro piano per Rafah e deciso di limitare le operazioni. Le sirene dell'allarme antiaereo sono suonate a Tel Aviv e nel centro di Israele per razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Il lancio di razzi è stato rivendicato dalle Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas. Sono otto i razzi che, dopo essere stati lanciati da Rafah, hanno attraversato il confine con Israele, hanno riferito le Forze di difesa israeliane spiegando che molti razzi sono stati intercettati. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Siu, influencer fuori dal coma: fermato marito per tentato omicidio

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(Adnkronos) – E' uscita dal coma Soukaina El Basri, la giovane modella e influencer biellese finita in ospedale in terapia intensiva con un ferita al torace e una lacerazione dell'arteria mammaria. La giovane, quando era stata soccorsa nella sua abitazione, era stata trasportata prima in ospedale a Biella e successivamente trasferita a Novara, dove si trova tuttora. Il marito della donna è stato fermato per tentato omicidio. Sul caso indaga la polizia che non ha ancora potuto sentire la donna per le sue condizioni. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sant’Erasmo, Lagalla: “Passo concreto verso rigenerazione area porto”

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(Adnkronos) – "Oggi si compie un altro concreto e importante passo di rigenerazione dell’area del porto con l’obiettivo che questa amministrazione ha fissato nell’ultimo biennio: tornare a guardare il nostro mare, senza più voltargli le spalle come succede da decenni". Così Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, che ha partecipato oggi all'inaugurazione della passeggiata che da Sant'Erasmo porta al Foro Italico, a Palermo. "Se oggi raggiungiamo questo risultato e guardiamo con fiducia e ambizione ai prossimi traguardi, è grazie all’intensa e proficua collaborazione tra il Comune e l’Autorità portuale, per la quale ringrazio la costante disponibilità del suo presidente Monti. Insieme e in sinergia stiamo portando avanti progetti che vanno dalla riqualificazione del Foro Italico a quella di via Crispi affinché questo asse diventi davvero il biglietto da visita che vogliamo per chi raggiunge Palermo dal mare e per i palermitani stessi. Tutto questo vogliamo realizzarlo all’insegna del rispetto per l’ambiente e con la possibilità di creare nuovi servizi a cittadini e turisti”, ha concluso il sindaco. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)