Nizza Monferrato, 50enne accoltellato a morte: fermata la figlia 19enne

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(Adnkronos) – Omicidio a Nizza Monferrato, in provincia di Asti, dove ieri pomeriggio un uomo di 50 anni è stato ucciso con diversi colpi di arma bianca. Nella notte i carabinieri di Canelli, nell'astigiano, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti della figlia 19enne, ritenuta gravemente indiziata dell'omicidio del padre.  Secondo quanto è stato accertato finora, l'accoltellamento sarebbe avvenuto al culmine di un acceso litigio nell'abitazione familiare. La 19enne, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stata accompagnata in una struttura protetta dove rimarrà in attesa dell'udienza di convalida. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mosca, continua l’omaggio a Navalny: a decine lasciano fiori sulla tomba

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(Adnkronos) – I russi continuano a rendere omaggio ad Alexei Navalny e, il giorno dopo il funerale, a decine si stanno recando nel cimitero Borisov di Mosca, dove è stato sepolto ieri l'oppositore. I media russi indipendenti hanno riferito che la polizia ha permesso di sostare vicino alla tomba e di deporre fiori. Le foto del luogo della sepoltura mostrano tantissime corone e ghirlande e una croce ortodossa russa assieme all'immagine di un Navalny sorridente. Dopo il funerale di ieri, il team di Navalny ha sottolineato ancora una volta che l'opposizione continuerà la sua lotta contro la corruzione e l'apparato di potere del presidente Vladimir Putin. L'eredità di Navalny rimarrà viva "finché ci saranno milioni di persone in Russia e nel mondo che non saranno indifferenti a questo", ha detto. "Ecco perché non dobbiamo arrenderci". La piattaforma per i diritti civili Ovd-Info ha riferito stamattina che ci sono stati più di 100 arresti in 20 città, tra cui circa 20 persone nella sola Novosibirsk. Ieri a Mosca migliaia di persone si sono radunate nella chiesa e nel cimitero per il servizio funebre. Molti hanno gridato "Putin è un assassino!" e "Russia senza Putin".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chiara Ferragni, Codacons scrive a Fazio: “Le faccia queste domande a Che tempo che fa”

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(Adnkronos) – In vista della partecipazione di Chiara Ferragni a 'Che tempo che fa' domani 3 marzo, il Codacons ha inviato oggi una lettera a Fabio Fazio dove chiede al conduttore di porre alcune domande specifiche all’influencer nel corso dell’intervista che andrà in onda sul Nove. “Ci rivolgiamo al conduttore certi che avrà già considerato ogni aspetto connesso alla delicatissima scelta di invitare un ospite come Chiara Ferragni, oggi al centro di un vortice giudiziario e mediatico che impone cautele e attenzioni nel rispetto del ruolo che è proprio ad un conduttore”, scrive il Codacons nella lettera.  E per “scongiurare i timori esternati dai giudici del Tar Lazio”, l’associazione dei consumatori chiede al conduttore di proporre alcune specifiche domande “alla sig.ra Ferragni”. Eccole: “1. E’ vero che nei suoi profili non è da escludersi a priori l’esistenza di followers che lei ha comprato? 2. Perché per un periodo ha limitato i suoi profili impedendo la libertà di commento, e si leggevano solo quelli positivi? 3. È vero che ha chiesto di bloccare il profilo di una ragazza che l’ha criticata? Se sì, perché? 4. In moltissimi momenti e post è vero che vestiva i suoi figli con le linee di abbigliamento Ferragni a lei riconducibili? Secondo Lei faceva pubblicità in quel momento? 5. Sul pandoro Balocco, ritiene che il contenuto del cartiglio facesse pensare all’acquirente che il ricavato andasse in favore dei bimbi malati? O comunque è in grado di escludere a priori questa possibilità? 6. Lei ha sostenuto, nell'intervista al Corriere della Sera, che se si rende pubblica la beneficenza fatta si crea un ‘effetto emulativo’. Perché allora nel contratto con Balocco per il pandoro ‘Pink Christmas’ ha fatto inserire l’obbligo di non comunicare in alcun modo all’esterno la notizia sulla donazione? 7. Perché, subito dopo lo scoppio della vicenda Balocco, sono stati cancellati dai suoi profili social i post sulle uova di Pasqua, anch'esse vendute per beneficenza e finite al centro dell'inchiesta della Procura?”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli-Juve, Allegri: “Non ho parlato di futuro con club”

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(Adnkronos) – "Non abbiamo parlato di futuro con la società, ho un anno di contratto. E' importante finire al meglio la stagione, poi quando i dirigenti avranno deciso quale sarà il futuro me lo faranno sapere". Massimiliano Allegri glissa davanti alle domande sul suo futuro alla Juventus. L'allenatore bianconero ha un contratto fino al 2025 e, come dice alla vigilia del match in casa del Napoli, non sta trattando un rinnovo. "Se quest'anno arrivassimo secondi sarebbe un risultato buono, con una squadra cambiata rispetto allo scorso anno. Ma andare a fare ipotesi sul futuro non ha nessun senso. Dobbiamo essere focalizzati solo su Napoli e Atalanta. La Champions il prossimo anno sarà un valore tecnico ed economico per il club", dice Allegri preparandosi a "una partita molto difficile". "Il Napoli ha un alto valore tecnico e non merita la sua classifica. La squadra ha lavorato bene, sappiamo che le trasferte a Napoli, le partite non finiscono mai e sono sempre complicate", dice. Capitolo formazione: "Chiesa ha fatto un giorno di differenziato dopo aver preso un colpo, ma sarà a disposizione, come Danilo, che ha fatto un allenamento solo. Kean sarà disponibile dalla prossima settimana, così come Perin. McKennie farà di tutto per recuperare in fretta. Rabiot vediamo come va il piede". Non c'è un'emergenza a centrocampo, secondo il tecnico. "Abbiamo tanti centrocampisti, come Alcaraz, che ha fatto una buona partita domenica, abbiamo Miretti e Nonge. Inizia il periodo più bello della stagione, ma anche il più complicato, fare punti diventa difficile, dobbiamo avere i giocatori nelle migliori condizioni". La Juve deve archiviare un periodo poco brillante. "Non abbiamo vissuto un buon mese di febbraio, abbiamo vinto solo con il Frosinone e abbiamo preso tanti gol, ne abbiamo presi 4 nelle ultime 2 gare: dobbiamo crescere come squadra, per non rischiare di tornare da Napoli con le ossa rotte. Iniziamo marzo e voltiamo pagina. Non abbiamo ancora fatto i punti necessari per giocare la Champions il prossimo anno. Secondo me la quota qualificazione è 70, ne abbiamo 57 e ce ne mancano 13. Anche per il Mondiale per Club nulla è definito, non sappiamo se parteciperemo siamo legati ai risultati delle altre squadre", soprattutto a quelli del Napoli.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli, treno contro frigorifero lasciato sui binari

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(Adnkronos) – "Dopo la vasca da bagno ed il New Jersey ora un frigorifero. Sempre nello stesso punto, passaggio a livello di Via Crapolla". A denunciare l'episodio è Umberto De Gregorio, presidente di Eav, la società che gestisce anche il trasporto tramite la rete ferroviaria della Circumvesuviana. L'incidente ferroviario – per fortuna senza conseguenze, né danni al convoglio e feriti – si è verificato nella serata di ieri a Pompei, in provincia di Napoli, nei pressi di un passaggio a livello.  "Non si tratta di vandalismo o ragazzate – attacca De Gregorio – ma di delinquenti, sabotatori, terroristi. Mi auguro che le forze dell’ordine li prendano e li sbattano in galera. Da oggi metteremo una guardia giurata fissa h24 e stiamo installando le telecamere posizionate sul punto. Per fortuna nessun danno a persone e cose ma così diventa complicato". Nei giorni scorsi, nella stessa zona un macchinista era riuscito a bloccare il treno in tempo, prima di impattare contro una vasca da bagno.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gaza, Boldrini in partenza per Rafah: “Chiederemo cessate il fuoco e rilascio ostaggi”

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(Adnkronos) – Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, in partenza per Rafah, al confine tra Gaza e l'Egitto per chiedere – insieme a una delegazione di 50 persone tra cui 15 parlamentari – il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi e accompagnare un convoglio di aiuti umanitari destinati ai civili palestinesi. "Quasi tutto pronto: domani mattina all'alba partiremo per Rafah, al confine tra l'Egitto e Gaza, per accompagnare un convoglio di aiuti umanitari per la popolazione stremata della Striscia, organizzato da AOI grazie a una raccolta fondi. Saremo una grande delegazione di circa 50 persone composta da 15 parlamentari, cooperanti, professori, professoresse e giornalisti. È l’Italia che dice no alla guerra, ai bombardamenti indiscriminati e all’uccisione di civili. Andremo al confine anche per chiedere il cessate il fuoco subito, la liberazione degli ostaggi e perché venga riconosciuto lo Stato di Palestina. Non ci possono essere due popoli e due stati senza lo Stato di Palestina".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Eredità Agnelli, Riesame accoglie parte del ricorso: disposta restituzione dei beni

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(Adnkronos) – Il tribunale del riesame di Torino ha accolto in parte il ricorso per 'vizio di motivazione' presentato dai legali di John Elkann e Gianluca Ferrero in relazione al materiale sequestrato lo scorso 7 febbraio, tra atti e dispositivi elettronici, nell'ambito dell'inchiesta della procura sull'eredità di Marella Caracciolo, vedova dell’avvocato Gianni Agnelli. In particolare il Riesame, si legge, ha "annullato in parte in parte il decreto emesso emesso in data 7 febbraio 2024 disponendo la restituzione agli aventi diritto di tutto quanto loro sequestrato, anche in copia, se non vincolati per altra causa, con eccezione di alcuni beni e documenti" relativi alle proprietà di Donna Marella Agnelli.  I legali di Elkann e Ferrero, Federico Cecconi, Paolo Siniscalchi e Carlo Re per Elkann, Paolo Davico Bonino e Marco Ferrero per Ferrero, avevano contestato la pertinenza e la proporzione tra la quantità di materiale sequestrato e il capo d’imputazione che riguarda le dichiarazioni fiscali di Marella relative agli anni 2018 e 2019.  "Siamo ovviamente soddisfatti perché è stato affermato un principio giuridico del quale eravamo molto convinti", commentano gli avvocati di John Elkann. "Il tribunale ha accolto pressoché integramente il nostro ricorso, disponendo la restituzione della quasi totalità del materiale sequestrato. Manteniamo la nostra tranquillità e la piena fiducia nel lavoro dei magistrati", sottolineano ancora i legali.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, rapina in gioielleria in viale Eritrea: in fuga banditi armati

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(Adnkronos) – Mezz'ora fa due uomini, armati, hanno fatto irruzione nella gioielleria 'Universo oro' di viale Eritrea, fuggendo poco dopo. Al momento non si conosce il valore del bottino e non risulterebbero feriti. Sul posto i poliziotti e i colleghi della Scientifica.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, incidente in scooter sulla Flaminia: morto 19enne

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(Adnkronos) – Un giovane di 19 anni in sella ad uno scooter, un Kymco Agility 125,è morto a Roma in seguito di un incidente stradale avvenuto questa mattina intorno alle 4. Sul posto sono intervenute pattuglie del XV Gruppo Cassia della Polizia Locale, altezza sottopasso Euclide uscita Tor di Quinto. Sono in corso accertamenti per stabilire la dinamica dell'incidente. Al momento non sembrerebbero coinvolti altri veicoli. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Vaticano, Papa apre Anno giudiziario: “Coraggio per accertare verità”

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(Adnkronos) – Il Papa, aprendo l'Anno giudiziario davanti al Tribunale vaticano, ancora una volta si scusa per non potere leggere il discorso affidato al collaboratore mons. Ciampanelli: "Ho preparato un discorso ma come si vede non sono in capacità di leggere per la bronchite. Ho chiesto di leggerlo a Ciampanelli", dice Francesco con voce affaticata. "Occorre coraggio per andare fino in fondo nell’accertamento rigoroso della verità, ricordando che fare giustizia è sempre un atto di carità, un’occasione di correzione fraterna che intende aiutare l’altro a riconoscere il suo errore. Questo vale in special modo quando emergono e devono essere sanzionati comportamenti che sono particolarmente gravi e scandalosi, tanto più quando avvengono nell’ambito della comunità cristiana", le parole del Papa lette da un collaboratore. "Bisogna avere coraggio mentre si è impegnati per assicurare il giusto svolgimento dei processi e si è sottoposti a critiche. La robustezza delle istituzioni e la fermezza nell’amministrazione della giustizia sono dimostrate dalla serenità di giudizio, dall’indipendenza e dall’imparzialità di quanti sono chiamati, nelle varie tappe del processo, a giudicare. La miglior risposta sono il silenzio operoso e la serietà dell’impegno nel lavoro, che consentono ai nostri Tribunali di amministrare la giustizia con autorevolezza e imparzialità, garantendo il giusto processo, nel rispetto delle peculiarità dell’ordinamento vaticano".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

New York Times: “Biden e l’improbabile alleata Meloni, uniti per difendere Kiev”

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(Adnkronos) – "Biden si unisce a un'alleata improbabile per difendere l'Ucraina". E' il titolo dell'articolo che il New York Times dedica all'incontro di ieri alla Casa Bianca tra il presidente americano e Giorgia Meloni, della quale ha bisogno mentre al Congresso restano bloccati gli aiuti a Kiev. "Il tono caloroso, che si discosta nettamente dalla valutazione che Biden aveva dato della premier al momento della sua elezione, si è esteso a una serie di fronti di politica estera", sottolinea il quotidiano americano, secondo cui i due leader "hanno cercato di mostrarsi uniti su temi come le migrazioni e il tentativo di prevenire una guerra più ampia in Medio Oriente". Il New York Times, che già nei giorni scorsi aveva definito Meloni "leader influente e credibile", scrive che nella premier italiana Biden "ha trovato uno spirito sorprendentemente affine" e mette in evidenza come, dopo la sua elezione, "si sia allontanata dagli elementi più filorussi della sua coalizione e di recente ha firmato un accordo di sicurezza con l'Ucraina". "L'abbraccio di Biden alla Meloni è arrivato a sorpresa dopo che il presidente aveva espresso la sua preoccupazione per la democrazia quando lei era salita al potere", commenta ancora il quotidiano liberal, ricordando che Fdi "ha radici nelle fazioni neofasciste emerse dopo la Seconda Guerra Mondiale e che lei è stata paragonata a Donald Trump dopo aver parlato alla conferenza dei conservatori americani" (Cpac) due anni fa. La premier "proviene dall'estrema destra europea e la sua coalizione contiene voci influenti che sono molto più filorusse e simpatizzanti di Putin rispetto al mainstream europeo, eppure è andata in controtendenza e ha collocato l'Italia saldamente nel campo transatlantico impegnato a sostenere l'Ucraina", riconosce Charles A. Kupchan, senior fellow del Council on Foreign Relations e consigliere per l'Europa del Consiglio di sicurezza nazionale nell'amministrazione Obama. "Mentre in Italia ha promosso altre cause di estrema destra, come le politiche anti-Lgbtq, Biden è sembrato contento di mettere da parte queste mosse per assicurarsi un alleato su questioni cruciali di politica estera", chiosa il giornale, che infine cita ancora Kupchan, secondo cui anche la Meloni potrebbe trarre vantaggio dai riflettori globali che si accendono con una visita nello Studio Ovale, soprattutto se cerca di convincere i suoi elettori dell'importanza di difendere l'Ucraina.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, ancora cambi nell’esercito: via i comandanti di brigata

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(Adnkronos) – Il comandante in capo delle forze ucraine Oleksandr Syrsky ha dichiarato di essere costretto a prendere "decisioni sul personale" riguardo ad alcuni comandanti di brigata del fronte orientale le cui azioni "minacciano la vita e la salute" dei suoi soldati. "Continuo a lavorare sul fronte orientale. Nel giro di tre giorni è diventato completamente chiaro il motivo per cui… alcune brigate riescono a bloccare gli attacchi nemici e mantenere le loro posizioni, mentre altre no", ha detto Syrsky su Telegram.  "Dipende innanzitutto dal comandante della brigata, dalla sua formazione, dalla sua esperienza e dalla sua capacità di prendere decisioni adeguate ed equilibrate", ha sottolineato. Syrsky ha sostituito Valerii Zaluzhny come comandante in capo l'8 febbraio, nel contesto di più ampi cambiamenti di personale nella leadership militare.  Negli ultimi mesi l’Ucraina ha dovuto affrontare crescenti sfide sul campo di battaglia, poiché gli aiuti militari statunitensi rimangono bloccati mentre la Russia aumenta la pressione sul fronte. "Abbiamo bisogno di maggiori capacità di difesa aerea da parte dei nostri partner. Lo scudo aereo ucraino deve essere rafforzato per proteggere efficacemente il nostro popolo dal terrorismo russo. Più sistemi di difesa aerea e missili di difesa aerea sono ciò che salva vite umane". E' intanto la richiesta ribadita dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in post su X, nel quale ha denunciato la continua guerra dei russi "contro i civili" e gli attacchi della notte scorsa con droni Shahed di fabbricazione iraniana su Kharkiv, Odessa e altre città nella regione di Sumy". A Odessa, dove è stato colpito un edificio residenziale e "distrutti 18 appartamenti, sono state confermate due vittime e otto feriti, tra cui un bambino", ha riferito Zelensky. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Arriva la bodycam per il personale Trenitalia, si parte in Emilia Romagna

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(Adnkronos) – Parte dall'Emilia Romagna la sperimentazione delle bodycam per i capitreno di Trenitalia, l'ultimo strumento in ordine di tempo per la sicurezza dei viaggiatori e del personale sui convogli. Lo annuncia una nota del Mit. Trenta i capitreno che, su base volontaria, hanno aderito a questa prima fase del progetto: indossata la piccola videocamera sarà sempre accesa, ma non in modalità di registrazione. Sarà il lavoratore a decidere se e quando attivarla.  Ad esempio in caso di minaccia, di aggressione o di comportamenti violenti. Uno strumento, adottato in accordo con i sindacati, che risponderà a precise prescrizioni a tutela della privacy dei viaggiatori e che si aggiunge ad altre misure di sicurezza. Innanzitutto, si legge ancora, al team dei vigilantes di Fs Security, società nata per volontà del vicepremier e ministro Matteo Salvini che della sicurezza nelle stazioni ha fatto una delle sue battaglie principali.  Inoltre, conclude la nota, tutti i nuovi treni regionali sono dotati di telecamere e di un sistema di videosorveglianza live: in caso di necessità il capotreno può contattare direttamente, attraverso un numero dedicato, la Polizia Ferroviaria per la richiesta di intervento immediato. Il ministro Salvini segue con grande attenzione questi dossier e ha espresso soddisfazione per le novità.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tornano le code agli sportelli pubblici, l’attesa aumenta: oltre 20 minuti in fila

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(Adnkronos) – Con la fine del Covid i cittadini hanno ricominciato a frequentare gli uffici pubblici e i tempi di attesa agli sportelli sono tornati ad aumentare. A farne le spese soprattutto gli over 64 che rispetto ai giovani hanno minori conoscenze informatiche per poter accedere ai servizi on line. A fotografare la situazione un rapporto della Cgia che stima, dunque, con buona approssimazione, come nel 2023 , rispetto al 2021, tra tutti i cittadini che hanno dovuto recarsi presso uno sportello pubblico (di una Asl o dell’ufficio anagrafe del comune) in quasi 2,5 mln (il 17,3% del totale) abbiano aspettato più di 20 minuti. Tra il 2021, ancora anno di crisi pandemica, e il 2023, primo anno post Covid, le persone che si sono recate presso una Asl sono aumentate del 12,9% (+ 2.246.000 persone), mentre quelle in attesa da più di 20 minuti sono incrementate del 24,4% per cento (+1.926.000 persone). E sempre nello stesso arco temporale, si legge ancora, coloro che hanno dovuto interfacciarsi fisicamente con l’ufficio anagrafe del proprio comune sono aumentati del 13,4%(+1.976.000 persone), mentre si è protratta l’attesa oltre i 20 minuti per il 14,1% degli intervistati (+553.000 persone).  A livello regionale nel 2023, spiega ancora Cgia, gli sportelli Asl più “lumaca” nell’espletare i referti e le pratiche tecnico/burocratiche sono stati quelli ubicati in Sicilia dove il 68,4% degli over 18 ha dichiarato di aver atteso più di 20 minuti. Seguono le Asl di Molise con ritardi denunciati dal 67,6% dei cittadini, la Calabria con il 67,2%, la Campania con il 65,8% e la Basilicata con il 65%. Tra il 2021 e il 2023 le regioni dove “idealmente” la fila agli sportelli Asl è aumentata maggiormente sono l’Abruzzo (+11 persone), il Veneto e la Basilicata (entrambe con +10 persone) e la Sardegna (+9 persone).  Per gli sportelli degli uffici anagrafe, invece, i più “lenti” nel 2023 a consegnare i certificati richiesti dai propri residenti sono stati quelli relativi ai comuni del Lazio: il 44,1% degli over 18, infatti, ha dichiarato di aver atteso più di 20 minuti. Seguono i comuni della Sicilia con il 43,3%, quelli della Puglia con il 34,7%, quelli della Calabria con il 33,5% per cento e quelli della Campania con il 32,2%. Tra il 2021 e il 2023 i comuni dove “ipoteticamente” la fila agli sportelli dell’anagrafe è aumentata maggiormente sono la Calabria (+8 persone), l’Umbria (+6 persone) e l’Abruzzo (+5 persone).  Diversamente, le amministrazioni comunali che in questi due ultimi anni hanno visto diminuire la fila sono state quelle del Molise (-6persone), delle Marche (-3 persone), dell’Emilia Romagna, Piemonte e Campania (tutte e tre con -2 persone). Una efficienza, quella degli uffici anagrafe dei comuni, inversamente proporzionale al crescere della dimensione di questi ultimi: infatti, il numero delle persone che nel 2023 ha denunciato di essere stato in attesa più di 20 minuti davanti allo sportello dell’anagrafe nelle amministrazioni con meno di 10 mila abitanti è stato del 12,6%, nei comuni tra i 10 e i 50 mila abitanti è salito al 23,3%e per quelli con più di 50 mila abitanti ha toccato il 36,4%.  Emergono delle differenze molto marcate anche tra le persone che abitano nei comuni limitrofi o più lontani alle grandi Città Metropolitane. Quelli che si trovano verso la periferia di queste grandi città hanno atteso più di 20 minuti “solo” nel 23,8% dei casi, in quelli che risiedono nelle aree centrali la media “schizza” al 55,5%. Anche per le Pmi la Pa è un "grosso problema": per più di 8 imprenditori su 10, infatti, la Pubblica Amministrazione italiana obbliga le imprese a delle procedure amministrative complicatissime. Esclusa la Francia, nessun altro paese dell’Area dell’Euro ha registrato un sentiment così negativo come il nostro, prosegue Cgia . Rispetto alla media dei 20 Paesi monitorati nel 2023, l’Italia sconta un differenziale di quasi 25 punti percentuali in più.  "Il coacervo di norme, di regolamenti e di disposizioni varie presenti in tutti i settori continuano a ingessare il Paese, rendendo la vita impossibile soprattutto a coloro che vogliono fare impresa. Per questo sarebbe necessario semplificare il quadro normativo, riducendo il numero delle leggi attraverso l’abrogazione di quelle più datate, ricorrendo ai testi unici, ed evitare così la sovrapposizione legislativa che su molte materie ha generato incomunicabilità, mancanza di trasparenza, incertezza dei tempi ed adempimenti sempre più onerosi", chiedono gli artigiani di Mestre.   —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Maltempo in Italia, attesa neve da record: le previsioni meteo di oggi

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(Adnkronos) – Non bastavano piogge torrenziali e maltempo, sull'Italia è infatti attesa anche la neve. E stavolta, spiegano gli esperti nelle previsioni meteo di oggi 2 marzo 2024, sarà da record: 150 cm in sole 24 ore, tanto da ricoprire interamente le auto parcheggiate in strada. Se i fiocchi colpiranno Piemonte e Valle d'Aosta, sul resto del territorio si dovrà comunque fare i conti con le perturbazioni, salvo qualche schiarita nel Sud con poca pioggia.  Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, prevede una delle nevicate più forti degli ultimi 10-20 anni su alcune zone del Piemonte settentrionale e della Valle d’Aosta orientale. Tutta colpa di una saccatura atlantica che si approfondirà sul Golfo Ligure generando condizioni di estremo maltempo. Un tunnel di pioggia senza fine, non vediamo la luce del sole in fondo alla galleria. Dopo un periodo secco, con inquinamento alle stelle in Pianura Padana a gennaio ma anche tra il 12 e il 21 febbraio, il cielo ha iniziato a scaricare secchiate di pioggia e metri di neve sulle Alpi. Dalla terza decade di febbraio è cambiato tutto, specie al Nord. Adesso, la proiezione meteorologica non vede ancora la fine di queste precipitazioni: anche la prossima settimana, specie al Centro-Nord, avremo ancora gli ombrelli aperti seppur il picco del maltempo è atteso tra poche ore. Nel dettaglio, la giornata del sabato vedrà qualche schiarita in più, specie al Sud e sul versante adriatico, con poche piogge in intensificazione solo dalla sera sul Nord-Ovest. La data del picco del maltempo è dunque domenica 3 marzo: un flusso di aria instabile nordatlantica, in ingresso dalla Porta del Rodano (Francia), causerà la genesi sottovento alle Alpi di un profondo minimo di bassa pressione sul Mar Ligure. Si tratta di un fenomeno meteorologico legato all’orografia e al flusso instabile dall’Atlantico, si tratta della classica ciclogenesi con la formazione di una ‘Genoa Low’.  Questa ‘Genoa Low’ causerà lo sviluppo di correnti molto umide di Scirocco verso i contrafforti alpini del Piemonte e della Valle d’Aosta: è dunque confermato, l’accumulo previsto di neve sarà di circa 150 centimetri, un valore record in 24 ore che causerà forti disagi oltre i 1200-1300 metri di quota. Ma il maltempo domenica non colpirà solo il Nord-Ovest, gradualmente si estenderà anche al Triveneto, recentemente colpito da alluvioni, e dal pomeriggio verso la Toscana e la Sardegna. La ‘Genoa Low’ produrrà quindi un nuovo sensibile e diffuso peggioramento. La nuova settimana poi, sempre all’interno di un tunnel perturbato, vedrà ancora piogge al Centro-Nord lunedì con un miglioramento temporaneo martedì. Ecco che invece mercoledì, all'orizzonte, si presenterà un nuovo ciclone; questo vortice, in arrivo da Ovest, confermerà condizioni ‘decisamente atlantiche’, umide e più miti: le piogge saranno frequenti soprattutto al settentrione e sul versante tirrenico con fenomeni attesi ancora per 6-7 giorni. Vivremo un periodo più tipico di novembre che di fine inverno, con situazioni che potrebbero diventare alluvionali a causa dell’aumento delle temperature legato al flusso atlantico: tutta la neve caduta sulle Alpi fonderebbe provocando, insieme alla pioggia, piene fluviali decisamente allarmanti. Resta dunque in vigore la parola d’ordine in queste situazioni meteo: prudenza. Ovviamente, dopo le recenti nevicate e con tutta la neve prevista sulle Alpi tra domenica e lunedì, bisognerà assolutamente evitare escursioni fuori pista o scalate in montagna.  Prima o poi il tempo migliorerà, ma al momento la fine del tunnel della pioggia è prevista non prima del 7 marzo. Sabato 2. Al nord: piogge sparse con qualche momento asciutto in pianura, più instabile in montagna. Al centro: variabile con qualche pioggia specie al mattino. Al sud: variabile con qualche pioggia sparsa sulle zone tirreniche. Domenica 3. Al nord: maltempo estremo al Nord-Ovest in estensione verso Est. Al centro: maltempo in arrivo sulle tirreniche e in Sardegna. Al sud: tregua meteo con tempo soleggiato. Lunedì 4. Al nord: maltempo, migliora dal pomeriggio. Al centro: instabile con rovesci. Al sud: piogge in arrivo. Tendenza: martedì tempo più asciutto, nuovo vortice con piogge da mercoledì specie al Centro-Nord. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Attacchi Houthi, Usa: “Distrutto missile in Yemen”

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(Adnkronos) – L'esercito degli Stati Uniti ha annunciato di aver distrutto un missile terra-aria appartenente agli Houthi e pronto per il lancio nello Yemen. "Le forze del Centcom hanno identificato il missile e hanno stabilito che rappresentava una minaccia imminente per gli aerei statunitensi nella regione", ha dichiarato il Comando Centrale degli Stati Uniti su X. Il Centcom ha aggiunto che gli Houthi hanno anche lanciato un missile balistico antinave nel Mar Rosso, ma non vi è stato alcun impatto o danno ad alcuna nave. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gp Bahrain 2024, oggi via al Mondiale: orario gara, come vederla in tv e streaming

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(Adnkronos) – Il Gp del Bahrain in programma oggi sabato 2 marzo apre il Mondiale 2024 di Formula 1. Semaforo verde in diretta tv e streaming alle 16 sul tracciato di Sakhir per la prima gara stagionale. Si parte con Max Verstappen davanti a tutti, tanto per cambiare.  Il pilota olandese della Red Bull, campione del mondo in carica, parte dalla pole position per andare a caccia del quarto titolo iridato consecutivo. La Ferrari, però, c'è: Charles Leclerc parte dalla seconda posizione e Carlos Sainz scatta in seconda fila dalla quarta piazza. Rispetto alla stagione 2023, il Cavallino sembra almeno aver ridotto il gap rispetto alla Red Bull, che rimane la monoposto da battere nel circus. Occhi puntati anche sulla Mercedes, che sistema George Russell in terza posizione sulla griglia e si candida ad un ruolo da protagonista. In salita, invece, la prima gara per Lewis Hamilton. L'inglese, che dal 2025 guiderà una Ferrari, non va oltre il nono tempo e deve rincorrere sin dal primo metro. Nel capitolo sorprese, bisogna inserire il nome del veteranissimo Fernando Alonso: lo spagnolo, con la Aston Martin, strappa un eccellente sesto posto e oggi va a caccia di punti pesanti.  Prima fila: 1. Max Verstappen (Red Bull) 2. Charles Leclerc (Ferrari) Seconda fila: 3. George Russell (Mercedes) 4. Carlos Sainz (Ferrari) Terza fila: 5. Sergio Perez (Red Bull) 6. Fernando Alonso (Aston Martin) Quarta fila: 7. Lando Norris (McLaren) 8. Oscar Piastri (McLaren) Quinta fila: 9. Lewis Hamilton (Mercedes) 10. Nico Hulkenberg (Haas) Sesta fila: 11. Yuki Tsunoda (Racing Bulls) 12. Lance Stroll (Aston Martin) Settima fila: 13. Alexander Albon (Williams) 14. Daniel Ricciardo (Racing Bulls) Ottava fila 15. Kevin Magnussen (Haas) 16. Valtteri Bottas (Kick Sauber) Nona fila: 17. Guanyu Zhou (Kick Sauber) 18. Logan Sargeant (Williams) Decima fila 19. Esteban Ocon (Alpine) 20. Pierre Gasly (Alpine).  Il Gp del Bahrain sarà trasmesso in diretta dalle 16 su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, in 4K e in streaming su NOW.  La gara sarà visibile in chiaro in differita su TV8 alle 21.30. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Raid Israele su Deir al Balah e Jabalia, altri 17 morti a Gaza

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(Adnkronos) – Almeno 17 cittadini palestinesi sono morti e decine di persone sono rimaste ferite, alcune delle quali gravemente, in seguito a nuovi attacchi compiuti dall'esercito israeliano a Deir al Balah e Jabalia, nella Striscia di Gaza, nelle prime ore di stamattina. Lo ha riferito la Wafa. Secondo l'agenzia palestinese, gli aerei da guerra delle truppe israeliane hanno bombardato due case nella parte orientale di Deir al Balah, nel centro della Striscia, provocando la morte di 15 persone oltre a decine di feriti e dispersi, che le squadre della protezione civile continuano a cercare tra le macerie. L'esercito israeliano ha inoltre bombardato una casa dove si trovavano circa 70 persone nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, dove altre due persone sono morte. In Cisgiordania, anche un adolescente di 16 anni ha perso la vita nelle prime ore di stamattina a causa degli spari dei soldati israeliani in un villaggio a ovest di Ramallah. Sarebbero 115 i morti palestinesi che giovedì erano in attesa degli aiuti a Gaza, rende noto il ministero della Sanità della Striscia, dopo la notizia secondo cui altre tre persone sarebbero morte nella calca. I feriti sono circa 760. Almeno tre persone sono state uccise in un attacco mirato di droni israeliani contro un'auto che viaggiava vicino a Nakura, nel sud del Libano. Secondo i media in lingua araba, uno dei morti sarebbe un alto funzionario di Hezbollah.  In seguito alla notizia delle autorità della Striscia secondo cui un decimo bambino è morto per malnutrizione e disidratazione, le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme sulla disperata insicurezza e sull’incombente carestia nell’enclave. "I documenti ufficiali di ieri o di questa mattina riportano della presenza di un decimo bambino morto per fame ufficialmente registrato in un ospedale", ha detto il portavoce dell'Oms Christian Lindmeier, aggiungendo che "si tratta di una soglia." molto triste, ma purtroppo ci si può aspettare che le cifre non ufficiali siano più alte". La notizia è arrivata dopo che i media hanno riferito che durante la notte quattro bambini erano morti all'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, oltre che di altri sei giovani morti mercoledì nello stesso centro e all'ospedale Al Shifa, della città di Gaza.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, attacco russo con droni a Odessa. Colpite truppe Kiev nel Donetsk

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(Adnkronos) – Un attacco di droni russi a Odessa ha ucciso all'alba due persone e ne ha ferite almeno sette. Lo ha riferito il ministro degli Interni ucraino Ihor Klymenko. Tra i sette feriti c'è un bambino di tre anni attualmente ricoverato in ospedale per una ferita alla gamba. Secondo quanto riportato, anche sei adulti sarebbero in condizioni da moderate a gravi. Tra le altre vittime figurano una donna incinta e una ragazza di 26 anni in gravi condizioni. Un drone ha colpito il nono piano di un grattacielo residenziale. Due persone sono state trovate morte, sepolte sotto le macerie. Secondo Klymenko, altre sette persone risultano disperse. Molti appartamenti vicini sono rimasti senza riscaldamento a causa degli attacchi. Le unità del Battaglione Sud russo hanno migliorato la loro posizione in prima linea nell'area di Donetsk, facendo perdere al nemico fino a 410 soldati, ha intanto dichiarato il portavoce dell'unità militare Vadim Astafyev alla Tass. "Le unità del Battaglione Sud, sostenute da forze aeree e di artiglieria – ha precisato – hanno migliorato la loro posizione in prima linea, colpendo le truppe e l'equipaggiamento della 24a Brigata Meccanizzata e della Terza e 92a Brigata d'assalto delle forze armate ucraine vicino a Novoye, Bogdanovka, Andreyevka e Kurdyumovka. Fino a 410 soldati nemici sono stati uccisi o feriti. I sistemi missilistici guidati anticarro e le munizioni vaganti hanno colpito due veicoli corazzati da combattimento e 12 veicoli a motore". La Russia ha quindi notificato agli Stati Uniti il lancio del missile balistico intercontinentale Yars dal cosmodromo di Plesetsk. Lo ha detto alla Tass un funzionario del Pentagono, precisando che l'informazione sul test è stata comunicata tramite il Centro per la riduzione del rischio nucleare. Continueremo a monitorare la situazione". Il Ministero della Difesa russo ha riferito ieri che dal cosmodromo di Plesetsk era stato effettuato un lancio di addestramento al combattimento del missile balistico intercontinentale mobile a combustibile solido Yars, dotato di più testate.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni in Canada vede Trudeau. Ieri l’incontro con Biden e l’annuncio su Chico Forti

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(Adnkronos) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni
è arrivata a Toronto, atterrata all'aeroporto Pearson e accolta dal ministro di origine italiana, e responsabile dell'Agenzia federale dello sviluppo economico dell'Ontario meridionale, Filomena Tassi e dall'ambasciatore d'Italia Andrea Ferrari. Nell'ambito della presidenza italiana del G7, la premier ha in agenda in mattinata un incontro con il primo ministro del Canada Justin Trudeau. A seguire, nel pomeriggio, vedrà invece i rappresentanti della comunità italiana a Toronto ed esponenti istituzionali canadesi. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha intanto incontrato alla Casa Bianca il presidente americano Joe Biden. Meloni è stata accolta nello Studio Ovale come presidente di turno del G7 a sette mesi dal primo faccia a faccia tra i due nel luglio del 2023. "Sono felice di essere qui. Non vedo l'ora di vederti in Puglia, ti aspettiamo", ha detto la presidente del Consiglio 'invitando' il leader Usa al meeting dei Grandi in programma Borgo Egnazia, in Puglia, dal 13 al 15 giugno. Biden, un attimo prima, aveva voluto ringraziare 'Giorgia' per l'impegno dell'Italia in Ucraina e si era detto felice per il nuovo incontro con la presidente del Consiglio. Nel faccia a faccia, i due leader hanno parlato del G7 ma soprattutto di Medio Oriente, Africa, migranti, Ucraina, Intelligenza artificiale e a come dare un "booster" ai rapporti bilaterali tra i due Paesi. "La crisi in Medio Oriente è una nostra preoccupazione, dobbiamo coordinare le azioni per evitare una escalation, e sosteniamo pienamente lo sforzo di mediazione degli Stati Uniti", ha detto Meloni sollecitando Biden: "Abbiamo bisogno di concordare la nostra azione per evitare una escalation". Per la presidente del Consiglio, la questione umanitaria "è una priorità" per l'Italia, che è "concentrata a contribuire con i propri sforzi" a una soluzione. Mentre per risolvere la crisi in Medio Oriente, l'Italia lavora per "garantire la prospettiva dei due Stati, l'unica soluzione di lungo termine". Ma Meloni ha anche insistito sull'impegno italiano per l'Africa, spiegando al suo interlocutore che "il prossimo G7 metterà una attenzione speciale sull'Africa. Ne discutiamo da tempo, l'Africa non è un continente povero , ha incredibili ricchezze umane e materiali" ma c'è "un approccio predatorio. Noi vogliamo cambiare questo approccio". Per questo, Meloni ha lanciato una proposta a Biden: vogliamo "risolvere la crisi dei migranti" e "combattere il traffico di essere umani", per questo "sono qui per proporre una alleanza globale contro il traffico di esseri umani". Dopo il faccia a faccia, Meloni e Biden hanno avuto un bilaterale tra delegazioni dei due Paesi. Tra i partecipanti, per parte americana, anche il segretario di Stato Antony Blinken. Nella giornata di ieri, dopo l'incontro con Biden, l'annuncio sul ritorno in Italia di Chico Forti che, secondo la famiglia, dovrebbe essere trasferito per Pasqua. "Sono felice di annunciare che, dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, è stata appena firmata l'autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti", dice Meloni in un video messaggio. "Un risultato frutto dell'impegno diplomatico di questo governo, della collaborazione con il governo dello Stato della Florida e con il governo federale degli Stati Uniti che ringrazio. E' un giorno di gioia per Chico, per la sua famiglia e per tutti noi. Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. E ora aspettiamo in Italia Chico", aggiunge. "È stata un'emozione per me poter annunciare alla famiglia di Chico Forti la bella notizia del suo prossimo ritorno in Italia. Una grande vittoria dedicata a chi, come i suoi cari, ha lottato per anni con coraggio affinché si riuscisse a ottenere il suo trasferimento. Avevo dato loro la mia parola che avrei dato il massimo per riportare Chico in Italia… e sono felice di essere riuscita a mantenerla. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato senza sosta a questo obiettivo, a partire dall'ambasciatrice Zappia", dice ancora Meloni su Facebook. Chico Forti, pseudonimo di Enrico Forti, trentino, è un ex velista e produttore televisivo italiano, oggi 65enne, detenuto in carcere dall'ottobre del 1999 e condannato all'ergastolo nel penitenziario di Florida City per l'omicidio di Dale Pike, omicidio del quale si è sempre professato innocente. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)