Btp Valore, emissione record: cosa sono i titoli di Stato

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(Adnkronos) –
La recente emissione del Btp Valore ha riportato l'attenzione dei risparmiatori sui titoli di Stato. La terza emissione dei Btp Valore si è conclusa con una raccolta di 18,3 miliardi di euro. Ma cosa sono e come funzionano i titoli di stato? Anche detti 'obbligazioni governative', si tratta di uno strumento finanziario emesso dal governo, attraverso questo si finanzia. In sostanza, quando si acquista un titolo di Stato, si sta prestando denaro al governo e in cambio si ricevono degli interessi periodici, spesso indicati come cedole. Nonostante il rischio zero sui mercati non esista, investire in titoli di Stato è comunemente considerata una tra le scelte più sicure e stabili, poiché i governi sono generalmente affidabili nel rimborsare i debiti.  Esistono vari tipi di obbligazioni governative, ognuna con le proprie caratteristiche e termini di rimborso.  Come funzionano i titoli di Stato? Quando un governo ha bisogno di finanziarsi, emette delle obbligazioni che vengono acquistate dagli investitori. In cambio dell'acquisto, il governo paga interessi regolari. Alla scadenza dell'obbligazione, il governo restituisce il capitale investito. I tassi di interesse offerti da questi strumenti dipendono da vari fattori, come il rischio di credito del governo, l'andamento dell'economia e le dinamiche della domanda e dell’offerta sul mercato.  Solitamente, le obbligazioni governative con scadenze più lunghe offrono tassi di interesse più alti, poiché comportano un maggior rischio di reinvestimento. È importante notare che i titoli di Stato possono essere negoziati sul mercato secondario, consentendo agli investitori di acquistare o vendere prima della scadenza. In questo modo, è possibile realizzare profitti o perdite in base all'andamento dei prezzi. Tra i loro vantaggi spicca un'aliquota fiscale agevolata al 12,5%, rispetto al 26% previsto per le altre rendite finanziarie, mentre tra i rischi principali si riscontra il possibile impatto dell’inflazione, la variazione dei prezzi di mercato e il rischio emittente. —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Affitti brevi e cedolare secca, nel 2024 cambiano tasse e regole

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(Adnkronos) – Dal 1° gennaio 2024 l'aliquota, per chi effettua contratti di locazione breve, resta al 21% solo per il primo immobile locato, dal secondo in poi passa al 26%. Ormai, la scelta della locazione turistica per mettere a reddito un immobile è diventate un vero e proprio business in Italia, visto che in questo modo si può sfruttare la stagionalità del turismo anche per rivedere i prezzi delle locazioni. Proprio per questo motivo, sempre più proprietari di case diverse dall'abitazione principale scelgono questa forma di guadagno che, tra l'altro, non rientra nel reddito di impresa per chi possiede fino a quattro strutture. Anche se il cambiamento non coinvolge la maggioranza degli italiani, si tratta di un aumento che va a sommarsi ad altri aggravi previsti per i proprietari di immobili (come, ad esempio, la plusvalenza introdotta per chi vende un immobile ristrutturato con il superbonus prima che sia decorso un determinato periodo o come l'aggiornamento della rendita catastale, sempre per gli immobili ristrutturati con superbonus, che ha effetti anche sull'Imu). L'aumento della cedolare secca al 26% è rivolto solo a coloro che finalizzano con affitti brevi da due a quattro immobili con locazioni fino a 30 giorni. Secondo le intenzioni del governo l'aumento dell'aliquota dovrebbe servire per finanziare una riduzione della tassazione sulla prima casa. L'articolo 1, comma 63 della Legge di Bilancio, che ha introdotto la modifica dell'aliquota della cedolare secca per chi destina più di un appartamento alla locazione turistica breve, prevede anche obblighi nei confronti di chi esercita attività di intermediazione immobiliare per la stessa tipologia di contratti di locazione. Nel dettaglio la novità porta, per questi soggetti, l'obbligo di operare la ritenuta a titolo di acconto se incassano o intervengono nel pagamento dei canoni relativi ai contratti di locazione breve. —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Europee 2024, Lega aspetta sì Vannacci. In pole anche l’ex portiere Nazionale Galli

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(Adnkronos) – Potrebbe arrivare a breve l'annuncio della discesa in campo del generale Roberto Vannacci. La moral suasion di Matteo Salvini e dei suoi, in vista delle elezioni europee 2024, sembra aver dato i suoi frutti e il militare potrebbe finire in lista sotto il logo azzurro e bianco della 'Lega per Salvini premier' in tutte e cinque le circoscrizioni italiane. A partire da quella del centro dove Vannacci è di casa: "Sono nato a La Spezia, in Liguria, ma non ci ho mai vissuto – ha detto l'autore de 'Il mondo al contrario' negli scorsi giorni – . L'adolescenza l'ho trascorsa all'estero, mentre in Italia ho vissuto soprattutto in Toscana, a Livorno. E poi ho lavorato e, quindi, anche vissuto a Roma".  "Le persone vogliono sapere" se mi candiderò "ma mi piace essere il padrone del mio destino, e quindi è una decisione che riguarda la mia vita, la mia famiglia, il mio futuro e che prenderò da solo. Una volta che l’avrò presa la comunicherò a tutti gli altri", ha detto ieri a margine di un evento a Milano. "Si tratta di scegliere tra tanti partiti, le richieste sono tante – sottolinea – ma si tratta anche di scegliere se candidarmi o no. In questo momento devo scegliere se partecipare o no".  Sabato prossimo, il 9 marzo a Tirrenia, nel Pisano, ci sarà un evento da cerchiare in rosso, cui parteciperà lo stesso Vannacci, con una attesa conferenza stampa alle 15, presso l'Hotel 'Continental'. Così, a due passi dalla sua Livorno, potrebbe sciogliersi il nodo, con la conferma del matrimonio elettorale con la Lega dell'uomo che Salvini avrebbe scelto per risalire la china, dopo le ultime deludenti prove alle urne. Se Vannacci è la scommessa (vinta?) della Lega – anche nel derby con gli altri partiti, che, come ha detto lo stesso generale hanno provato ad arruolarlo – altri nomi sono sul tavolo di via Bellerio, a partire da chi cerca il bis. Dopo il no incassato dai governatori (Zaia, Fedriga, Fontana e Tesei) e la rinuncia a candidare pezzi di Lega al governo, come il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, e da ultimo il passo indietro dell'attuale presidente del gruppo europeo Identità e Democrazia, Marco Zanni, Salvini punta sull'usato sicuro: a partire dalla fedelissima eurodeputata salviniana Susanna Ceccardi, ex sindaca di Cecina, pronta per il bis europeo, anche lei sicura nel collegio centrale. Tra chi proverà a restare in Ue anche Isabella Tovaglieri, Matteo Adinolfi e Anna Bonfrisco, questi ultimi due nel collegio provenienti dal Lazio. Al nord su tutti, i nomi di due big delle preferenze, come l'eurodeputato Angelo Ciocca, già vicino al Comitato Bossi, e la milanese Silvia Sardone. Una candidatura che molti danno per fatta è poi quella dell'ex portiere della Nazionale di calcio, Giovanni Galli, attuale consigliere regionale in Toscana della Lega, già con Forza Italia e candidato sindaco di Firenze contro Renzi nel 2009.  Posto in lista possibile pure per la deputata Simonetta Matone e per il marchigiano Mirco Carloni. Al Sud, Salvini ritrova l'amico Massimo Casanova, patron del Papeete e imprenditore con interessi in Puglia, e il neo-acquisto Aldo Patriciello, mister preferenze dai tempi della sua militanza con Forza Italia. Nelle isole, infine, la discussione sulle liste vede al lavoro i salviniani con gli alleati centristi, con l'udc Lorenzo Cesa e l'ex presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo. Tra i nomi certi quello di Annalisa Tardino, deputata Ue in lista per la riconferma. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni-Biden, l’incontro: crisi umanitaria a Gaza e migranti sul tavolo

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(Adnkronos) – L'atmosfera è confidenziale, 'cara Giorgia', 'caro Joe'. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato alla Casa Bianca il presidente americano Joe Biden. Meloni è stata accolta nello Studio Ovale come presidente di turno del G7 a sette mesi dal primo faccia a faccia tra i due nel luglio del 2023. "Sono felice di essere qui. Non vedo l'ora di vederti in Puglia, ti aspettiamo", ha detto la presidente del Consiglio 'invitando' il leader Usa al meeting dei Grandi in programma Borgo Egnazia, in Puglia, dal 13 al 15 giugno. Biden, un attimo prima, aveva voluto ringraziare 'Giorgia' per l'impegno dell'Italia in Ucraina e si era detto felice per il nuovo incontro con la presidente del Consiglio. Nel faccia a faccia, i due leader hanno parlato del G7 ma soprattutto di Medio Oriente, Africa, migranti, Ucraina, Intelligenza artificiale e a come dare un "booster" ai rapporti bilaterali tra i due Paesi. "La crisi in Medio Oriente è una nostra preoccupazione, dobbiamo coordinare le azioni per evitare una escalation, e sosteniamo pienamente lo sforzo di mediazione degli Stati Uniti", ha detto Meloni sollecitando Biden: "Abbiamo bisogno di concordare la nostra azione per evitare una escalation".  Per la presidente del Consiglio, la questione umanitaria "è una priorità" per l'Italia, che è "concentrata a contribuire con i propri sforzi" a una soluzione. Mentre per risolvere la crisi in Medio Oriente, l'Italia lavora per "garantire la prospettiva dei due Stati, l'unica soluzione di lungo termine". Ma Meloni ha anche insistito sull'impegno italiano per l'Africa, spiegando al suo interlocutore che "il prossimo G7 metterà una attenzione speciale sull'Africa. Ne discutiamo da tempo, l'Africa non è un continente povero , ha incredibili ricchezze umane e materiali" ma c'è "un approccio predatorio. Noi vogliamo cambiare questo approccio".  Per questo, Meloni ha lanciato una proposta a Biden: vogliamo "risolvere la crisi dei migranti" e "combattere il traffico di essere umani", per questo "sono qui per proporre una alleanza globale contro il traffico di esseri umani". Dopo il faccia a faccia, Meloni e Biden hanno avuto un bilaterale tra delegazioni dei due Paesi. Tra i partecipanti, per parte americana, anche il segretario di Stato Antony Blinken.  Dopo la firma al libro degli ospiti ("un altro incontro per rinforzare la nostra solida amicizia") e l'arrivederci a Biden, Meloni ha lasciato la Casa Bianca (senza un punto stampa) per partire alla volta di Toronto dove sabato 2 marzo sempre come presidente del G7 ha in programma l'incontro con il primo ministro canadese Justin Trudeau.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Strage Erba, si torna in aula il 16 aprile. Il pg: “Revisione inammissibile”

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(Adnkronos) – Un processo con "suggestioni mediatiche" che nell'ultimo atto perde, a sorpresa, i suoi protagonisti: prima che la pubblica accusa torni a elencare le prove granitiche contro di loro, Olindo e Rosa – condannati in via definitiva all'ergastolo per la strage di Erba – si sottraggono alle telecamere. "No" pronuncia lei alla richiesta dei giudici della seconda sezione della corte d'Appello di Brescia, chiamati a decidere sul giudizio di revisione, lui – dopo pochi secondi di indecisione – si associa alla sua volontà, riferisce chi, tra il pubblico, ha l'accesso all'aula vietata ai giornalisti.   Le tre telecamere fisse, con cui in sala stampa si può raccontare il caso, restituiscono un racconto 'invecchiato': era l'11 dicembre 2006 quando, quando sotto i colpi di spranga e coltelli, vengono uccisi Raffaella Castagna (30 anni), il figlio Youssef Marzouk di soli due anni, la nonna materna del piccolo Paola Galli (57). E' la mancina Rosa ad affondare la lama nella gola del bambino. Le fiamme appiccate cancellano le tracce, ma quando gli aggressori si chiudono alle spalle la porta dell'appartamento di Raffaella si trovano di fronte, increduli, i vicini di casa: si salva per una malformazione alla carotide Mario Frigerio brutalmente assalito da Olindo, viene colpita sulle scale e poi nella loro mansarda la moglie Valeria Cherubini (55). Dicono questo le sentenze, conformi, contro i coniugi Romano animati da un profondo odio verso la famiglia Castagna e Azouz, unico tra i parenti delle vittime a essere presente in aula. Posizione anomala la sua: è parte civile, ma crede nell'innocenza della coppia.  L'affondo della pubblica accusa arriva subito: "Siamo di fronte a una manifesta inammissibilità delle richieste di prova" e la parola "inammissibilità" viene scandita a intervalli regoli nel rimpallo degli interventi tra il procuratore generale di Brescia Guido Rispoli e l'avvocato generale dello Stato Domenico Chiaro. Contro gli imputati "c'è un poderoso movente, ci sono le lesioni inferte alle vittime da una mano sinistra meno forte e una destra più forte, i contenuti scritti da Olindo sulla Bibbia, i colloqui psichiatrici" spiega Chiaro. "C'è la mancanza di pentimento, la soddisfazione per quanto fatto. A Olindo scappa la frase 'io non ho avuto nessuna sensazione quando li ho uccisi, è stata una cosa normalissima come quando uno ammazza un coniglio". Accuse scandite mentre la coppia resta seduta in gabbia, uno accanto all'altro, lui più attento e lei con lo sguardo all'insù, in quella 'cella matrimoniale' che non è mai esistita.  "Se veramente si vuole fare chiarezza, bisogna dire che è falso che Mario Frigerio non abbia parlato già il 15 dicembre. Il povero Frigerio l'ha detto subito: 'E' stato Olindo" e "mai furono fatte pressioni" sulla coppia Romano per spingerli a confessare, "e bisogna dirlo a gran voce per difendere l'onore e la reputazione di colleghi che è stata continuamente calpestata" aggiunge l'avvocato generale. Citando 'Il grande bluff’, pellicola francese, si scaglia contro la difesa 'colpevole' di "lanciare solo sospetti", di richiamare testi già sentiti "che hanno già riferito tutto quello che potevano dire", e contro il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser che, con la sua richiesta di revisione, ha creato "un unicum nella storia italiana", ma non era titolato a redigerla o firmarla.  "Pensare che chi ha compiuto la strage di Erba sia scappato dai tetti o dal terrazzino di casa Castagna "è illogico", sostiene il pg Rispoli. "Gli assassini sono mantidi di sangue e sono armati, la corte di via Diaz è già piena di persone": gli abbaini della mansarda di Frigerio sono una tesi "inverosimile" come la terrazza di Raffaella: "Non c'è nulla, non una macchia di sangue. E' un'offesa alla logica pensare che siano passati da qui". Parole accompagnate dalle foto del sangue, lasciato sul pavimento e sulle scale della 'Palazzina del ghiaccio', ma la visione non avrebbe sortito emozioni nei due imputati. Anche la pista 'straniera' viene esclusa. "Si parla di tre extracomunitari, fermi intorno alle 20.20 davanti a via Diaz, ma qualsiasi autore della strage non si sarebbe fermato in strada". Ed è "inverosimile pensare alla criminalità organizzata", a una vendetta nei confronti di Azouz, a un contrasto nel mondo del piccolo spaccio di droga. "Le armi utilizzate, la spranghetta e il coltello, non sono quelli che utilizzerebbe la criminalità" che ha proprie 'regole': "Per quale motivo uccidere donne e bambini? Perché uccidere Frigerio e Cherubini? Ma la logica dove la buttiamo? Azouz dopo la strage dice che era 'il momento migliore della sua vita' e secondo quale logica si può pensare che la criminalità abbia agito e lui non sia terrorizzato?" sono le domande che risuonano in aula in cui, ripetutamente, si dice che la difesa non ha presentato nuove prove.  "Trovo odioso provare a mettere di mezzo la famiglia Castagna, sono parti lese di un crimine orrendo" aggiunge il procuratore generale, mentre da Erba Beppe Castagna rimarca, come fatto dai difensori delle parti civili, il rispetto per chi ha perso i suoi cari. "Le parole di Azouz sono offensive per le vittime e per noi che in tutti questi anni abbiamo difeso la verità. Azouz in tutta la sua vita ha sempre e solo lottato per se stesso. Prima ha lasciato sola Raffaella ad affrontare i vicini e a difendere suo figlio, dopo ha lottato per monetizzare al meglio il suo status di vittima".  Bisognerà ancora attendere (16 aprile la prossima udienza con la parola alle difese) per capire se sulla strage di Erba possa davvero arrivare la parola fine.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni a Washington, punto stampa non era programmato

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(Adnkronos) – "Il punto stampa del Presidente Meloni a Washington non è mai stato programmato per la necessità di partire per il Canada al termine dell'incontro alla Casa Bianca, che è inoltre slittato di quasi 45 minuti per esigenze dell'Amministrazione Usa”. Lo dice il capo Ufficio stampa di palazzo Chigi Fabrizio Alfano, in relazione alla visita della premier Giorgia Meloni a Washington. "Non c'è quindi da parte del Presidente Meloni nessun 'imbarazzo' nel rispondere ad alcune domande dei giornalisti, come da qualcuno di ipotizzato. La missione Usa-Canada non termina oggi e ci sarà occasione di approfondire le tematiche di interesse giornalistico in un punto stampa che sarà organizzato domani a Toronto", aggiunge. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lazio-Milan 0-1, gol di Okafor nel finale. Tre espulsi tra biancocelesti

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Il Milan vince 1-0 sul campo della Lazio oggi nel match in calendario per la 27esima giornata della Serie A 2023-2024. I rossoneri si impongono con il gol di Okafor, a segno all'88'. La vittoria consente alla formazione allenata da Pioli di salire a 56 punti, a -1 dal secondo posto occupato dalla Juventus. La Lazio chiude in 8 uomini. All'espulsione di Pellegrini, che rimedia il cartellino rosso al 57', si aggiungono nei minuti di recupero quelle di Marusic e Guendouzi. I biancocelesti rimangono a quota 40 e rischia di perdere terreno nella corsa all'Europa.  La prima grande occasione della partita è dei padroni di casa con Vecino all'8'. Su azione d'angolo spizzata di Felipe Anderson per la deviazione in area dell'uruguaiano che manda di un soffio a lato. All'11' ci prova Zaccagni dalla distanza ma il suo tiro è troppo centrale e Maignan para senza particolari problemi. Al 12' clamorosa incomprensione tra Florenzi e Maignan: il terzino sbaglia a toccarla sull'uscita del portiere che va a franare su Castellanos: protesta dei padroni di casa ma l'arbitro Di Bello fa continuare. Al 17' si fa vedere Giroud che prova lo stacco di testa dopo un cross dalla destra, ma non riesce a indirizzare la sfera verso la porta. Al 22' Sarri protesta per una rimessa laterale assegnata al Milan e l'arbitro lo ammonisce: il tecnico biancoceleste era diffidato e salterà il prossim match con l'Udinese per squalifica. Al 36' i rossoneri cercano uno schema da corner che non esce, ma sulla respinta arriva il tentativo al volo di Pulisic che non inquadra la porta di poco. Al 39' tentativo di fuori area di Luis Alberto, Maignan para in due tempi. Nel recupero arriva l'occasione migliore per il Milan della prima frazione. Azione rapida dei rossoneri che si sviluppa sul lato destro: Florenzi gli porta via l'uomo e Pulisic si accentra per calciare di sinistro, bravo Provedel che alza la traiettoria in angolo. In avvio di ripresa, al 3' Leao prova a sorprendere Provedel dalla distanza ma la sua conclusione non trova la porta. Al 5' Lazio in attacco, la palla messa in mezzo da Guendouzi e respinta in qualche modo dalla difesa rossonera, il Milan parte in contropiede e qualche metro fuori dell'area Pellegrini stende irregolarmente in scivolata Pulisic e prende il giallo. Sette minuti dopo Pellegrini subisce un'altra ammonizione e lascia i suoi in dieci uomini: L'ex terzino della Juventus chiede di far uscire la palla dopo uno scontro di gioco dei compagni, Pulisic scappa via e lui lo trattiene: l'arbitro estrae il secondo giallo e lo espelle. Grandi protesta da parte laziale e giallo anche per Romagnoli. Al 20' bella azione dei rossoneri, con l'appoggio centrale per il sinistro di Giroud che calcia centrale, graziando gli avversari. Al 28' chance per gli ospiti: diagonale di Reijnders, ben servito sul taglio da Calabria, palla deviata e Okafor che non ci arriva di un soffio. Alla mezz'ora la Lazio risponde in contropiede, con Isaksen che riesce a passare in mezzo per Immobile che calcia fuori da pochi passi. Un minuto dopo gol annullato al Milan: gli ospiti sfondano sulla sinistra con Leao che mette la palla in mezzo e, complice una deviazione, beffa Provedel per il vantaggio. Il Var, però, lo annulla per offside. Al 37' Reijnders prova una conclusione difficile dal vertice destro dell'area di rigore: palla che termina fuori di poco. Al 43' arriva il gol partita per il Milan. Grande azione personale di Theo Hernandez che serve Leao: appoggio centrale per Okafor e primo tentativo respinto da Provedel, sulla ribattuta Gila mura Giroud ma arriva il terzo tiro di Okafor che piega le mani del portiere. Nel recupero arrivano altre due espulsioni per i capitolini: prima Marusic, reo di qualche parolina di troppo all'arbitro dopo un fallo, poi Guendouzi per un fallo di reazione su Pulisic. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lite tra vicini a Palermo, pitbull attacca donna incinta

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(Adnkronos) – Una donna e la figlia, in stato di gravidanza, sono state aggredite da un pitbull questa sera durante una lite condominiale. E' accaduto a Bagheria (Palermo). Secondo una prima ricostruzione, le due donne si sarebbero presentata dalla vicina di casa per una discussione ma la situazione sarebbe degenerata e all'improvviso il cane avrebbe aggredito la donna e la figlia 35enne. Le due donne hanno subito ferite varie sul corpo, anche in viso e sono ricoverate al Policlinico di Palermo. La donna incinta rischia di perdere il bambino in grembo. Indagano i Carabinieri.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 1 marzo

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(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, 1 marzo 2024. Centrati due '5' che vincono 65.377 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 69,2 milioni di euro dopo la penultima estrazione della settimana. Il Superenalotto offre un'altra chance domani, sabato 2 marzo, con l'ultimo appuntamento della settimana. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto ad una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.  Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.  E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.  Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 5, 16, 44, 61, 80, 90. Numero Jolly: 25. Numero Superstar: 16.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Biden e la gaffe nel colloquio con Meloni: Gaza diventa Ucraina

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(Adnkronos) – Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è reso protagonista di una piccola gaffe durante il colloquio alla Casa Bianca con la presidente del consiglio Giorgia Meloni. Durante il passaggio in cui annunciava il lancio dagli aerei di aiuti su Gaza, ha confuso l'enclave palestinese con l'Ucraina e ha detto: "Nei prossimi giorni, ci uniremo ai nostri amici in Giordania e ad altri per effettuare lanci di cibo e rifornimenti aggiuntivi in Ucraina e cercheremo di continuare ad aprire altre strade verso l'Ucraina, inclusa la possibilità di un corridoio marittimo per consegnare grandi quantità di assistenza umanitaria". Biden ha aperto le sue dichiarazioni alla Casa Bianca dicendo di aver cantato la canzone "Georgia on my mind" di Ray Charles mentre Meloni si stava dirigendo nello Studio Ovale. "Ma molti di voi non sanno neanche chi sia Ray Charles", ha scherzato il presidente, che ha quindi anticipato che nel corso del successivo colloquio con la premier si sarebbe discusso di Ucraina.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele-Hamas, Meloni a Biden: “Italia sostiene mediazione Usa”

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(Adnkronos) – "La crisi in Medio Oriente è una nostra preoccupazione, dobbiamo coordinare le azioni per evitare un'escalation e sosteniamo pienamente lo sforzo di mediazione degli Stati Uniti". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, nell’incontro alla Casa Bianca a Washington. La questione umanitaria “è una priorità” per l’Italia, dice Meloni, spiegando che il nostro Paese è “concentrato a contribuire con i propri sforzi” a una soluzione. Lavoriamo per “garantire la prospettiva dei due Stati, l’unica soluzione di lungo termine”. "Italia e Stati Uniti sono grandi alleati e grandi amici, ci proteggiamo l'uno con l'altro" ha detto Biden. I nostri Paesi, replica Meloni, devono “dare una spinta alle loro relazioni. Nel nostro ultimo incontro avevamo dettato di aumentare le nostre relazioni. Lo abbiamo fatto, hanno toccato livelli mai visti. Abbiamo fatto un buon lavoro, ma c’è da fare di meglio”. I civili di Gaza sono "disperati", "c'è bisogno di fare di più e gli Stati Uniti faranno di più. Nei prossimi giorni, ha detto Biden, ci uniremo ai nostri amici della Giordania ed altri e lanceremo cibo e rifornimenti aggiuntivi per via aerea" sull'enclave. "Insisteremo affinché Israele faciliti (l'ingresso a Gaza, ndr.) di più camion e (apra, ndr.) più rotte per fornire a sempre più persone l'aiuto di cui hanno bisogno. Non ci sono scuse, perché la verità è che gli aiuti che arrivano a Gaza adesso non sono neanche lontanamente sufficienti. Vite innocenti, anche di bambini, sono in gioco". "Stiamo cercando di raggiungere un accordo tra Israele e Hamas" che preveda "la restituzione degli ostaggi ed il cessate il fuoco immediato a Gaza per almeno le prossime sei settimane, e consentire l'aumento degli aiuti alla popolazione di tutta la Striscia di Gaza, non solo il Sud". Vogliamo “risolvere la crisi dei migranti” e “combattere il traffico di essere umani”, ha detto la premier Meloni, per questo “sono qui per proporre un'alleanza globale contro il traffico di esseri umani”. “Il prossimo G7 metterà una attenzione speciale sull’Africa. Ne discutiamo da tempo, l’Africa non è un continente povero , ha incredibili ricchezze umane e materiali” ma c’è “un approccio predatorio". "Noi vogliamo cambiare questo approccio” avverte.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chico Forti, chi è: la sua storia, dalla condanna al rientro in Italia

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(Adnkronos) –
Si avvicina il momento del rientro in Italia per Chico Forti. Sessantacinquenne, trentino, campione di windsurf, produttore televisivo e cineoperatore d'assalto, Enrico Chico Forti negli Usa sconta una condanna per l'omicidio di Dale Pike. È in carcere da quasi 24 anni: ha rischiato la sedia elettrica, è stato condannato all'ergastolo senza appello. Ora, dopo l'ok al trasferimento firmato dagli Usa, si avvicina il momento del rientro in Italia, come ha annunciato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Washington. Dal 15 giugno 2000, giorno del verdetto, Forti si dice vittima di un complotto. Pike fu trovato morto in un boschetto che limita una spiaggia, a poca distanza dal parcheggio dove lui stesso aveva chiesto a Forti di accompagnarlo, dopo averlo prelevato all'aeroporto. La morte fu fatta risalire tra le ore 20 e 22 del giorno precedente, poco tempo dopo il suo commiato da Enrico Forti. Secondo la sentenza, non appellabile, Forti è stato condannato all'ergastolo per "aver personalmente e/o con altra persona o persone allo stato ancora ignote, agendo come istigatore e in compartecipazione, ciascuno per la propria condotta partecipata, e/o in esecuzione di un comune progetto delittuoso, provocato, dolosamente e preordinatamene, la morte di Dale Pike". La storia di Forti è legata a doppio filo all’omicidio di Gianni Versace, avvenuto il 15 luglio 1997, a Miami Beach, due chilometri in linea d’aria dal luogo dove, sette mesi dopo (il 15 febbraio 1998), fu trovato cadavere Dale Pike, ucciso fra l’altro con lo stesso tipo di pistola che esplose i suoi colpi mortali contro Versace; due proiettili alla testa, come per Pike. Nel marzo 2021, una prima svolta annunciata da Luigi Di Maio, all'epoca ministro degli Esteri: "Chico Forti è stato trasferito in un altro penitenziario americano, dove si collocano i detenuti in attesa trasferimento", le parole di Di Maio all'epoca.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chico Forti torna in Italia, l’annuncio di Meloni – Video

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(Adnkronos) – Chico Forti torna in Italia. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, annuncia che Forti, dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, rientrerà nel nostro paese. "E' stata appena firmata l'autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti", dice Meloni in un videomessaggio da Washington.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giorgia Meloni: “Chico Forti sarà trasferito in Italia dagli Usa”

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(Adnkronos) – Chico Forti sarà trasferito in Italia dagli Stati Uniti. Lo annuncia la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, da Washington, dove si trova per incontrare il presidente degli Usa, Joe Biden. "Sono felice di annunciare che, dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti, è stata appena firmata l'autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti", dice Meloni in un video messaggio. "Un risultato frutto dell'impegno diplomatico di questo governo, della collaborazione con il governo dello Stato della Florida e con il governo federale degli Stati Uniti che ringrazio. E' un giorno di gioia per Chico, per la sua famiglia e per tutti noi. Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. E ora aspettiamo in Italia Chico", aggiunge. Chico Forti, pseudonimo di Enrico Forti, trentino, è un ex velista e produttore televisivo italiano, oggi 65enne, detenuto in carcere dall'ottobre del 1999 e condannato all'ergastolo nel penitenziario di Florida City per l'omicidio di Dale Pike, omicidio del quale si è sempre professato innocente. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Vannacci e la tentazione della politica: “Devo scegliere se candidarmi e con chi”

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(Adnkronos) – Per ora non dice né sì né no il generale Roberto Vannacci a un suo impegno diretto in politica ,ma la tentazione c'è. "Le persone vogliono sapere" se mi candiderò "ma mi piace essere il padrone del mio destino, e quindi è una decisione che riguarda la mia vita, la mia famiglia, il mio futuro e che prenderò da solo. Una volta che l’avrò presa la comunicherò a tutti gli altri”, dice a margine di un talk a Milano replicando a chi gli chiedeva di una sua possibile candidatura alle prossime elezioni europee. "Si tratta di scegliere tra tanti partiti, le richieste sono tante – sottolinea – ma si tratta anche di scegliere se candidarmi o no. In questo momento devo scegliere se partecipare o no”. Quanto alla tempistiche per sciogliere le riserve “non mi sono fatto un piano a riguardo – assicura Vannacci -. Il giorno che avrò finito di valutare tutti i fattori senza problemi lo dirò”.  Quanto alle inchieste giudiziarie che lo riguardano lui frena: "Sono notizie giornalistiche, aspetto le carte, questioni di servizio di cui non parlo. Sono sereno e non mi sono mai detto perseguitato. Non ho mai pensato ai complotti, quello che è successo è di fronte agli occhi di tutti. Sono molto sereno – ribadisce – vado avanti per la mia strada e continuo a fare la mia vita”. Quanto all’accusa per istigazione all'odio razziale per il suo libro ‘Il mondo al contrario’, “è infondata – afferma Vannacci – istigare all'odio vuol dire qualcosa… nel mio libro non c'è una frase che può essere paragonata" all’istigazione all'odio razziale.  E a chi gli chiede cosa pensi degli scontri che si sono verificati ai cortei di Pisa e Torino è netto: "Il diritto alla manifestazione è sacrosanto ma è soggetto alle regole e le forze dell'ordine sono lì per far rispettare le regole. Non credo ci sia repressione del dissenso. E’ chiaro – afferma – che mi schiero con la polizia e con chi tutela l'ordine pubblico. Io non ho mai manifestato in vita mia ma ho fatto tante cose e non mi sono mai sentito represso”.  Quindi racconta che “nel 2006-2007 sono stato al Gay Pride, mi fermai a Piazza San Giovanni a Roma con una mia amica, andammo a vederlo. Era estate e non ero in uniforme". Ma, aggiunge, "il genoma dall’omosessualità non è ancora stato trovato” Quanto al razzismo, ha detto di essere "contrario" ricordando che "la parola ‘razza’ esiste nella Costituzione".  Quanto alle polemiche sulle sue parole in merito alla gonna sfoggiata da Marco Mengoni a Sanremo, Vannacci rimarca: “Non mi piace l'ostentazione e le cose eccentriche" e che "se vedo un uomo che va in gonna voglio essere libero di mettermi a ridere". Incalzato da una folla di giornalisti, Vannacci non si è voluto definire antifascista, dicendo che il fascismo “è un periodo storico finito 80 anni fa” e che “non ci sono persone che si dicono contrarie all’antica Roma”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chiara Ferragni riceve il Tapiro di ‘Striscia’: “Non ho abbandonato Fedez”

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(Adnkronos) – "Non ho abbandonato Federico e questa non è una strategia di comunicazione". Chiara Ferragni, dopo le voci sulla separazione da Fedez, risponde così a Striscia la Notizia che la 'premia' con un Tapiro d'oro. "Non ho abbandonato Federico e questa non è una strategia di comunicazione. Mi piacerebbe lo fosse, ma non sono così stratega: purtroppo è un periodo molto doloroso. Penso che nessuno sia contento", dice l'imprenditrice a Valerio Staffelli. E quando l'inviato del tg satirico le chiede "sviluppi sul Pandoro Gate e sulle altrettanto discusse campagne di beneficenza legate alle uova di Pasqua e alle bambole", l’influencer risponde: "Non nego quello che è successo, ma siamo fiduciosi che tutto verrà chiarito. Ribadisco che non c’è alcuno schema". Ferragni è al centro di un'inchiesta per le attività di beneficenza ed è stata sanzionata dall'Antitrust con una multa da 1 milione di euro. Due società che fanno capo all'imprenditrice hanno presentato ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Strage Palermo, sì a perizia psichiatrica su Giovanni Barreca

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(Adnkronos) – Sarà eseguita la perizia psichiatrica sul Giovanni Barreca, il muratore di 54 anni che si è autoaccusato di avere ucciso la moglie Antonella Salamone di 40 anni e i due figli, Kevin di 16 anni e Emanuel di 5 anni, nella loro casa di Altavilla Milicia. Il gip del tribunale di Termini Imerese ha autorizzato il legale dell'uomo a procedere con la consulenza psichiatrica di parte. In carcere con Barreca ci sono anche la figlia 17enne e una coppia, Massimo Carandente e Sabrina Fina, tutti accusati di omicidio e soppressione di cadavere.  Salamone e i suoi due figli, scrive il gip di Termini Imerese nella convalida dell'arresto, "sono stati torturati attraverso l'uso di un asciugacapelli rovente su alcune parti dei loro corpi e sulla bocca, attraverso l'uso di alcuni attrezzi da camino incandescenti su varie parti del corpo, sono stati colpiti più volte con una padella". "Al piccolo Emmanuel veniva, inoltre, iniettato del caffè amaro in bocca al fine di indurlo al vomito e il povero Kevin veniva legato alle mani e ai piedi con delle catene dietro la schiena in modo da impedirgli al respirazione, sebbene lo stesso abbia strenuamente tentato di difendersi provando ad aggredire la coppia Carandente-Fina" che avrebbe aiutato Barreca a uccidere i familiari per "liberarli dal demonio". "Ogni particolare rende particolarmente atroce la dinamica criminale posta in essere dagli indagati, con particolare pervicacia ed intenzionalità", si legge nell'atto. Massimo Carandente e Sabina Fina "hanno agito in preda ad una forma di delirio mistico, da quanto rappresentato dall'unica testimone oculare delle torture e delle uccisioni dei familiari, ritenendo di agire in esecuzione della volontà di Dio per allontanare i demoni presenti all'interno di quel nucleo familiare". "Tale forma di delirio non può ritenersi però, in alcun modo, un frangente di estemporanea perdita di controllo, in quanto la loro ferma convinzione ha portato i tre correi a riunirsi per giorni all'interno dell'abitazione familiare Barreca-Salamone ponendo in essere diversi agiti criminosi ai danni delle stesse vittime, prima di decidere consapevolmente di cagionarne la morte in modo particolarmente efferato". "Il corpo di Antonella Salamone veniva addirittura dato alle fiamme ed il suo cadavere veniva occultato dagli stessi indagati, alla presenza dei tre figli della stessa, i quali sono stati costretti a presenziare a tali atroci gesti ai danni della loro madre", scrive ancora il gip. L'autopsia, eseguita sui corpi delle tre vittime, conferma sevizie e torture. Il medico legale ha confermato l'esistenza di traumi ripetuti e anche tracce compatibili, in particolare, con delle bruciature sui corpi di Kevin ed Emanuel Barreca. La donna sarebbe stata data alle fiamme dopo i riti a cui sarebbe stata sottoposta dal marito Giovanni Barreca, ma anche dall'altra figlia diciassettenne, e dalla coppia di palermitani Carandente e Fina. L'unica sopravvissuta alla strage familiare, la ragazza di 17 anni arrestata con l'accusa di avere partecipato al triplice omicidio non è stata né drogata né sedata. La 17enne è indagata dalla procura dei minori di Palermo per concorso in omicidio.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gp Bahrain, Verstappen in pole e Leclerc secondo con Ferrari

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(Adnkronos) – Max Verstappen in pole position nel Gp del Bahrain, che domani 2 marzo apre il Mondiale 2024 di Formula 1, davanti alla Ferrari di Chalres Leclerc. Il pilota olandese della Red Bull, campione del mondo in carica, ha conquistato la 34esima pole della carriera. Verstappen. ha ottenuto il miglior tempo nelle qualifiche girando in 1'29''179 e ha preceduto la Ferrari di Leclerc (+0''228). Il monegasco ha ottenuto il secondo tempo e partirà in prima fila. In terza posizione la Mercedes del britannico George Russell (+0''306), che apre la terza fila completata dalla Ferrari dello spagnolo Carlos Sainz (+0''328), quarto in griglia. Il messicano Sergio Perez (+0''358), alla guida dell'altra Red Bull, ha ottenuto il quinto tempo e in terza fila sarà affiancato dalla Aston Martin dello spagnolo Fernando Alonso (+0''363). In quarta fila le McLaren di Lando Norris (+0''435) e Oscar Piastri (+0''504). Nona posizione per la Mercedes di Lewis Hamilton (+0''531). Il pilota di Stevenage, all'ultimo Mondiale con la Mercedes prima del passaggio alla Ferrari nel 2025, inizia la stagione in quinta fila, accanto alla Haas di Nico Hulkenberg (+1''323).  Il potenziale della Ferrari è emerso anche nella terza e ultima sessione di prove libere con il miglior tempo per Sainz. Il pilota spagnolo del Cavallino ha girato in 1'30''824 precedendo la Aston Martin del connazionale Alonso (1'30''965) e la Red Bull di Verstappen (1'31''062). Alle spalle della monoposto del campione del mondo la Ferrari di Leclerc (1'31''094), in un duello riproposto poi nelle qualifiche. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Re Carlo e le foto di Harry conservate a Clarence House

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(Adnkronos) – I rapporti tra re Carlo e suo figlio Harry sono tesi, sempre più distanti dopo che il duca di Sussex ha deciso di rinunciare al titolo di 'Sua Altezza reale' e di vivere in California insieme alla moglie Meghan e ai due figli. Ma nella residenza di Clarence House re Carlo conserva ancora alcune fotografie intime del secondogenito 'ribelle', un primo piano che lo ritrae sorridente quando era adolescente e un secondo scatto poco più che ventenne. Foto incorniciate nella Garden Room accanto a quelle della defunta regina madre Elisabetta II in occasione del suo novantesimo compleanno o del nipote George, ora 10 anni, quando era neonato, in braccio al nonno. Foto che sono apparse in bellavista in un video condiviso su 'X' dalla First Lady Olena Zelenska, ricevuta a Clarence House dalla regina Camilla. Alcuni scatti ritraggono proprio lei e re Carlo insieme, mentre non c'è alcuna fotografia recente di Harry. Anche se i rapporti tra i due sembrano essere migliorati dopo che Harry si è recato a Londra per far visita al padre in seguito alla diagnosi di un tumore. —internazionale/royalfamilynewswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Corteo Pisa, “poliziotti hanno contribuito a loro stessa individuazione”

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(Adnkronos) – Ci sono risvolti a una settimana dalle manganellate agli studenti ai cortei di Pisa e Firenze. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha reso noto che ''i poliziotti impiegati in divisa e con il casco protettivo durante la manifestazione del 23 febbraio a Pisa hanno contribuito fattivamente alla loro specifica individuazione. Le risultanze sono state trasmesse all'autorità giudiziaria''. Ieri il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, presentando l'informativa alla Camera sulle manifestazioni del 23 febbraio, ha ribadito che "come è stato chiarito fin dal primo giorno, sono in corso verifiche da parte del Dipartimento della Pubblica Sicurezza sullo svolgimento degli eventi, verifiche che verranno svolte con rigore e trasparenza''. ''In un clima di piena collaborazione tra polizia e inquirenti, sono anche in corso indagini da parte della magistratura che faranno piena luce su quello che è accaduto, anche grazie a una completa documentazione messa subito a disposizione, compreso il materiale videofotografico realizzato dalla Digos durante le manifestazioni, secondo una prassi consolidata, adottata per garantire la massima trasparenza delle attività svolte in ogni circostanza'', ha aggiunto Piantedosi.  Il giorno dopo le manifestazioni la nota dell'ufficio stampa del Quirinale, in cui si leggeva che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "ha fatto presente al ministro dell’Interno", Matteo Piantedosi, "trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)