Geolier e i fischi a Sanremo: “Esibizione più brutta della mia vita”

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(Adnkronos) – "E' stata una delle esibizioni più brutte. Anzi, la più brutta…". Geolier, vincitore nella quarta serata del Festival di Sanremo 2024 dedicata a cover e duetti, al Corriere della Sera non nasconde l'amarezza per l'epilogo, con i fischi del teatro Ariston per la classifica. Il rapper napoletano si è esibito con Guè, Lucè e Gigi D'Alessio. Alla fine, primo posto davanti a Angelina Mango in una serata impreziosita da una serie di esibizioni di altissimo livello, con la presenza di mostri sacri sul palco: da Riccardo Cocciante a Roberto Vecchioni fino a Skin. "Ho fatto di tutto per portare sul palco questi 3 mostri. Poi, vincere e andare sul palco con le persone che fischiano, che si alzano e se ne vanno… E' stata una delle esibizioni più brutte. Anzi, la più brutta…", dice Geolier. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Myrta Merlino: “Fischi al napoletano Geolier, vergogna Sanremo”

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(Adnkronos) – Geolier sepolto dai fischi a Sanremo perché è napoletano. Myrta Merlino, conduttrice di Pomeriggio Cinque, ritiene che il pubblico del teatro Ariston abbia contestato la classifica della quarta serata del Festival per un motivo preciso. "Geolier, ragazzo di talento idolatrato da tutti gli adolescenti d'Italia per il genere musicale che rappresenta, non vince in quanto napoletano ma viene fischiato in quanto napoletano. Il pubblico in sala si vergogni", scrive su X la giornalista, che si sofferma anche sull'esibizione di Ghali. L'artista, nella serata delle cover, ha unito nel su medley Italia e Tunisia. "Ghali forse non è andato a Sanremo per vincere il Festival ma sicuramente ci è andato per svegliare le nostre coscienze. Bravo Ghali, non c'è italiano più vero di te", scrive Merlino.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

A carnevale poche chiacchiere (o frappe): quattro caloriche come un piatto di pasta

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(Adnkronos) – Gustose, fritte e cosparse di zucchero, le chiacchiere o frappe sono il must del Carnevale. "Trattandosi di dolci, sono da considerarsi alimenti molto calorici, tanto che appena 4 chiacchiere di medie dimensioni forniscono lo stesso apporto energetico di un piatto di pasta al pomodoro. Dal punto di vista nutrizionale ricordiamo che le chiacchiere sono cariche di carboidrati, povere di fibre e proteine, con lo zucchero che la fa da padrone. Tra l'altro, olio o burro forniscono un importante apporto di grassi, che contribuisce a trasformare le chiacchiere in un'autentica bomba calorica alla quale accostarsi con parsimonia e moderazione". Lo spiega all'Adnkronos Salute l'immunologo Mauro Minelli, docente di Dietetica e Nutrizione umana della Lum – Libera Università Mediterranea 'Giuseppe Degennaro' di Bari.  "I fritti nel grasso di maiale venivano preparati nell'antica Roma in occasione dei Saturnali e dei Baccanali, mentre in epoca cristiana si consumano prima dell'arrivo della Quaresima che richiede il precetto del digiuno – ricorda Minelli – Si tratta di dolci ottenuti grazie ad un impasto di farina, uova, zucchero, olio o burro ed eventuale aggiunta di liquori, che viene steso, sezionato e poi fritto. Una volta raggiunta la giusta doratura e croccantezza, le chiacchiere vengono guarnite e ricoperte di zucchero a velo". "Sconsiglieremo pertanto le chiacchiere ai soggetti diabetici o alle persone in sovrappeso", raccomanda lo specialista. "Suggeriremo prudenza – aggiunge – a chi dovesse soffrire di disturbi gastrointestinali, specie se le chiacchiere dovessero essere preparate con olio di semi, perché i processi di ossidazione a cui va incontro quest'olio fritto ad alte temperature possono disturbare i processi digestivi e danneggiare organi vitali come, ad esempio, il fegato. Le chiacchiere – avverte poi Minelli – non sono indicate per chi soffre di ipercolesterolemia, perché i grassi saturi presenti concorrono a far aumentare i livelli ematici del cosiddetto colesterolo cattivo, con conseguenze poco piacevoli per il sistema cardiocircolatorio". Per legare le chiacchiere o frappe ai concetti di salute e benessere, suggerisce l'esperto, "si potrebbe sostituire alla farina raffinata quella integrale, più ricca di fibre, e magari friggere i dolci nell'olio d'oliva e non in quello di semi. Il suggerimento più importante, però – conclude – è indirizzato a un consumo controllato e consapevole, per non dover rinunciare mai al gusto".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Prato, trasportatore ucciso a coltellate in una rapina: caccia a due persone

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(Adnkronos) – Un trasportatore di origine indiana è stato ucciso a coltellate, nella notte, probabilmente nel corso di una rapina. E' accaduto in una frazione di Carmignano, in provincia di Prato. Sono in corso le indagini dei carabinieri. Al vaglio i filmati delle telecamere di zona e sarebbero in corso le ricerche di due persone. Dalla ricostruzione dei carabinieri l'uomo, che vive in Lombardia, era andato nel distretto tessile di Prato, come faceva di frequente, per ritirare abiti da esportare in Germania. A lanciare l'allarme sarebbero stati alcuni colleghi, che si trovavano su un altro mezzo, e non l'hanno visto tornare, hanno iniziato a cercarlo e lo hanno trovato morto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, Amadeus nella storia: venerdì con lo share più alto di sempre

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(Adnkronos) – Sanremo 2024, Amadeus entra nella storia con lo share medio più alto di sempre per una serata del venerdì: il 67,8% degli italiani con la tv accesa ha guardato il festival nella serata dedicata alle cover e ai duetti. Il dato dello share medio è l'unico confrontabile dal 1987, anno dell'introduzione dell'Auditel, ad oggi, perché alcune edizioni durarono quattro serate e non cinque e in altre i dati d'ascolto non furono divisi in più parti. Il record precedente apparteneva proprio al primo anno Auditel, al Sanremo del 1987, edizione condotta da Pippo Baudo e vinta da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi con 'Si può dare di più'.  Nel dettaglio, la quarta serata del festival è stata vista in media, dalle 21.25 all'1.59, da 11.893.000 spettatori con il 67,8% di share. L'anno scorso la media della serata cover era stata, dalle 21.25 all'1.59, di 11.121.000 spettatori con il 66,5% di share.  La prima parte della serata di ieri è stata vista, dalle 21.25 alle 23.35, da 15.531.000 spettatori con il 65,1% di share. La seconda parte, dalle 23.38 all'1.59, è stata seguita da 8.398.000 spettatori con il 73,2% di share.  L'anno scorso, nella quarta serata, la prima parte fu seguita, dalle 21.25 alle 23.41, da 15.046.000 spettatori con il 65,2% di share. E la seconda parte, dalle 23.44 all'1.59, da 7.041.000 spettatori con il 69,7% di share.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ue, c’è l’accordo su riforma patto stabilità

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(Adnkronos) – I negoziatori del Consiglio e del Parlamento Europeo hanno raggiunto a Bruxelles a tarda notte un'intesa sulla riforma della governance economica dell'Ue, dopo una lunga maratona negoziale. L'impianto della riforma resta quello stabilito nell'intesa raggiunta dagli Stati membri nel Consiglio nello scorso dicembre: rimangono, in particolare, le salvaguardie numeriche volute dalla Germania sul debito e sul deficit (riduzione del debito dell'1% annuo se il debito supera il 90% del Pil; deficit all'1,5% nei periodi di crescita per chi sfora il tetto del 3%, in modo da costruire 'cuscinetti' per il futuro).  Gli Stati concordano piani pluriennali con la Commissione, per periodi di 4 anni, estendibili fino a 7 se prevedono investimenti e riforme. Il patto appare migliorativo rispetto a quello in vigore fino alla pandemia di Covid-19, che era prociclico e ostacolava gli investimenti. Il testo delle norme concordato in via provvisoria passerà ora in Parlamento per il voto in plenaria e poi al Consiglio per l'approvazione finale. I primi piani nazionali dovranno essere presentati entro il 20 settembre 2024. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ecco il maltempo, è arrivata la pioggia: tutta Italia sott’acqua

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(Adnkronos) – Maltempo sull'Italia: dopo 20 giorni è arrivata la pioggia. Il ciclone Pulcinella ha raggiunto il nostro Paese e rovinerà il carnevale degli italiani, dicono gli esperti del sito www.iLMeteo.it. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, comunica che la giornata odierna sarà la peggiore in fatto di precipitazioni, infatti la pioggia bagnerà tutto il Paese. Le precipitazioni risulteranno più forti sulla Liguria, lungo le coste tirreniche, sul Friuli Venezia Giulia e sui settori alpini e prealpini. La perturbazione pilotata dal ciclone sarà alimentata da intensi venti di Scirocco che potranno soffiare fino a 90 km/h, provocando mareggiate lungo le coste più esposte. E poi ci sarà anche la neve. I fiocchi bianchi scenderanno copiosi sull’arco alpino mediamente sopra i 1200-1400 metri, accumulando anche 1 metro di neve intorno a 2000 metri. Sugli Appennini invece la neve cadrà soltanto al di sopra dei 1500-1700 metri. Nella giornata di domenica pioverà ancora, ma è atteso un lento miglioramento a partire dal pomeriggio, specialmente al Nordovest, sulla fascia adriatica centro-meridionale, sui settori ionici e sulla Sardegna orientale. Proseguiranno le nevicate sulle Alpi, a quote un po’ più basse e grosso modo dai 1000 metri a ridosso dei confini, dai 1500 metri sui rilievi centrali. Sotto il profilo termico, dato che continueranno a soffiare i venti miti di Scirocco, le temperature non caleranno di molto, soltanto di una manciata di gradi di giorno, mentre tenderanno ad aumentare di notte avvicinandosi addirittura ai valori diurni.  Il ciclone Pulcinella comincerà ad allontanarsi rapidamente dall’Italia già nel corso di lunedì quando il sole tornerà a splendere su gran parte del Centro-Nord. Nei giorni successivi il temporaneo aumento della pressione garantirà un tempo soleggiato con il giorno di San Valentino davvero mite per la stagione.  NEL DETTAGLIO
 Sabato 10. Al nord: maltempo con tanta neve sulle Alpi. Al centro: maltempo. Al sud: maltempo in arrivo. Domenica 11. Al nord: ancora maltempo ma con attenuazione pomeridiana. Al centro: maltempo. Al sud: maltempo. Lunedì 12. Al nord: in gran parte soleggiato; possibili banchi di nebbia sulle pianure. Al centro: instabile sul versante adriatico. Al sud: piogge e possibili temporali su gran parte dei settori. Tendenza: lento ritorno a condizioni di tempo maggiormente stabile dappertutto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gaza: “110 morti in attacchi Israele la scorsa notte, 25 le vittime a Rafah”

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(Adnkronos) – Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, afferma che almeno 110 persone, fra cui 25 a Rafah, sono rimaste uccise in attacchi israeliani la scorsa notte. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, attacco russo a stazione benzina di Kharkiv: almeno 7 morti

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(Adnkronos) – Almeno sette persone, fra cui tre bambini piccoli, sono morte in seguito ad un attacco di droni russi la scorsa notte contro una stazione di benzina a Kharkiv, in Ucraina orientale. Il raid ha provocato una fuoriuscita di benzina e un incendio che ha coinvolto 14 edifici residenziali, riferiscono i media ucraini. Almeno 50 persone sono state evacuate dalle loro case.  Le operazioni di soccorso e la conta delle vittime sono andate avanti per tutta la notte. Vi sono diversi feriti con ustioni o intossicati dal fumo. Alle sette del mattino ora locale si contavano sette morti, fra cui un neonato e due bambini di quattro e sette anni, ha reso noto il capo della polizia dell'oblast di Kharkiv, Volodymyr Tymoshko, citato da Ukrainska Pravda.  I russi hanno attaccato la scorsa notte l'Ucraina con 31 droni, 23 dei quali sono stati abbattuti. Lo ha reso noto su Telegram l'aviazione ucraina. Lanciati dalla città russa di Balaklava, dall'oblast russo di Kursk e dalla Crimea occupata, i droni hanno preso di mira non solo Kharkiv ma anche la regione ucraina di Odessa.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terremoto in provincia di Parma, ancora scosse nella notte

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(Adnkronos) – Continua lo sciame sismico in provincia di Parma. Nella notte si sono registrate altre scosse di terremoto fino a una magnitudo 2.6. Ieri alle ore 13.06 si era registrata una forte scossa di magnitudo 4.2 con epicentro vicino a Calestano. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, Geolier vince serata cover davanti ad Angelina Mango: fischi all’Ariston

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(Adnkronos) – La quarta serata del festival di Sanremo 2024 dedicata alle cover e ai duetti regala emozioni, commozione e contestazione finale. Geolier vince il Premio della serata cover e all'Ariston partono i fischi. Il rapper napoletano è al primo posto con il medley 'Strade' eseguito insieme a Guè, Luchè e Gigi D'Alessio. Al secondo posto della Top 5 della quarta serata Angelina Mango che ha omaggiato il padre Pino con 'La Rondine', al terzo posto Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia sulle note di 'Sweet Dreams', al quarto Ghali con Ratchopper nel medley 'Italiano Vero', al quinto Alfa con Roberto Vecchioni nel brano 'Sogna ragazzo sogna'. All'annuncio del vincitore da parte di Amadeus, la platea ha espresso fischiando il suo dissenso. "Il pubblico in sala non è d'accordo con quello delle giurie votanti, a volte capita che non coincidano", ha detto Amadeus. La serata ha visto tutti e trenta i cantanti in gara esibirsi nelle cover con altri artisti. Ovazione e 'Gianna! Gianna!' per Gianna Nannini, tornata al festival per accompagnare nel duetto Rose Villain. L'Ariston si infiamma con Umberto Tozzi e i suoi successi nel medley con i The Kolors. Standing ovation dopo le esibizioni di Alfa e Roberto Vecchioni, Irama e Riccardo Cocciante e Santi Francesi in duetto con Skin che incanta con la sua voce straordinaria. Commuove l'omaggio di Angelina Mango al papà Pino sulle note di 'La Rondine', accompagnata dal quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma. E' ancora standing ovation al grido di 'Pino-Pino' mentre Angelina e lo stesso Amadeus prendono tempo perché entrambi con gli occhi bagnati di lacrime.  Al festival, dopo l'esibizione, arriva un nuovo appello di Dargen D'Amico per il 'cessate il fuoco' dopo quello della prima serata. L'appello di BigMama è "per tutte le donne: non abbiate paura. Fate sentire la vostra voce. Quando serve denunciate". Co-conduttrice della serata Lorella Cuccarini: la showgirl, che ha chiesto di non iniziare scendendo le scale, entra all'Ariston dall'ingresso sulle note dei suoi più grandi successi e il pubblico si scalda e balla. Poi il colpo di teatro: Fiorello, già protagonista di un'incursione sul palco a inizio serata, entra in scena imitando il ballerino Manuel Franjo, e balla un'improbabile 'Sugar Sugar' con Cuccarini. "La prima cosa che voglio dire è che non firmo la liberatoria", ironizza Fiore, "non per il ballo, ma per 'los cabellos'", dice riferendosi alla surreale parrucca. All'Ariston ci sono il pilota di MotoGp Pecco Bagnaia, Margherita Buy ed Elena Sofia Ricci e la pattinatrice Carolina Kostner. Sul palco galleggiante Gigi D'Agostino e da quello in piazza Colombo Arisa. Tornano i Jalisse, che si esibiscono con 'Fiumi di parole', brano con cui vinsero 27 anni fa. Dirigono l'orchestra Leonardo De Amicis e Beppe Vessicchio che, per l'occasione, torna anche lui al festival. A Sanremo arriva la protesta dei trattori. Dal palco Amadeus legge una sintesi del documento del collettivo 'Riscatto Agricolo' consegnato al festival. "Chiediamo una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori", è scritto in uno dei passaggi del documento. "Noi agricoltori – legge ancora il direttore artistico – non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno. Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Houthi: “Avanti con attacchi in Mar Rosso fino a stop aggressione a Gaza”

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(Adnkronos) – Gli attacchi in Mar Rosso "continueranno fin quando non finirà l'aggressione a Gaza". Gli Houthi tornano a ribadirlo attraverso il negoziatore e portavoce dei ribelli dello Yemen, Mohammed Abdulsalam. "Le operazioni militari nel Mar Rosso colpiscono navi israeliane dirette in Israele – ha detto Abdulsalam in un'intervista al quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat – Gli attacchi continueranno fin quando non finirà l'aggressione a Gaza, fin quando non sarà revocato l'assedio e fin quando gli aiuti non arriveranno al nord come al sud di Gaza". Alla domanda se intendano avviare un dialogo per raggiungere un accordo con l'Occidente sul Mar Rosso, il portavoce ha risposto che "è in corso uno scambio di vedute con la comunità internazionale tramite la mediazione dei nostri fratelli dell'Oman". "Continueremo a stare al fianco del popolo palestinese oppresso – ha insistito – Se l'ingiustizia e l'assedio finiranno, finiranno senza dubbio le operazioni", gli attacchi degli Houthi, che nel settembre del 2014 presero il controllo di Sana'a. "La nostra posizione resta immutata riguardo al sostegno alla popolazione palestinese", ha ribadito.  E, in un velato riferimento alla Spagna che ha posto in precedenza il veto alla partecipazione Ue alla missione nel Mar Rosso, il portavoce ha parlato di "divergenze nella posizione internazionale da un Paese all'altro", ma tuttavia "la posizione che prevale tra i Paesi del mondo è garantire la sicurezza della navigazione, che le loro navi non siano esposte a danni". "L'obiettivo degli attacchi è chiaro – ha detto ancora il portavoce degli Houthi – Sono una risposta alla situazione in Palestina, che rappresenta una minaccia per una pace regionale, araba e islamica". Una crisi che, ha affermato nell'intervista, resta distinta da quella interna yemenita, che rimane tra le più gravi emergenze al mondo. Abdulsalam ha parlato anche della "roadmap" per la pace in Yemen e di un incontro tra una delegazione di Sana'a con rappresentanti sauditi (che sostengono il governo yemenita riconosciuto dalla comunità internazionale), un'opportunità che ha "contribuito a superare i principali ostacoli". E, ha sottolineato, il percorso verso la pace in Yemen "procede bene". Le parole del negoziatore e portavoce dei ribelli dello Yemen seguono quelle del loro leader, Abdul-Malik al-Houthi, che in un discorso tv aveva definito "evidenti" le perdite economiche "subite dal nemico a causa delle operazioni dello Yemen". "I movimenti delle navi israeliane si sono fermati completamente nello Stretto di Bab al-Mandab e nel Mar Rosso e questa è una nostra vittoria", ha detto Abdul-Malik al-Houthi ed ha ribadito che "le operazioni continueranno finché persisteranno l'aggressione israeliana e l'assedio a Gaza". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, Cuccarini casta diva, BigMama in latex: le pagelle ai look della quarta serata

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(Adnkronos) – Tutto brilla e tutto luccica sul palco dell’Ariston tra paillettes, lurex e tocchi bondage. Per la quarta serata di Sanremo 2024 l’imperativo per gli artisti in gara, alle prese con i duetti, è brillare. Assenti gli smoking d’ordinanza. Via libera a lurex, lamè, dettagli boudoir e una valanga di cristalli.  Parte col botto Amadeus, sfoggiando un’improbabile giacca di lurex rosa sparkling, colore che, va detto, dona solo ai Ricchi e Poveri. La seconda mise, giacca silver con revers bluette fa subito Domopak. Ama, provaci ancora. Voto: 5.  Che ha stile lo abbiamo già scritto e oggi lo ribadiamo: Sangiovanni fa coppia con Aitana. E che coppia. Lei in minidress in metal mesh Versace con motivo a scacchi e orli ricamati con cristalli e pizzi barocchi, una rivisitazione del modello indossato da Claudia Schiffer sulle passerelle milanesi. Lui riappare con lo stesso pantalone di vernice e giacca nera, stavolta senza beanie. Il vinile ci piace sempre tanto. L’abito della griffe della Medusa pure. Voto per entrambi: 7 e mezzo.  
Lorella Cuccarini torna all'Ariston come co-conduttrice ma il vero successo sono i suoi look. In perfetta forma fisica, la showgirl più amata dagli italiani sfoggia subito un abito bustier color cipria di Dolce&Gabbana con profondi spacchi, lunghi guanti di tulle neri e laccetti stretti lungo tutto il corpo. Il chiodo sull’abito da sera è quello che da quattro giorni volevamo vedere. Semplicemente irresistibile. “Sei veramente bellissima” le dice Amadeus quando scende la scalinata con la seconda mise, un regale abito da sera retrò in stile Evita Peron di Gianfranco Ferrè, che l’aveva vestita a Sanremo nel lontano 1995. Casta diva, molto Callas.  Sexy ma con classe il terzo outfit scelto dalla showgirl è un abito d’archivio di Versace della celebre collezione ‘bondage’ con elementi S&M. “Sembra fatto oggi ma è del 1992” assicura lei. Fenomenale. Il quarto cambio d’abito è in linea con i precedenti: uno stellare abito di Roberto Cavalli del 2003, completamente in seta e ispirato al firmamento. “Ho voluto omaggiare quei capi che erano modernissimi e ho attinto all’archivio – spiega Cuccarini – quattro stilisti straordinari che hanno portato il nostro Paese sulle vette del mondo. Sono delle opere d’arte”. Più di così…voto: 10 e lode. 
Annalisa fa Annie Lennox in versione seduttrice impenitente. Blazer di vinile alla Helmut Newton firmato Dolce&Gabbana, per il duetto con La Rappresentante di Lista ecco spuntare la solita guêpière sexy che ormai la cantante non toglie più neanche per fare la doccia. “Ma quanto spacca?” si domanda la rete. Abbastanza, ma sull’hair styling non ci siamo ancora. Voto: 6 e mezzo.  
Rose Villain lady in bianco. La cantante si toglie le scarpe non appena sul palco appare Gianna Nannini esibendo un minidress di Sportmax drappeggiato con scollo sul retro e maxi nodo che diventa strascico, completamente ricoperto di circa 17mila cristalli e abbinato a lunghissimi guanti bianchi. “Pazzesca, a piedi nudi le si perdona qualunque stonatura” cinguetta qualcuno su X. Ci piace ma meno delle serate precedenti. Voto: 6. Tutto l’Ariston canta con lui. Ma quanto a moda Gazzelle è stonato come una campana. Al fianco di Fulminacci si discosta dalla monotonia del nero con una giacca rosa antico, tasche XL e i soliti occhiali da sole. Irrecuperabile.  
The Kolors con Umberto Tozzi, che sorpresa. Lui afferra la chitarra e straccia tutti. Anche il total black scintillante di Giorgio Armani è azzeccato. Stash&Co non abbandonano Re Giorgio e ci piacciono. Voto 6 e mezzo.  
Alfa, che lo scriviamo a fare? Per il duetto con Roberto Vecchioni riecco la t-shirt nera col cuoricino giallo. L’entusiasmo del ragazzo è apprezzato, lo stile meno. Voto: 4. 
Bnkr44, finalmente ci siamo. La band sembrava una gara persa in partenza ma stavolta ingrana la quarta. In abiti sartoriali a tinta unita e sfumature pastello, il look ripulito con Pino D'Angiò in gessato grigio fa tanto bravi ragazzi da presentare alla mamma. Voto: 7 di incoraggiamento.  
Irama, che confusione. Impegnato sul palco con Riccardo Cocciante il cantante sfoggia un total black, giacca cropped di pelle che richiama i pantaloni solo per metà. Non basta più il wet look dei capelli per guadagnare punti. Voto 5 e mezzo. Sia benedetta Fiorella Mannoia. Completo nero scintillante con pantaloni flare e top con spalline sottili per il duetto con Francesco Gabbani la cantante torna a vestire Luisa Spagnoli. Bella e brava. Voto: 7.  Wow, che contrasto i Santi Francesi con Skin, che giocano a scambiarsi i codici maschile-femminile. Il cantante Alessandro De Santis indossa un top di tulle con decorazioni floreali e gonna pantalone lunghissima. Tutto nero, tutto Dolce&Gabbana. L’ex voce degli Skunk Anansie, invece, fa la dura in biker oversize, stivali e abitino di seta nero. Da brividi. Per loro standing ovation anche di stile. Voto: 8 
Arisa cede alle lusinghe del rosa confetto. Per la sua esibizione dal Suzuki Stage la cantante pugliese è strizzata in un abito meringa con bustier, fianchi accentuati e gonna di tulle. I guantini con le dita tagliate sono un pugno in entrambi gli occhi. Voto: 4.  Sparkling al quadrato, ieri sera, per i Ricchi e Poveri in coppia con Paola e Chiara. Tra lustrini, micro cristalli e trasparenze servono gli occhiali da sole per non rimanere abbagliati. Voto: 5.  
Ghali sei magnifico. In total black, giacca e pantaloni drappeggiati con lunghissima stola, nel medley con Ratchopper il rapper è essenziale e superchic. Voto: 10.  Il denim fa il suo ingresso trionfale all’Ariston grazie a Clara, che nella cover con Ivana Spagna (matchy col blazer patchwork) indossa un longdress monospalla con corpetto e gonna effetto velluto devoré di Roberto Cavalli. Originale e diversa da tutti gli altri. Voto: 8 e mezzo. Di nuovo in minigonna, di nuovo in bianco e nero, Loredana Bertè nel duetto con Venerus. Al quarto giorno avremmo preferito un look più accattivante per la regina delle provocazioni. Voto: appena sufficiente, 6-.  Quanto è bella Angelina Mango con la tuta second skin in tulle ricamato e gonna drappeggiata in cristalli e paillettes argento creata per lei da Etro. Il trucco nude e i capelli lunghi che le incorniciano il volto sono la carta vincente. Voto: 8.  Fa centro Alessandra Amoroso che nel medley con i BoomDaBash torna a vestire di nero in un lungo abito con spacchi profondissimi. Non servono fronzoli inutili per dire a tutti che ci sa fare. Voto: 7 e mezzo. Matchy-Matchy Elena Sofia Ricci e Margherita Buy, entrambe in Giorgio Armani. La prima in pantalone e lunghissima tunica di perline, la seconda in abito da sera laminato. Poco creative. La rete le incenerisce, paragonandole alle gemelle di Shining. “Vieni a Sanremo con noi?” Voto: 5.  Dopo gli orsetti peluche, il lettering e l’effetto trompe l’oeil, Dargen D’Amico sbrilluccica ancora in Moschino, scegliendo un completo di lurex dorato, en pendant con la montatura degli occhiali. Che dire? Sembra la statuetta degli Oscar ma finché Dargen va, lasciatelo andare. Voto: 5. Come è profondo lo spacco, Mahmood. Del resto, il fisico c’è. E non solo quello. Essenziale e sofisticato, in Dolce&Gabbana, mostra il petto sotto al completo nero, camicia di seta con maxi revers e pantalone morbido con cintura da smoking. Il fascino d’antan è quello da attore di cinema muto. Voto: 9.  Non sbaglia un look Mr.Rain, in completo verde oliva di Fendi con i Gemelli Diversi. Sul palco è subito nostalgia. Voto: 7 e mezzo. 
La Sad con Donatella Rettore spaccano. Vestiti di nastro adesivo con la scritta ‘fragile’, pantaloni di vinile e camici da medico con tanto di blister e stetoscopio i tre scelgono ancora Yezael by Angelo Cruciani inscenando una performance artistica per sottolineare che la fragilità non va nascosta. Irresistibili. Voto: 8 e mezzo.  Ci voleva BigMama per portare il latex in Rai. Sulle note di Lady Marmalade l’artista va oltre lo stile ‘Moulin Rouge’ con body bustier, maglia di latex e capelli wet look anni 20. Un mix che stordisce e stupisce. Voto: 8.  L'attesa è valsa la pena ma non per i look, piuttosto dimessi. Look da guaglioni gangster per Geolier, Guè, Luchè e Gigi D'Alessio: total black senza particolari guizzi. Avranno trionfato ma per noi è no. Non classificati.  I Jalisse non bucano lo schermo come speravamo tutti in total black e lustrini. Banale. Speriamo di non dover attendere altri 27 anni per ritrovare quello stile boho-chic degli esordi che ci aveva fatto tanto innamorare. Voto: 6 politico. (di Federica Mochi)  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bonus fotovoltaico, cos’è il reddito energetico 2024: domande e a chi spetta

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(Adnkronos) – Il reddito energetico è regolato dal Decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 novembre. Il Dm detta le regole per accedere al Fondo nazionale che ha una dotazione di 200 milioni di euro per finanziare il cosiddetto reddito energetico per il biennio 2024/2025. I finanziamenti a disposizione del Fondo dovranno essere suddivisi tra tutte le Regioni, anche se a quelle con maggior bisogno di tutela in ambito energetico saranno assegnati importi più corposi. Nell’ambito del bonus fotovoltaico, che prevede diverse misure, il reddito energetico spicca per la modalità di funzionamento visto che, concesso come incentivo a carattere regionale, è finanziato da un fondo che si autoalimenta. I beneficiari dell’incentivo a fondo perduto per l’installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, infatti, hanno diritto all’autoconsumo dell’energia prodotta, ma non è previsto accumulo di quella non consumata. Quest’ultima dovrà essere ceduta al Gestore del sistema energetico (Gse) che provvederà a venderla. Con i proventi delle vendite si alimenterà il Fondo stesso per permettere ad altri beneficiari di poter procedere alla richiesta. Il beneficio ha lo scopo di permettere anche alle famiglie a basso reddito e che si trovano in una situazione di disagio energetico, di poter installare pannelli fotovoltaici per produrre l’energia necessaria all’autoconsumo. A differenza di altri bonus che forniscono un sostegno immediato, ma non risolvono il problema, il reddito energetico ha lo scopo di eliminare il disagio energetico alla radice in tutte quelle realtà dove si registra la povertà energetica. Per poter accedere al reddito energetico (che non può essere cumulato con altre agevolazioni statali, regionali o europee in materia di energia) sono previsti precisi requisiti Isee: il valore dell’indicatore della situazione economica equivalente non deve superare determinati limiti e per la precisione i 15.000 euro che diventano 30.000 in caso di famiglie numerose con almeno quattro figli a carico. I beneficiari del contributo, che copre tutti i costi di installazione dell’impianto fotovoltaico, si dovranno impegnare, inoltre, a mantenere in funzionamento l’impianto stesso per un determinato numero di anni. —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Certificazione Unica 2024, cos’è e quando è obbligatoria

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(Adnkronos) – La Certificazione Unica è un documento fondamentale per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Questo documento attesta i redditi derivati dal lavoro dipendente, autonomo e assimilati. I soggetti obbligati al suo rilascio sono diversi e dipendono dal tipo di attività svolta.  I datori di lavoro sono obbligati a rilasciare la Certificazione Unica a tutti i lavoratori dipendenti. Questo documento attesta i redditi erogati e le ritenute effettuate durante l'anno. Questi utilizzano il modello sintetico per il rilascio della Certificazione Unica ai lavoratori, da inviare entro il 16 marzo dell'anno successivo. Per i pensionati, invece, la Certificazione Unica viene rilasciata dall'ente previdenziale competente, come l'INPS. Il documento attesta i redditi da pensione e le ritenute effettuate durante l'anno. Ancora, i lavoratori autonomi devono redigere la Certificazione Unica se hanno la Partita IVA in regime ordinario o se hanno una società di persone, di capitali o un'associazione senza scopo di lucro. Questo documento attesta i compensi e le ritenute pagate ai fornitori o collaboratori. Anche in questo caso, deve essere inviata entro il 16 marzo dell'anno successivo. Le partite IVA in regime forfettario devono comunque redigere e inviare la Certificazione Unica, anche se non devono versare ritenute d'acconto. Questo documento attesta i compensi pagati ai fornitori senza l'applicazione di ritenute. Altri soggetti obbligati al rilascio della Certificazione Unica sono le persone fisiche che esercitano arti, professioni, attività commerciali o artigianali in contabilità semplificata, aziende familiari, condomini, società di capitali e di persone residenti nel territorio dello Stato, enti commerciali equiparati alle società di capitali, enti non commerciali e amministrazioni dello Stato.  Sono tenuti al rilascio della CU anche coloro che esercitano attività di intermediazione immobiliare (o che gestiscono un portale telematico) per gli affitti brevi: la Certificazione deve essere rilasciata al proprietario dell’immobile locato e deve riportare tutti i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi. —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Zelensky e la ‘mossa disperata’: perché il generale Syrsky non basta

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(Adnkronos) – Dopo 2 anni di guerra contro la Russia, l'Ucraina deve fare i conti con la crisi delle proprie forze armate. L'avvicendamento ai vertici, con la nomina del generale Oleksandr Syrsky al posto del generale Valerii Zaluzhny, è la mossa con cui il presidente Volodymyr Zelensky cerca una svolta in un momento complesso del conflitto. Kiev – ancora in attesa delle armi Usa bloccate dal braccio di ferro al Senato a Washington – sta fronteggiando una critica mancanza di forze di fanteria, con i militari al fronte sempre più esausti e demotivati. E' questo che il quadro che, a quasi due anni dall'inizio della guerra il 24 febbraio 2022, decine di militari e comandanti descrivono al Washington Post, sottolineando come la mancanza di forze fresche costituisce il problema più critico ora che la Russia ha ripreso l'iniziativa dell'offensiva sul campo e alzando il tiro dei suoi attacchi.  Non è chiaro come la decisione, tutta politica, di Volodymyr Zelensky di licenziare Zaluzhny e lanciare Syrsky possa migliorare gli equilibri sul campo di battaglia, si chiede il Guardian. Prima dell'inizio del braccio di ferro tra Zelensky e il Zaluzhny, la cui popolarità veniva considerata una minaccia politica dal presidente che del resto aveva perso fiducia in lui dopo il fallimento della controffensiva estiva, il generale aveva detto chiaramente che il Paese aveva bisogno di mezzo milione di nuovi militari.  Un numero che però era stato contestato in privato ed in pubblico da Zelensky, che aveva detto di aver bisogno che la leadership militare giustificasse maggiormente questo enorme numero di reclute. Senza contare che il governo ucraino, poi, non saprebbe come pagare queste reclute, dal momento che gli aiuti finanziari dell'Occidente non possono essere usati direttamente per pagare i salari dei militari, mentre il budget di Kiev è già in crisi, con i 60 miliardi di dollari degli Usa bloccati ormai da mesi dai repubblicani al Congresso e i 54 milioni di euro della Ue che sono stati approvati solo la scorsa settimana, dopo settimane di ritardi provocati da Viktor Orban.  Nelle interviste condotte sul fronte, il Post ha registrato rabbia tra comandanti e soldati semplici sulla questione della mobilitazione. "La base di tutto è la mancanza di militari. Dove stiamo andando? Non lo so, non c'e' una prospettiva positiva, assolutamente nulla. Finirà con un sacco di morti, un fallimento globale", ha affermato Oleksandr, un comandante di battaglione, dicendo che in media le unità hanno solo 35% delle forze che dovrebbero avere a regime.  Negli ultimi cinque mesi – racconta ancora Oleksandr – sono arrivate solo cinque nuove reclute, che in più sono scarsamente addestrate, ponendo così lui e gli altri comandanti il dilemma se mandarle subito sul campo di battaglia, dove i rinforzi sono così necessari, anche a rischio che vengano subito uccise o ferite a causa della loro impreparazione.  "Dobbiamo essere sostituiti da qualcuno, se qualcuno non le sostituisce, il morale della truppe scenderà ancora, si ammaleranno, verranno loro i geloni", continua Oleksandr facendo riferimento al fatto che con le condizioni proibitive invernali, le unità di fanteria dovrebbero ruotare ogni tre giorni. Ma con la mancanza di personale, i periodi al fronte si allungano – arrivano fino a 5, anche 10 giorni, spiega un altro comandante, Serhiy – e così cresce la stanchezza fisica e mentale dei militari, e creando maggiori possibilità per la Russia di spezzare il fronte.  "Molto probabilmente, credo, che il fronte collasserà da qualche parte come ha fatto nel 2022 per il nemico nella regione di Kharkiv", conclude il comandante ricordando come nell'autunno del 2022 gli ucraini sfruttarono i punti deboli del fronte russo, dove scarseggiavano forze, e riuscirono a liberare gran parte della regione nord orientale.  Nelle interviste condotte sul fronte, il Post ha registrato rabbia tra comandanti e soldati semplici sulla questione della mobilitazione. "La base di tutto è la mancanza di militari. Dove stiamo andando? Non lo so, non c'e' una prospettiva positiva, assolutamente nulla. Finirà con un sacco di morti, un fallimento globale", ha affermato Oleksandr, un comandante di battaglione, dicendo che in media le unità hanno solo 35% delle forze che dovrebbero avere a regime.  Il Parlamento sta lavorando ad una legge per abbassare l'età della leva da 27 a 25 anni, ma i deputati sono consci del fatto che non si sta facendo un buon lavoro nello spiegare perché è necessario mandare più persone al fronte. Anzi, con Zelensky – che lo scorso agosto ha licenziato tutti i capi degli uffici regionali di reclutamento accusandoli di corruzione – e Zaluzhny che si sono contraddetti in pubblico mostrando uno scontro interno sulla questione, il messaggio è stato ancora più confuso. "Perché nessuno si arruola nell'esercito? – si domanda il comandante Oleksandr – Perché il Paese non ha detto alla gente che deve andare nell'esercito, non ha spiegato loro che si deve andare, quelli che sapevano che dovevano andare, ormai sono finiti".  Anche perché c'è la cruda verità della guerra. "Abbiamo un problema diretto di personale, perché questa è una guerra ed è la fanteria di difesa a morire", spiega Mykyta, vice comandante di un battaglione di fanteria, aggiungendo che la situazione è la stessa in tutte le unità che devono fare i conti anche con una diminuzione di munizioni ed armi a disposizione, con le consegne rallentate dalle difficoltà europee di produrre sufficienti bombe per coprire le esigenze di Kiev e gli aiuti militari Usa bloccati a Washington.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“Geolier davanti a Angelina, uno scandalo”: Ariston e social in rivolta

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(Adnkronos) – Geolier primo nella serata delle cover al Festival di Sanremo 2024 e i social esplodono. Ai fischi dell'Ariston per la classifica di serata, che relega Angelina Mango al secondo posto, si accompagnano i 'buuu' virtuali che migliaia di post esprimono all'unisono per il primato di giornata del rapper napoletano. Il televoto, è la spiegazione generale, fa la differenza e influenza la classifica che, a leggere i tweet, non rispecchia la qualità offerta sul palco. "Geolier sopra Angelina Mango stasera non ha senso", è il messaggio 'standard' abbinato all'hashtag #Sanremo2024. "La serata cover piu bella della storia di Sanremo vinta dalla canzone più brutta con annessa esibizione mediocre", si legge in un altro post. "Fischi meritati come non mai. Qualcosa di scandaloso. Quando si dice che il Festival è lo specchio del Paese, lo è nel bene e nel male. Molto male", un altro post categorico.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Big Mama, lo scippo per Fantasanremo e l’appello alle donne: “Denunciate”

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(Adnkronos) – La cover, lo 'scippo' per Fantasanremo e l'appello per le donne. Big Mama fa tutto nella quarta serata del Festival di Sanremo 2024. La cantante si esibisce nella versione di 'Lady Marmelade' insieme a Gaia, La Niña e Sissi. C'è tempo per scendere dal palco e sottrarre la borsetta ad una spettatrice: per il regolamento del Fantasanremo, la 'mossa Piero Pelù' vale 20 punti. Quindi, prima di lasciare il palco, l'appello: "Per tutte le donne: non abbiate paura. Fate sentire la vostra voce. Quando serve denunciate". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, Netanyahu prepara attacco a Rafah: “Via i civili”

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(Adnkronos) –
Israele prepara l'attacco a Rafah e il premier Benjamin Netanyahu ordina l'evacuazione dei civili dalla città nel sud della Striscia di Gaza, dove si concentrerà la prossima operazione dell'esercito. Netanyahu chiede all'establishment della difesa di presentare piani per smantellare i battaglioni di Hamas nell'area di Rafah. In una nota, si legge che il premier afferma che "è impossibile raggiungere l'obiettivo della guerra di eliminare Hamas e lasciare quattro battaglioni di Hamas a Rafah". "D'altra parte -aggiunge- è chiaro che un'operazione massiccia a Rafah richiede l'evacuazione della popolazione civile dalle zone di combattimento". Dopo il Nord della Striscia e Khan Yunis, quindi, si profila un nuovo step nell'operazione iniziata dopo l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Gli Stati Uniti hanno avvertito ieri Israele che un'operazione a Rafah, dove si trovano circa 1,3 milioni di sfollati palestinesi, sarebbe "un disastro". 
Il copione, intanto, appare delineato. "Siamo determinati a cambiare la realtà della sicurezza e ciò sta avvenendo già in questi giorni, e continuiamo a prepararci per l'espansione della guerra e l'offensiva", dice il comandante del comando settentrionale delle forze di difesa israeliane, il maggiore generale Ori Gordin, incontrando i sindaci delle città di confine del Libano evacuate. Il generale precisa che "il nostro obiettivo è cambiare la situazione della sicurezza nel nord in modo da consentire ai residenti di tornare sani e salvi". L'obiettivo dei militari è di "cambiare la situazione della sicurezza nel nord in modo da permettere ai residenti di tornare in sicurezza", l'esercito continua "a preparare l'espansione della guerra e ad andare all'offensiva" contro Hezbollah, dice Gordin. Sono 80mila le persone evacuate dal nord d'Israele, dopo che la milizia sciita ha iniziato a bombardare l'area l'8 ottobre, alll'indomani del massacro compiuto da Hamas in Israele che ha innescato la guerra in corso a Gaza. In un quadro ad alta tensione costante, il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas accusa Netanyahu di voler cacciare i palestinesi dalla Striscia. Questo passo rappresenta "una vera minaccia e un pericoloso preludio per realizzare la già respinta politica israeliana mirante a trasferire il popolo palestinese via dalla sua terra", si legge in un comunicato della presidenza palestinese, diffuso dall'agenzia stampa Wafa. In questo modo si "minacciala sicurezza e la pace nella regione e nel mondo. Questa è una chiara violazione che oltrepassa ogni linea rossa", continua il comunicato, chiedendo un intervento dell'Onu. "E' venuto il momento che ciascuno si prenda le sue responsabilità", conclude la presidenza palestinese, parlando "di una catastrofe che spingerà l'intera regione verso guerre senza fine".   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, Amadeus legge il comunicato dei trattori: il testo integrale

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(Adnkronos) – Sul palco di Sanremo 2024 arriva la protesta dei trattori. E' Amadeus a leggere una sintesi del documento del collettivo 'Riscatto Agricolo' consegnato al Festival. Ecco la nota integrale. "Gli agricoltori italiani pagano lo scotto di decisioni sbagliate non basate sulla scienza. Basti pensare a politiche comunitarie quali il green deal, la direttiva sulla qualità dell’aria o il regolamento sui fitofarmaci, fortunatamente ritirata dalla Commissione UE grazie alle nostre proteste; tutte queste politiche, a nostro avviso eccessivamente sbilanciate a favore dell’ambiente, vanno a discapito di tutta l’agricoltura italiana, con particolare riferimento alle piccole aziende", recita il comunicato. "Su queste questioni -spiegano gli agricoltori- pesa poi la spada di Damocle dei prezzi pagati agli agricoltori. Ricordiamo a tutti che noi non possiamo programmare il prezzo di vendita dei nostri prodotti, perché siamo sottoposti ad un mercato drogato dalle speculazioni, dove il prezzo a noi pagato è un decimo di quello che pagano i consumatori".  "Per questo -sostengono- stiamo protestando in questi giorni: chiediamo una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori. I prezzi pagati agli agricoltori sono fermi da trent’anni, tanto che ai consumatori alcuni prodotti arrivano a costare fino a dieci volte di più. Siamo l’unica categoria a non poterci basare sui costi di produzione a non poter applicare i costi, subendo tutti gli svantaggi del mercato e delle possibili intemperie della stagione, pur avendo costi alti e certi legati alla semina e alla produzione". "Non stiamo ora a tediarvi elencandovi nel dettaglio quello che chiediamo -prosegue il collettivo di 'Riscatto Agricolo'- che abbiamo più volte spiegato alla stampa e portato all’attenzione della politica, ma vogliamo limitarci a trasmettere un messaggio molto semplice: noi agricoltori non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno. Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione".  "Protestiamo quindi -aggiungono- per difendere la dignita’ di tutti gli agricoltori e per chiedere con forza che venga corrisposto il giusto valore alle nostre produzioni. Un Futuro all’Agricoltura e al Made in Italy. Tutto questo semplicemente perché senza agricoltura non c’è vita, non c’è sovranità alimentare, non c’è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli". Gli agricoltori concludono "con un saluto all’Italia, alla Rai e a te Amadeus. Grazie per aver dato voce agli agricoltori nel tempio della musica italiana. Negli scorsi giorni abbiamo insistito nel voler salire noi stessi sul palco per un unico motivo: far vedere anche i nostri volti, facce pulite che rappresentano il futuro dell’agricoltura italiana e occhi appassionati di chi crede ancora che, citando Papa Francesco, non c’e umanità senza coltivazione della terra. Questo è il discorso che avremmo voluto leggere sul palco dell’Ariston. Oldoni Alessandra, Goglio Giulia, Pedrotti Davide, Pizzaris Fabi". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)