(Adnkronos) – “EYE Forlì nasce da un’idea del Parlamento Europeo che ogni due anni organizza a Strasburgo un grande ritrovo per giovani e, quest’anno, in previsione delle elezioni europee, ha deciso di avvicinarsi di più ai giovani cittadini e ha portato l’evento in 4 città un EYE locale. Per l’Italia, ha scelto l’Università di Bologna e il Campus di Forlì. Un grande evento organizzato dai giovani per i giovani. Ci saranno più di 150 associazioni giovanili che hanno organizzato oltre 200 iniziative che si svolgeranno sabato 18 e domenica 19 maggio. Il tutto si apre con la cerimonia in Piazza Saffi dove ci sarà un spettacolo e i saluti istituzionali”, ha raccontato Giuliana Laschi, dell’Università di Bologna, coordinatrice EYE Forlì, durante la cerimonia di inaugurazione dell’evento. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Wimbledon, oggi Musetti negli ottavi di finale: orario e diretta tv
(Adnkronos) – Dopo Jannik Sinner, oggi tocca a Lorenzo Musetti: il toscano scende in campo a Wimbledon lunedì 8 luglio 2024 negli ottavi di finale. La testa di serie numero 25 affronta il francese Giovanni Mpetshi Perricard, numero 58 del ranking, nel primo match in programma sul campo numero 2. Si comincia a giocare alle 11 ora locale, le 12 in Italia, pioggia permettendo. Musetti, per la prima volta nella seconda settimana dei Championships, ha una chance concreta di approdare ai quarti di finale nel torneo più prestigioso del mondo. L'azzurro ha affrontato Perricard in un'occasione e ha vinto imponendosi sull'erba di Stoccarda quest'anno con un doppio tie-break. Il programma di oggi, che offre sul Campo Centrale la sfida tra Novak Djokovic e Holger Rune come terzo incontro, propone 2 match di doppio a tinte azzurre. Sara Errani e Jasmine Paolini, teste di serie numero 5 nel doppio femminile, nel terzo turno affrontano il team americano Gauff-Pagula nel secondo incontro sul campo numero 3, dove si parte alle 12 italiane. Nel tardo pomeriggio, sullo stesso campo, Errani in coppia con Andrea Vavassori gioca il terzo turno del doppio misto contro Withrow- Sutjiadi. Musetti in diretta tv e streaming Il torneo di Wimbledon è in diretta esclusiva su Sky e in streaming su NOW. Due i canali di riferimento: Sky Sport Tennis (203) dove verranno trasmesse tutte le partite del Centre Court, e Sky Sport Arena (204), con le altre sfide più interessanti. In più, 6 canali dedicati, rinominati per l’occasione Sky Sport Wimbledon 1-6 (dal 252 al 257), per tutti gli altri campi. Su Sky Sport sarà l’edizione di Wimbledon più ricca e completa di sempre: saranno circa 750, infatti, le ore di programmazione live su ben 10 canali: Sky Sport Tennis, Sky Sport Arena, Sky Sport Uno e i canali Sky Sport dal 252 al 257, rinominati per l’occasione Sky Sport Wimbledon 1-6, oltre a Sky Sport 4K. I 6 canali Sky Sport dal 252 al 257 saranno dedicati a tutte le altre sfide sui vari campi dell’All England Club. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo 2024, ore piccole davanti alla tv? “Aggressivi e irritabili il giorno dopo”
(Adnkronos) – Fare le ore piccole durante Sanremo 2024, incollati davanti alla tv fino alle 3 del mattino, rischia di far male alla salute di cuore e cervello per giovani e anziani. "La privazione di sonno continuativo per 4-5 giorni incide negativamente sulle funzioni cognitive: il giorno dopo si diventa irritabili e aggressivi, si controllano meno le proprie emozioni. Diminuiscono le performance a scuola e in ufficio e a farne le spese sono attenzione, concentrazione e memoria. Ma guai a chiamarlo 'jet lag' o sindrome da fuso orario". Così all'Adnkronos Salute Luigi Ferini-Strambi, primario del Centro di Medicina del sonno dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano e ordinario di Neurologia alla Facoltà di Psicologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele. Se a privarsi di un buon sonno ristoratore per seguire la gara canora, gli ospiti sul palco dell'Ariston, la programmazione del dopo-festival, le pagelle e i commenti sui social sono le persone con ipertensione, poi, "queste devono fare molta più attenzione – avverte Ferini-Strambi – perché possono andare incontro a sbalzi di pressione. Con la perdita di sonno infatti aumenta il cortisolo, l'ormone dello stress, che durante la fase del sonno profondo viene inibito. Per fortuna" la maratona sanremese "dura 5 giorni – sottolinea il neurologo – Ben diverso sarebbe se durasse più a lungo, ci sarebbero seri problemi di salute pubblica, dal punto di vista cognitivo e cardiovascolare". Tra i soggetti a rischio anche "i diabetici, perché la privazione del sonno non è positiva per il controllo del diabete". E su un eventuale aumento del consumo di melatonina, Ferini-Strambi taglia corto: "Una sciocchezza. Se si perdono ore preziose di sonno, il ricorso alla melatonina – assicura – non risolve in modo efficace il problema". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Parigi 2024, le più belle e i più belli dei Giochi – Fotogallery
(Adnkronos) –
Medaglia d'oro in bellezza. O quasi. Le Olimpiadi di Parigi 2024 volgono al termine, con la cerimonia di chiusura prevista per domenica 11 agosto, e c'è spazio anche per le classifiche che non valutano le capacità tecniche degli atleti. A definire le graduatorie speciali sono i lineamenti, i muscoli, gli sguardi e le proporzioni. Paramtri usati dal Daily Mail che si è impegnato a stilare le due speciali classifiche – per Miss e Mister Parigi 2024 – dove figurano due italiani: Thomas Ceccon in quella maschile e Dalia Kaddari in quella femminile. (LA FOTOGALLERY) Al primo posto nella graduatoria delle atlete figura Dina Asher-Smith, velocista 28enne che rappresenta la Gran Bretagna nell'atletica. Seconda la paraguayana Luana Alonso. Ha solo 20 anni, ma dopo aver partecipato a due Olimpiadi, e aver fatto impazzire gli spettatori con i suoi folti capelli biondi e il suo fisico atletico, ha annunciato il suo ritiro su Instagram dopo essersi classificata sesta nella batteria dei 100 metri farfalla femminili. Ai piedi del podio Alica Schmidt, stella dell'atletica leggera tedesca, già soprannominata "l'atleta più sexy del mondo" dopo essere diventata virale in tutto il mondo. La bellezza bionda ha ormai un seguito enorme sui social media con più di 5 milioni di follower su Instagram e 2 milioni su TikTok. Subito dietro, secondo il quotidiano britannico, la statunitense Sunisa (Suni) Lee, una delle stelle più forti della squadra di ginnastica degli Stati Uniti, e la nuotatrice Apsara Sakbun, 23 anni, che si è qualificata per rappresentare la Cambogia alle Olimpiadi del 2024. Padre di origine cambogiana e madre giamaicana; ma Apsara e suo fratello Brandon sono entrambi nati e cresciuti nell'Indiana. Sesto posto per Gabby Thomas, un'altra atleta del Team Usa, affascinante velocista 27enne scelta per realizzare la campagna Skims di Kim Kardashian. Settimo posto per la pluricampionessa statunitense della ginnastica Simone Biles tornata ai Giochi dopo il ritiro a Tokyo. Ottavo posto per la velocista italiana Dalia Kaddari. Nata in Sardegna da madre italiana e padre marocchino, si è distinta nell'atletica fin da piccola ed ora a 23 anni è alla sua seconda Olimpiade. Nono posto per la saltatrice con l'asta britannica Molly Caudery, 24 anni. Tra gli uomini la medaglia d'oro della bellezza va al francese Jules Bouyer, tuffatore transalpino di 22 anni che ha fatto impazzire i tifosi dopo che all'inizio di questa settimana è diventata virale una sua foto in costume da bagno. Secondo gradino del podio per il britannico Jordan Houlden, 26 anni, è nato a Sheffield che ha dovuto affrontare diverse difficoltà nel corso della sua vita, soprattutto per quanto riguarda la sua salute mentale, poiché a vent'anni ha scoperto di convivere con l'ADHD. Terzo gradino per l'olandese Arno Kamminga, nuotatore di 28 anni originario di Katwijk. Ai piedi del podio il marocchino Ramzi Boukhiam, surfista trentenne originario di Agadir, che ha iniziato a surfare sulla tavola all'età di soli nove anni. Poi è il turno della medaglia d'oro dei 100 dorso l'italiano Thomas Ceccon, occhi chiari e fisico scolpito. A chiudere la speciale classifica Frederick Richard, ginnasta ventenne del Massachusetts, Anthony Harding, tuffatore di 24 anni originario di Ashton-under-Lyne, l'altro britannico Kyle Kothari, il surfista brasiliano Gabriel Medina e infine l'idolo francese Teddy Riner, judoka di 35 anni che nel corso della sua carriera ha vinto ben 11 medaglie d'oro ai campionati mondiali e tre medaglie d'oro olimpiche e portabandiera alla cerimonia di apertura per il Team France. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
L’indagine, 1 paziente su 3 ritiene difficile uscire dalla depressione
(Adnkronos) – Oltre la metà delle persone affette da depressione (58%) considera difficile formulare la diagnosi della patologia e per 1 paziente su 3 è una condizione da cui non si riesce ad uscire. Sono i dati principali di una recente indagine condotta da Swg, con il supporto di Johnson & Johnson Innovative Medicine, su un campione rappresentativo della popolazione italiana che comprende sia pazienti con diagnosi dichiarata di depressione maggiore che caregiver. Per fare luce su questa complessa patologia e sensibilizzare l'opinione pubblica, Johnson & Johnson Innovative Medicine ha ospitato oggi, presso la sua sede di viale Fulvio Testi a Milano, l'evento 'Nel labirinto della depressione è ora di fare chiarezza'. In Italia la depressione maggiore tocca la vita di un milione di persone, trasformando profondamente non solo la loro quotidianità, ma anche quella dei loro familiari e amici. L'incontro, che ha riunito esperti del settore, clinici e rappresentanti delle associazioni di pazienti – riporta una nota – è stato l'occasione per presentare la campagna di sensibilizzazione 'Out of the Maze – Oltre il labirinto della depressione', promossa da Johnson & Johnson, con il patrocinio di Fondazione Progetto Itaca Ets e di Cittadinanzattiva Aps, che mira a diffondere un messaggio chiaro e positivo: con una diagnosi tempestiva e trattamenti adeguati, è possibile trovare una via d'uscita dalla depressione maggiore. Il concept creativo della campagna racconta come vivere con la patologia possa essere paragonato a muoversi in un labirinto: il percorso è fatto di strade senza uscita e vicoli ciechi, cosa che può generare un senso di frustrazione e mancanza di speranza. Ma con il giusto aiuto, a partire da quello dei propri caregiver, profondamente coinvolti nel percorso di cura dei pazienti, uscire dal labirinto della depressione maggiore è possibile. La campagna, che raccoglie anche testimonianze di pazienti, caregiver e specialisti, è live sui canali Instagram 'Per andare oltre' e Facebook 'Oltre la depressione', sul sito ABCdepressione.it e ha tra i suoi supporter Gianluigi Buffon. Uno degli aspetti su cui è ancora essenziale fare chiarezza riguarda il riconoscimento dei sintomi e il percorso terapeutico. Ad oggi, infatti, il 65% dei pazienti italiani preferisce aspettare per vedere se i sintomi della depressione si risolvano spontaneamente, considerandoli potenzialmente transitori, mentre solo il 56% opterebbe per intraprendere subito una terapia. In caso di sospetto di depressione in prima persona – rileva il sondaggio – lo psichiatra emerge come la terza figura di riferimento, indicato dal 57% dei pazienti, preceduto dal medico di medicina generale (75%) e dallo psicologo (62%). Quasi la metà si affiderebbe a una struttura specializzata. Per quanto riguarda la terapia farmacologica, solo 3 pazienti su 10 ritengono che non se ne possa prescindere per affrontare correttamente la malattia. "Questi dati dimostrano come, ancora oggi, la depressione sia una patologia spesso sottovalutata, percepita come una fase passeggera che non richiede un trattamento tempestivo – afferma Andrea Fiorillo, professore ordinario di Psichiatria presso l'Università della Campania 'L. Vanvitelli' e presidente della European Psychiatric Association, la Società europea di psichiatria – E' infatti essenziale aumentare la consapevolezza riguardo alla serietà di questa malattia e al valore di una diagnosi precoce, attraverso un sistema di assistenza capillare e integrato che informi sulla patologia e sui percorsi di cura. E' fondamentale" comprendere "che la depressione non è solo un periodo difficile, ma una condizione medica seria che richiede il giusto approccio terapeutico e il corretto supporto specialistico per essere superata con efficacia". Aggiunge Miriam Olivola, medico psichiatra Asst Fatebenefratelli Sacco, Milano: "La nostra responsabilità, come clinici, è chiarire che non solo una diagnosi precoce è possibile, ma che esistono soluzioni terapeutiche efficaci che possono migliorare notevolmente la qualità della vita. Dobbiamo impegnarci a fondo per abbattere i pregiudizi sulla terapia farmacologica e sulla figura dello psichiatra, rendendo queste risorse accessibili e meno stigmatizzanti. Oggi, grazie a trattamenti innovativi che possono offrire un sostegno efficace, è possibile fare reali progressi verso un miglioramento della qualità di vita dei pazienti e dei caregiver, permettendo a molti di intraprendere un percorso concreto di uscita dalla depressione". L'obiettivo della campagna è anche dare voce all'esperienza di pazienti e caregiver, sia per mettere in luce le risorse che facilitano il percorso di cura sia per sottolineare il loro fondamentale aiuto nel riconoscimento tempestivo dei segnali della depressione e nella sua gestione. Dall'indagine emerge con forza che il ruolo dei caregiver è fondamentale, sia nella gestione della vita quotidiana che del percorso terapeutico. Più dell'80% aiuta i pazienti nel richiedere aiuto, il 70% li assiste nella ricerca di uno specialista e il 67% si impegna attivamente nella ricerca di informazioni sulle opzioni terapeutiche disponibili. D'altra parte, l'assistenza a una persona affetta da depressione impatta profondamente anche sulla qualità di vita dei caregiver. Secondo i dati, oltre il 60% di loro ha sentito il bisogno di un supporto psicologico per se stesso, ma solo il 33% lo ha effettivamente ricevuto. La necessità di informazioni è infatti un bisogno diffuso tra i caregiver: il 79% desidera approfondire i percorsi terapeutici disponibili, il 77% ha la necessità di conoscere meglio le diverse forme della malattia e il 73% vuole saperne di più su sintomi e possibili ricadute. Inoltre, il 70% ritiene importante poter condividere esperienze con altri nella stessa situazione. "I dati evidenziano che i caregiver sono essenziali non solo come supporto emotivo, ma come figure centrali nell'intero percorso di cura – osserva Felicia Giagnotti, presidente Fondazione Progetto Itaca Ets – Molti di loro esprimono la necessità di ricevere maggiori informazioni e un aiuto concreto per affrontare il loro impegno quotidiano. E' fondamentale che anche coloro che si prendono cura dei pazienti ricevano il giusto sostegno sia in termini di formazione che di servizi, poiché il loro ruolo è cruciale nel garantire un processo di cura efficace e completo". Evidenzia la direttrice della Scuola Civica di Alta Formazione, Cittadinanzattiva, Daniela Mondatore: "Come associazione, siamo consapevoli di quanto sia difficile per i pazienti e i loro familiari chiedere aiuto. Attraverso iniziative di sensibilizzazione e supporto, lavoriamo per costruire una società più inclusiva e consapevole, dove la salute mentale non sia più un tabù. E' importante garantire equità nell'accesso ai percorsi di cura, poiché la depressione è una malattia a tutti gli effetti e merita di essere trattata con la stessa attenzione e rispetto di qualsiasi altra condizione medica clinicamente rilevante. L'impegno delle istituzioni è cruciale per promuovere l'accesso universale a trattamenti adeguati, senza barriere o discriminazioni". Commenta Buffon: "Mi ha fatto molto piacere aver preso parte a questo evento, che ha trattato un tema a me molto caro. Campagne di sensibilizzazione come" questa "sono essenziali per rompere il silenzio che spesso circonda la depressione. E' fondamentale iniziare a parlare apertamente delle proprie difficoltà, perché solo così possiamo rompere lo stigma che accompagna questa condizione. Dalla mia esperienza, ho imparato che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, bensì il primo passo per superare la malattia. Con iniziative come questa, possiamo davvero fare la differenza e aiutare più persone a trovare la via d'uscita". Con questa iniziativa Johnson & Johnson Innovative Medicine intende offrire una prospettiva di speranza concreta a pazienti e caregiver, sottolineando che dal disturbo depressivo maggiore si può uscire. "Siamo orgogliosi di promuovere un evento e una campagna di sensibilizzazione come 'Out of the Maze – Oltre il labirinto della depressione', perché – conclude Alessandra Baldini, Medical Affairs Director di Johnson & Johnson Innovative Medicine – riteniamo che sia fondamentale abbattere i pregiudizi che ancora circondano questa malattia. In Johnson & Johnson siamo impegnati nell'area delle neuroscienze per sviluppare soluzioni innovative che possano realmente fare la differenza, contribuendo a migliorare il benessere mentale delle persone e a offrire speranza alle famiglie. Grazie alla ricerca condotta negli ultimi anni, siamo riusciti a sviluppare trattamenti innovativi per alcune delle malattie mentali più impattanti, incluso il disturbo depressivo maggiore". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Antonella Clerici operata d’urgenza: “Controllo di una cisti ovarica, poi lo tsunami”
(Adnkronos) – Intervento chirurgico per Antonella Clerici che, in un post su Instagram, racconta di essere stata operata d'urgenza alle ovaie dopo un regolare controllo per una cisti. "Come sempre voglio essere sincera con voi e raccontarvi cosa mi è successo perché questo possa ricordare a tutti l'importanza della prevenzione", scrive la conduttrice che sui social posta una foto dal suo letto di ospedale dove con le mani fa il segno della vittoria per rassicurare i suoi sostenitori. "Giovedì scorso – racconta Clerici – arrivo a Roma con l'idea di stare vicino a un'amica e di andare a Napoli al concerto di Gigi D'Alessio. Il mio ginecologo mi ricorda che devo controllare una cisti ovarica. Da lì parte uno tsunami. Risonanza, ricovero, operazione. Ciao ovaie. Tutto è andato bene". "Ringrazio nell'ordine degli accadimenti il mio bravissimo diagnosta ginecologo Antonio Tafuri, la mitica Adriana Bonifacino che è stata sempre al mio fianco con dolcezza, fermezza e competenza e affetto. Ultimo ma determinante il Prof Enrico Vizza straordinario professionista, dotato di un'empatia contagiosa. La sua frase prima di entrare in sala operatoria: 'Stia tranquilla, al resto ci penso io'. Non la dimenticherò". Infine i ringraziamenti all'Ifo Regina Elena San Gallicano di Roma, all'equipe del professor Vizza e a tutte le infermiere e infermieri."Adesso un po' di convalescenza. A presto", conclude la conduttrice tv. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Aids, aderenza e resistenze a terapie: al via campagna ‘Hiv! Parliamone ancora!’
(Adnkronos) – Una qualità e aspettativa di vita che fino a 30 anni fa era impensabile. È quella che oggi possono avere le persone con Hiv. A patto però di seguire la terapia con costanza e regolarità, evitando che si sviluppino resistenze ai farmaci e che l’infezione progredisca. L’aderenza può essere faticosa per chi deve assumere una terapia tutta la vita; per questo è importante che anche questo aspetto sia discusso con il proprio medico in modo da trovare insieme la soluzione più adatta a ognuno. Aderenza terapeutica e resistenze sono al centro di "HIV. Parliamone ancora!", la nuova iniziativa nell’ambito di "HIV. Ne parliamo?", la campagna di sensibilizzazione promossa da Gilead Sciences con il patrocinio di 16 Associazioni di pazienti, la Società italiana di malattie infettive e tropicali (Smiti) e l’Italian conference on aids and antiviral research (Icar), lanciata lo scorso 23 novembre. E proprio in occasione del Congresso Icar, a Roma dal 19 al 21 giugno, vengono presentati nuovi contenuti e materiali informativi, pensati per migliorare il dialogo fra medici e persone con Hiv. Grazie alle terapie antiretrovirali – riporta una nota – si raggiunge in breve tempo la soppressione della replicazione virale; in questa condizione il rischio di trasmissione è azzerato. Questa evidenza conosciuta come U=U (undetectable= untransmittable/non rilevabile=non trasmissibile) azzera il rischio di trasmissione del virus ad altre persone. "Questa verità scientifica ha rivoluzionato la gestione dell'HIV e ha fornito uno strumento nuovo, potente e sicuro per combattere lo stigma associato al virus – afferma Valeria Calvino di Anlaids Ets – Ci aiuta a vivere meglio sia a livello fisico sia a livello psicologico. Ma non è ancora sufficientemente conosciuta. È importante quindi diffondere l’informazione corretta nella popolazione generale e, soprattutto, fornire strumenti adeguati ai medici e alle persone con Hiv per poter accedere alla piena conoscenza di questo concetto". La chiave per garantire che la carica virale rimanga soppressa è, però, l’aderenza alla terapia. Se la terapia non è assunta correttamente secondo lo schema terapeutico concordato dal medico, il virus riesce nuovamente a replicarsi e produrre nuova progenie (nuove copie virali). Questa nuova progenie può contenere delle mutazioni che possono renderla resistente ai farmaci che così diventano inefficaci. "Una volta che il virus ha 'imparato' a rendere inefficace un farmaco, non lo dimentica più – spiega Simone Lanini, professore associato in Malattie infettive Università degli Studi di Udine – Ecco perché la resistenza ai farmaci limita le opzioni terapeutiche disponibili e può rendere più complessa la gestione dell’infezione". Il tema dell’aderenza e dello sviluppo di resistenze sono al centro del primo podcast della serie "A Voce Alta – Dialoghi sull'Hiv", realizzata da OnePodcast in collaborazione con Gilead Sciences e che è possibile ascoltare cliccando su https://open.spotify.com/show/3WO4OGtxxupBJBiR7Oy1sz. Accanto al podcast – si legge nella nota – accessibile su tutte le piattaforme a partire dal 20 giugno, sarà disponibile anche un nuovo opuscolo informativo per i medici sul rischio di sviluppo di resistenze , mentre la landing page della campagna – hivneparliamo.it – si arricchirà di nuove storie dedicate a queste tematiche e ad altri aspetti legati alla qualità di vita. In autunno, infine, è prevista l’uscita di una seconda puntata della serie dedicata alle persone che hanno appena ricevuto una diagnosi di infezione da Hiv e un nuovo opuscolo su questa stessa tematica. Con questa nuova iniziativa si ampliano così gli strumenti messi a disposizione da "Hiv. Ne parliamo?" per la promozione del dialogo fra i medici e le persone con Hiv, per una migliore qualità di vita. "Il dialogo fra medico e paziente deve essere franco, aperto e bidirezionale, creare empatia e favorire un modello di cura collaborativo. Deve esplorare tutti gli aspetti che possono ostacolare un’assunzione ottimale della terapia e, se necessario, deve fornire alla persona che vive con Hiv gli strumenti per rimodellare l'interpretazione della propria malattia e condividere nuovi obiettivi di cura – evidenzia Giuseppe Lapadula, Ricercatore Malattie Infettive Università degli Studi Milano-Bicocca – Talvolta, in questo senso, può essere utile coinvolgere figure esterne, come lo psicologo. Posto che difficilmente la modifica della terapia è il 'magic bullet' che risolve i problemi di mancata aderenza, adattare la terapia alle abitudini di chi la assume, e non viceversa, aumenta le probabilità che questa venga assunta correttamente". "Da oltre 35 anni siamo accanto alle persone con Hiv, offrendo loro i risultati della nostra ricerca e il nostro supporto per migliorare la loro qualità di vita – conclude Gemma Saccomanni, Senior Director Public Affairs Gilead Sciences – E se all’inizio di questo percorso il nostro impegno era tutto focalizzato nel trovare soluzioni salvavita, ora che le abbiamo trovate e le persone con Hiv possono avere un’aspettativa di vita paragonabile a chi non ha l’infezione, è nostro dovere impegnarci a migliorare la qualità di questo tempo, sviluppando soluzioni terapeutiche sempre più efficaci e promuovendo una corretta informazione e un maggior dialogo tra medici e pazienti. La campagna 'Hiv. Ne parliamo?' è un’iniziativa fondamentale in questo senso perché offre strumenti concreti a clinici e pazienti per costruire un rapporto di fiducia e migliorare la relazione di cura a favore delle persone che vivono con Hiv". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Campus Bio-Medico, il simposio su ‘eccellenza in formazione infermieristica’
(Adnkronos) – Dare un nuovo impulso a una professione infermieristica, fondamentale per garantire il buon funzionamento del Sistema sanitario nazionale, attraverso una formazione interdisciplinare più specializzata. È il tema al centro del simposio 'Eccellenza e innovazione nella formazione infermieristica’ in programma domani, giovedì 12 settembre dalle 9.00 alle 12.15 a Roma, presso l’Università Campus Bio-Medico. L’appuntamento, evento di lancio del nuovo corso di Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, che metterà in luce le opportunità formative offerte dall’Università Campus Bio-Medico, aprirà un forum di discussione tra le principali figure del mondo accademico, sanitario e istituzionale con l’obiettivo di stimolare i giovani studenti a intraprendere con fiducia la carriera infermieristica, riconoscendone il valore nel contesto clinico e assistenziale e l'elevato impatto sulla società. Alla tavola rotonda moderata da Bruno Cavaliere, presidente della Società italiana per la direzione e il management delle professioni infermieristiche (Sidmi) su ‘Innovazione nella formazione infermieristica e opportunità in sanità’, accanto alle esperienze più significative, verranno illustrate le frontiere della professione. Parteciperanno: Luigi Baldini, presidente Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica (Enpapi); la presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) Barbara Mangiacavalli; Francesco Saverio Mennini, capo dipartimento Programmazione, dispositivi medici, farmaco e politiche in favore del Ssn del ministero della Salute; Enrico Montaperto, dirigente dell’Ufficio VI della Direzione generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio ministero dell’Università e della Ricerca; Vincenzo Di Lazzaro, preside della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma; la senatrice Paola Binetti, professoressa di Storia della Medicina; Rosaria Alvaro, presidente della Società italiana di scienze infermieristiche, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Alvisa Palese, presidente della Conferenza permanente dei Corsi di laurea e laurea magistrale delle Professioni Sanitarie, Università degli Studi di Udine. A seguire, ci sarà il racconto delle esperienze di successo con: Maurizio Zega, presidente del Centro di eccellenza per la cultura e la ricerca infermieristica (Cecri) e presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Roma; Ercole Vellone professore associato di Scienze infermieristiche, Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Alberto Dal Molin, presidente del Corso di Laurea in Infermieristica, Università del Piemonte Orientale; Azzurra Massimi, ricercatrice presso il dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive, Sapienza Università di Roma. In chiusura, sono previste le premiazioni dei giovani professionisti che hanno dato contributi significativi nella professione infermieristica con le loro testimonianze dirette. Le conclusioni sono affidate Maria Grazia De Marinis, presidente del corso di laurea triennale in Infermieristica e Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Cani robot pronti ad uccidere, Cina trasforma migliori amici dell’uomo in macchine da guerra – Video
(Adnkronos) – L'esercito cinese trasforma il migliore amico dell'uomo in una macchina per uccidere. Durante le recenti esercitazioni militari con la Cambogia, Pechino ha infatti mostrato un cane robot con un fucile automatico montato sulla schiena. "Può fungere da nuovo membro nelle nostre operazioni di combattimento urbano, sostituendo il personale (umano) durante ricognizioni, identificazioni e colpire il bersaglio", dice un soldato identificato come Chen Wei in un video dell'emittente statale CCTV. Il video di due minuti realizzato durante l’esercitazione Cina-Cambogia 'Golden Dragon 2024' mostra anche il cane robot che cammina, salta, si sdraia e si muove all’indietro sotto il controllo di un operatore remoto. In un'esercitazione, il robot spara con il fucile contro un'unità di fanteria in un edificio simulato. L’uso militare dei cani robot – e ovviamente dei piccoli droni aerei – non è una novità. Un video CCTV dello scorso anno mostrava cani elettronici armati di fucile in un'esercitazione congiunta che ha coinvolto gli eserciti cinese, cambogiano, laotiano, malese, tailandese e vietnamita tenutasi in Cina lo scorso novembre. E l'anno scorso, il Pentagono ha annunciato che l'esercito statunitense sta considerando di equipaggiare cani robot telecomandati con fucili all'avanguardia, come parte di un piano per "esplorare il possibile" nel futuro dei combattimenti. Ultimamente i cani robotici stiano ricevendo molta pubblicità da parte dell'Esercito popolare di liberazione. E i 'robodogs' compaiono sui social media cinesi, pesantemente regolamentati, da almeno un anno. Secondo il Global Times, gestito dallo stato, la presenza dei cani robotici nelle esercitazioni con eserciti stranieri indica uno stadio avanzato di sviluppo. "Di solito, una nuova attrezzatura non viene portata in un'esercitazione congiunta con un altro paese, quindi i cani robot devono aver raggiunto un certo livello di maturità tecnica", ha detto il Global Times citando un esperto anonimo. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Travis Scott arrestato, rapper accusato di ubriachezza molesta e violazione di domicilio
(Adnkronos) – Il rapper e produttore discografico statunitense Travis Scott è stato arrestato a Miami, in Florida, con l'accusa di ubriachezza molesta e violazione di domicilio. Il 33enne, conosciuto anche come La Flame o Cactus Jack, è stato arrestato alle 04:35 ora locale. Il sito web del Dipartimento di Correzione della Contea di Miami-Dade riporta che è stato arrestato con il suo vero nome, Jacques Bermon Webster. L'emittente locale WSNV-7 ha riferito che l'arresto è legato a un disordine su una barca a noleggio al porto turistico di Miami Beach. Travis Scott è candidato ai Grammy Award e probabilmente uno dei più noti artisti hip-hop del mondo. Nel 2021, dieci fan sono morti in un bagno di folla al suo festival Astroworld a Houston, in Texas. Non ha dovuto affrontare accuse penali per la loro morte, ma è tuttora coinvolto in cause civili in cui sostiene che la colpa sia degli organizzatori. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Aborto, Coghe (Pro Vita): “Va riconosciuto a bimbi diritto di poter nascere”
(Adnkronos) – ''È un popolo di famiglie, genitori, nonni e giovani in festa. È un’occasione importante per noi e per dimostrare all’Italia e alla politica che ci sono tantissime persone pronte a metterci la faccia per difendere la vita dal concepimento fino alla morte naturale. Chiediamo che venga riconosciuto il diritto dei bimbi, nella pancia della mamma, a poter nascere. Questo governo deve impegnarsi per approntare politiche di sostegno alla natalità e alle donne, eliminando tutti gli ostacoli che portano molte mamme a scegliere l’aborto. Scegliere la vita! Come da titolo della nostra manifestazione, peraltro”. Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, all’interno della Manifestazione per la Vita, tenutasi a Roma, con decine di migliaia di persone in marcia da Piazza della Repubblica fino ai Fori Imperiali.. Un commento anche alle elezioni europee da poco svoltesi, con la composizione del nuovo Parlamento che “lascia sensazioni positive, essendo stati eletti ben venti candidati che avevano sottoscritto il nostro Manifesto per la Vita. Da fine luglio inizieremo a lavorare intensamente con loro”, ha concluso Coghe. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Nordcorea, Kim “pronto a occupare la Corea del Sud”
(Adnkronos) – La Nordcorea considera la Corea del Sud il suo principale nemico ed è pronta ad occuparlo in caso di emergenza. Lo ha detto il leader nordcoreano Kim Jong Un in occasione del 76° anniversario della fondazione dell'Esercito popolare coreano. "Definire i burattini sudcoreani come il nemico primario più dannoso e il nemico principale e decidere l'occupazione del loro territorio in caso di emergenza è una misura saggia per garantire la sicurezza del nostro Paese, la pace e stabilità futura", ha detto Kim, citato dall'agenzia di stampa centrale coreana (Kcna). Intanto, nel dicembre scorso Kim avrebbe impartito l'ordine di "accelerare i preparativi di guerra", con il pensiero sempre rivolto al programma nucleare. Kim avrebbe "definito i compiti dell'Esercito popolare e dell'industria delle munizioni, delle armi nucleari e della difesa civile per accelerare ulteriormente i preparativi di guerra" durante una riunione del Partito dei Lavoratori, secondo quanto riportato dall'agenzia nordcoreana Kcna. Per Kim, "la situazione politica e militare" nella penisola è diventata "grave" a causa delle "mosse" degli Stati Uniti e delle "loro forze vassalle" contro la Corea del Nord che "non hanno precedenti nella storia". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Giro d’Italia, Pogacar vince la crono: show della maglia rosa
(Adnkronos) –
Tadej Pogacar vince la settima tappa del Giro d'Italia 2024, la cronometro di 40,6 km. La maglia rosa consolida il primato in classifica generale. Lo sloveno della UAE chiude in 51'44'', imponendosi davanti a Filippo Ganna con un vantaggio di 17''. Terzo Magnus Sheffield, a 49''. Pogacar, al secondo successo di tappa, prende il largo in classifica generale. Il leader comanda con 2'36'' di vantaggio sul colombiano Daniel Martinez (Bora Hansgrohe). Geraint Thomas (Ineos) è terzo a 2'46''. Il migliore degli italiani è Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), ottavo a 4'11'' dal capolista. L'ottava tappa Domani, nell'ottava tappa, Pogacar può assestare un'altra spallata. Si corre la Spoleto-Prati di Tivo, 152 km con una raffica di salite. Il primo Gran premio della montagna arriva dopo 37 km, con l'ascesa al Forca Capistrello (terza categoria). Dal Gpm del Croce Abbio, dopo 112 km, inizia la lunga discesa di 25 km che precede la salita finale: 14,6 km fino al traguardo, con pendenze dal 7 al 12%. "Sono molto contento delle sensazioni che ho avuto sulla bici da crono. Non ne correvo una dai campionati del mondo dello scorso anno, ma nel frattempo ho lavorato molto su questo aspetto e sono felice che oggi abbia dato i suoi frutti. Ho iniziato con un ritmo più facile per abituarmi alla bici, poi ho affrontato la salita a tutta", le parole di Pogacar. "L'ultimo tratto era più adatto a me che a Pippo Ganna. Non sarà così nella prossima cronometro", dice prima di pensare alla tappa di domani. "Conosco l'arrivo di Prati di Tivo. Era la tappa regina quando ho vinto lì alla Tirreno-Adriatico di due anni fa, ma questa volta è una tappa di un Grande Giro". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Omicidio Sharon, su luogo del crimine i fiori di Ruocco e il cartello “giustizia è fatta”
(Adnkronos) – Nuovi cartelli e nuovi mazzi di fiori adornano il luogo in via Castegnate in cui Sharon Verzeni è stata accoltellata a morte nella notte tra il 29 e il 30 luglio. All’indomani del fermo di Moussa Sangare, che ha confessato l’omicidio, sulla scena del crimine è stato affisso il cartello “Giustizia è fatta”. Sotto è comparsa anche una grande composizione floreale con rose bianche. A portarla – a quanto riferiscono alcune persone che hanno assistito alla scena – è stato di prima mattina Sergio Ruocco, il compagno della vittima, che poi si è intrattenuto in paese per un giro. Tra i tanti biglietti e lettere attaccati al muro di via Castegnate da oggi c’è anche quella di una donna che si chiede come il 31enne abbia potuto colpire senza motivo. “Come si può fare una cosa del genere?”. Quindi l’auspicio – lo stesso formulato ieri anche dalla famiglia della vittima – che la morte di Sharon “non sia stata vana”. “Ho sentito parlare in queste ore di ‘raptus improvviso’, di ‘scatto d’ira’ e assenza di premeditazione”, scrive intanto in una nota il legale della famiglia Verzeni Luigi Scudieri, facendo notare “tuttavia che, stando alle informazioni rese pubbliche ieri, il signor Moussa Sangare sarebbe uscito dalla propria casa di Suisio con ben quattro coltelli di significative dimensioni e prima di uccidere Sharon a Terno d’Isola ha avuto tutto il tempo di minacciare anche altre due persone”. Quindi l’appello ai due ragazzini che sarebbero stati minacciati da Sangare, che – scrive l’avvocato – “farebbero bene a farsi avanti”. Infine una considerazione sui dubbi, sollevati dal legale del 31enne, sulla salute mentale del suo assistito. “Mi ha molto stupito, inoltre, che si sia parlato di ‘verosimile incapacità’ subito dopo il fermo, prima ancora di un esame completo di tutti gli atti di indagine e del pieno completamento degli accertamenti investigativi”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Medicina, Giovagnoni (Sirm): “Con radiomica risposte più rapide su efficacia cure”
(Adnkronos) – "La radiomica è una tecnica che utilizza sistemi di intelligenza artificiale (Ai) e machine learning in grado di processare il dato numerico di Tac e risonanza (Rm) per dare informazioni che l'occhio umano non può nemmeno immaginare. Questo permette di discriminare lo stato di differenziazione dei tessuti normali da quelli patologici e dare una diagnosi precoce di malattie come i tumori, di stabilire il grado di aggressività della patologia e quindi avere informazioni sulla prognosi. La cosa più promettente però è la possibilità di sapere, in tempi più rapidi", anche nel giro di qualche giorno, "la risposta del paziente alla cura e quindi l'efficacia della terapia". Attualmente la radiomica è impiegata "sui tumori di prostata polmone, mammella e fegato, ma se ne prevede l'impiego anche in altre malattie". Lo ha detto Andrea Giovagnoni, presidente nazionale Sirm, Società italiana di radiologia medica e interventistica, questa mattina a Milano nel corso di un incontro con la stampa dedicato alle nuove frontiere del settore. "La medicina moderna – continua Giovagnoni – non può prescindere dal radiologo" che, con il cambiamento tecnologico, evolve nella professione, "diventa gestore a tutto tondo del dato che si ricava dalle immagini e si inserisce nella medicina moderna, all'interno di team multidisciplinari", non solo nella diagnosi, "ma anche come medico di riferimento, nel caso del radiologo interventista", su particolari forme tumorali, per esempio. "Un'indagine Censis sulla percezione della figura del radiologo – che verrà presentata nei dettagli nel corso del prossimo Congresso nazionale Sirm, a giugno – evidenzia che circa la metà dei pazienti lo scambia con il tecnico che svolge l'esame", e non lo considera medico. "E' un problema che hanno anche gli americani, non ce ne facciamo un cruccio – sorride il presidente Sirm – Il nostro ruolo è fondamentale, anche se non da 'frontman', perché diventiamo centrali nella diagnosi e anche nel trattamento del paziente". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Investito e ucciso a Pioltello, trovata e sequestrata auto pirata
(Adnkronos) – È stata trovata e sequestrata dai carabinieri l’auto pirata, una Peugeot bianca, che la notte tra domenica 18 agosto e lunedì 19 avrebbe travolto a Pioltello, nel milanese il 27enne Alexander Reyes, morto due giorni dopo in ospedale. Il giovane, di origine peruviana, era stato investito poco prima delle 2 in via Francesco Cilea. Sul posto erano intervenuti i sanitari del 118 Areu che lo avevano trasferito in codice rosso all'ospedale Niguarda di Milano. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Islanda, stato emergenza a Grindavik: quarta eruzione in 3 mesi
(Adnkronos) – E' di nuovo stato d'emergenza nel sud dell'Islanda, nella penisola di Raykjanes, per la quarta eruzione del vulcano in tre mesi. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, sembra essere la più potente, con la lava che ha raggiunto le barriere a est della cittadina di Grindavik, evacuata da mesi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Napoli, sparatoria nella notte: ucciso un 15enne
(Adnkronos) –
Sparatoria nella notte in centro a Napoli: un 15enne è stato ucciso e altri due minorenni sono stati feriti gravemente e ricoverati in ospedale. Il personale della Polizia di Stato è intervenuto in via Carmeniello al Mercato all’angolo con corso Umberto I, dove era riverso a terra privo di vita il corpo del ragazzo. Secondo quanto si apprende al Cto sono stati ricoverati un 17enne, colpito anche lui da un proiettile ma non in pericolo di vita, e un 14enne con lievi escoriazioni probabilmente per una caduta. Sul caso indagano gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli, che stanno ricostruendo la dinamica dei fatti. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Levialdi Ghiron (Tor Vergata): “Medici non sono meri erogatori di prestazioni”
(Adnkronos) – “La responsabilità derivante dall’esercizio delle professioni sanitarie, rappresenta un tema che negli ultimi decenni ha acquisito sempre maggiore visibilità e risonanza, tra gli addetti ai lavori e presso l’opinione pubblica. Ad un medico si richiedono molte capacità, conoscenze teoriche, abilità tecniche, ma anche attitudini umane e comunicative. Il medico, i professionisti sanitari in generale non possono essere considerati solo dei meri erogatori di una prestazione, quello sanitario non è solo un servizio da fornire senza ritardi e senza errori, come in alcuni frangenti è stato considerato. Chiaramente, proprio la complessità della professione medica rende difficile creare una normativa di riferimento che possa alla stessa maniera garantire la salute dei cittadini e, contestualmente, tutelare la dignità delle professioni sanitarie”. Lo ha detto Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’università degli Studi di Roma Tor Vergata intervenendo al convegno ‘La colpa medica, le linee guida e il ruolo delle società scientifiche’ promosso a Roma dal Collegio Italiano dei Chirurghi (CIC) con il patrocinio dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. “La pandemia correlata al Covid-19 ci ha offerto una lezione importante mostrandoci i limiti dell’attuale sistema, il cui punto cardine è la legge 24/2017 (Sicurezza delle cure in sanità, ndr ) – ha sottolineato Ghiron – Infatti per quel periodo di emergenza sanitaria è stato necessario introdurre soluzioni normative temporanee a significare che la legislazione vigente non era sufficiente ad inquadrare e dare risposta a tutte le situazioni che si verificavano nel quotidiano. La legge24/2017 ha modificato in maniera sostanziale il sistema della responsabilità professionale, sottolineando la necessità di porre il paziente al centro di un sistema di cure efficaci ma anche e soprattutto sicure, ma nella sua attuazione ci si è resi conto che necessita di modifiche per raggiungere tutti gli obietti che il legislatore si era prefissato con l’emanazione della stessa, bilanciando l’esigenza di salvaguardia degli operatori sanitari, la loro professionalità e la serenità necessarie nel prendere le decisioni migliori per il paziente. Serenità che viene spesso meno per le molteplici cause penali, il più delle volte infondate, a cui sono chiamati a rispondere i medici”. Il problema maggiore, secondo Ghiron “non sono le sentenze, che li vedono in più del 90% dei casi assolti, ma il disagio, l’angoscia e le spese che un medico si trova ad affrontare ogni volta che, magari per un atto dovuto, viene coinvolto in un’inchiesta penale per aver assistito un paziente o per aver cercato di salvargli la vita. Come sappiamo nelle more della revisione della normativa sulla responsabilità medica, che è ormai unanimemente ritenuta necessaria, è stato previsto nel decreto Milleproroghe “lo scudo penale” per gli operatori sanitari fino al 31 dicembre 2024, che prevede la punibilità solo nei casi di dolo o colpa grave, riproponendo in sostanza la stessa misura adottata nel periodo dell’emergenza sanitaria” dovuta al Covid-19. “Tra i vari obiettivi della legge 24/2017 vi era quello di definire in maniera chiara e possibilmente definitiva i vari aspetti della responsabilità civile e penale e le modalità con cui le strutture e i professionisti sanitari potevano essere chiamati in causa. Tali obiettivi sono stati solo in parte raggiunti” ha ricordato il Rettore che ha poi concluso: “Le difficoltà interpretative hanno evidenziato in maniera chiara l’importanza di delineare una normativa che sia non solo efficace ma anche di agevole e possibilmente univoca interpretazione da parte di chi si trova a vario titolo coinvolto in tali fattispecie. Il sistema della responsabilità medica previsto nella legge 24/2017 deve essere ripensato e sicuramente lo sarà anche alla luce dei lavori della Commissione ad hoc istituita presso il Ministero di Giustizia”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Roma, non ci sarà antenna Iliad su palazzo al Trionfale: condominio boccia proposta
(Adnkronos) – Alt all'antenna della discordia che avrebbe dovuto essere installata nel centrale quartiere romano di Prati. L'assemblea del condominio di via Savonarola 39 ha infatti bocciato la proposta di installare un’antenna di telefonia mobile della società Iliad sul torrino condominiale del palazzo in cambio di un canone di locazione di 20mila euro annui. Il caso era stato sollevato dai genitori degli alunni dell’Istituto San Giuseppe al Trionfale, un plesso – a pochi passi dal palazzo – che comprende una scuola d’infanzia e una primaria, e dalla contigua parrocchia, che gestisce anche un oratorio molto frequentato da bimbi e anziani del quartiere. Oggi i condomini, a cui i genitori avevano anche recapitato una lettera aperta per invitarli alla prudenza, hanno bocciato praticamente all'unanimità (tutti contrari e un astenuto) la proposta della società telefonica. “Siamo contenti della decisione del Condominio di bocciare quasi all’unanimità la proposta di installazione dell’antenna – commenta all'Adnkronos don Salvatore Alletto, direttore della scuola san Giuseppe e superiore della Comunità di san Giuseppe al Trionfale – . Mi sento di ringraziare i condomini per la sensibilità e l’attenzione dimostrata. Speriamo presto si arrivi ad una regolamentazione della localizzazione degli impianti di telefonia mobile. Quella della Scuola e della Comunità di san Giuseppe al Trionfale è un sito sensibile e va protetto", conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)