(Adnkronos) –
Alzare il livello di attenzione sulla Dengue, dal momento che l'andamento dell'infezione nel 2024 è da record. E' il messaggio lanciato dai funzionari sanitari Usa ai medici, dopo che nella regione delle Americhe in 6 mesi è già stato sforato il numero massimo di casi storicamente segnalati in un anno, come evidenzia l'ultimo aggiornamento epidemiologico della Paho (Pan American Health Organization), il 'braccio' regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). "L'incidenza globale della Dengue nel 2024 è stata la più alta mai registrata per questo anno solare", hanno evidenziato i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie in un avviso, riporta 'Cbs news' online. L'agenzia statunitense ricorda che finora nel 2024 i Paesi delle Americhe hanno segnalato più di 9,7 milioni di casi, il doppio rispetto al 4,6 milioni di casi denunciati in tutto il 2023. Il virus, che si diffonde attraverso le zanzare, è in aumento in tutto il mondo, aiutato dai cambiamenti climatici. Tanto che per esempio Porto Rico ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria pubblica a marzo. La Dengue rimane meno comune negli Stati Uniti continentali, ma nei 50 Stati finora quest'anno si sono verificati 3 volte più casi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. La maggior parte erano infezioni che i viaggiatori hanno contratto all'estero e i funzionari notano che non ci sono prove di un'epidemia in corso. Ma avvertono anche che le zanzare locali rappresentano una minaccia. I Cdc hanno dunque raccomandato ai medici di conoscere i sintomi, porre domande su dove hanno viaggiato di recente i pazienti e prendere in considerazione la possibilità di ordinare test per la Dengue quando appropriato. In tutto il mondo, lo scorso anno sono state segnalate più di 6,6 milioni di infezioni da circa 80 Paesi. Secondo l'Oms, nei primi 4 mesi di quest'anno sono stati segnalati 7,9 milioni di casi e 4mila decessi. Il carico del virus è stato particolarmente intenso nelle Americhe, inclusi Brasile e Perù. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Dengue, epidemia record in 2024: negli Usa alert ai medici
A2a, Mazzoncini: “Su Milano investiti 1 miliardo e 200 mln euro”
(Adnkronos) – “Nell’anno in corso, l'elemento più importante a Milano, dove gestiamo già la rete elettrica del Comune, è che abbiamo acquisito da Enel tutta la rete elettrica della provincia. È un investimento importante di 1 miliardo e 200 milioni di euro. Abbiamo 7 miliardi di investimento nei prossimi anni su Milano. Sicuramente oggi per noi è la piazza principale”. A definire “l’elemento più importante” dell’anno in corso per la Life Company è Renato Mazzoncini, amministratore delegato A2A, intervistato a valle della presentazione dell’ottavo Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Milano del Gruppo. Un report che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali sul territorio nel 2023 e i piani di attività previsti per i prossimi anni. L’accordo con Enel testimonia l’impegno del Gruppo nella decarbonizzazione di Milano. Già nel 2023 A2A ha investito quasi 500 milioni di euro per efficientare infrastrutture necessarie alla transizione ecologica: “Sulla rete elettrica c'è tanto da investire. Da qui ai prossimi dieci anni è previsto un incremento del 50% della potenza di picco per l'arrivo delle auto elettriche, piani induzione, pompe di calore. Sostanzialmente la sostituzione parziale dell'uso del gas con energia elettrica richiede grandi investimenti. Il che vuol dire andare a lavorare dentro la città anche realizzando nuove cabine primarie, che sono edifici da 2000 metri quadri di pianta, dodici metri di altezza, dei veri e propri palazzi necessari a portare la potenza che serve a Milano”, illustra Mazzoncini. Anche l’espansione del teleriscaldamento contribuirà significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2, fornendo energia pulita a migliaia di utenze: “Stanno arrivando a Milano tantissimi data center e il loro impiego richiede tantissima energia. Allo stesso tempo, i data center rilasciano anche tanto calore per il raffreddamento dei chip. Stiamo lavorando per catturare questo calore e usarlo per scaldare le case dei nostri cittadini con calore decarbonizzato. Questi sono alcuni degli obiettivi che ci stiamo dando”, illustra l’a.d. Mazzoncini spiega che “a Milano la densità elettrica è cinque volte superiore a quella di Roma” questo perché “la città è verticale ed è piccola dal punto di vista dei chilometri quadrati”. Una conformazione, quella della città, che richiede un particolare intervento sulla rete elettrica: “È un investimento molto grosso. Riteniamo di investire, nei prossimi dieci anni, un altro miliardo e quattro solo nel potenziamento della rete che abbiamo acquisito da Enel, oltre agli investimenti sulla rete nostra di Milano che, solo quest'anno, hanno valso circa 170 milioni di euro”, conclude. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Pazienti: “Insieme facciamo rete per migliorare qualità vita 16 mln italiani”
(Adnkronos) – "Obiettivo delle associazioni dei pazienti è riuscire ad avere un'unica voce, perché anche se le patologie sono differenti i bisogni e le esigenze sono molto simili, quindi penso che sia proprio questo l'elemento che ci deve unire per fare rete". Così Giovanna Campioni di Aicca (Associazione italiana cardiopatici congeniti bambini e adulti), intervenendo oggi alla Camera dei deputati a un incontro con la stampa per fare il punto sul percorso della proposta di legge numero 1326 su 'Disciplina della partecipazione delle associazioni di pazienti e delle organizzazioni di cittadini ai processi decisionali pubblici in materia di salute'. "Noi pazienti non portiamo avanti la nostra storia personale, ma l'esperienza di migliaia di pazienti – spiega Campioni – Il nostro coinvolgimento e la nostra opinione nei processi decisionali in materia di salute aiuterebbe a creare un sistema ottimale per migliorare la qualità di vita di tante persone con le loro fragilità". Poi ricorda il "nostro percorso iniziato nel 2023 con la creazione della Janssen Patient Association Lab", iniziativa che mira a creare opportunità di confronto con le associazioni, al fine di dare maggiore spazio alla voce dei pazienti individuando opportunità, spunti e possibilità di innovazione capaci di incidere nell'evoluzione delle politiche sanitarie. "Ecco perché crediamo tanto nella proposta di legge AC 1326 – sottolinea Campioni – e l'asupicio è che possa essere un inizio al fine di creare un sistema che migliori e ottimizzi il lavoro di tutti". La Patient Association Academy, un modello di collaborazione tra le associazioni pazienti e le organizzazioni civiche operanti in diverse aree terapeutiche, "è costituita da 40 associazioni di pazienti – evidenzia Federica Balzani di Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) – che si occupano di diverse aree terapeutiche e rappresentano di fatto una community di oltre 16 milioni di persone affette da varie patologie. L'Academy ha il fine di accompagnare le associazioni di pazienti in un percorso di rafforzamento delle capacità e delle proprie competenze per affermare sempre di più il loro ruolo come co-decisori nei processi di salute". L'obiettivo di "istituzionalizzare la partecipazione delle associazioni di pazienti nei processi decisionali pubblici in materia di salute è un'istanza condivisa e cara a tutte le associazioni, a prescindere dalla patologia di cui si occupano. Quindi – conclude Balzani – a questo punto noi auspichiamo che l'iter parlamentare si avvi il prima possibile". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Huetter vince discesa Saalbach. Delago terza
(Adnkronos) – Cornelia Huetter vince la discesa delle finali di Coppa del mondo di Saalbach. L'austriaca si impone con il tempo di 1'45"08 e si aggiudica anche la Coppa del mondo di specialità davanti alla svizzera Lara Gut-Behrami, oggi solo diciassettesima. Alle sue spalle la slovena Ilka Stuhec (1'45"25) e l'azzurra Nicol Delago (145"57) che salgono con lei sul podio. Seguono altre tre austriache: Christina Ager (1'45"58), Stephanie Venier (1'45"70) e Mirjam Puchner (1'45"71). A punti altre due italiane Federica Brignone (1'46"21) nona e Francesca Pirovano (1'46"40) dodicesima. “Quando ho visto il pettorale numero 17 non ho fatto salti di gioia, ma poi mi sono detta di non pensarci e oggi è andato tutto benissimo e sono molto contenta. La strada che abbiamo intrapreso è quella giusta, c’è ancora molto da lavorare, ma sono soddisfatta. Ho preso la carica da mia sorella Nadia, che ha vinto in Coppa Europa l’altro giorno”. Così Nicol Delago dopo il terzo posto nella discesa delle finali di Coppa del mondo a Saalbach. “Per me è stata una stagione incredibile". Così Federica Brignone al termine dell'ultima gara della stagione, la discesa delle finali di Coppa del mondo di Saalbach, chiusa al nono posto. "Ero partita senza troppe aspettative, ma è stato un continuo sorprendermi. Ho avuto un piccolo calo, perché pretendevo troppo. Poi mi sono detta che me la sarei goduta, e sono arrivati risultati inaspettati, incredibili, dei quali sono molto contenta. Lara Gut-Behrami ha fatto una stagione incredibile, però non posso pensare di vincere la Coppa del mondo sperando che la mia avversaria sbagli. Onore a lei, e comunque credo di averle dato filo da torcere". "Mi sono detta che smetterò quando lo sentirò, al momento però non ci penso proprio. Ci sarà ancora molto lavoro per oltre un mese e poi un po’ di vacanza”, aggiunge la 33enne valdostana, seconda nella classifica generale di Coppa del mondo e anche in quelle di gigante e superg. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Roma, non ci sarà antenna Iliad su palazzo al Trionfale: condominio boccia proposta
(Adnkronos) – Alt all'antenna della discordia che avrebbe dovuto essere installata nel centrale quartiere romano di Prati. L'assemblea del condominio di via Savonarola 39 ha infatti bocciato la proposta di installare un’antenna di telefonia mobile della società Iliad sul torrino condominiale del palazzo in cambio di un canone di locazione di 20mila euro annui. Il caso era stato sollevato dai genitori degli alunni dell’Istituto San Giuseppe al Trionfale, un plesso – a pochi passi dal palazzo – che comprende una scuola d’infanzia e una primaria, e dalla contigua parrocchia, che gestisce anche un oratorio molto frequentato da bimbi e anziani del quartiere. Oggi i condomini, a cui i genitori avevano anche recapitato una lettera aperta per invitarli alla prudenza, hanno bocciato praticamente all'unanimità (tutti contrari e un astenuto) la proposta della società telefonica. “Siamo contenti della decisione del Condominio di bocciare quasi all’unanimità la proposta di installazione dell’antenna – commenta all'Adnkronos don Salvatore Alletto, direttore della scuola san Giuseppe e superiore della Comunità di san Giuseppe al Trionfale – . Mi sento di ringraziare i condomini per la sensibilità e l’attenzione dimostrata. Speriamo presto si arrivi ad una regolamentazione della localizzazione degli impianti di telefonia mobile. Quella della Scuola e della Comunità di san Giuseppe al Trionfale è un sito sensibile e va protetto", conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Usa, sparatoria in centro commerciale: uccisa 13enne
(Adnkronos) – Una lite tra ragazza in un centro commerciale americano è degenerata in una sparatoria, provocando la morte di una ragazza di 13 anni. E' successo ad Edmonds, nello stato di Washington, dove la polizia rende noto di avere arrestato un sospetto, un giovane di 16 anni. Secondo la ricostruzione della polizia, la lite è scoppiata tra due gruppi di ragazzi nel settore riservato ai fast food dell'Alderwood Mall. La ragazza rimasta uccisa, Jayda Woods-Johnson, non era coinvolta con nessuno dei due gruppi, e sarebbe stata colpita da una pallottola vagante. La polizia sta cercando ancora la pistola che sarebbe stata usata dal "sospetto identificato in un ragazzo di 16 anni di Edmonds", rende noto il Lynnwood Police Department. Il giovane si è consegnato alla polizia "accompagnato dalla madre, è stato arrestato e sarà accusato di omicidio", rende ancora noto la polizia. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Casa, Balducci (Fhs): “Dopo vent’anni trovo la Fondazione in salute e competente”
(Adnkronos) – “All’inizio degli anni 2000 ho condotto uno studio di fattibilità per la Fondazione Housing Sociale, la fondazione che avrebbe dovuto realizzare interventi di housing sociale. Oggi sono stato chiamato a fare il presidente e dopo vent'anni ho trovato una fondazione in piena salute che ha realizzato centinaia di progetti e soprattutto popolata da competenze che sono veramente rare per la rigenerazione urbana”. Sono le parole del presidente di Fondazione Housing Sociale – Fhs, Alessandro Balducci, intervistato dall’Adnkronos in occasione delle celebrazioni per il ventennale della Fondazione che nel 2004 vedeva la luce, su impulso di Fondazione Cariplo, per trovare soluzioni alla crescente emergenza abitativa. In occasione del ventennale, Fhs ha presentato un quaderno di ricerche che evidenziano le problematiche, lo stato dell’arte e le prospettive di sviluppo dell’housing sociale in Italia. Le indagini sono state condotte da una rete di esperti di rilievo come Cresme, Politecnico di Milano, Nomisma, Bocconi, EvaLab, e Avanzi. L’housing sociale e collaborativo promosso dalla Fondazione Housing Sociale propone un modo di abitare sia gli spazi privati, sia quelli pubblici, finalizzato a migliorare la propria condizione di vita, mettendo in atto soluzioni collaborative e sostenibili. Solo in Lombardia, Fhs ha promosso la realizzazione di 3 mila alloggi in locazione e coinvolto più di 3mila famiglie nei percorsi di community engagement, oltre ad aver avviato sei associazioni di abitanti. Un percorso ventennale ricco di sfide e grandi risultati: “Vedere che un'idea all'inizio soltanto embrionale si è sviluppata in modo così efficace e che affronta un problema rilevantissimo per la città di oggi, per me è motivo di grande soddisfazione”, le parole del presidente di Fhs. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Bimba morta a Giugliano, viaggiavano in 4 su una Smart: denunciata anche la madre
(Adnkronos) – La madre della bimba di 8 anni che ieri è morta nell'incidente stradale a Giugliano in Campania, Napoli, dopo che l'auto sulla quale era a bordo si è ribaltata, è stata denunciata in stato di libertà per omicidio stradale. Ieri, per la morte della piccola, era stato arrestato il compagno della donna che era alla guida dell'auto senza patente. A bordo della Smart vi erano quattro persone: il conducente, la compagna, la bimba di 8 anni e la sorella di 16 anni stipata nel piccolo vano posteriore dell'auto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Roma, 21enne annega in mare a Nettuno
(Adnkronos) – Un indiano di 21 anni è annegato in mare a Nettuno, in provincia di Roma, intorno alle 14. A vedere il giovane in difficoltà in acqua e a chiamare i soccorsi è stata l'assistente bagnanti che poi si è anche tuffata in acqua per salvarlo. La donna lo ha raggiunto e lo ha portato a riva dove ha tentato di rianimarlo ma non c'è stato nulla da fare. Il pm ha disposto il trasferimento della salma a Tor Vergata per l'autopsia. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Alimentazione, Grassi (Ricerca Swg): “Gusto driver centrale nelle scelte di acquisto”
(Adnkronos) – "Abbiamo condotto un'indagine su un campione rappresentativo di cittadini italiani con l'obiettivo di cogliere quali sono le componenti che guidano la scelta degli alimentari, in particolare il ruolo del gusto. I dati sono molto chiari, il gusto è un driver centrale nelle scelte di acquisto degli italiani che si accompagna a due fattori: la ricerca del gusto al giusto prezzo, quindi non al prezzo più basso in assoluto, ma a un prezzo che sia giusto per consentire un prodotto di qualità. E, dall'altra parte, il tema della sostenibilità”. A dirlo, Riccardo Grassi, direttore di Ricerca SWG, l’istituto che ha condotto l’indagine per Carrefour Italia in occasione del rilancio del piano Act For Food, il programma nato nel 2018 con l’obiettivo di garantire una transizione alimentare accessibile a tutti. I prodotti che rispondono meglio alle esigenze degli italiani emersi dalla ricerca condotta da SWG sono: “I prodotti del territorio, quelli chilometro zero, quindi considerati più vicini, perché sono i più freschi e sono quelli che si ritiene possano garantire meglio tutti gli aspetti al centro della cucina italiana, considerata peraltro la cucina con maggior gusto tra tutte quelle disponibili”, fa sapere Grassi. A confermare le parole del direttore dell’istituto di ricerca i numeri: dall’indagine emerge infatti che la stagionalità è scelta dal 53% degli italiani, seguita dalla freschezza, 44%, dal km0, 15%, e dall’italianità, 14%. Solo il 13% degli intervistati considera più appaganti altre scelte alimentari rispetto a quelle della cucina italiana, come le proposte etniche, il fast food e il vegetariano o vegano. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gaza, media: “Raid Israele su Khan Younis, 30 morti e 100 feriti”
(Adnkronos) – E' di almeno 30 morti e oltre un centinaio di feriti il bilancio di una serie di raid aerei israeliani nella regione di al-Mawasi, a ovest di Khan Younis. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui si contano anche decine di persone ancora intrappolate sotto le macerie degli edifici colpiti. L'area di al-Mawasi ospita migliaia di sfollati palestinesi, fuggiti dopo l'avvio dell'operazione israeliana nella Striscia di Gaza, designata dall'esercito israeliano come 'zona umanitaria sicura'. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanità, Aceti (Salutequità): “Ssn sostenibile ha bisogno di riforma dinamica”
(Adnkronos) – "La prossima Manovra di bilancio per rafforzare la sanità pubblica dovrà essere 'espansiva'. Qualora Governo e Parlamento scegliessero invece una 'formula restrittiva', le difficoltà di accessibilità alle cure che vivono i cittadini potrebbero aggravarsi, nonostante il diritto alla salute prevalga sull'equilibrio di bilancio, come ricorda anche la Corte dei conti nella sua Relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni 2020-2023. Le risorse sono fondamentali e per garantire piena sostenibilità del Ssn servono subito anche politiche sanitarie riformatrici, con correttivi sui sistemi di remunerazione, organizzazione, gestione e valutazione, altrimenti gli incrementi di risorse potrebbero non essere capitalizzati al meglio. Sarebbe come cercare di riempire un secchio bucato". Lo ha detto Tonino Aceti, presidente di Salutequità, a margine dell'Equity Group Sostenibilità ed Equità promosso da Salutequità. L'evento è un incontro a porte chiuse durante il quale i rappresentanti di istituzioni, ministero della Salute, Regioni, Istituto superiore di sanità, Agenas, centri di ricerca, imprese, professioni e aziende sanitarie, pazienti, deputati e senatori hanno dibattuto sulla situazione, sulle priorità e sui correttivi necessari per salvaguardare universalità, equità e, appunto, sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. "Il Ssn oggi non sa leggere la domanda di assistenza che cambia e adeguare tempestivamente le risposte – ha ribadito Aceti – e tutto questo è confermato innanzitutto da una programmazione sanitaria nazionale ferma al 2006, rischiando di non renderlo utile per i cittadini e attrattivo per i professionisti che vi lavorano". Nel corso della giornata è stata presentata la cornice internazionale che vede tutti i sistemi sanitari in difficoltà finanziarie, non solo quelli totalmente pubblici; sono state sottolineate anche l'importanza della ricerca e dei trial clinici come ambito per attrarre e recuperare risorse; la misurazione dell'impatto positivo dell'innovazione tecnologica e farmacologica sui sistemi sanitari; le interdipendenze che il servizio sanitario ha con tutti gli altri settori di politiche pubbliche per garantire la salute delle comunità; il contributo della partnership pubblico privato; l'importanza di una comunicazione positiva del valore che ogni giorno porta il Ssn e un impegno specifico per un vero e proprio engagement del cittadino/paziente. Le soluzioni e le proposte raccolte saranno presentate ufficialmente anche a Governo, istituzioni e Regioni il in occasione del Summit annuale di Salutequità, per tirare le somme sulle evidenze raccolte e proporre soluzioni reali, percorribili e mirate per risolvere gli squilibri del sistema. "Prendersi cura del Ssn attraverso il confronto tra tutti gli stakeholder sulle difficoltà e sulle proposte migliorative è il contributo che vogliamo dare per tutelare il diritto alla salute attraverso la più grande opera pubblica che ha realizzato il nostro Paese per garantire democrazia, pari opportunità ed equità", ha concluso Aceti. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Film Impresa 2025, nuova presidente della giuria Caterina Caselli
(Adnkronos) – La terza edizione del Premio Film Impresa è ufficialmente entrata nel vivo questo pomeriggio durante Festa del Cinema di Roma. Si è da poco infatti concluso il talk “Il Cinema come Industria” l'evento ospitato presso lo spazio 'Lazio terra di Cinema della Regione Lazio' – AuditoriumArte, Auditorium Parco della Musica, durante il quale è stato reso noto che Caterina Caselli presiederà la Giuria della prossima edizione in programma nel 2025. Icona della musica e produttrice di grande successo, Caterina Caselli ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale italiano. Dopo aver conquistato le scene musicali con la sua inconfondibile voce, Caselli si è affermata come una delle figure più influenti del settore dando vita a collaborazioni artistiche di rilievo e scoprendo talenti di caratura internazionale. Il legame di Caterina Caselli con il Premio Film Impresa era già nato nella scorsa edizione, quando le era stato consegnato il Premio Speciale Ferrovie dello Stato Italiane, uno dei prestigiosi Premi che ogni anno vengono assegnati a personalità che nel corso della loro attività e carriera hanno saputo raccontare, esplorare o interpretare il mondo del lavoro e dell’impresa. “È un onore presiedere la giuria del Premio Film Impresa alla sua terza edizione, un progetto che valorizza insieme tre mondi: il cinema, l’impresa e l’innovazione. Partecipando come ospite lo scorso anno, ho apprezzato la qualità dell’evento e di chi lo organizza, in primis Giampaolo Letta e Mario Sesti. Davvero non vedo l’ora di mettermi all’opera sui film candidati, dai quali mi aspetto di essere stupita” afferma Caterina Caselli. Durante l’evento di oggi è stato anche lanciato ufficialmente il nuovo regolamento che permetterà alle imprese di partecipare all’attesissimo appuntamento della prossima primavera. Per presentare la propria candidatura c’è tempo fino al 31 gennaio 2025 attraverso una specifica sezione del sito www.filmimpresa.it. I film saranno selezionati dallo staff della direzione artistica e poi valutati da una giuria di esperti e professionisti del mondo del cinema e dell’industria che assegnerà i premi per ogni categoria presente nella terza edizione. Il talk appena concluso ha visto la partecipazione di importanti figure del settore come Lorenza Lei, responsabile Cinema Regione Lazio, Giampaolo Letta, presidente Premio Film Impresa e Mario Sesti, direttore artistico Premio Film Impresa. Il dibattito è stato moderato da Alvaro Moretti, Vicedirettore de Il Messaggero. “La presenza di Premio Film Impresa alla Festa del Cinema di Roma chiude un cerchio che dopo la presenza al Festival di Venezia non poteva che culminare in questo prestigioso appuntamento, durante il quale abbiamo lanciato il nuovo regolamento e annunciato la prossima Presidente di Giuria”. – commenta Giampaolo Letta, Presidente di Premio Film Impresa. “Oggi prende ufficialmente il via la prossima edizione di Premio Film Impresa, che svolge la sua prima tappa presso lo spazio “Lazio terra di cinema” della Regione Lazio, proprio la regione che nella città di Roma trova la capitale dell’audiovisivo in Italia, saldando ancora di più il legame tra cinema e impresa che, come sempre, sarà protagonista anche nell’edizione del 2025”. Siamo molto felici di aver annunciato Caterina Caselli come prossima Presidente di Giuria”. – aggiunge Mario Sesti, Direttore Artistico di Premio Film Impresa. “Caterina Caselli per noi è un esempio straordinariamente significativo di cosa vuol dire portare la creatività all’interno dell’impresa e l’impresa nella creatività”. L’incontro è stato organizzato nell’ambito dell’iniziativa a cura della Regione Lazio dal nome “Il cinema come industria”, che ha previsto gli interventi del Vicepresidente della Regione Lazio on. Roberta Angelilli e della Responsabile Cinema Regione Lazio Lorenza Lei, con il coordinamento di Alvaro Moretti, Vicedirettore de Il Messaggero. Nell’occasione è stato anche proiettato il “Premio Film Impresa verso la terza edizione” del Premio Film Impresa, un’emozionante testimonianza della ricca tre giorni che lo scorso aprile ha illuminato la casa del cinema di Roma attraverso la celebrazione del racconto audiovisivo delle imprese. L’iniziativa di questo pomeriggio ha seguito due importanti appuntamenti ai quali il Premio Film Impresa di Unindustria è già stato protagonista nell’ultimo periodo: prima l’ottantunesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia, durante la quale Giampaolo Letta e Mario Sesti hanno consegnato alla regista francese Anne-Sophie Bailly il Premio Film Impresa – Special Awards, che da quest’anno fa ufficialmente parte dei premi collaterali riconosciuti dal prestigioso festival cinematografico; lo scorso 11 ottobre, inoltre, Giampaolo Letta è intervenuto all’evento “Il Cinema che Impresa!”, parte del programma di Torino Capitale della Cultura d’Impresa 2024, una straordinaria opportunità per mettere in luce l'importanza del racconto cinematografico come strumento di comunicazione per le aziende. Premio Film Impresa è un’iniziativa ideata e realizzata da Unindustria con il supporto di Confindustria, che come sempre sarà dedicata ai film d’impresa (corti e mediometraggi, di finzione e documentari, narrativi e sperimentali) che raccontano la vita delle aziende di oggi e di chi le vive dall’interno, la passione creativa dell’impresa, il rapporto con il territorio in cui si insediano, la responsabilità sociale, i valori e la storia della civiltà d’impresa, la sfida ambientale e i progetti di innovazione, il vissuto del lavoro, il valore delle persone che ne sono protagoniste. Saranno premiate ancora una volta le opere selezionate nelle tre diverse aree del Premio (Narrativa, Documentaria e Innovative Image & Sound). Anche nell’edizione 2025, infine, saranno assegnati premi speciali a personaggi del mondo del cinema. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Invecchiamento cutaneo, nuovo trattamento ripristina tessuto adiposo
(Adnkronos) – Con il passare degli anni, il viso subisce un graduale e continuo processo di invecchiamento a carico non solo della pelle, ma di tutti i tessuti sottostanti con conseguente perdita di tono, elasticità, consistenza e volume. Siamo abituati a pensare che questo processo riguardi solo la parte superficiale, ma in realtà anche ciò che non vediamo invecchia. Ibsa Derma, la Divisione di medicina estetica di Ibsa, lancia un nuovo trattamento della linea Profhilo* con una della più alte concentrazioni di acido ialuronico ad alto peso molecolare sul mercato. Ibsa Derma ha sviluppato questa innovativa soluzione – riporta una nota – presentata oggi in anteprima europea, per Italia, Francia, Regno Unito, Spagna e Polonia, durante una conferenza stampa tenutasi a Milano, non lontano dal cuore produttivo dell'azienda. All'evento hanno partecipato alcuni dei più importanti specialisti in medicina estetica, tra cui Editta Buttura da Prato, Arnaud Lambert, Beatriz Molina Sanchez, Natalia Ribé e Monika Nunberg Sawicka, che hanno discusso dell'impatto di questa innovazione nella pratica clinica. Grazie alla sua esperienza consolidata nel campo della medicina estetica e nella ricerca di innovazioni tecnologiche all'avanguardia, con questo nuovo dispositivo – si legge – Ibsa ancora una volta va incontro alle esigenze delle pazienti e dei professionisti del settore, che prediligono trattamenti accessibili, veloci e personalizzati. Negli ultimi anni, infatti, sempre più persone si affidano a procedure di medicina rigenerativa, che punta ad offrire miglioramenti estetici attraverso un percorso di rigenerazione tissutale proponendo trattamenti su misura, costruiti sulle caratteristiche specifiche di ciascuna paziente. Ibsa, leader mondiale nella produzione di acido ialuronico, è da tempo impegnata in questo campo, di cui si è fatta promotrice fin dal 2015 con la creazione della linea Profhilo, frutto dello sviluppo della Nahyco* Technology. Questa rivoluzionaria tecnologia ha dato vita a un nuovo mondo dell'acido ialuronico, quello dei complessi ibridi cooperativi stabili composti da acido ialuronico ad alto e basso peso molecolare, stabilizzati da un processo termico brevettato senza l'uso di nessun agente chimico. "Con un'esperienza decennale nello sviluppo di trattamenti dedicati al viso e al corpo, Ibsa continua ad innovare, offrendo soluzioni sempre più mirate – ha spiegato Andrea Giori, Head of Research and Development di Ibsa – che agiscono non solo sulla superficie della pelle, ma anche su strati e tessuti più profondi". Questo trattamento – conclude la nota – si inserisce nella nuova piattaforma di comunicazione Beauty Beyond Standards di Ibsa Derma. Infine Ibsa ha creato l'App gratuita Aging Discovery AR in cui, attraverso la realtà aumentata, gli utenti possono esplorare l'impatto del processo di invecchiamento sui diversi tessuti, avendo a disposizione un utile strumento di approfondimento che favorisce anche una migliore comunicazione tra medico e paziente. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Cinecittà intitola una strada a Francis Ford Coppola, il regista emozionato: “Si avvera un sogno”
(Adnkronos) –
Cinecittà celebra Francis Ford Coppola con una strada a lui intitolata – viale Francis Ford Coppola – e la chiave onoraria degli Studi romani, dove ha preparato alcune scene de ‘Il padrino – Parte III’ tra la fine degli Anni '80 e gli inizi dei '90. "Per me tutto questo è un sogno che si avvera”, dice il regista premio Oscar durante la cerimonia, che si è svolta alla presenza della presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, dell’ad Manuela Cacciamani e del Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni. "Ho una fascinazione per Cinecittà da sempre. Quando ero giovane – ricorda il regista – non avevo soldi, ma sognavo di studiare nel prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia, che per me rappresentava il passo più vicino all’entrata di Cinecittà, che era la vera Hollywood”. L'intera giornata è stata dedicata a Francis Ford Coppola in occasione dell'anteprima della sua ultima opera 'Megalopolis', evento di pre-apertura della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella Città, che poi arriverà nelle sale il 16 ottobre con Eagle Pictures di Tarak Ben Ammar. "'L'essere umano è un genio capace e in grado di risolvere qualsiasi problema che incontri’, diceva Pico della Mirandola. L’Italia ne è un esempio: un Paese fantastico che eccelle in tutto, dalla medicina ai telescopi, ma necessiterebbe di un governo migliore", ha riflettuto il regista. Nella sua epopea romana Coppola racconta di un potente sindaco (Giancarlo Esposito) che ostacola un brillante architetto (Adam Driver), che ha il sogno utopico di salvare un'America morente. "Penso che oggi la Repubblica americana sia esposta ad un grandissimo rischio", ha detto il regista premio Oscar. Sulle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti il regista si è detto "non interessato all’America, voglio che ci sia un mondo unico perché siamo una famiglia umana unica. Concepire il mondo come Paesi separati è vecchio stile, basti pensare che prima della Prima guerra mondiale si poteva viaggiare senza passaporto. Dovremmo liberarci dei confini ma preservando le culture di ogni posto". Per il regista della saga de ‘Il padrino’ e ‘Apocalypse Now’ "siccome siamo parte di un’unica famiglia non chiamatemi Mr. Coppola o Maestro, chiamatemi ‘Zio Ciccio’", ha chiesto il regista. Ottantacinque anni e ancora tanti sogni nel cassetto, Coppola ha svelato in italiano: "Sono vicino alla morte, ma voglio realizzare ancora due film. Uno piccolo e semplice, così per divertimento, che girerò in gran parte in Italia ed uno grande". In 'Megalopolis' si dice che gli imperi crollano quando le persone smettono di crederci. Tra gli imperi in crisi di oggi c'è il cinema. "Il cinema è arte o business? Per me è arte. Ma chi vuole monetizzare non vuole rischi, vuole seguire la stessa formula trita e ritrita che crea dipendenza, come la Coca-Cola o le patatine", ha fatto notare Coppola, che ha venduto i suoi vigneti per produrre 'Megalopolis'. "L'ho fatto secondo la mia formula e non quella del business. Il risultato? Ha il destino di 'Apocalypse Now', all'inizio c'è chi lo amava e chi lo odiava. Ma intanto continua a guadagnare soldi. Mi auguro la stessa cosa per il mio ultimo film". Una carriera costellata da tanti successi ma anche da rimpianti: "Ne ho due. Il primo è che non sono riuscito a girare 'Un sogno lungo un giorno' come volevo e il secondo riguarda il cinema. Le nuove generazioni non avranno le stesse opportunità di quelle che abbiamo avuto". Stasera il grande evento serale di presentazione, in anteprima nazionale, di 'Megalopolis', una serata a inviti presso Cinecittà. "Siamo profondamente grati al maestro Francis Ford Coppola per aver accettato di essere con noi, qui nel tempio del cinema, per presentare una delle sue grandi opere" dichiara il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni. "Coppola ha dato vita a una produzione straordinaria come regista, sceneggiatore, produttore e produttore esecutivo, tanto che stilare un elenco completo delle sue opere sarebbe impossibile. Ha ricevuto riconoscimenti dai festival più prestigiosi, ma oggi ci sembrava fondamentale omaggiarlo qui a Cinecittà, affinché il suo contributo artistico rimanga per sempre nella memoria di questo luogo iconico. Ringraziamo anche la governance di Cinecittà per la sensibilità dimostrata nel conferire questo riconoscimento. Personalmente, sono emozionata: i suoi film degli anni '80, come 'I ragazzi della 56ª strada' e 'Rusty il selvaggio', hanno segnato la mia generazione e li ricordo con grande affetto. Con orgoglio, celebriamo anche il suo legame con l'Italia, che continua a ispirare la sua straordinaria creatività". "Cinecittà è il cuore pulsante del cinema italiano – ha dichiarato la Presidente Chiara Sbarigia – ed è diventato in questi ultimi anni un luogo di produzione culturale di respiro internazionale aperto alle forme d'arte più innovative. In questo senso oggi, la presenza di un grande maestro come Francis Ford Coppola, che a Cinecittà lavorò e il cui lavoro è sempre stato guidato da un coraggioso spirito di ricerca, rafforza questa vocazione artistica internazionale. Il suo ultimo visionario film Megalopolis è un grande cantiere aperto su una città del futuro da rifondare che si chiama New Rome, e quale miglior modo per omaggiare la visita di Coppola se non donandogli la chiave di Cinecittà e battezzando col suo nome una delle sue strade?". "Cinecittà dedica oggi una strada a un Maestro – dichiara Manuela Cacciamani, ad di Cinecittà – che da oltre 60 anni porta la sua arte in giro per il mondo, che ha arricchito sogni e creatività di intere generazioni di cineasti che qui a Cinecittà si sono formati. Cinecittà è stata, è e sarà sempre di più la storia del cinema con i suoi Studi, quelli che ci sono e quelli che si stanno costruendo, con le sue persone che l’hanno fatta diventare grande proprio grazie allo stesso amore per il cinema che Coppola continua incessantemente ad avere. Non è solo un omaggio ma un modo per guardare al futuro forti della storia su cui camminiamo. Sono sicura che per chi vive e lavora a Cinecittà Viale Francis Ford Coppola sarà un posto dove darsi un appuntamento pensando a un’utopia che è stata realizzata". Domani, martedì 15 ottobre, Coppola sarà anche protagonista di un incontro all'Auditorium Parco della Musica, a cura di Alice nella Città, con i Giurati della sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema, gli studenti delle scuole di cinema ed il pubblico. Il filmato dell’incontro entrerà poi a far parte del patrimonio dell'Archivio Luce. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sostenibilità, Pratesi (Roma Tre): “Serve approccio scientifico a problemi ambientali”
(Adnkronos) – “Le associazioni ambientaliste, che più di altri si occupano di difesa dell'ambiente, del territorio e della biodiversità hanno fatto sapere che boicottare al 100% l'olio di palma non è la scelta giusta. L’olio di palma serve per l'industria e può essere sostituito con altri prodotti che non sempre hanno degli impatti inferiori, anzi, a volte anche peggiori. Ogni problema ambientale e di sostenibilità va affrontato in maniera scientifica, valutando anche i vari impatti di tipo economico e sociale. Quando le cose vengono viste in maniera un po’ semplificata senza tener conto dei vari contesti, si rischia di fare dei danni”. Lo ha sottolineato Carlo Alberto Pratesi, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all'Università Roma Tre, intervistato nell’ambito del Capalbio Film Festival, che anche quest’anno ha dedicato un’intera giornata ai temi della sostenibilità.
Ieri, infatti, è stato proiettato il film di Tim Harper, prodotto da Leonardo Di Caprio, “Ozi, la voce della foresta”, la storia di una piccola orangotango che vive serenamente con i propri genitori nella foresta pluviale fino a quando l'intervento dell'uomo distrugge l'ecosistema separandola dai familiari. Un film che, in una narrazione avvincente, affronta tematiche importanti come la famiglia, la deforestazione ambientale e la lotta contro lo sfruttamento della natura per il 'consumo' umano: “Questo film racconta una storia di cambiamento – spiega Pratesi – Il cinema è uno strumento fondamentale per modificare i comportamenti collettivi. Un film, in questo caso un cartone animato, può avere un'azione molto forte – le parole del professore – La storia di un piccolo orangotango può portare i bambini a comprendere certe complessità. Il messaggio che passa è che si possono fare le cose in maniera diversa e che modificare il modo di produrre e di coltivare l'olio di palma, da parte delle aziende, è un po' una raccomandazione”. L’olio di palma è stato al centro di un dibattito internazionale legato al suo consumo: “Inizialmente i consumatori hanno avuto un atteggiamento un po’ ‘radicale’ e hanno pensato che l'olio di palma, come ingrediente, fosse dannoso alla salute – illustra Pratesi – Quello che era vero è che la domanda di olio di palma era talmente elevata, anche per scopi non alimentari, che questo aveva generato nei paesi di produzione, Malesia e Indonesia, una forte crescita di produzione, ma soprattutto una deforestazione generata a scopo di poter allargare i territori di produzione”. La protesta dei consumatori ha spinto le aziende verso “una grande azione di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la filiera dell'olio di palma sostenibile, prodotto senza danneggiare l'ambiente. Inoltre, le normative attuali vietano totalmente la deforestazione e quella che prima poteva sembrare una scelta delle singole aziende di comportarsi in maniera più responsabile, oggi è un obbligo. Non solo. Una comunicazione più vicina al green washing può generare delle multe, delle complicazioni che le aziende evitano volentieri. In sintesi”, le proteste contro l’olio di palma hanno rappresentato, “un caso interessante di miglioramento generato da tanti diversi attori che insieme hanno trovato una soluzione sostenibile a un problema molto rilevante”, conclude. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
CarpeCarbon, perché il progetto italiano per catturare la CO2 è diverso da tutti gli altri
(Adnkronos) – L’ultimo rapporto Ipcc lo ha messo nero su bianco: sarà impossibile rispettare la fatidica soglia del +1.5°C rispetto al periodo preindustriale senza ridurre drasticamente la CO2 nell’aria. Questo è l’obiettivo del progetto CarpeCarbon, una startup con sede a Torino che si appresta a costruire il primo impianto italiano per la cattura diretta di anidride carbonica dall’atmosfera. Il progetto muove da una convinzione, corroborata dai dati, “Fermare le emissioni è assolutamente necessario, ma non più sufficiente”, come si legge sul sito della startup torinese. Ma perché CarpeCarbon rappresenta una novità nel panorama green e cosa la distingue dalle altre tecnologie Direct air capture (Dac)? Dopo il grande entusiasmo iniziale, le tecnologie Dac, presentate come la svolta green per il pianeta, hanno mostrato i propri limiti. Due le più grandi criticità di questi strumenti, tra l’altro analoghe a quelle discusse per le auto elettriche: – l’utilizzo intensivo di energia che li rende poco sostenibili; – la dipendenza da minerali critici Insomma, “il gioco non vale la candela”. CarpeCarbon, invece, ha sviluppato un approccio innovativo che offre una soluzione scalabile ed efficiente dal punto di vista energetico. Questo metodo riduce significativamente i costi energetici e l’impatto ambientale puntando sull’uso di energia rinnovabile per alimentare i suoi processi di cattura della CO2, evitando l’uso di sostanze chimiche nocive. Inoltre, l’azienda italiana progetta la sua supply chain senza dipendere da materie prime critiche, assicurando una maggiore resilienza e sostenibilità della supply chain. L’obiettivo è filtrare l’aria per trattenere le molecole di CO2 emesse in passato bruciando i combustibili fossili e rilasciare le altre, secondo un processo ciclico il cui risultato sono emissioni negative Le caratteristiche appena viste rendono il progetto CarpeCarbon pioniera nel settore, tanto che la start up torinese si è aggiudicata un finanziamento di oltre 1,7 milioni di euro assegnato dall’iniziativa Tech4Planet di Cdp Venture Capital e da 360 Capital, oltre che da altri sostenitori, tra cui la rete Club degli Investitori e il fondo di co-investimento PiemonteNext. Fondi che serviranno a realizzare il primo impianto Dac in Italia. Nella penisola questa tecnologia è stata utilizzato per un impianto pilota in Puglia, realizzato nel 2018 dalla società svizzera Climeworks, ma si trattava di un progetto pilota. Un’altra caratteristica avanguardistica del progetto riguarda il riutilizzo dell’anidride carbonica catturata. Oltre alla rimozione di CO2 dall’atmosfera, infatti, CarpeCarbon esplora anche l’utilizzo della CO2 catturata per una vasta gamma di applicazioni industriali come la produzione di carburanti sintetici net zero per l’aviazione, la produzione di farmaci, i processi di riciclo delle batterie per i veicoli elettrici, materiali di costruzione a impatto zero, produzione di bevande gasate e prodotti decaffeinati. Un approccio sostenibile in senso olistico che risponde all’esigenza dell’Sdg 12 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che punta sull’economia circolare per realizzare un modello di consumo e di produzione sostenibile. La stessa azienda spiega sul suo sito ufficiale: “Ad oggi, mentre continuiamo a rilasciare CO2 come sottoprodotto delle nostre attività, Dac è uno dei servizi di gestione dei rifiuti più trascurati ma necessari per la nostra società. Le attività umane hanno alterato il ciclo del carbonio della Terra attraverso lo sfruttamento dei combustibili fossili, sconvolgendo l’equilibrio climatico ed esponendo l’umanità alle conseguenze devastanti del riscaldamento globale”. Prima del 1850 le emissioni di CO2 erano inesistenti e stabili, inferiori a 1 gigatone. A partire dal 1850, le emissioni sono aumentate sempre più rapidamente fino a raggiungere circa 15 gigatoni di CO2 emesse nel 1950, e, negli ultimi anni, più di 30 gigatoni di CO2.
Un aumento correlato a due macrofenomeni: l’aumento della popolazione mondiale; l’aumento della ricchezza e dello sviluppo industriale su scala mondiale. La curva di Keeling mostra graficamente l’incedere di questa progressione che ha contribuito ad un innalzamento delle temperature globali, con conseguenze dirette sul clima, sugli ecosistemi e sulla vita umana. L’anno scorso, per la prima volta nella storia, la temperatura si è attestata a +2°C rispetto al periodo preindustriale e il 2023 è stato un annus horribilis in tema di catastrofi naturali. [Fonte immagine: Wikipedia] L’aumento della CO2 nell’aria (seguito da quello di metano) è il principale responsabile di questi scenari, e i dati dicono che non basta più ridurne le emissioni, ma occorre catturarla.
Partito da tre giovani di Torino, un siciliano trapiantato a Milano e una ragazza di Isernia, la provincia più piccola d’Italia, CarpeCarbon oggi si presenta come la più valida alternativa per vincere questa battaglia. La sfida non è semplice, ma i presupposti lasciano ben sperare come dimostra anche il finanziamento ricevuto dalla giovanissima startup (età media 32 anni). “Noi – ha dichiarato il Ceo Giuliano Antoniciello a Lasvolta.it – siamo convinti di riuscire a farlo così bene che, se tutto va come previsto, il nostro impianto può lavorare completamente scollegato dalla rete elettrica e senza la necessità di dover produrre in loco grandi quantità di energia (rinnovabile). Questo significa che in un colpo solo ci siamo liberati della dipendenza da supply chain molto complesse e spesso fragili, che stanno alla base della produzione di energia rinnovabile, e dall’altra parte abbiamo disaccoppiato il problema della rimozione della CO2 atmosferica da quello della transizione energetica”. Antoniciello spiega che la tecnologia Dac rimuove la CO2 dall’atmosfera e non solo dal punto in cui viene prodotta come, invece, fanno i più noti sistemi Ccs (Carbon Capture and Storage). In sostanza, questo consente di catturare anche l’anidride carbonica già immessa nell’atmosfera, e non solo di “annullare” le nuove emissioni. “Tutti questi discorsi – spiega ancora il Ceo di CarpeCarbon – hanno un senso se passiamo dalle attuali 35 miliardi di tonnellate l’anno di emissioni nette di CO2 a zero: è il famoso scenario net zero e questo deve avvenire da qua al 2050 per rispettare gli obiettivi climatici dell’accordo di Parigi. Avvenuto questo, non sarà ormai più sufficiente arrivare a zero, bisognerà rimuovere attivamente grandi quantità dall’atmosfera. Lo si può fare grazie a tecnologie come la nostra”. Il 2024 potrebbe essere un anno cruciale per la startup italiana. L’ambiente e i cittadini del futuro attendono fiduciosi. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Baltimora, ponte colpito da nave crolla nel fiume: “Molte vittime” – Video
(Adnkronos) – A Baltimora il ponte Francis Scott Key è stato colpito da "una grande imbarcazione" ed è crollato nel fiume Patapsco. Secondo i vigili del fuoco, si tratta di un 'mass casualty event', un incidente con molte vittime. A provocare il crollo sarebbe stata una nave portacontainer. Secondo il responsabile delle comunicazioni del dipartimento dei vigili del fuoco, Kevin Cartwright, "l'intero ponte è crollato nel fiume Patapsco, abbiamo ragione di credere che ci fossero veicoli e possibilmente un autoarticolato" al momento dell'urto di una nave cargo contro la struttura. "All'1.35 del mattino la polizia di Baltimora è stata informata del crollo parziale del ponte, con la possibile caduta di operai in acqua", la prima nota diffusa dal Dipartimento di polizia. Il ponte, lungo circa 2,6 km e realizzato in acciaio, fa parte dell'Interstatale 695 ed è una delle principali arterie del traffico della città. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
L’Imu sulla prima casa si paga, ecco quando
(Adnkronos) –
Non si è tenuti al pagamento dell'Imu sulla prima casa, a patto che questa non rientri, sulla base della classificazione catastale, nella categoria A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) o A/9 (castelli, palazzi di pregi artistici e storici). Per tutte le altre categorie, invece, l'Imu non è dovuta. Tuttavia, il contribuente con una sola casa di proprietà e non appartenente alle categorie 'lusso' può ritrovarsi a dover pagare l'imposta. Per scoprire perché occorre fare chiarezza sul concetto di abitazione principale e Imu, come spiega Money.it. La definizione è contenuta all'articolo 1, comma 741, lettera b) della legge di Bilancio 2020, la n. 160/2019, con la quale è stata istituita la nuova imposta unica sulla casa: "per abitazione principale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente". Per non pagare l'Imu occorre che coesistano le seguenti condizioni: l'immobile è l'unica unità immobiliare di proprietà del soggetto; questo è la sede della residenza anagrafica del possessore e del suo nucleo familiare; deve essere la dimora abituale, in cui quindi il possessore e il suo nucleo familiare vivono per la maggior parte dell'anno. Se, ad esempio, il proprietario di una casa nel Comune di Torino vive in affitto in un'altra città per lavoro – spostando quindi la residenza e dimora abituale – non avrà diritto all'esenzione e deve pagare l'Imu sulla casa di Torino, anche se è prima e unica casa di proprietà. —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Europee, Salvini: “Lega meglio delle politiche. Su Bossi ascolterò militanti”
(Adnkronos) – "Lega che cresce in percentuale rispetto alle politiche e supera i 2 milioni di voti, governo che si rafforza, il generale Vannacci con più di 500mila voti e sinistre sconfitte quasi ovunque in Europa". All'indomani dei risultati del Carroccio alle elezioni europee, Matteo Salvini ringrazia tutti in conferenza nella sede del partito in via Bellerio a Milano. "Mi sono fatto due ore di sonno filate, come auspicato il risveglio è sicuramente migliore. Contano le percentuali. Ci svegliamo al 9% ed è una bella giornata di sole". "La Lega ha raccolto risultati straordinari, siamo sopra il risultato delle politiche di due anni fa, siamo sopra i 2 milioni di voti", ha detto il leader della Lega, sottolineando come il generale Vannacci che "è stato contestato, vituperato da mezzo mondo, da solo ha superato mezzo milione di preferenze con un record al Nord Ovest e al Nord Est". "Quando ho candidato Vannacci dicevano che ero un fesso e che la base si sarebbe rivoltata – ha aggiunto -. Ma questo mezzo milione di voti, che arrivano in buona parte da Lombardia e Veneto, arrivano dall'elettorato della Lega e non solo. Io gli ho dato la mia preferenza, ha una visione del mondo in buona parte vicina alla mia". Vannacci prenderà la tessera della Lega? "Non lo so, non gliel'ho mai chiesto e lui neanche, sono sicuro che lavoreremo benissimo", ha risposto Salvini. "Ci sono anche nei comuni e nelle regioni che governiamo tante donne e uomini senza tessera in tasca – ha sottolineato Savini – e non è quello che fa la differenza. Qualcuno può avere la tessera e non votare la Lega o non averla e votarla". Parlando della scelta del fondatore della Lega di votare Forza Italia – Noi moderati, Salvini ja spiegato che "non voglio male a nessuno e a Bossi ho intitolato anche il mio libro. Sicuramente dovrò ascoltare i militanti", ha poi aggiunto Salvini . "Se qualcuno dice che vota un altro partito manca di rispetto non al segretario in carica ma a un’intera comunità" ha sottolineato. "Sono sicuro che Zaia piuttosto che Giorgetti abbiano votato Lega con tre preferenze, non sta a me chiedere, chiedetelo a loro. E' un problema chi ha detto che non ha votato Lega – ha sottolineato -. Uno le preferenze può darle a chi vuole ma se cambia partito non mi sembra una cosa normalissima".
"La Lega ha 40 anni di vita alle spalle e ne avrà altri 40 di fronte – ha continuato Salvini -. Io sono abituato a confrontarmi con gli avversari esterni, dover fare i conti con chi all’interno rema contro è complicato…penso ai militanti, ai sindaci e alle persone che hanno dedicato giorni e notti al movimento all'affissione dei manifesti fuori da scuole e fabbriche. Non meritano che qualcuno dentro faccia altro, che faccia i propri interessi senza avere un obiettivo comune". "Io – ha aggiunto il leader del Carroccio – sono abituato a vincere o perdere di squadra, non a tradire chi mi è di fianco. Non mi piacciono i fuggiaschi e coloro che tradiscono. Non è giusto che chi è iscritto a un partito, a urne aperte, dica che vota per un altro partito. In nessun altro partito italiano avviene qualcosa del genere. Io devo rendere conto a decine di migliaia di sostenitori, militanti e iscritti che non meritano questo". “Io lascerò” la Lega “nel giorno in cui non avessi più la passione di fare quello che mi fa alzare la mattina per l'Italia", ha detto Salvini. "Io non devo convincere nessuno né devo dare lezioni a nessuno" ma "il centrodestra si rafforza percentualmente rispetto alle politiche. Se qualcuno dovesse scegliere alleanza con la sinistra, i socialisti e Macron sarà libero di farlo, io lavoro per un cambiamento", ha detto Salvini che poi ha sottolineato: "Ho sentito Marine Le Pen, mi sono messaggiato anche Jordane Bardella e ci siamo fatti i complimenti. La nostra non è solo un'alleanza ma un'amicizia che dura nel tempo e durerà nel tempo. Ci vedremo mercoledì per ragionare". "La scelta nazionale è una scelta di futuro. Per quello che ci riguarda il governo ne esce rafforzato in termini percentuali". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, in via Bellerio, a Milano, commentando i risultato del partito in Friuli Venezia Giulia e Calabria. "Il voto rafforza la voglia di studiare vie per uscire dal conflitto, penso sia fra Russia e Ucraina che fra Israele e Palestina. Piazze e urne chiedono pace", ha detto il leader della Lega. "L'ipotesi di usare armi per bombardare fuori dai confini ucraini è stata bocciata dagli elettori – ha sottolineato -. I portavoce con l'elmetto, Scholz e Macron, hanno perso in Francia e Germania". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)