(Adnkronos) – Il Milan supera 4-2 lo Slavia Praga nell'andata degli ottavi di finale di Europa League, disputato allo stadio 'Meazza'. Per i rossoneri a segno Giroud al 34', Reijnders al 44' e Loftus-Cheek al 46' e Pulisic all'85'. Per gli ospiti, che giocano in dieci uomini dal 26' per l'espulsione di Diuof, vanno in gol Doudera al 36' e Schranz al 65'. Tra sette giorni il ritorno in Repubblica Ceca. Dopo solo due minuti dall'inizio della partita giallo per Florenzi che, diffidato, salterà il ritorno in Repubblica Ceca. L'ex giallorosso ferma a centrocampo una ripartenza degli avversari e si bella l'ammonizione. Al 10' lo stesso Florenzi ci prova su punizione ma la sua conclusione termina di poco alta. Al 12' grande chance sprecata dagli ospiti. Manovra a destra e poi cambio di gioco, con un pallone scodellato in area sul versante sinistro. Il Milan sbanda totalmente, con Florenzi e Pulisic che si dimenticano Diouf e sono fortunati che il giocatore dello Slavia tenti un tiro col piatto al volo, lisciando il pallone. Avrebbe potuto comodamente stoppare e si sarebbe trovato davanti a Maignan. Al quarto d'ora ancora lo Slavia pericoloso: Doudera dal limite con il destro trova lo spazio per inserirsi e calciare liberamente, il suo tiro finisce fuori di poco. Al 26' l'episodio che cambia la partita: brutta entrata di Diouf, che va dritto sulla caviglia di Pulisic, l'arbitro non ha dubbi ed estrae direttamente il rosso. Slavia in 10. Al 34' i rossoneri passano in vantaggio: dal vertice dell'area sinistra Leao cerca il tiro a giro verso il secondo palo, dove Giroud sbuca di testa in tuffo e segna l'1-0. Dopo due minuti arriva il pari degli ospiti. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Reijnders rinvia male, al limite dell'area, dove c'è appostato Doudera che al volo impatta benissimo e scarica in rete l'1-1. Al 40' cross per Leao che di testa trova la deviazione, Stanek accompagna il pallone in angolo aiutandosi con la traversa. Due minuti dopo il portiere della Slavia si supera ancora su un colpo di testa di Gabbia indirizzato all'angolino. Al 44' il Milan torna in vantaggio con Reijnders. Angolo di Florenzi che trova l'olandese al limite dell'area: stop e gran tiro per il 2-1. Al primo minuto di recupero arriva il terzo gol. Ancora un corner decisivo, ancora battuto da Florenzi dalla destra. Stavolta con una palla in mezzo, dove arriva Loftus-Cheek che di testa fa 3-1.
Il Milan parte in attacco anche nella ripresa. Theo Hernandez serve Leao in area sul versante sinistro: interno destro del portoghese verso il palo lontano, con palla fuori di poco. Con il passare dei minuti il Milan cala d'intensità e lo Slavia cresce a e al 20' accorcia le distanze con Schranz, entrato da pochi minuti. E' una disattenzione della difesa a costare cara alla squadra di Pioli, che prende un altro gol da palla inattiva. Punizione calciata dal versante sinistro in area, a destra Schranz è libero di controllare e far partire un gran destro incrociato imparabile per Maignan. Al 34' brutto errore di Kjaer, che liscia un pallone a centro area. Nel tentativo di allontanare un cross, il danese a due passi da Maignan buca il pallone, non ne approfitta Schranz, che era nei paraggi. Adesso San Siro inizia a farsi sentire con qualche fischio. Pioli inserisce forze fresche. Dentro Okafor e Bennacer per Giroud e Reijnders. Al 40' il Milan trova il gol del 4-2 con Pulisic. Grandissima giocata personale di Leao, che se ne va a sinistra saltando tutti e poi fa lo scavetto al portiere, prima che la palla entri in porta la tocca lo statunitense e fissa il risultato sul definitivo 4-2. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Europa League, Milan-Slavia Praga 4-2 in andata ottavi di finale
Eredità Agnelli, indagati anche Lapo e Ginevra Elkann
(Adnkronos) – Nuovi sviluppi nell’inchiesta della procura di Torino sull’eredità di Marella Caracciolo, vedova dell’Avvocato Gianni Agnelli. Nel registro degli indagati, secondo quanto si apprende, oltre a John Elkann, a Gianluca Ferrero e al notaio svizzero che curò l’eredità di Marella, figurerebbero anche gli altri due fratelli Elkann, Lapo e Ginevra. Tra le accuse contestate ci sarebbero il reato di truffa ai danni dello Stato per le tasse di successione. Inoltre, sempre a quanto si apprende, per decisione dei magistrati che conducono le indagini, sarebbe stato risequestrato materiale che avrebbe dovuto essere restituito a seguito della decisione del tribunale del riesame a cui si erano rivolti i legali di John Elkann e Gianluca Ferrero. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Cortei, Meloni: “In Italia ci sono professionisti del disordine pubblico”
(Adnkronos) – "Voglio esprimere solidarietà per le nostre forze di polizia, ci sono campagne denigratorie che di tanto in tanto vengono fuori". Così la premier Giorgia Meloni, ospite di 'Dritto e rovescio' su Rete 4, sui quanto è accaduto ai cortei di Pisa e Firenze affermando che in Italia "ci sono dei professionisti del disordine pubblico". "Dal 7 ottobre abbiamo avuto oltre mille manifestazioni a sostegno della Palestina, in Italia il diritto di manifestare viene garantito – sottolinea – Nel 97% dei casi non c'è stato alcun problema, nel 3% ci sono state criticità, e eventualmente le responsabilità si sanzionano". "Le lezioni sullo stato di polizia dalla sinistra italiana, no. Quando i manganelli volavano alle contestazioni alla Festa dell'Unità andavano bene, e quando si sparava con gli idranti addosso ai lavoratori seduti a terra sono stati tutti zitti. Questa gente le lezioni sulla democrazia non me le venga a fare", ha quindi detto. Dalle elezioni regionali alle Europee passando per l'Ucraina e la vicenda sul presunto dossieraggio. Sono stati molti gli argomenti toccati da Meloni durante l'inrervista. "Noi vogliamo arrestare i bambini? La sinistra lo vada a dire alla madre del musicista di Napoli, ammazzato per il parcheggio di un motorino", ha detto la premier riferendosi alle misure contenute nel decreto Caimano, parlando di baby gang. "Con l'elmetto ci dormo anche, perché si sta vedendo di tutto. Quando noi abbiamo vinto le elezioni i nostri avversari scommettevano sul fatto che avremmo fallito, che avremmo affossato il Pnrr e siamo la prima nazione per i progetti attuati… Sta uscendo la natura livorosa dei nostri avversari, da qui alle elezioni accadrà un po' di tutto, a me però interessa il consenso degli elettori", ha quindi affermato Meloni. "Io cerco di dare risposte ai problemi degli italiani, alla Nazione, loro, a sinistra, si preoccupano di quanto successo 70 anni fa", ha detto ancora aggiungendo: "Farmi dare lezioni da Conte che ha detto che per finire la guerra Zelensky deve mettersi in giacca e cravatta? Anche, no. Non prendo lezioni dall'armocromista di Zelensky". Quanto alla vicenda del presunto dossieraggio "è molto brutta, semplice da spiegare: alcuni funzionari dello Stato accedono a banche dati con dati sensibili, utilizzate per combattere la mafia, che servono per mandare dossier ai giornali, come a Di Benedetti, per lanciare campagne di fango su politici ritenuti avversari". "Sono metodi che si usano nei regimi, è una cosa gravissima, penso più ampi di quanto stiamo vedendo. Dobbiamo sapere per quali interessi sia fatto", ha aggiunto Meloni chiedendo: "Si deve andare fino in fondo, serve di capire chi sono i mandanti, conoscerne nome e cognome". "Sorprende che qualcuno difenda quanto è accaduto trincerandosi dietro la libertà di stampa", ha affermato quindi. Parlando poi delle elezioni regionali, Meloni ha detto: "Penso che Marsilio abbia governato bene, noi abbiamo deciso di affrontare la sfida per le infrastrutture in Abruzzo, quando lo abbiamo candidato la prima volta. Si è concentrato su questo, ha lavorato molto su questo tema. Ha costruito 4 nuovi ospedali. Si è occupato di problemi reali". "Si è dimesso da parlamentare per andare in Abruzzo", ha spiegato, replicando alle critiche di chi dice che non è abruzzese. "Lo è da 4 generazioni", ha detto ancora. La premier ha parlato anche del caso Chico Forti. I familiari "hanno atteso tanto, ho lavorato in silenzio su queste cose, ho chiesto di pazientare", quello su Chico Forti "è stato uno degli obiettivi che mi sono data. Una delle emozioni più belle, ora c'è un iter complesso, per far sì che dopo 24 anni di detenzione possa vedere la sua famiglia". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Atp Indian Wells, Sonego al secondo turno
(Adnkronos) – Esordio vincente per Lorenzo Sonego al torneo Atp Masters 1000 di Indian Wells (cemento, montepremi 9.495.555 dollari). L'azzurro, numero 55 del mondo, supera il serbo Miomir Kecmanovic, numero 47 del ranking Atp, con il punteggio di 7-6 (7-1), 6-4 dopo un'ora e 31 minuti. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Migranti, sbarco a Pozzallo per Sea Watch: a bordo 17enne morto
(Adnkronos) – Sbarcherà a Pozzallo, nel Ragusano, secondo quanto apprende l'Adnkronos, la salma del 17enne che si trova sulla Sea Watch 5. La nave umanitaria con a bordo 51 migranti soccorsi ieri nel Mediterraneo centrale era attesa a Ravenna, il porto assegnato per lo sbarco dei naufraghi, 47 uomini e 4 minori non accompagnati, e del cadavere. "Ogni 4 ore l'equipaggio sostituisce il ghiaccio della sua body bag, per conservarne il corpo. L'Italia ha rifiutato di accogliere la sua salma che resta a bordo. E' disumano", aveva denunciato nelle scorse ore l'ong. Il 17enne, tratto in salvo dall'equipaggio della Sea Watch 5, è morto poco dopo. "Aveva respirato i fumi del carburante per ore, stipato sottocoperta – spiegano da Sea Watch – Abbiamo provato a rianimarlo e a chiedere aiuto per ore alle autorità, abbiamo atteso e sperato, ma non c'è stato nulla da fare". I migranti viaggiavano su un'imbarcazione di legno a due ponti, inclinata su un lato quando è stata raggiunta dalla nave umanitaria. Per quattro con intossicazioni da idrocarburi, ustioni e scabbia, era già stata disposta l'evacuazione medica e a bordo di una motovedetta della Guardia costiera hanno raggiunto la scorsa notte Lampedusa. Dopo una prima ispezione cadaverica la salma del 17enne, che non è stato ancora identificato perché viaggiava da solo, dovrebbe trasferita nella camera mortuaria del cimitero di Pozzallo. Nella cittadina del Ragusano dovrebbero sbarcare anche tutti gli altri sopravvissuti. La macchina dei soccorsi, coordinata dalla prefettura si è già messa in moto. L'arrivo della nave umanitaria è previsto intorno a mezzanotte. Sea Eye 4 stamattina ha tratto in salvo 84 migranti nel Mediterraneo centrale durante la sua prima missione dell'anno. "La cosiddetta Guardia costiera libica, agendo in modo aggressivo, ha messo in pericolo l'operazione di salvataggio e ha puntato le armi contro di noi", hanno denunciato. Secondo quanto ricostruito dall'ong, dopo aver raggiunto il gommone in difficoltà segnalato da Alarm Phone, aver distribuito giubbotti di salvataggio e avere recuperato due migranti che già si trovavano in acqua "due navi della cosiddetta Guardia costiera libica si sono avvicinate ad alta velocità", con un comportamento "super aggressivo", dice la capomissione Julie Schweickert, puntando le armi contro l'equipaggio. "È inaccettabile che il nostro equipaggio debba guardare attraverso la canna di una pistola durante il suo lavoro umanitario – dice Gorden Isler, presidente di Sea-Eye -. Il comportamento brutale e spietato della cosiddetta guardia costiera libica non ha nulla a che fare con il salvataggio in mare. La cooperazione con queste milizie violente e armate deve essere fermata dagli Stati dell'Ue prima che gli operatori umanitari subiscano danni". Tutti i naufraghi si trovano adesso a bordo della Sea Eye e hanno ricevuto le prime cure mediche. "Ci sono tante donne e famiglie con bimbi. Quattro non hanno nemmeno 2 anni. Abbiamo dovuto fornire ossigeno a un bambino per un breve periodo. Siamo lieti di essere riusciti a stabilizzare rapidamente i bambini e a salvare così tante persone", conclude Gerd Klausen, medico di bordo. Due sbarchi invece a Lampedusa oggi, in poche ore. Dopo i 23 migranti intercettati dagli uomini della Guardia di finanza, un altro gruppo è sbarcato poco dopo le 20 sull'isola. A molo Favaloro la motovedetta della Guardia costiera ha condotto 29 persone, tra cui 8 donne e 5 minori. Ai soccorritori hanno detto di essere partiti da Sfax in Tunisia e di arrivare da Tunisia e Siria. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 7 marzo
(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, giovedì 7 marzo 2024. Centrati tre '5' che vincono 63.036 euro ciascuno. La terza estrazione della settimana è in programma sabato, 9 marzo 2024. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto ad una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Ecco la combinazione vincente di oggi: 3, 13, 24, 60, 70, 75. Numero Jolly: 71. Numero Superstar: 30. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 71,7 milioni di euro. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Europa League, Roma-Brighton 4-0 in andata ottavi di finale
(Adnkronos) –
La Roma batte il Brighton per 4-0 oggi nel match d'andata degli ottavi di finale di Europa League. I giallorossi allenati da De Rossi ipotecano la qualificazione ai quarti di finale con la vittoria firmata dai gol di Dybala (13'), Lukaku (43'), Mancini (64') e Cristante (68'). Tra una settimana in Inghilterra il match di ritorno. La prima grande occasione del match arriva al 3' ed è per Lukaku: cross di Spinazzola, colpo di testa del belga e grande parata di Steele. La risposta degli ospiti arriva dopo 5 minuti: cross di Adingra, Ndicka interviene e sfiora l'autogol colpendo il palo. Al 13' i capitolini trovano il vantaggio con Dybala: bel passaggio di Paredes in verticale, con la 'Joya' che si presenta a tu per tu con il portiere, lo salta e deposita in rete. Inizialmente annullato per fuorigioco, il gol è poi convalidato con il check del Var. Al 20' l'ex Juve si fa apprezzare anche in fase difensiva: Enciso fugge sulla sinistra ma Dybala ripiega e lo chiude.
Al 25' grande intervento di Svilar su un colpo di testa di Welbeck: il portiere serbo respinge la conclusione dell'ex Manchester United e salva il risultato. Alla mezz'ora ancora Spinazzola che sfonda sulla sinistra e crossa in mezzo per Lukaku: il colpo di testa del belga termina fuori. Al 37' ci prova Pellegrini di sinistro, la sua conclusione è deviata in calcio d'angolo. Al 43' il raddoppio giallorosso con Lukaku. Errore clamoroso di Dunk che sbaglia lo stop e permette all'ex Chelsea di presentarsi davanti a Steele. Il belga lo supera con un sinistro sul primo palo. Nel recupero ancora Svilar protagonista di un'altra grande parata su colpo di testa di Welbeck. In avvio di ripresa Lukaku vicino alla doppietta personale: al 4' il suo copo di testa è però salvato da Steele che devia in angolo. Al 12' Brighton pericoloso sull'asse Adingra-Welbeck: il sinistro dell'inglese finisce però alto. Al 19' la Roma cala il tris con Mancini: il difensore arpiona l'assist di El Shaarawy e batte Steele. Qualche momento di tensione per il check del Var ma l'ex Atalanta era in posizione regolare. Passano appena 4 minuti e i capitolini calano il poker: grande azione della Roma che manda in gol anche Cristante di testa dopo un preciso assist di Spinazzola dalla sinistra. Alla mezz'ora torna a farsi vedere il Brighton con Buonanotte ma la sua conclusione termina a lato. Al 35' 'seagulls' vicini al gol della bandiera con Lamptey ma la difesa di casa riesce a salvarsi anche se con un po' d'affanno. Nel finale la Roma controlla senza problemi gli ultimi tentativi degli inglesi e l'Olimpico può fare festa. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Elezioni Abruzzo 2024, Schlein e Conte tirano la volata a D’Amico: “Andiamo a vincere”
(Adnkronos) – Schlein e Conte in campo per Luciano D'Amico, candidato alle elezioni regionali 2024 in Abruzzo contro il governatore uscente del centrodestra Marco Marsilio. "Sanità a pezzi, cittadini lasciati allo sbando e prese in giro sulle infrastrutture. Domenica 10 marzo in Abruzzo c’è la possibilità di cambiare, con Luciano D'Amico", afferma il presidente del M5S Giuseppe Conte su Instagram. "Dal palco elettorale di Pescara Giorgia Meloni fa il suo show a favore di Marsilio che pretende di continuare a governare l'Abruzzo in smart working da Roma, e lei anzi dice che merita perché ha fatto un lavoro straordinario. Ma chi è realmente Marsilio? E' il Truzzu d'Abruzzo", dice Conte nel video pubblicato sul social che mostra Marsilio "intento a cimentarsi in un tuffo olimpionico in una piscina inaugurata a Pescara, la stessa che dopo qualche giorno chiude per irregolarità. Ma Marsilio merita davvero il riconoscimento per il lavoro straordinario che avrebbe fatto? Giorgia Meloni, l'elmetto se lo devono mettere gli abruzzesi, a partire dalla sanità, per il disastro che Marsilio lascia". "L'elmetto – continua Conte – se lo devono mettere gli abruzzesi che vogliono proteggere l'ambiente e le risorse naturali, a partire dalla riserva del Borsacchio che Marsilio voleva cancellate; lo devono indossare i cittadini che abitano le case popolari gestite dalla Regione, come i terremotati sfollati che a Teramo si barcameno tra bollette da capogiro, disservizi e degrado. L'elmetto, cara Giorgia Meloni, devono indossarlo tutti i cittadini abruzzesi per difendersi dalle vostre prese in giro. Arrivate addirittura a dire che devono accettare la rinuncia al reddito di cittadinanza perché voi portate 'infrastrutture di cittadinanza'. Quindi i cittadini che non arrivano a fine mese cosa fanno? Mangiano pezzi di cemento dei cavalcavia e dei viadotti? Ma poi, dove stanno queste infrastrutture?" "Avete depotenziato i finanziamenti per la Roma-Pescara e solo adesso, in campagna elettorale, annunciate finanziamenti che non basterebbero neanche a finanziare lotto 1 e lotto 2: stiamo parlando allora della Pescara-Chieti… Ma in realtà, ai cittadini abruzzesi non serve l'elmetto, a loro basta la matita. Basta fare dell'Abruzzo una succursale di Colle Oppio. Luciano D'Amico è una persona seria e competente che conosce e ama la sua terra, ha fatto sempre bene in ogni ruolo ricoperto. Ora tocca a voi: l'Abruzzo agli abruzzesi". E da Pescara dove oggi è intervenuta insieme a Luciano D'Amico e Stefano Bonaccini, la leader dem Elly Schlein attacca: "Quando è venuta qui Giorgia Meloni ha detto che mettono i soldi per la Roma-Pescara, ma li aveva tagliati. Ha rimesso i soldi ma erano già vostri perché già previsti noi fondi di coesione: questo a casa mia si chiama furto mascherato". "Non si è mai vista una patriota che spacca in due l'Italia, i veri patrioti – afferma Schlein – sono quelli della Brigata Maiella. Andiamo a vincere. Ma è da voi che dipende tutto. Noi riusciremo a scrivere una pagina migliore e diversa. Io sono convinta che con Luciano D'Amico ci riusciremo, sono convinta che vinciamo". Domani Luciano D’Amico chiuderà la campagna elettorale con Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, che arriverà in suo sostegno. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Animali, per la prima volta il Bioparco di Roma mostra la tigrotta Kala
(Adnkronos) – Kala, la cucciola di tigre
di Sumatra nata al Bioparco di Roma, è finalmente visibile al pubblico. Oggi per la prima volta è uscita nell’area dedicata a questi meravigliosi felini; dopo un primo momento di cautela e titubanza, la piccola ha iniziato ad esplorare centimetro per centimetro l’exhibit esterno, sotto lo sguardo attento dei genitori Tila e Kasih, che non la perdono mai di vista. Kala – il suo nome deriva dall’unione dei nomi dei genitori – ha appena compiuto tre mesi, è molto vivace e curiosa, gioca tutto il giorno senza interruzione da sola e con entrambi i genitori. Dalla nascita, la piccola ha vissuto in una zona protetta dove, grazie alle telecamere interne, è stato possibile riprendere, e condividere tramite i canali social del Bioparco, le sue fasi di crescita, senza disturbare la famiglia di felini: dai controlli veterinari, alle coccole dei genitori, alle pesature. La coppia di genitori proviene da strutture zoologiche europee: la mamma Tila è nata nel 2011 allo Zoo di Chester (Inghilterra) e proviene dallo Zoo di Heidelberg, in Germania. Il papà Kasih è nato nel 2014 allo Zoo di Beauval, in Francia. “La nascita al Bioparco di Kala è molto importante per molteplici ragioni" spiega la presidente della Fondazione Bioparco di Roma, professoressa Paola Palanza. "La riproduzione -continua – è un segnale di benessere degli animali e ne arricchisce l’esperienza sociale. Da etologa ho inoltre osservato un bel comportamento di cura e di incoraggiamento all’esplorazione da parte materna e di interazione di gioco, anche con il padre". Palanza ricorda che la tigre di Sumatra "è una specie gravemente minacciata di estinzione, ne sopravvivono circa 500 individui". "Il Bioparco di Roma – ricorda ancora Palanza – partecipa attivamente ai programmi internazionali di tutela della specie, sia attraverso progetti di conservazione in natura (in-situ) sia contribuendo al mantenimento della sottospecie in cattività". Palanza evidenzia inoltre che "i giardini zoologici moderni, accreditati presso le associazioni europee e mondiale di zoo e acquari (Eaza e Waza, rispettivamente), rivestono un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità, come parte integrante del network per la sopravvivenza delle specie della Iucn (Unione mondiale per la conservazione della Natura). Il lavoro che gli zoo svolgono con gli animali a loro affidati, le ricerche eco-etologiche, il monitoraggio genetico e sanitario ex-situ hanno contribuito a salvare decine di specie dall’estinzione nonché al monitoraggio degli animali minacciati". "Purtroppo – aggiunge infine l'etologa – la velocità e la vastità del degrado ambientale dovuto all’inquinamento e allo sfruttamento indiscriminato degli habitat rappresentano una minaccia costante per le specie animali e vegetali. Sono necessarie azioni di contrasto efficaci e innovative, unite alle azioni di sensibilizzazione del pubblico, a cui il Bioparco di Roma contribuisce con dedizione e passione grazie al personale impiegato, gli organi direttivi e di controllo e con il sostegno di Roma Capitale e dell’Assessorato all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Maxi furto da 1 milione di euro al Vittoriale degli Italiani
(Adnkronos) – Maxi furto al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (Brescia): 50 gioielli dell'artista Umberto Mastroianni (1910-1998) sono stati trafugati al 'Museo d'Annunzio Segreto'. La conferma è stata data da Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, che custodisce la casa-museo del poeta Gabriele d'Annunzio. "Nulla del lascito dannunziano è stato invece fortunatamente toccato", ha precisato Guerri. "Siamo da subito al lavoro con i carabinieri di Gardone Riviera e gli specialisti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza e la prima buona notizia è che un pezzo è già stato recuperato – ha aggiunto Guerri in una dichiarazione – Stiamo già lavorando con le forze dell’ordine per tutelare il Vittoriale. Organizzeremo una conferenza stampa sabato per aggiornamenti, al Vittoriale". Il bottino del colpo dei ladri è stimato in circa un milione di euro. I 50 gioielli di Umberto Mastroianni erano esposti nella mostra temporanea "Come un oro caldo e fluido. Gli ori di Umberto Mastroianni", aperta dal 30 dicembre scorso all'8 marzo 2024. Il furto è stato scoperto dai custodi del Vittoriale che questa mattina hanno trovato tutti gli spazi espositivi vuoti. Fin da subito sul furto stanno indagando i carabinieri della locale caserma con il supporto del comando provinciale di Brescia. Al Vittoriale sono intervenuti gli specialisti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, competente per tutta la Lombardia. Al Vittoriale erano esposti 30 gioielli e 20 sculture riconducibili a un unico registro linguistico, quello della scultura-pittura di Mastroianni. Una feconda disseminazione di anelli, bracciali, ciondoli, spille, altri gioielli, lastre e sculture realizzati dall'artista tra gli anni Cinquanta e Novanta con la tecnica della fusione 'a cera persa' o 'a colata in oro', trattando la materia come se fosse bronzo o vetro, sempre in fusione. È grazie all'uso di un materiale così duttile e prezioso che Mastroianni fa una sintesi del suo percorso artistico lasciando trasparire nei gioielli il suo universo aggressivo, fantastico e duramente tellurico. Umberto Mastroianni, tra i più significativi e geniali artisti della scultura del Novecento, era figlio di Vincenzo Mastroianni e della seconda moglie Luigia Maria Vincenza Conte e zio dell'attore Marcello Mastroianni. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Insulti e minacce a Ilaria Cucchi sui social, il pm di Roma ‘ritira’ la richiesta di archiviazione
(Adnkronos) – La Procura di Roma ha chiesto oggi, 7 marzo, la restituzione degli atti, di fatto ritirando la richiesta di archiviazione, del procedimento relativo alle minacce e insulti ricevuti via social dalla senatrice Ilaria Cucchi. Dopo che il gip aveva respinto una prima richiesta di archiviazione per diffamazione, ordinando l’iscrizione nel registro degli indagati di un 63enne, la pm titolare aveva sollecitato nuovamente l’archiviazione per l’insussistenza del reato. All’udienza di oggi invece, per discutere la nuova opposizione all’archiviazione da parte di Cucchi, la Procura ha fatto una scelta diversa chiedendo la restituzione degli atti. I fatti risalgono al 2018 quando in un tweet un utente aveva rivolto a Ilaria Cucchi pesanti insulti come “tro…” e minacce facendo riferimento alla morte di suo fratello Stefano. Sulla richiesta della Procura il gip si è riservato di decidere. “Esprimo soddisfazione per il cambio di passo della Procura di Roma e la giornata internazionale della donna la dedico a tutte le donne vittime della prevaricazione sessista degli haters sia verbale che fisica”, sottolinea all’Adnkronos Ilaria Cucchi. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gaza, il progetto di Biden: un nuovo porto per gli aiuti
(Adnkronos) – Joe Biden annuncerà – nel discorso sullo stato dell'Unione di questa notte – di aver ordinato alle forze militari Usa una missione d'emergenza sulla costa di Gaza per realizzare un porto in grado di accogliere navi recanti aiuti umanitari dal Mediterraneo. La missione prevede la costruzione di un molo temporaneo a largo della costa di Gaza, hanno riferito fonti dell'amministrazione. L'annuncio arriva dopo che da sabato gli Stati Uniti hanno effettuato già tre lanci di aiuti umanitari per dare una risposta alla situazione sempre più catastrofica nella Striscia. La nuova iniziativa prevede che nelle prossime settimane inizino i lavori per una struttura al largo delle coste di Gaza in grado di accogliere grandi navi cariche di camion con cibo, acqua, medicine e tende. Le navi arriveranno dal porto di Larnaca, a Cipro, dove saranno ispezionate, rendono noto ancore le fonti americane che spiegano che è in atto un coordinamento con israeliani, per venire incontro alle loro preoccupazioni di sicurezza, e le organizzazioni Onu e umanitarie sul terreno. Ci vorranno "alcune settimane" per costruire il molo, aggiungono le fonti americane che sperano che poi questo "nel tempo si trasformerà in una struttura commerciale". Da Washington si assicura che il progetto non richiederà la presenza di truppe Usa a Gaza, con i militari che saranno presenti su navi a largo della costa durante la costruzione."Le forze necessarie per completare la missione sono già nella regione o saranno spostate presto", specificano le fonti. "Non aspettiamo gli israeliani, questo è il momento della leadership americana – concludono comunque le fonti Usa – e noi stiamo costruendo una coalizione di Paesi per affrontare questa urgente necessità". "Il progetto che è stato sviluppato prevede la presenza di personale militare Usa su navi a largo di Gaza, ma non richiede che personale militare Usa sbarchi a terra per installare il molo o le altre strutture", hanno spiegato le fonti dell'amministrazione Usa che ricordano come Biden abbia dato ordine di "inondare" Gaza di aiuti via terra, via mare e via aria. "Noi continuiamo e continueremo a fare pressioni su Israele per permettere maggiori ingressi di aiuti via terra – spiegano ancora le fonti – da tempo pensiamo che questa sia la via più efficiente e gestibile nei costi per portare gli aiuti. Ma abbiamo deciso, ed il presidente ha ordinato, di valutare altre opzioni, per le quali non bisogna aspettare gli israeliani e stiamo percorrendo ogni canale possibile". Gli aiuti arrivati via mare saranno distribuiti da Onu ed altre organizzazioni umanitarie che parlano di situazione di carestia nel nord di Gaza, dove decine di bambini sono morti di fame. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Riccardo Zianna dietro le quinte di ‘The Roman Post’, online nuovo round del podcast semiserio
(Adnkronos) – Questa volta Riccardo Zianna ci porta dietro le quinte del webzine 'The Roman Post' con la nuova puntata di "Dillo a Zianna" il suo podcast
semiserio di cui è appena uscito online il 13esimo episodio. In poco più di 40 minuti, la chiacchierata – negli studi romani di Radio Kaos Italy – vede Riccardo Zianna e Francesco Cianfarani affrontare molti aspetti della vita personale e lavorativa del founder del webzine romano, in pieno stile semiserio: come da tradizione del podcast. Sono ormai anni che Francesco Cianfarani, un 'professionista' come ama lui stesso definirsi nel podcast, racconta Roma con ironia, puntualità ma, soprattutto, "un amore smisurato" per la sua città. Tanto spazio al racconto degli esordi di "The Roman Post", ai segreti svelati da Francesco ma anche accenni mirati al libro "The Roman Book", scritto a quattro mani da Cianfarani con Matteo De Paoli, e di cui lo stesso Riccardo Zianna ha curato la presentazione in occasione della prima edizione del "Roma Nord Fest", tenutasi il 19 ottobre scorso a Ponte Milvio. Sorseggiando una 'birretta', Francesco racconta aneddoti a tutto campo, da un'avventura 'dark' a Utrecht, nei Paesi Bassi, ad un episodio più professionale legato ai tempi del suo lavoro con Rai 2. Nel podcast – online su Spotify, YouTube, Instagram, Tik Tok e Facebook – la conversazione torna poi su "The Roman Book" perché il volume, a breve, riserverà novità interessanti. Infine, come da tradizione in 'Dillo a Zianna', Riccardo 'mette alla prova' Cianfarani sulla sua amata Roma usando un gioco per fargli rivelare, in maniera inedita e ironica, i suoi luoghi, i suoi ricordi, i suoi angoli più misteriosi. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ucraina, Medvedev: “Zelensky non era obiettivo attacco Odessa, peccato”
(Adnkronos) –
L'attacco missilistico della Russia su Odessa non aveva come obiettivo quello di colpire il convoglio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. ''Se fosse stato quello l'obiettivo, lo avremmo colpito. E' ovvio a tutti'', ha sostenuto l'ex presidente russo, aggiungendo che "è un peccato" che i missili siano caduti dove effettivamente era programmato. Il raid è avvenuto mentre Zelensky si apprestava a incontrare il premier greco Kyriakos Mitsotakis. L'esplosione si è verificata a circa 300 metri dal corteo di auto che comprendeva il veicolo del presidente ucraino. L'attacco ha provocato la morte di 5 persone, senza causare feriti nelle due delegazioni. Sull'episodio torna oggi anche Zelensky, in un'intervista a Bruno Vespa. "Cosa direbbero i sostenitori di Vladimir Putin in Italia se ieri a Odessa ci fosse stata Giorgia Meloni?", dice il presidente ucraino. "Oggi non sostenere l'Ucraina significa sostenere la Russia", aggiunge. "Quella parte di società di vari paesi che sostiene Putin e non l'Ucraina non capisce pianamente cosa sia la guerra, non la sente sulla propria pelle. Se ieri a Odessa ci fosse stato non il Premier della Grecia, ma Giorgia Meloni, cosa avrebbe detto questi italiani? Alcuni di loro sono solo molto lontani dalla guerra, non si rendono conto che questa persona sta uccidendo civili sul nostro territorio e che non si fermerà e vole fare la stessa cosa altrove. Putin o è malato o non controlla i militari che aprono il fuoco contro i civili", afferma. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Mr Rain: “Ritirarmi io? Fraintese le mie parole, ho mille progetti”
(Adnkronos) – E' reduce da un Sanremo che ha visto la sua definitiva consacrazione, il suo 'Due Altalene' è Disco d'Oro, sta lavorando per aprirsi la strada sul mercato spagnolo e internazionale e parla con un entusiasmo che trasmette in ogni parola. Mr Rain è carico a pallettoni e, come spiega in un'intervista all'Adnkronos, "non ho nessuna intenzione di ritirarmi, fare pause e non riuscirei a fermarmi con la musica. Questa cosa è stata totalmente travisata mentre raccontavo il mio ultimo album, sono stato frainteso per aver semplicemente spiegato che volevo imparare a gestire meglio il tempo, e che volevo farmi una vacanza ma a fermarmi non ci penso proprio". Mattia Balardi, questo il vero nome di Mr Rain, reduce dal successo di Sanremo, spiega: "Sono veramente felice per questi due Sanremo che mi hanno permesso di arrivare a tantissime persone, di programmare il mio primo tour nei palasport, sto scrivendo un disco in spagnolo, ho tradotto 'Supereroi' in spagnolo e sta andando benissimo, siamo sesti in radio". Nel frattempo, in questo florilegio di impegni, il 1mo marzo è uscito 'Pianeta di Miller' (Warner Music Italy), il quinto della carriera di Mr Rain a distanza di quasi due anni da 'Fragile'. "E' un disco totalmente diverso dai precedenti -spiega- E' suonato al 100%, è molto più vario, ho cercato di sperimentare di più, e ho dei feedback molto positivi". Mattia, che ha all’attivo 18 dischi di platino e 6 dischi d’oro, parla anche del singolo 'Due Altalene', contenuto nell'album, che ha portato sul palco dell'Ariston: "Due altalene' è eredità di 'Supereroi' -racconta spiegando come è nato il pezzo- Da 'Supereroi' mi è cambiata la vita, la gente mi chiedeva di incontrarmi e di raccontargli come avevo affrontato il mio periodo buio. A loro volta mi parlavano delle loro storie, ne ho letto centinaia. Questa canzone nasce infatti da una storia di un genitori che ha perso due figli che erano miei fan. Mi ha spezzato il cuore, mi sentivo in dovere di omaggiare tutte queste persone che hanno avuto il coraggio di confidarsi con me". Ascoltando le storie dei fan, Mattia sembra aver trovato il suo posto nel mondo: "Ora ho veramente un mio ruolo e so di poter essere anche utile -rivela all'Adnkronos- Io nei miei live cerco di parlare di argomenti che non vengono trattati, mi sento il dovere collettivo di parlare delle cose che accadono, delle cose che non vanno e cercare di migliorare il nostro mondo. Ho parlato di salute mentale, l’ho fatto da tutti i palchi che ho vissuto, Sanremo, Primo Maggio, così come ho scelto di dedicare il mio spazio di Sanremo nella serata cover al tema della violenza sulle donne, che è un tema schifosamente ancora attuale. Penso veramente che la musica possa cambiare le cose". 'Pianeta di Miller' contiene due duetti preziosi: uno con Sangiovanni, 'La fine del mondo', e uno con Clara Soccini, 'Un milione di notti'. "Con Clara sentivo il bisogno di avere un'interprete per il ritornello ed ero convinto che una voce femminile servisse per amplificare il messaggio: appena ho sentito il provino ho capito che era la persona giusta", rivela l'artista di Desenzano del Garda. Sangiovanni "l'ho sempre ammirato come cantante, l’ho sempre trovato molto versatile", spiega Mr Rain. "Gli ho fatto sentire la prima versione di 'La fine del mondo', gli è piaciuta subito, ed è nata una grandissima amicizia, ho scoperto un grandissimo musicista e una bellissima persona". E se gli si domanda come si vede tra due anni, Mattia Balardi risponde senza esitazione: "Spero nel giro di due anni di riuscire ad esportare la mia musica anche all’estero. Spero di avere imparato a gestire il mio tempo: in un mondo che va così veloce è davvero una sfida, tutti siamo vittime di ciò che ci accade intorno,e spesso dovremmo imparare a fermarci e a renderci conto di quanto siamo fortunati, per le persone che ci amano, perché facciamo il lavoro che amiamo, per la pizza che mangiamo con un amico. Voglio imparare a rallentare e a godermi ogni istante. Perché non voglio arrivare a 50 anni pentendomi di non aver dato il giusto tempo ad ogni momento della mia vita". Le idee sono chiarissime. Tanto che gli chiediamo di dare un consiglio ai giovanissimi che attraversano un momento difficile su come affrontare la vita, e Mr Rain risponde così: "Non vergognarsi di mostrarsi e di essere se stessi. Non avere 'paura di aver paura' è la cosa più importante: imparare ad accettarsi e a raccontarsi alle persone che ami. Anche se sei pieno di fragilità, insicurezze, paure". (di Ilaria Floris) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ucraina, Zelensky: “Rringrazio Meloni ma un Paese solo non può sostenerci contro la Russia”
(Adnkronos) – Volodymir Zelensky ringrazia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ma precisa che "non può un solo Paese aiutare e sostenere l'Ucraina contro l'aggressione russa". "Sono importanti gli aiuti di Meloni, Sunak, Macron, Scholz, Biden, del G7, per difendere il diritto internazionale, il rispetto dei diritti umani", aggiunge il presidente ucraino, in una intervista a Bruno Vespa a '5 minuti' in onda stasera. "Se l'Ucraina cade, la Russia attaccherà i Paesi Nato. E se ne attacca anche solo uno, tutti dovranno pagare un prezzo molto alto, inviare militari". Il leader ucraino ribadisce poi l'intenzione di Kiev di organizzare un primo summit per la pace in Ucraina in Svizzera. La data sarà scelta in modo da consentire la partecipazione della maggioranza dei Paesi del mondo, spiega Zelensky. "Noi vogliamo la pace, ma con garanzie di una pace stabile e giusta", ha aggiunto. No invece a una tregua in Ucraina. Servirebbe solo a rafforzare Putin, come dopo il 2014, afferma Zelensky. "Un conflitto congelato, come lo sarebbe il nostro dopo una pausa nei combattimenti, sarebbe un grande problema per l'Ucraina e anche per tutta l'Europa. Noi lo abbiamo già vissuto, dopo l'occupazione della Crimea e il conflitto nelle regioni di Donetsk e Luhansk. E' una situazione simile a quella che propongono alcuni leader e media. Non sarebbe una vera pausa, ma una pausa in favore di Putin, che servirebbe a lui per rafforzarsi, approvvigionarsi" dall'Iran e dalla Corea del Nord, reclutare altri militari. "Sarebbe proprio come dopo il 2014, quando il conflitto congelato ha concesso a Putin di rafforzarsi e lanciare una guerra su larga scala". "Il suo scopo non solo alcuni territori dell'Ucraina, ma l'intera Ucraina. Lui vuole distruggere tutto il Paese a annetterlo alla Russia, con la violenza o con strumenti politici come ha fatto in Bielorussia, dove controlla tutto, anche la polizia e i militari", sottolinea Zelensky. Quanto al voto in Ucraina, "per poter svolgere elezioni in periodo di guerra – spiega Zelensky – dovremmo cambiare la legge, che non lo prevede. Bisogna rispettare i militari nelle trincee che devono avere il diritto di votare e porsi il problema di come voteranno i 7 milioni di ucraini all'estero". L'Ucraina ha bisogno di armi. I missili a lunga gittata tedeschi Taurus? "Abbiamo promesso di non usarli contro qualsiasi zona, a parte i territori ucraini occupati", dice. "Potremmo anche non usarle poi, come è accaduto nel Mar Nero. Quando i russi hanno visto che perdevano le loro navi, si sono ritirati nelle acque territoriali russe. Se hai armi adeguate, potremmo rispondere alle forze russe che usano armi a lunga gittata contro le città, come per esempio Kherson. Loro sparano 20 chilometri iin più rispetto alla nostra artiglieria, con armi a lunga gittata potremmo allontanarci. E loro avrebbero paura. Se avessimo armi corrispondenti a quelle russe, le sorti della guerra potrebbero cambiare, noi potremmo avanzare". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Bannon e l’Italia, nel 2018 voleva l’abbazia di Trisulti per farne la scuola dei leader sovranisti
(Adnkronos) – Non manca oggi di dispensare giudizi sull'Italia e sulla politica del nostro Paese Steve Bannon, il settantenne ex ideologo della destra Usa che nel 2016 fu lo stratega della campagna di Donald Trump, l'ex presidente oggi a un passo dalla nomination repubblicana, pronto a sfidare nuovamente il democratico Joe Biden. Come dimostra la sua recentissima intervista al 'Corriere della Sera', dunque, l'Italia resta al centro della riflessione di Bannon, che nel Belpaese più volte è stato ospite, partecipando a conferenze e eventi politici. Qui da noi addirittura Bannon avrebbe voluto piazzare la centrale del sovranismo internazionale, quando provò a creare la sua scuola di politica internazionale nella Certosa di Trisulti, nei pressi di Alatri. Una vicenda che si sviluppò tra il 2018 e il 2021, portando a un braccio di ferro tra i sovranisti guidati dallo stratega a stelle e strisce e coloro che erano contrari all'assegnazione dell'abbazia situata all'interno del monastero del 1200 che ha sede nel frusinate, nella Diocesi di Anagni-Alatri. Inizialmente Bannon, insieme a Benjamin Harnwell, era riuscito ad aggiudicarsi il bando del Mibact per la gestione dell'Abbazia, con l'Humanitas Dignitate Institute, la sua associazione nata "per la difesa delle fondamenta giudaico-cristiane della Civiltà Occidentale". Poi però la levata di scudi degli anti-sovranisti ebbe la meglio: prima una serie di inchieste giornalistiche evidenziarono irregolarità dell'assegnazione di Trisulti all'ex consigliere della società di analisi Cambridge Analytica. Poi il partito democratico, tra gli altri, e la regione Lazio, guidata da Nicola Zingaretti si mobilitarono per impedire a Trump di mettere in piedi la scuola per formare i leader del sovranismo nel Vecchio Continente, pronti a spalleggiare la politica dei trumpiani americani. Così la concessione, dopo due anni di battaglie e ricorsi, venne revocata nel 2021 dal Consiglio di Stato, su richiesta dello stesso ministero dei Beni Culturali, allora guidato dal dem Dario Franceschini. "Aver impedito la nascita di una scuola sovranista in questo luogo- ebbe a dire Zingaretti – penso sia un valore, perché quella cultura non è fondata sul confronto. Invece questo luogo nel '200 è nato come pilastro della cultura europea che ha il confronto delle idee come sua vocazione". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Omicidio Tramontano, mamma Impagnatiello: “Volevo morire io, ho perso nipote e figlio”
(Adnkronos) – “Volevo morire io…ho perso mio nipote Thiago e anche mio figlio Alessandro io non ce l’ho più”. È uno dei passaggi della testimonianza, tra le lacrime e coperta da un paravento, di Sabrina Paulis, mamma di Alessandro Impagnatiello, a processo per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese. “Non ho mai pensato male di mio figlio, era stressato, preoccupato per l’arrivo del figlio, era stanco, ma pensavo passerà”, ha concluso la testimone. “Quando cercavamo Giulia ci siamo mossi nel modo migliore possibile, Alessandro era collaborativo, non nascondeva niente anche ai carabinieri, fino a quel momento ho creduto all’innocenza di mio fratello. Il suo atteggiamento non sollevava dubbi. Qualsiasi informazione utile la giravamo subito ai carabinieri”. È uno dei passaggi della testimonianza di Omar Impagnatiello, fratello di Alessandro. Tre i particolari sospetti: Impagnatiello non dice ai carabinieri, ai quali denuncia la scomparsa, di avere un garage “anzi scrive un messaggio alla madre: ‘non dire niente del garage. Il mio ragionamento – spiega il fratello – era che potevano esserci delle piantine di marijuana”. Sospetto anche il “forte odore di benzina” dal bagagliaio dell’auto dell’imputato, poi il lunedì, due giorni dopo l’omicidio, “mi disse che doveva sistemare il garage e non ha voluto che andassi con lui, è passata mezz’ora e sono sceso. Vidi lui che spazzava il pavimento, lui era molto sudato, a oggi dico agitato” spiega. “Ho notato la classica polvere di un pavimento di un garage ma ho anche notato l’odore di bruciato, un odore intenso, forte, particolare. Lui disse che una lampada aveva bruciato della plastica”. In aula, coperto da un paravento, ricostruisce il rapporto di confidenza con la 29enne – “mi parlava di sé, nel momento del bisogno sapeva che c’ero” – e la confidenza dell’ex barman di aver avuto “una piccola relazione con un’altra ragazza, uno sbandamento. Da fratello maggiore gli ho tirato le orecchie e qualche giorno dopo mi disse che la cosa era chiusa e amava Giulia”. Ricorda le ore precedenti il delitto quando riceve una telefonata di Giulia: “Era molto agitata perché era venuta a conoscenza della relazione di mio fratello, era arrabbiatissima, mi mandò un video e delle foto mandate dall’altra ragazza. Giulia a quel punto voleva lasciarlo”. Ma svela anche che a fine dicembre del 2022 Giulia “aveva deciso di abortire a inizio gennaio, ma mio fratello alla fine l’ha fermata. Non mi ricordo esattamente come glielo ha impedito”. L’omicidio di Giulia e l’arresto “ci ha cambiato la vita, l’ha cambiata a tutti. Eravamo migliori amici, ho imparato con lui cosa vuol dire essere fratelli” conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Mike Tyson torna sul ring, match con Jake Paul su Netflix
(Adnkronos) – Mike Tyson tornerà sul ring a 58 anni. L'ex campione del mondo dei pesi massimi sarà protagonista di un match contro Jake Paul, lo youtuber che si cimenta sul ring con una nuova carriera nella boxe. La sfida-spettacolo andrà in scena il 20 luglio all'AT&T Stadium, l'enorme impianto che è la casa dei Dallas Cowboys, una delle più gloriose squadre della National Football League. Il match sarà trasmesso da Netflix, che ha già cominciato – con ampio anticipo – a pubblicizzare l'evento- —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Pechino Express 2024 al via stasera, concorrenti e coppie: itinerario e dove vederlo
(Adnkronos) – Prende il via oggi, giovedì 7 marzo, Pechino Express 2024 prende il via giovedì 7 marzo. Il viaggio di quest’anno condurrà le coppie tra Vietnam, Laos e Sri Lanka. Alla conduzione ci sarà ancora una volta Costantino della Gherardesca, inviato speciale Fru dei The Jackal. In gara, per il travel reality su Sky e Now, I CARESSA – Fabio ed Eleonora Caressa, I PASTICCIERI – Damiano e Massimiliano Carrara; I FRATM – Artem e Antonio Orefice; I ROMAGNOLI – Paolo Cevoli ed Elisabetta Garuffi; I BRILLANTI – Nancy Brilli e Pierluigi Iorio; I GIGANTI – Kristian Ghedina e Francesca Piccinini; LE AMICHE – Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo; ITALIA ARGENTINA – Estefania Bernal e Antonella Fiordelisi. L’itinerario si svilupperà in dieci puntate e si snoderà dalle regioni settentrionali del Vietnam, fra risaie verdi e testimonianze antiche, passando di corsa per le città ricche di spiritualità del Laos, fino a concludere il viaggio tra i panorami mozzafiato dello Sri Lanka. Le coppie in gioco, negli oltre cinquemila chilometri che compongono il percorso della gara, potranno contare su pochi elementi di base: solo uno zaino con una dotazione minima e 1 euro al giorno a persona in valuta locale. Un bagaglio risicatissimo, per questo a fare la differenza saranno la resistenza fisica e psicologica, l’abilità e l’intraprendenza, lo spirito di adattamento e di sopravvivenza dei viaggiatori, pronti a vivere una continua scoperta per gli occhi e per l’anima. Superando prove e insidie, chilometro dopo chilometro in ciascuna puntata, le otto coppie raggiungeranno il traguardo con la bandiera di 'Pechino Express' e tappa dopo tappa le più tenaci arriveranno alla finalissima. Si esploreranno luoghi geograficamente lontani e si coinvolgeranno popoli culturalmente distanti, e per i viaggiatori in gioco saranno intense e indimenticabili le emozioni per le fortissime interazioni che verranno a crearsi sia all’interno della coppia che con le popolazioni locali conosciute lungo il cammino, esseri umani tanto diversi per cultura e abitudini quanto capaci di collaborare anche nelle condizioni più estreme. Al via da oggi alle 21.15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)