(Adnkronos) – Strepitosa vittoria di Federica Brignone nel secondo superG di Kvitfjell, gara tormentata dalle molte interruzioni a causa della nebbia che imperversava sul tracciato. Anche quando è scesa Federica la nebbia ostacolava la visibilità, ma la carabiniera valdostana ha affrontato con gran coraggio la pendenza, mettendo in pista una sciata pressoché perfetta e staccando nettamente tutte le avversarie. 1’37″30 il tempo della Brignone, ben 61 centesimi meglio della più diretta avversaria, Lara Gut-Behrami, che oggi si deve accontentare del secondo posto, e 79 centesimi prima di Ester Ledecka, che torna sul podio di Coppa del mondo. Si tratta della vittoria numero 25 per la Brignone, la decima in superG, la quarta della stagione, e del podio numero 66 della sua lussuosa carriera. Una gara vinta con il coraggio e la tecnica, ma anche con molta intelligenza tattica, con Federica in grado di correggere i piccoli errori commessi nella gara di sabato per capitalizzare al massimo la sua velocità. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Bologna, vigile urbano uccide ex collega nel comando di Anzola. Lui: “Pulivo la pistola”
(Adnkronos) – Una donna di 34 anni, ex dipendente del Corpo di polizia locale di Anzola dell'Emilia, in provincia di Bologna, è morta dopo esser stata centrata da un proiettile partito dalla pistola di ordinanza di un vigile urbano nel comando della cittadina. La posizione dell'uomo, 60 anni, è al vaglio dei carabinieri del Reparto Operativo impegnati nelle indagini.
"Stavo pulendo la pistola quando accidentalmente è partito un proiettile". Sono queste, apprende l'Adnkronos, le prime parole che l'agente della Polizia Locale avrebbe detto ai carabinieri del Reparto operativo di Bologna. la vittima si trovava nell'ufficio dove è in servizio il 60enne. La presenza della donna potrebbe essere stata motivata proprio dai rapporti che intratteneva con l'uomo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
L’oncologo Marchetti: “Attivare percorsi di prevenzione terziaria”
(Adnkronos) – Gli stili di vita non influiscono solo sulla comparsa di una neoplasia, ma anche sull’efficacia delle cure, cioè la prevenzione secondaria e terziaria. “Non solo il fumo ma anche l'obesità modificano sostanzialmente la capacità dei pazienti di rispondere alle terapie attraverso complessi meccanismi di controllo della crescita neoplastica molto ben definiti. Oggi, grazie all'efficacia dei percorsi terapeutici che abbiamo a disposizione, che garantiscono molti anni di vita dopo la diagnosi di cancro, se non modifichiamo gli stili di vita, il paziente ha una maggiore probabilità di sviluppare nuovamente altre neoplasie”. Così Paolo Marchetti, presidente della Fondazione per la medicina personalizzata, partecipando oggi a Roma, con Fondazione Aiom, Associazione italiana di oncologia medica, al lancio della campagna nazionale ‘Tumori, scegli la prevenzione’, realizzata con il contributo non condizionato di Daiichi Sankyo Italy. “Questo – continua Marchetti – è un primo aspetto della prevenzione terziaria”, cioè in chi è già stato curato per un cancro: “evitare che il mantenimento di stili di vita scorretti continuino ad aumentare il rischio di sviluppare altre malattie. Un altro aspetto fondamentale della prevenzione terziaria “riguarda la possibilità di ridurre o di anticipare la diagnosi di effetti collaterali, anche gravi, legati ai trattamenti anticancro come l'insufficienza cardiaca, che compare dopo 10 o 15 anni dall'impiego di antracicline. Attuando un percorso di vita sano, si riduce il rischio di sviluppare patologie anche a livello cardiaco”. Inoltre, come Fondazione Aiom e Fondazione per la Medicina personalizzata “abbiamo più volte presentato alle istituzioni due aspetti di innovazione fondamentale – illustra Marchetti – Da un lato l'ampliamento degli ambulatori dei guariti, che saranno ambulatori multidisciplinari, possibilmente in spazi diversi da quelli dell'ospedalieri, che garantiscano la presa in carico di soggetti guariti. D’altra parte è importante creare delle strutture di recupero funzionale. Se smettessimo di ragionare per silos – osserva – comprenderemmo che un recupero funzionale completo consentirebbe di risparmi e di maggiori incassi al sistema paese perché le persone sarebbero reinserite nella società, nell’ambiente lavorativo”, invece di richiedere assistenza. Questo approccio “è importantissimo in oncologia, proprio perché abbiamo malati che guariscono dal cancro in maniera sempre maggiore – conclude Marchetti – ma è importante anche in patologie croniche come il diabete nel quale mantenere una dieta corretta consente non solo la riduzione di evoluzioni negative della malattia, ma rappresenta anche un momento di cura”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Vannacci: “Statista è un uomo di Stato, quindi Mussolini lo è”
(Adnkronos) – "Prima definizione di statista è uomo di Stato, quindi Mussolini è uno statista. Lo dice l’enciclopedia Treccani". Lo ha detto il generale Roberto Vannacci a Quarta Repubblica su Rete4 tornando sulle ultime polemiche sollevate dalle sue parole. Il generale torna poi sulle parole relative alla scuola che avevano suscitato un polverone: "Ai disabili – spiega – va accordato tutto l’aiuto di cui hanno bisogno, non ho mai detto che ci devono essere classi differenziate". "La libertà di manifestazione – ha continuato il generale candidato alle europee da indipendente nelle liste della Lega – è sacrosanta ma se i manifestanti non rispettano le regole e l'ordine pubblico si mettono nella condizione di suscitare la reazione delle forze dell’ordine. E questa mi sembra una ovvietà banale. Se i manifestanti rispettassero le regole l'uso degli scudi e degli sfollagente non sarebbe necessario". E sull'idea di Ue, Vannacci spiega: "Vorrei dare alle mie figlie un’Europa e un’Italia migliore. Vorrei un’Europa più sovrana, quando si sommano individualità forti ci sarà un risultato esponenziale di questa identità". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Reggio Calabria, grave incidente su SS106: scontro tra auto e moto, un morto
(Adnkronos) – Una persona è morta in un incidente avvenuto sulla strada statale 106 'Jonica', al km 15,300 all’altezza di Bocale (Reggio Calabria). A causa dello scontro il traffico è stato temporaneamente bloccato, in direzione nord. Sul posto sono intervenute le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Vescovo indonesiano rifiuta la porpora: “Voglio crescere come sacerdote”
(Adnkronos) – “Papa Francesco ha accolto la richiesta mons. Paskalis Bruno Syukur, Vescovo di Bogor, in Indonesia, di non essere creato Cardinale nel corso del prossimo Concistoro”. Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni spiegando che il rifiuto della porpora è motivato “dal suo desiderio di crescere ancora nella vita sacerdotale, nel servizio alla Chiesa e al popolo di Dio”. Il 6 ottobre scorso Papa Francesco ha annunciato a sorpresa un nuovo Concistoro per l'8 dicembre prossimo per la nomina di nuovi cardinali. Ci sono anche 4 italiani: Mons. Angelo Acerbi, Nunzio Apostolico, 99 anni; S.E. Mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino; S.E. Mons. Baldassare Reina, Vescovo ausiliare di Roma, già Vice-Gerente e ora Vicario Generale per la Diocesi di Roma; padre Fabio Baggio, Sotto Segretario Sezione Migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Si tratta del decimo Concistoro del pontificato di Bergoglio. Nei nove Concistori precedenti il Pontefice ha creato 142 cardinali, 113 gli elettori. Si arriverà quindi alla fine dell'anno verso 140 elettori. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
“Angelina Mango è la bandiera della Palestina”, il tweet su Eurovision vola
(Adnkronos) –
"Angelina Mango è la la bandiera palestinese". La finale dell'Eurovision 2024 comincia e su X ecco il 'caso social' che coinvolge, suo malgrado, la cantante italiana. Angelina Mango, durante la sfilata degli artisti, si presenta sul palco con la bandiera italiana. C'è chi però interpreta la situazione in maniera a dir poco forzata: "Angelina Mango indossa un vestito nero e corre con la bandiera italiana, trasformandosi anche nella bandiera palestinese. Queen, sapeva cosa stava facendo!", si legge in un tweet che diventa subito virale: in pochi minuti oltre 200mila visualizzazioni. L'intepretazione cromatica divide chi commenta il tweet. "Credo tu stia sopravvalutando gli italiani", "Vedi quello che vuoi vedere", scrivono gli scettici. Molti utenti condividono entusiasti: "Ho pensato davvero fosse una bandiera palestinese", "La sottile dichiarazione di Angelina Mango suscita ammirazione".
La finale intanto prosegue e l'esibizione di Eden Golan, la cantante che rappresenta Israele, come avvenuto sia nelle prove che in semifinale viene accompagnata da fischi misti ad applausi. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Scurati, Sangiuliano: “Deve poter esprimere liberamente il suo pensiero”
(Adnkronos) – “Scurati deve poter esprimere liberamente il suo pensiero. L’ho detto stamattina in una intervista al 'Messaggero'. Quando ero direttore del Tg2 abbiamo fatto ben tre interviste a Scurati. Abbiamo dato ampio spazio allo scrittore anche quando vinse il Premio Strega. Da parte nostra un comportamento molto generoso nei suoi confronti”. E’ quanto dichiarato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano al Collegio Romano, a margine della presentazione dello spettacolo evento ‘Viva la danza’ che vedrà protagonista Roberto Bolle, in onda su Rai1 in prima serata il 29 aprile. Ed ha aggiunto: “Scurati lo conosco bene. Abbiamo spesso ragionato insieme sul contenuto dei suoi libri”. Intanto il capogruppo democratico nella Commissione bicamerale di Vigilanza Rai, Stefano Graziano, ha chiesto di programmare rapidamente l’audizione della conduttrice Serena Bortone e del direttore approfondimento Rai, Paolo Corsini, sul caso Scurati. Graziano ha scritto alla presidente Barbara Floridia, esprimendo, nella sua lettera, "preoccupazione per la mancata messa in onda del monologo di Scurati che conferma un'allarmante deriva autoritaria all'interno della Rai". "Per questo – ha sottolineato Graziano – c’è la necessità di condurre un'istruttoria approfondita su questo caso che è rappresentativo della politicizzazione dell’attuale governance di viale Mazzini che sta entrando a gamba tesa nei contenuti editoriali del servizio pubblico televisivo. Siamo davanti a gravi violazioni, la Commissione bicamerale di Vigilanza deve avere tutti gli elementi per valutare. Questi reiterati comportamenti – ha concluso l’esponente dem – compromettono la ragione stessa dell’esistenza della Rai come servizio pubblico televisivo". Sul caso si è espresso anche Andrea De Maria, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo nell’Aula sull’ordine dei lavori. “Non solo nel nostro Paese ma anche fuori dai nostri confini cresce lo sconcerto per la vera e propria censura che è stata messa in atto dalla Rai rispetto all’intervento di Antonio Scurati sul 25 aprile, per non meglio specificati ‘motivi editoriali’. Vogliamo essere certi che non vi siano state interferenze da parte del governo o della maggioranza – ha scandito – anche perché sono sempre più inquietanti i segnali di una logica per cui l’occupazione della Tv pubblica prevale sull’impegno a fare servizio pubblico. Se anche vi fosse stata semplicemente la volontà di accreditarsi con il governo e le forze di maggioranza saremmo di fronte ad un fatto di una gravità straordinaria. Chiediamo al governo, nella persona della presidente del Consiglio o in quella del ministro dell’Economia di riferire alla Camera in merito. Chiediamo poi alla commissione di Vigilanza Rai di mettere in atto tutte le iniziative di propria competenza”. “La libertà di informazione e di espressione – ha aggiunto – sono infatti un elemento fondamentale della libera dialettica democratica e di una democrazia degna di questo nome. Nel suo monologo Scurati ha posto due temi di grande rilievo. Il primo è la chiarezza sulla natura del fascismo, movimento che ha fatto della violenza il tratto distintivo fin dalle origini, che è stato il primo esempio di un fenomeno europeo che ha portato anche alla nascita del nazismo in Germania. Il secondo pone un tema per me di grande attualità. La richiesta cioè alla destra italiana di fare pienamente i conti con la storia del fascismo. Sono convinto, lo dico anche avendo avuto l’onore di essere stato per due mandati sindaco di Marzabotto, che sia giusto unire oggi tutto il sistema politico su valori condivisi. Questo però non può che voler dire riconoscerci tutti nella Costituzione antifascista data dalla Resistenza. Si avvicina il 25 aprile – ha concluso – ci aspettiamo e chiediamo che chi governa il Paese avendo giurato sulla nostra Costituzione dica, in quella occasione, parole nette e chiare sul valore dell’antifascismo e sulle responsabilità storiche del fascismo”. Alla richiesta del deputato del Pd si sono uniti anche Elisabetta Piccolotti, di Alleanza Verdi e Sinistra, Riccardo Ricciardi, del Movimento 5 stelle, e Valentina Grippo, di Azione.
Questa sera, alle 18.30, Antonio Scurati sarà a Milano, a inaugurare alla Fondazione Feltrinelli la rassegna 'Democrazia a rischio' con un talk dal titolo 'Come sta la democrazia?'. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sassuolo-Cagliari 0-2, gol di Prati e rigore di Lapadula: rossoblu salvi
(Adnkronos) – Il Cagliari vince per 2-0 sul campo del Sassuolo oggi nel match della 37esima e penultima giornata della Serie A e conquista la salvezza. I sardi allenati da Ranieri centrano il successo decisivo grazie al gol di Prati, a segno al 71' su suggerimento di Dossena, e al rigore di Lapadula, che trasforma un penalty al 92'. Il Cagliari sale a 36 punti e si guadagna la permanenza in Serie A. Il Sassuolo, fermo a quota 29, rimane penultimo e ha un piede e mezzo in Serie B. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Crolla muro di tufo a Trastevere, auto sotto le macerie – Foto
(Adnkronos) – Un muro di tufo, lungo 25 metri e alto 6, è crollato in Via San Francesco di Sales, nel quartiere romano di Trastevere. Nessuno è rimasto ferito ma nel crollo, avvenuto intorno alle 22.50 di sabato 9 marzo. Sono rimaste coinvolte, però, diverse autovetture parcheggiate. Sul posto le forze dell'ordine, oltre ai vigili del fuoco, intervenuti con una squadra e con il Nucleo Gos con i mezzi di movimento terra, attualmente impegnato per liberare la strada dalle macerie e dalle auto.
—cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Export, Fioravanti (sindaco Ascoli Piceno): “Ritorno a dati pre-Covid, economia solida”
(Adnkronos) – "Il tessuto imprenditoriale della provincia è molto solido, abbiamo avuto una crescita costante negli ultimi anni e soprattutto aziende, non solo locali, ma anche nazionali che hanno investito nel territorio piceno hanno avuto uno sviluppo, grazie a una classe di lavoratori molto qualificata. Negli ultimi anni abbiamo avuto delle 'bolle', in città infatti sono presenti anche delle multinazionali che sono state impegnate nell'emergenza Covid e quello ha determinato un'impennata della produzione e dell'export. Adesso stiamo pian piano tornando al periodo pre-Covid per quanto riguarda le esportazioni, quindi siamo in linea con le altre regioni e anche come territorio". Così, con Adnkronos/Labitalia, Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, spiega i dati Istat di oggi sul calo dell'export delle Marche e della provincia di Ascoli. L'Istat segnala infatti che la flessione marcata dell’export delle Marche verso la Cina è spiegata soprattutto dalle minori vendite di prodotti farmaceutici. "Negli ultimi due anni -sottolinea Fioravanti- non abbiamo rimarcato tanto nella comunicazione dei dati positivi sull'export perché comprendevamo che erano legati alla contiguità del momento". Al di là degli ultimi dati sull'export, ribadisce Fioravanti, l'economia del territorio è solida. "Abbiamo annunciato nell'ultimo anno delle industrie che hanno investito nel nostro territorio non solo aprendo siti produttivi ma assumendo diversi lavoratori. Il tessuto produttivo è in crescita costante, ci sono anche aziende del territorio che hanno avuto negli anni una crescita importante con fatturati importanti e con un aumento dell'occupazione molto significativa", sottolinea Fioravanti. E le idee del primo cittadino su come sostenere lo sviluppo del territorio sono chiare. "Innanzitutto visito costantemente le aziende -spiega- perché secondo me bisogna prevenire le delocalizzazioni: quando un'azienda ha già deciso di andare via non riesce più a tenerla. Quindi cerco di visitarle e di capire cosa possono fare le istituzioni per mettere in condizione le aziende di investire ancora e di crescere a livello di occupazione", sottolinea. Ma i programmi di Fioravanti sono più ampi e guardano alla rigenerazione del territorio. "Sto strutturando un progetto di realizzazione della visione di Ascoli da qui ai prossimi 5 anni, sia a livello architettonico perché noi siamo il quarto Comune in Italia per fondi Pnrr e questo porterà a una rigenerazione e trasformazione di tutto il patrimonio pubblico, e non solo perché abbiamo anche la partita 'sisma' di ricostruzione privata e quindi una rigenerazione dell'aspetto estetico della città e del territorio", spiega. Sostenibilità al centro della visione amministrativa. "E in più stiamo strutturando un progetto legato allo sviluppo ambientale, quindi vedere la transizione ecologica come sviluppo lavorativo. Quindi ad esempio stiamo attivando una bonifica importante dell'area ex Carbon, un'area industriale inquinata che stiamo disinquinando. Stiamo portando lì un progetto di smart city, dove il legame è l'infrastruttura digitale, la città intelligente del futuro e la città green dove la produzione energetica ha impatto zero". E non finisce qui. "In più c'è un altro progetto interessante che è quello della filiera del legno, con la tutela dei boschi che passa attraverso una filiera corta delle aziende del territorio per produrre pellet sostenibili e con anche l'utilizzo del legname per la produzione dell'energia", conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Euro 2024, Buffon: “Serenità con cui abbiamo gestito svantaggio è segnale forte”
(Adnkronos) – Da una parte la gioia per la vittoria all'esordio a Euro 2024 contro l'Albania; dall'altra la concentrazione e la testa già rivolta alla seconda sfida del Gruppo B in programma giovedì 20 alle ore 21 a Gelsenkirchen contro la Spagna. L'Italia, rientrata a Iserlohn già in serata dopo il match contro gli albanesi (Dortmund dista circa 40 km), è scesa in campo in mattinata all'Hemberg Stadion per una seduta di allenamento, sotto gli occhi dei giovani studenti premiati a Casa Azzurri nell'ambito del concorso "Il migliore gol delle nostre nazionali: fai gol anche tu!". "Siamo stati bravi, dimostrando di essere una Nazionale equilibrata, che ha consapevolezza – le parole del capo delegazione Gianluigi Buffon -. Nonostante un inizio shock che poteva destabilizzare abbiamo proseguito a macinare gioco: come ha detto il mister, la nostra forza è quella di aggrapparci al gioco, abbiamo meritato ampiamente la vittoria. Spalletti cerca sempre di trarre il massimo da quello che ha a disposizione, a volte utilizza il bastone a volte la carotina, penso siano degli strumenti inevitabili quando devi ottenere il massimo dai ragazzi". Buffon ha focalizzato la sua attenzione su un aspetto in particolare: "La serenità con cui siamo riusciti a rimediare allo svantaggio, questo è stato il segnale più forte da prendere. Poi c'è qualcosa da perfezionare: con un po' più di cinismo e rabbia probabilmente non avremmo rischiato di veder sfumare al 90° una vittoria fondamentale". "Abbiamo dimostrato di essere una nazionale equilibrata che ha consapevolezza, nonostante un inizio choc che poteva destabilizzare abbiamo proseguito a giocare a macinare gioco, come ha detto il mister la nostra forza è quella di aggrapparci al gioco, abbiamo meritato ampiamente la vittoria. Il mister cerca sempre di trarre il massimo da quello che ha a disposizione, a volte utilizza il bastone a volte la carotina, penso siano degli strumenti inevitabili quando devi ottenere il massimo dai ragazzi". "C'è il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, dipende come lo vuoi vedere: ieri bisogna porre l'attenzione sullo svantaggio e sulla serenità su cui siamo riusciti a rimediare, questo è stato il segnale più forte da prendere, poi c'è qualcosa da perfezionare, con un più di cinismo e rabbia probabilmente non avremmo rischiato al 90esimo di veder sfumare una vittoria fondamentale", aggiunge il campione del mondo 2006. Per Buffon, anche il paragone tra questa Nazionale e quella del 2006: "C'è molta somiglianza, soprattutto nella gestione del gruppo. Emozioni nel tornare a Dortmund? Soprattutto nel vedere Alex Del Piero a bordo campo: io tendo a scordarmi il passato, ma qualche passaggino al 2006 l'ho fatto". Anche la Spagna evoca un bel ricordo, quello degli ottavi di finale a Euro 2016: "Era una Spagna forse a fine ciclo, per motivi anagrafici. La nostra, invece, è una Nazionale a inizio ciclo: voglio pensare che tra due anni saremo al top, ma già oggi possiamo raggiungere livelli di performance elevati". Buffon ha anche elogiato Gigio Donnarumma autore di una parata decisiva nei minuti finali della partita. "Ha fatto anche parate più difficili di quella di ieri sera però la parata di ieri è stata molto importante perché non avremmo avuto tempo per replicare al loro pareggio. Ha messo in ghiaccio una vittoria che se fosse sfumata sarebbe stato davvero un peccato". In mattinata Buffon ha osservato come "quando c'è l'Itala è l'unico momento in cui tutti tifiamo per la stessa cosa e remiamo tutti dalla stessa parte. È una magia. Quando vengo in Germania mi commuovo quando i bimbi mi salutano e mi riconoscono, perché penso di essere già passato come giocatore ma invece i ricordi vengono tramandati dai genitori”. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Danone promuove confronto su parità di genere in settore agroalimentare
(Adnkronos) – La sostenibilità economica e sociale della filiera agroalimentare nazionale "rappresenta un fattore di stimolo e di grande attenzione per Danone Italia che ha scelto di parlare a tutte le realtà del comparto, anche le più piccole e legate ai territori". Lo sottolinea il gruppo in una nota diffusa in occasione dell’evento 'La sostenibilità economica e sociale di Danone Italia e della sua filiera', promosso durante il G7 di Ortigia, che ha visto un confronto tra Istituzioni e filiera per favorire politiche concrete per la parità di genere all’interno del settore agroalimentare. In Italia – ricorda Danone – solo il 55% delle donne di età compresa tra i 20 e i 64 anni lavora, a differenza della media UE, che registra un tasso di occupazione femminile pari al 69,3%. A questo si deve aggiungere, inoltre, che una donna su cinque fuoriesce dal mercato del lavoro a seguito della maternità. Danone Italia, "forte di un’esperienza di 13 anni nella valorizzazione della parità di genere che ha permesso di generare ottimi risultati in termini economici e sociali", ha sottolineato per bocca di Sonia Malaspina, Direttrice Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità di Danone – come "la Parità di genere rappresenta una leva competitiva fondamentale per il nostro Paese, oltre ad avere un impatto su indicatori sociali come l’occupazione, la crescita manageriale femminile e la natalità. La nostra esperienza come Danone Italia dimostra che si può fare. Crediamo fermamente che sia compito di aziende come la nostra farsi promotrici di politiche e iniziative che valorizzino il ruolo chiave delle donne al fine di ispirare altre realtà aziendali – ma anche le stesse istituzioni- e dare vita a un vero e proprio cambiamento sociale ed economico. Per questo Danone Italia è la prima firmataria del Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana lanciato da Winning Women Institute, con l’obiettivo di invitare quante più aziende possibili a intraprendere azioni concrete per aumentare l’occupazione, favorire la crescita professionale delle donne, colmare il divario salariale e introdurre politiche a sostegno della genitorialità. Intervenendo all'incontro Lucia Albano, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha discusso il bilancio di genere e il supporto economico alle famiglie spiegando che "concentrare le nostre risorse nel supporto alle famiglie con figli e nella promozione dell'occupazione femminile è pertanto una scelta strategica che attiene allo sviluppo economico della nostra Nazione. Nella prossima manovra, in continuità con le precedenti, le risorse continueranno ad essere orientate anche lungo queste direttrici determinanti. L'aumento dell’occupazione femminile e la lotta contro l’inverno demografico sono sfide, anche culturali, da affrontare attraverso l’impegno congiunto di istituzioni, parti sociali e sistema imprenditoriale”. Nel corso del panel è intervenuto anche Riccardo Damiano, CEO di Damiano Think Organic, che ha sottolineato come "la qualità della vita di chi lavora con noi è fondamentale come quella delle comunità che con noi collaborano nel mondo. Pensare biologico e produrre prodotti salutari è la nostra missione, ma a questo vogliamo affiancare anche un impegno concreto sul fronte sociale, ecco perché siamo felici di aver sottoscritto il ‘Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana’ e di poter condividere questo percorso con sempre più realtà". Per Fabio Moro, a.d. di Moro Pasta, "la sostenibilità ambientale e sociale fa parte del nostro DNA, promuovere la parità di genere è dunque un impegno che ci assumiamo responsabilmente con la sottoscrizione del ‘Manifesto’, che rappresenta per tutta la filiera un valore imprescindibile e una sfida fondamentale per la competitività aziendale”. Marta García Bel, Senior Associate presso Freshfields Bruckhaus Deringer US LLP, ha aggiunto: “Lo scorso 27 giugno abbiamo sottoscritto il ‘Manifesto per la Parità di Genere nella Filiera Italiana’ consapevoli del lavoro che ancora c’è da fare. Vogliamo continuare a coinvolgere in questo percorso i nostri fornitori, e dimostrare che anche negli studi legali si possono adottare policy all’avanguardia in tema di empowerment e inclusione femminile”. Infine, Mariangela Candido, Human Resources & Organization Director di Andriani S.p.A, ha concluso: “Come azienda siamo impegnati nel promuovere sia internamente che esternamente una cultura inclusiva incentrata sulla parità, che può realizzarsi solo attraverso l’ascolto attivo dei bisogni delle persone e la condivisione di esperienze. Si tratta di un processo di consapevolezza che richiede tempo e pazienza e che può giungere a completo compimento solo se realizzato insieme. Ben vengano iniziative come questa, per accendere i riflettori su un tema sempre più essenziale per la competitività e lo sviluppo del nostro Paese e del Meridione in particolare”. Letizia Caccavale, Public Affairs & Sustainability Manager di Danone Italia, ha quindi sottolineato l’importanza di azioni concrete da parte delle Istituzioni e ha presentato il progetto ‘Family Pit Stop Danone’ mentre Onofrio Rota, Segretario Generale di FAI-CISL, ha spiegato il sostegno della FAI-CISL al ‘Manifesto’ e le loro politiche sulle pari opportunità: "i dati emersi dal report INPS di questi giorni confermano che le politiche per la parità di genere devono essere rafforzate e consolidate. La contrattazione, infatti, è una leva straordinaria per rimuovere ingiustizie e disparità. Ecco perché in tutti i tavoli di trattativa stiamo introducendo elementi a favore della conciliazione vita-lavoro, della prevenzione contro violenza e discriminazioni, di un welfare pensato per lavoratrici e famiglie, conquistando ad esempio nuove tutele, più permessi sulla genitorialità, per i casi di malattia dei figli e per la cura dei genitori anziani. Il contratto dell’industria alimentare firmato lo scorso marzo contiene misure straordinarie in tal senso, compreso un fondo antiviolenza disposto dall’ente bilaterale di settore. Oggi serve una visione illuminata, che valorizzi e promuova il lavoro femminile, portando le ragioni delle pari opportunità nei luoghi decisionali.” Simona Tironi, assessore all’Istruzione Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, ha sottolineato l'importanza della parità di genere non solo come principio sociale, ma come vero e proprio pilastro per la competitività e l'innovazione – "Regione Lombardia, pioniera nella promozione della certificazione di parità di genere, ha destinato 10milioni di euro per sostenere le imprese lombarde nella loro transizione verso ambienti di lavoro più inclusivi. Grazie a questa iniziativa la nostra regione è prima in Italia". Giacomo Vigna, Dirigente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha affrontato il tema legato alla sostenibilità delle filiere da un punto di vista economico, ambientale e sociale (ESG), illustrando come il Ministero supporti tali iniziative – “Il tavolo agroindustria del Mimit è in ascolto dei Capo filiera che, come Danone, hanno il coraggio e la forza di promuovere il cambiamento a monte e a valle, fino ad impattare su tutta la società. Le decisioni a livello globale che sembrano andare verso l’abbandono dell'etichettatura Nutriscore per appoggiare approcci informativi e armonizzati, vanno nella direzione auspicata dal Governo e diversi altri Stati membri dell’UE”. Il Keynote speech, tenuto da Ciro Cafiero, Founding Partner dello Studio Legale Cafiero-Pezzali e Associati, ha poi approfondito il collegamento tra il mondo dell’industria e quello agricolo, valorizzando il ruolo delle piccole e grandi realtà nella promozione della parità di genere. Cafiero ha auspicato "un processo culturale che muova dal basso, secondo una logica “bottom up”, che vede alleati Governo, grandi e piccole imprese. Al primo spetta promuovere defiscalizzazioni e decontribuzioni in favore delle PMI che fanno della parità di genere non semplicemente un “nice”, ma un “must” to have. Alle seconde, spetta di creare un sistema premiale ed incentivante per i fornitori virtuosi. Alle PMI di credere ai frutti che parità di genere può produrre senza rassegnazioni. Un modello virtuoso, del resto, già esiste ed è quello introdotto dalla certificazione sulla parità di genere . La gender equality è un debito di giustizia, ma anche una questione di Pil. Secondo le stime di McKinsey è di 28 mila miliardi di dollari l’incremento che esso sconterebbe a livello globale. I tempi sono maturi per il cambiamento". In un altro panel sulla parità di genere nel mondo del lavoro e all'imprenditoria femminile che- ha commentato Valentina Picca Bianchi, Presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio e Presidente Comitato Impresa Donna MIMIT – "già oggi contribuisce in modo significativo all’economia del Paese, ma può e deve ancora crescere. C’è bisogno che venga sostenuta da politiche attive adeguate e da una maggiore consapevolezza del valore delle donne nel mondo economico” . “L’imprenditoria femminile nel settore agricolo ha ampi margini di crescita. Le donne gestiscono oltre 200mila imprese agricole, circa un terzo del totale (31,5%). Questo – ha aggiunto – denota che le imprese agricole a conduzione femminile sono una parte fondamentale della nostra economia e vanno incentivate con uno specifico focus sulle giovani donne, che rappresentano delle risorse cruciali per l’intero comparto per ridefinire i paradigmi tradizionali grazie a una maggiore sensibilità verso l’innovazione e la sostenibilità”. Chiara Cormanni, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, ha ricordato come "il gender gap rappresenta un enorme limite per la nostra società, non solo da un punto di vista etico, ma anche da un punto di vista economico. Il miglioramento di tale gap potrebbe innalzare il tasso di occupazione coinvolgendo sia gli uomini che le donne". Infine, Gini Dupasquier, Direttrice della Fondazione Ortygia, è intervenuta sul ruolo della Fondazione nella valorizzazione della figura femminile e delle sue competenze nel Sud Italia – “In un territorio come quello del Sud Italia, in cui le diseguaglianze di genere sono particolarmente marcate, con un tasso di occupazione femminile di circa il 32% ben al di sotto della media nazionale, la Fondazione Ortygia, nata nel cuore di Siracusa, rappresenta un laboratorio di idee e azioni concrete per colmare il gap e aumentare la competitività del Sud Italia. Il confronto con istituzioni e organizzazioni illuminate, come quelle che abbiamo ascoltato durante il convegno, rappresenta una grande opportunità per attivare un circolo virtuoso di contaminazione di buone pratiche a beneficio del nostro territorio” —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Omicidio Sharon Verzeni: fratello, sorella e cognato da ore in caserma
(Adnkronos) – Sono stati convocati per essere sentiti a sommarie informazioni testimoniali Christopher e Melody, il fratello e la sorella di Sharon Verzeni, la giovane di 33 anni accoltellata in strada poco dopo la mezzanotte di martedì 30 luglio a Terno d'Isola, nella Bergamasca. Con loro anche il marito di Melody. I tre si sono presentati alle 15 al comando provinciale dei carabinieri di Bergamo e sono ancora all'interno della caserma. Nei prossimi giorni potrebbe essere nuovamente convocato il fidanzato di Sharon. L'uomo è già stato sentito due volte, l'ultima delle quali lo scorso lunedì 13 agosto. Tutte le piste nelle indagini sull’omicidio di Sharon restano aperte: una di queste, almeno secondo alcune indiscrezioni, porterebbe a Scientology. I carabinieri di Bergamo, intanto, non si fermano e, in quella che sembra una maratona per dare un nome all'assassino di Sharon, provano ad accelerare sul fronte genetico. In attesa dei risultati del Ris di Parma sui possibili profili trovati sulla vittima o sugli oggetti sequestrati vicino al corpo della 33enne, i militari stanno procedendo a eseguire più tamponi e non solo in via Castegnate dove la giovane barista ha perso la vita. "Non c'è una profilazione di via Castagnate – spiegava un investigatore il 16 agosto scorso -. Abbiamo eseguito una trentina di tamponi per esclusione, ossia di persone che potrebbero aver contaminato inavvertitamente la scena, cioè i soccorritori per intenderci; poi ci sono altri campioni ritenuti di interesse investigativo. Stiamo attuando un protocollo investigativo che vigeva già prima del caso Yara Gambirasio (la 13enne uccisa a pochi chilometri da qui e per il cui omicidio è in carcere Massimo Bossetti, ndr), per cui effettuiamo prelievi di Dna su pregiudicati o senza fissa dimora. Ne preserviamo un campione in modo che se i laboratori del Ris dovessero restituirci la traccia genetica dell'assassino potremmo procedere con il confronto e avere, in caso positivo, già un nome. A oggi – precisava – nessun profilo genetico è stato isolato" sul corpo della vittima o sui reperti sequestrati. I profili 'interessanti' sono stati prelevati "tutti al di fuori di Terno d’Isola, ma non escludiamo di procedere ad altri tamponi anche in zona, il parametro della ricerca dell'assassino non è certo via Castagnate" precisavano gli inquirenti. Una ricerca che non tralascia niente: "Al momento non possiamo escludere nulla, neanche che sia stata una mano femminile. Speriamo che la relazione finale dei medici legali ci offra qualche elemento in più". E dagli inquirenti arrivava anche l'invito a non demonizzare Scientology: "Non c'è nessuna pista privilegiata, Sharon e il compagno si stavano avvicinando a questo gruppo, ma indaghiamo su questa sfera di relazione come su tutte le altre cerchie relazionali della vittima". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Urla Allah Akbar e aggredisce, espulso marocchino
(Adnkronos) – Con un coltello ha aggredito in Francia urlando Allah Akbar, e poi arrivato in Italia ha picchiato un autista e deturpato un connazionale al volto durante una rapina. Il 35enne marocchino è stato espulso dal territorio nazionale dalla polizia di Lucca, dopo un lungo monitoraggio degli investigatori della sezione anti terrorismo della Digos in sinergia con l'Ufficio Immigrazione. L'uomo è stato consegnato alle autorità marocchine all'aeroporto di Casablanca. "Un cittadino straniero, già noto alle Forze dell'ordine per essere l'autore di una aggressione al grido di 'Allah Akbar', dopo una condanna in Italia per reati contro il patrimonio e la persona, è stato espulso e rimpatriato nel suo Paese di origine" ha scritto su X il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. L’Ufficio Immigrazione della questura di Lucca ha dapprima proceduto al rigetto del rinnovo del permesso di soggiorno e, ottenuta l’autorizzazione dal tribunale, ha dato esecuzione al decreto prefettizio di espulsione emesso nei confronti del cittadino straniero, con accompagnamento alla frontiera. Dopo l’udienza di convalida, tenutasi giovedì mattina davanti al Giudice di Pace di Lucca, l’uomo è stato rimpatriato nel Paese d’origine con scorta operata da personale operativo e sanitario della Polizia di Stato abilitato ai servizi di scorta internazionale. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ostaggi Hamas, Netanyahu al centro delle proteste: “Si dimetta”
(Adnkronos) – Diverse centinaia di persone hanno protestato ieri sera a Caesarea, vicino alla residenza privata di Benjamin Netanyahu, per chiedere le dimissioni del premier israeliano. La manifestazione rientra nelle mobilitazione delle ultime settimane per "aumentare la pressione su di lui e così andare a nuove elezioni", ha spiegato a Times of Israel uno dei partecipanti alla dimostrazione che ha visto tra gli oratori Amos Malka, ex capo del direttorato dell'intelligence militare israeliana. Malka ha accusato il premier di "aver abbandonato gli ostaggi": "Se le famiglie sapessero quanto è piccolo il divario che Netanyahu si sta rifiutando di colmare, esploderebbero", ha aggiunto riferendosi ai familiari degli israeliani nelle mani di Hamas. Intervistato dal giornale israeliano, Malka, che è uno dei leader del movimento di protesta contro l'attuale governo, ha spiegato che "gli errori che hanno portato al 7 ottobre sono condivisi da molti nella comunità della difesa e dell'establishment, ma quello che è successo dopo" è tutta responsabilità di Netanyahu. Dimostranti si sono riuniti anche di fronte alla sede del ministero della Difesa a Tel Aviv, sempre chiedendo le dimissioni del governo e la convocazione di nuove elezioni. Sedici persone sono state arrestate, riferiscono i media israeliani. I parenti di una ventina di ostaggi israeliani denunciano intanto la condotta "criminale" di Netanyahu, che è "un ostacolo ad un accordo" con Hamas, e fanno sapere di essere al lavoro per 'cacciare' il premier. Nel corso di una conferenza stampa a Tel Aviv, hanno accusato Netanyahu di prendere decisioni senza consultare il gabinetto: "E' lui l'ostacolo a un accordo". "La sua condotta è inimmaginabile – hanno accusato ancora -. E' criminale. Non abbiamo scelta. Lavoreremo per sostituirlo immediatamente, questo è il modo più veloce per assicurare un accordo". E il padre dell'unico soldato nato negli Stati Uniti e prigioniero di Hamas a Gaza, Omer Neutra, non crede che la priorità del primo ministro israeliano sia la liberazione degli ostaggi. "Sta lavorando (per il ritorno degli ostaggi, ndr), ma la vittoria nella guerra è più importante", ha dichiarato Ronen Neutra alla radio pubblica Kan. "Non abbiamo ricevuto alcun dettaglio sui negoziati. Ha affermato che possediamo asset che Hamas vuole davvero", ha aggiunto dopo che si è tenuto il primo incontro dal 7 ottobre tra Netanyahu e le famiglie dei soldati prigionieri. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gaza, raid su scuola Onu: “27 morti”. Israele: “Era comando di Hamas”
(Adnkronos) – Un attacco aereo israeliano contro una scuola delle Nazioni Unite piena di centinaia di sfollati nel centro di Gaza avrebbe ucciso almeno 27 persone. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato il attacco contro la scuola dell'Unrwa che ospitava un "complesso di Hamas". Giornalisti locali hanno riferito alla Bbc che un aereo da guerra israeliano ha lanciato due missili contro le aule all'ultimo piano della scuola nel campo profughi di Nuseirat. L'ufficio stampa di Hamas ha affermato che almeno 27 persone sono state uccise e ha accusato Israele di aver commesso un "orribile massacro". Fonti giornalistiche locali riportano l'uccisione di almeno 32 persone. Ambulanze e squadre di soccorso hanno portato i feriti e i morti in un ospedale vicino. I filmati sui social media hanno mostrato aule distrutte e cadaveri avvolti in sudari in un obitorio. Ismail al-Thawabta, direttore dell'ufficio stampa di Hamas, ha respinto le affermazioni di Israele secondo cui la scuola delle Nazioni Unite aveva nascosto un posto di comando di Hamas. Le forze di difesa israeliane hanno affermato che i jet hanno condotto un "attacco preciso su un complesso di Hamas incorporato all'interno di una scuola dell'Unrwa nell'area di Nuseirat". La dichiarazione dell'Idf afferma di aver "eliminato" i "terroristi" di Hamas e della Jihad islamica che hanno preso parte all'attacco del 7 ottobre nel sud di Israele, quando circa 1.200 persone sono state uccise e altre 251 prese in ostaggio. L'esercito israeliano ha affermato di aver adottato misure prima dell'attacco aereo per "ridurre il rischio di danneggiare i civili non coinvolti". L'esercito israeliano ha intanto reso noto di aver ucciso tre terroristi che cercavano di entrare in Israele dalla zona di Rafah nella Striscia di Gaza. In una dichiarazione, le forze di difesa israeliane affermano che le truppe che effettuavano controlli nell'area hanno incontrato uomini armati, che hanno aperto il fuoco contro di loro. I soldati dell'Idf hanno risposto al fuoco e un aereo ha effettuato un raid, uccidendo due degli uomini armati. Il terzo è stato ucciso poco tempo dopo dal fuoco di un carro armato. Secondo i rapporti, l'esercito sta indagando se ci fosse un quarto terrorista che potrebbe essere fuggito dalla scena ma che sarebbe rimasto a Gaza. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
MotoGp Germania, Martin in pole. Bagnaia quarto
(Adnkronos) –
E' di Jorge Martin la pole position nel Gp di Germania di MotoGp. Il pilota spagnolo della Ducati Pramac è stato il più veloce nelle qualifiche sul circuito del Sachsenring con il tempo di 1.19.423. Il leader del Mondiale ha preceduto di appena 48 millesimi l'Aprilia del portoghese Miguel Oliveira, e di 220 Raul Fernandez con l'altra Aprilia. Quarto posto e seconda fila per la Ducati di Pecco Bagnaia. Il campione del mondo per due volte è stato penalizzato dalle bandiere gialle che lo hanno costretto ad abortire il suo giro veloce. Quinto posto per Alex Marquez, seguito da Franco Morbidelli, Maverik Vinales, Fabio Di Giannanantonio, Enea Bastianini e Pedro Acosta. Marc Marquez scatterà dal 13° posto dopo la caduta di ieri. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Usa, Matt Gaetz rinuncia a guida dipartimento Giustizia. Trump: “Apprezzo suo passo indietro”
(Adnkronos) –
Passo indietro di Matt Gaetz, che Donald Trump aveva nominato alla guida del dipartimento di Giustizia della prossima amministrazione. Ad annunciarlo è lo stesso Gaetz su X, dopo che l'ex deputato della Florida aveva attirato diverse critiche da esponenti del partito Repubblicano per il suo coinvolgimento in diversi scandali. "Nonostante il forte entusiasmo, è chiaro che la mia conferma stava ingiustamente diventando una distrazione dal lavoro cruciale per la transizione Trump/Vance", ha scritto, parlando di "incontri eccellenti" con i senatori e di "incredibile supporto di tanti". Ma, "non c'è tempo da perdere". "Ritirerò il mio nome dalla mia valutazione per l'incarico di Attorney General. Il dipartimento della Giustizia di Trump deve essere al suo posto e pronto sin dal primo giorno", conclude. "Matt ha un futuro meraviglioso" di fronte, dice Trump. "Apprezzo molto il recente impegno di Matt Gaetz nel cercare l'approvazione per l'incarico di Attorney General – si legge nella dichiarazione del tycoon -. Stava andando molto bene, ma allo stesso tempo non voleva essere una distrazione per l'Amministrazione verso cui nutre molto rispetto. Matt ha un futuro meraviglioso e non vedo l'ora di vedere tutte le grandi cose che farà". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Decreto Cutro, tribunale di Palermo libera due richiedenti asilo e si rivolge a Corte Ue
(Adnkronos) – Il tribunale di Palermo ha sospeso, con due distinti provvedimenti, il giudizio di convalida del trattenimento di due migranti, un ghanese e un senegalese, disposto dal questore di Agrigento, in applicazione del decreto Cutro. La sezione immigrazione del Tribunale si è anche rivolta, ed è la prima volta che accade, alla Corte di Giustizia Europea. In attesa della decisione della Corte europea i due migranti sono tornati liberi. Nel caso del senegalese, il migrante ha presentato domanda di protezione internazionale a Porto Empedocle, il 4 novembre scorso. Nella stessa giornata il questore ha disposto il trattenimento dell'uomo. "La provenienza da un Paese di origine sicuro non incide sull'accoglimento o meno della domanda di protezione internazionale – scrive il giudice – ma ha piuttosto conseguenze rilevanti sui tempi e sulle modalità con cui la domanda di protezione viene esaminata". "La questione che il tribunale intende sottoporre alla Corte con il rinvio pregiudiziale è se il diritto dell'Ue, in particolare gli articoli 36,37 e 46 della Direttiva Ue, debbano essere interpretati nel senso che essi ostano a che un Paese terzo sia definito di origine sicuro qualora, in tale Paese, vi siano una o più categorie di persone per le quali non siano soddisfatte le condizioni sostanziali di tale designazione, enunciate nella direttiva", scrive il giudice. "L’opinione di questo giudice è che il diritto unitario vigente non consenta di designare sicuro un Paese con esclusione di categorie – e a maggior ragione di dichiararlo sicuro per intero quando risulti che per alcune categorie di persone non lo sia – per considerazioni che corrispondono sostanzialmente a quelle già espresse nella motivazione della sentenza del 4 ottobre 2024 dalla Grande sezione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea con riferimento alla esclusione per parti del territorio", afferma il giudice di Palermo. "Dal punto di vista formale, nell’elenco dei Paesi sicuri l’Italia ha sempre designato una serie di Paesi nella loro interezza, senza porre mai alcuna eccezione relativa a parti di territorio o a categorie di persone", scrive il giudice nel provvedimento. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)