(Adnkronos) – Il Verona batte l'Udinese 1-0 nel match-salvezza valido per la 33ma giornata del campionato di calcio di serie A. Primo squillo degli ospiti al quinto minuto, con Payero che manda alto un tiro su respinta della difesa del Verona di Marco Baroni. Tre minuti più tardi occasione gialloblù con Coppola che, su azione da calcio d'angolo, alza sulla traversa una buona opportunità. Al 26' Udinese vicina al vantaggio con Lucca su azione d'angolo, ma Montipò para d'istinto. Sul finire del tempo il Verona accelera alla ricerca del pareggio, l'occasione più grande arriva sulla testa di Noslin, sempre da calcio d'angolo, ma la palla sbatte sul palo. La prima frazione finisce senza reti. Nel secondo tempo Verona subito propositivo, al 48' mischia in area risolta da Okoye, che blocca un pallone vagante. Un minuto più tardi Udinese vicina al gol con Bijol che calcia alto sulla traversa. Al 64' rete annullata a Pereyra per fuorigioco. Al 74' salvataggi in serie della difesa scaligera e un'azione insistita non si sblocca. Verona vicinissimo al gol all'88' con Folorunsho, che colpisce di testa una punizione dalla destra di Duda ma la traversa nega il vantaggio ai padroni di casa. Gialloblù all'assalto nei minuti finali, uno sforzo che si concretizza al 92' con Coppola che capitalizza di testa un corner dalla destra. Finisce così, con 3 punti pesantissimi per il Verona in chiave salvezza. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Stadio Roma, nove condanne nel maxi processo
(Adnkronos) – Nove condanne e oltre dieci assoluzioni nel maxi processo sullo Stadio della Roma. I giudici dell'ottava sezione penale, dopo oltre otto ore di Camera di Consiglio, hanno condannato tra gli altri a 8 anni e 8 mesi l'ex presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito, a 9 anni l'avvocato Camillo Mezzacapo, a due anni l'imprenditore Luca Parnasi che ha optato per il rito abbreviato. Condannati anche Gianluca Bardelli a 6 anni e 8 mesi, Adriano Palozzi a un anno e dieci mesi, Luca Lanzalone a 3 anni, Giuseppe Statuto a un anno e mezzo e il deputato della Lega Giulio Centemero a un anno, oltre ad Andrea Manzoni a 8 mesi. Assolti, invece, Francesco Bonifazi, ex tesoriere del Pd, Gianluca Talone, Domenico Petrolo, Fortunato Pititto, Fabio Serini, Claudio Santini, Francesco Prosperetti, Davide Bordoni, Giampaolo Gola, Nabor Zafiri, Paolo Desideri, Vanessa Adabire Aznar e l'ex assessore regionale Michele Civita. Nell'udienza del 27 ottobre scorso la Procura di Roma aveva chiesto la condanna di tutti i 22 imputati. Le accuse, contestate dalle pm Giulia Guccione e Luigia Spinelli agli imputati, a vario titolo e a seconda della posizione, andavano da corruzione a traffico di influenze illecite e finanziamento illecito. Con la sentenza i giudici dell’ottava sezione penale di Roma hanno parzialmente accolto l'impianto accusatorio. ''Siamo molto soddisfatti della sentenza, abbiamo fatto una grande battaglia processuale, sono state riconosciute gran parte delle questioni che avevamo posto, ci hanno riconosciuto l’attenuante della collaborazione, le generiche, siamo contenti anche della derubricazione tra corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e corruzione per l’esercizio della funzione''. Così l’avvocato Emilio Ricci, difensore insieme ai colleghi Giorgio Tamburini e Fabrizio Merluzzi, dell’imprenditore Luca Parnasi, dopo la sentenza sullo stadio della Roma. Per Parnasi la procura aveva sollecitato invece una condanna a 8 anni e 8 mesi. ''Ci hanno assolti dall’associazione per delinquere che era il reato che faceva più pressione anche sulla persona di Luca Parnasi, quindi non possiamo che essere contenti e soddisfatti. Leggeremo la sentenza e comunque la appelleremo'' aggiunge. ''L’assoluzione di Civita Pier Michele è la conferma dell’onestà e onorabilità dell’ex assessore all’urbanistica della Regione Lazio" dice l'avvocato Maurizio Frasacco, difensore dell'ex assessore regionale Michele Civita, assolto nel processo sullo stadio della Roma. "Purtroppo, a causa delle errate deduzioni della Procura di Roma, Civita ha dovuto ingiustamente sopportare un periodo di arresti domiciliari e svariati anni di un processo lungo e faticoso. Resta confermato che sullo 'Stadio della Roma' tutto era conforme alla legge e che, anche su questo, l’ipotesi accusatoria era totalmente errata''. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sinner: “Sono un giocatore pulito, pronto per US Open”
(Adnkronos) –
"Non ho fatto niente di male, sono un giocatore pulito". Jannik Sinner prova a lasciarsi alle spalle il caso Clostebol. Il numero 1 del mondo parla in conferenza stampa oggi a New York in vista dell'inizio dell'US Open, che si apre lunedì 26 agosto. L'azzurro risponde alle domande sul caso di doping che l'ha coinvolto: positivo in primavera a due controlli, Sinner non è stato squalificato perché ha dimostrato che la positività è stata provocata da una contaminazione accidentale. "Non è il modo ideale per arrivare ad un torneo dello Slam ma ho già giocato pensando a questa situazione e le cose non sono andate male. Sono stato assolto e questo mi dà un grande sollievo dopo un processo di diversi mesi. La preparazione per l'US Open non è stata la migliore possibile", riconosce.
Dal team dell'azzurro sono usciti il fisioterapista Giacomo Naldi e il preparatore Umberto Ferrara, protagonisti del caso. "Hanno avuto un ruolo notevole nella mia carriera. Abbiamo lavorato insieme due anni ottenendo grandi successi. Dopo questi errori non avverto più la fiducia per andare avanti con loro", spiega, ricostruendo il caso. "Appena abbiamo saputo della positività, abbiamo cercato di capire. Ferrara ha capito subito che dipendeva dal suo spray", consigliato a Naldi per curare un dito, "e ha capito come la sostanza era finita nel mio organismo. Lo abbiamo spiegato a chi indagava e per questo ho potuto continuare a giocare. Se ho potuto giocare è perché hanno creduto a me e a noi. Non c'è dubbio, ero preoccupato perché mi trovavo in una situazione mai vissuta: si parlava di una quantità minima di sostanza, ma ero comunque preoccupato perché sono sempre molto attento".
Non sono mancate voci critiche nei confronti della sentenza. C'è chi, come il collega Nick Kyrgios, ha invocato una pesante squalifica: "Ho continuato a giocare perché so di non aver fatto niente di male. So di essere sempre stato un giocatore pulito. Chi mi conosce sa che non farei mai qualcosa contro le regole. Questo resta un momento molto difficile per me e per il mio team, mi rendo conto anche di chi sono i miei amici e chi non lo è. La mia reputazione danneggiata? Vediamo andando avanti, non è una cosa che posso controllare". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Corruzione in Liguria, tutti i nomi coinvolti nelle indagini
(Adnkronos) – Nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Genova che ha portato ai domiciliari il governatore della Liguria Giovanni Toti, sono state applicate misure nei confronti altre otto persone tra cui Paolo Emilio Signorini, già presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, in carcere con l'accusa di corruzione. Signorini, amministratore delegato e direttore generale di Iren, è nato a Genova nel 1963. Laureato alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, ha proseguito gli studi alla Yale University. Ha iniziato la sua carriera presso la Banca d'Italia e al Ministero dell'Economia. E' stato Capo del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento delle politiche economiche presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (2008-2013) e Capo Dipartimento per le Infrastrutture, i Sistemi Informativi e Statistici presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (2013-2015). Componente di consigli di amministrazione di società operanti nel settore delle infrastrutture e dei trasporti quali Italferr and Telt SaS, ha ricoperto, infine, la carica di Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (2016-2023). Ai domiciliari anche Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico e immobiliare, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini e del presidente Toti. Per Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico e immobiliare, anche lui accusato di corruzione nei confronti del governatore della Liguria, il gip ha disposto la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale e professionale. Arresti domiciliari per Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Giovanni Toti, accusato di 'corruzione elettorale', aggravata dall'agevolazione mafiosa, in particolare al clan Cammarata del Mandamento di Riesi. Stessa accusa per Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, per i quali è stato disposto l'obbligo di dimora nel Comune di Boltiere, e per Venanzio Maurici, per i quali il gip ha disposto l'obbligo di firma. Misure interdittive anche per gli imprenditori Mauro Vianello, del Porto di Genova, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini e per Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria. Nei confronti di Paolo Emilio Signorini, Aldo Spinelli e Roberto Spinelli, il gip ha inoltre disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per un importo complessivo di oltre 570mila euro, ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Vulcano Stromboli, oggi nuova esplosione: sull’isola una nube e cenere
(Adnkronos) – Ancora una forte esplosione parossistica oggi a Stromboli per l'attività del vulcano: alle 14.09 si è sentito un boato a cui ha fatto seguito una nube altissima e la ricaduta di cenere. "Abbiamo sentito due boati – racconta all'Adnkronos Gianluca Giuffrè, un abitante di Stromboli – c'è stato un enorme nuvolone di materiale. Sono suonate le sirene e per fortuna il materiale è ricaduto per la maggior parte in mare. E qualche masso grosso nella parte alta della montagna. La situazione adesso sembra essersi ristabilita. Abbiamo fatto allontanare le persone dal mare, ma solo in via precauzionale. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore". Ieri, sull'isola è stato deciso l'allentamento delle misure restrittive con un'ordinanza che permette di riprendere "la scalata fino all’Osservatorio (100 metri di altitudine) per osservare un po' più da vicino l’attività eruttiva in atto, senza allontanarsi dal sentiero di salita al cratere, e di raggiungere Punta del Corvo (90 metri di altitudine) senza allontanarsi dal sentiero". E' attesa anche un'ordinanza che contingenti lo sbarco delle minicrociere, il cui accesso all'isola era stato interrotto lo scorso 4 luglio. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)