Hegseth, l’uomo di Trump al Pentagono tra tatuaggi di estrema destra e spot per pallottole

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(Adnkronos) – Pete Hegseth, l'anchorman di Fox News che Donald Trump ha nominato alla guida del Pentagono, quattro anni fa è stato bandito, insieme ad altri membri della Guardia Nazionale del Minnesota, dall'insediamento di Joe Biden a causa dei suoi tatuaggi considerati "estremisti". E' quanto scrive oggi Newsweek ricordando quanto rivelato dallo stesso Hegsteh in un podcast.  "Sono stato bollato come estremista a causa di un tatuaggio dall'unità della mia Guardia Nazionale a Washington e mi è stato revocato l'ordine di partecipare al servizio d'ordine dell'insediamento di Biden", disse nell'intervista di un paio di anni fa. Newsweek ricorda che i media americani il 21 gennaio riportarono che 12 membri della Guardia Nazionale furono rimossi dall'insediamento perché collegati con "gruppi delle milizie di estrema destra".    Hegseth, che come mostrano le foto pubblicate online ha diversi tatuaggi, spiegò in quell'occasione che il tatuaggio incriminato era "una croce di Gerusalemme che è un simbolo cristiano", riferendosi al simbolo dei crociati che ha sul petto, mentre sul braccio ha il loro grido di "Deus Vult", Dio lo vuole. Entrambi i simboli sono state adottati negli ultimi anni dai gruppi nazionalisti e alt right americani.  Sui social, anche sul profilo X di Elon Musk, rimbalzano video pubblicati in passato da Hegseth su Instagram. Il nuovo numero del Pentagono, in una clip pubblicata prima di una festa del 4 luglio, esalta i valori alla base della democrazia a stelle e strisce, si sofferma in particolare sulla libertà di parola e chiude con la pubblicità ad una speciale tipo di pallottole prodotte da uno sponsor, "una compagnia anti-woke". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Medicina, congresso nazionale Siu 2024: un successo di dialogo e innovazione

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(Adnkronos) – Si è concluso con grande successo il Congresso nazionale della società italiana di urologia (Siu), che si è tenuto
lo scorso fine settimana alla Fiera del Levante di Bari. L'evento ha visto la partecipazione di oltre mille urologi provenienti da tutta Italia e dall'estero, confermando l'importanza e l’attrattività del Congresso come punto di riferimento per la comunità urologica. “Un elemento di particolare rilievo di quest’edizione è stata la creazione di un ‘ponte sul Mar Adriatico’, reso possibile dalla partecipazione dei Consoli e dei Presidenti delle società scientifiche urologiche balcaniche – afferma il presidente della Siu, Giuseppe Carrieri – Questo incontro ha rappresentato non solo un momento di aggiornamento scientifico, ma anche un'importante occasione di scambio culturale e di collaborazione tra i professionisti del settore. La Siu è orgogliosa di aver facilitato questo dialogo, sottolineando l'importanza della cooperazione internazionale nella ricerca e nell'innovazione in urologia”. 
Durante il congresso i partecipanti hanno potuto approfondire tematiche cruciali, come lo screening del tumore della prostata, la transizione delle cure e le ultime tecnologie robotiche, grazie agli interventi di esperti di fama internazionale. Le sessioni scientifiche, le tavole rotonde e i workshop hanno offerto opportunità uniche di networking e di condivisione di best practices, contribuendo a una maggiore integrazione delle conoscenze nel campo dell'urologia. Con il saluto del presidente della Siu e il rinnovato impegno verso la comunità scientifica, si è dato appuntamento a tutti i partecipanti per la celebrazione del prossimo Congresso nazionale a Sorrento, nel 2025, auspicando come affermato da Vincenzo Mirone, responsabile ufficio Risorse e comunicazione Siu, “che anche in quell’occasione si possano consolidare le relazioni internazionali, sintetizzare le innovazioni in ambito urologico e continuare a promuovere l’eccellenza italiana nella pratica urologica”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giappone, condannato a morte 56 anni fa: assolto per prove falsificate

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Un uomo di 88 anni, condannato a morte 56 anni fa, è stato assolto da un tribunale giapponese, dopo la scoperta che le prove utilizzate contro di lui erano false. Nel 1968, Iwao Hakamada era stato dichiarato colpevole di aver ucciso il suo capo, la moglie e i loro due figli adolescenti. Di recente gli era stato concesso un nuovo processo, in seguito al sospetto che gli inquirenti avessero falsificato le prove che avevano portato alla sua condanna. 
Aver trascorso oltre mezzo secolo nel braccio della morte – scrive la Bbc – ha avuto un impatto pesante sulla salute mentale di Hakamada, tanto che non è stato in grado di presenziare all'udienza in cui è stata infine pronunciata la sua assoluzione. Il caso di Hakamada è una delle più lunghe e famose saghe legali del Giappone e ha suscitato un vasto interesse pubblico, tanto che circa 500 persone si sono messe in fila per accaparrarsi un posto nell'aula del tribunale di Shizuoka. Mentre veniva pronunciato il verdetto, i sostenitori di Hakamada fuori dal tribunale hanno esultato al grido di "banzai", "evviva". Hakamada, esentato da tutte le udienze a causa del deterioramento del suo stato mentale, vive affidato alle cure della sorella Hideko, di 91 anni, dal 2014, anno in cui è stato liberato dalla prigione e gli è stato concesso un nuovo processo. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alta tensione Israele-Houthi, Idf: “Abbattuto missile dallo Yemen”

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Israele ha confermato di aver lanciato attacchi aerei sulla città portuale yemenita di Hodeidah, un giorno dopo che la milizia Houthi, allineata con l'Iran, ha rivendicato un attacco mortale con un drone contro Tel Aviv. Il portavoce degli Houthi, TV al-Masirah, ha dichiarato che almeno 3 persone sono morte e 87 sono rimaste ferite nell'attacco aereo.  E a distanza di poche ore l'Idf afferma di aver intercettato un missile terra-superficie lanciato dallo Yemen. Le Forze di difesa israeliane hanno dichiarato sul loro canale Telegram che il loro sistema di difesa missilistica Arrow 3 ha abbattuto il missile prima che attraversasse il territorio israeliano. “Le sirene dei razzi e dei missili sono state suonate in seguito alla possibilità di caduta di schegge. L'incidente si è concluso”, ha aggiunto l'Idf. L'attacco a Hodeidah ha fatto seguito a un attacco Houthi contro un “importante obiettivo” a Tel Aviv, venerdì, in quella che la milizia ha dichiarato essere una rappresaglia per l'azione militare israeliana nella Striscia di Gaza. “Gli aerei da guerra israeliani hanno attaccato obiettivi militari del regime terroristico Houthi nel porto di Hodeidah”, ha annunciato l'esercito israeliano sul suo canale Telegram. L'attacco è stato una risposta “a centinaia di attacchi contro Israele negli ultimi mesi”, ha detto, senza fornire dettagli sulle vittime.  Israele ha chiarito che “agirà contro tutti coloro che ci attaccano”, ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu. “Per questo motivo ho chiesto al gabinetto israeliano di appoggiare la mia decisione di colpire gli obiettivi degli Houthi in Yemen”, ha dichiarato ancora aggiungendo: “Difendendoci da questo asse del terrore iraniano, Israele si trova in prima linea contro un regime che minaccia l'intero Medio Oriente, che minaccia il mondo intero”. “Non dubitate della determinazione di Israele a difendersi su ogni fronte. Tutti coloro che cercano di danneggiarci pagheranno un prezzo molto alto per la loro aggressione”. Gli Houthi hanno a loro volta giurato una risposta “efficace” e si sono detti pronti a una lunga guerra. Il sedicente Consiglio politico supremo del gruppo ha condannato l'“atroce aggressione israeliana” e ha affermato che non dissuaderà gli Houthi dalla loro posizione filo-palestinese, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Saba, controllata dalla milizia. Il Consiglio ha affermato inoltre che gli attacchi israeliani hanno preso di mira le strutture di stoccaggio del petrolio e la stazione elettrica della città controllata dagli Houthi, causando morti e feriti. Un incendio sarebbe scoppiato nell'importante porto.  Il portavoce degli Houthi, TV al-Masirah, ha mandato in onda un filmato che mostrerebbe i feriti dell'attacco. “Quello che sottolineiamo è che questa atroce aggressione non farà altro che rendere più determinato il popolo yemenita e le sue coraggiose forze armate”, ha dichiarato il portavoce della milizia Mohammed Abdel-Salam in un post sulla piattaforma di social media X. Il portavoce militare degli Houthi, Yehya Saree, ha dichiarato che il gruppo risponderà a “questa flagrante aggressione” e non esiterà a colpire obiettivi vitali in Israele. “Le forze armate non interromperanno le loro operazioni di sostegno ai nostri fratelli di Gaza, qualunque siano le conseguenze, e con il sostegno di Dio si stanno preparando per una lunga guerra contro questo nemico”, ha aggiunto in una dichiarazione televisiva. Il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari ha annunciato che Israele ha effettuato l'attacco aereo da solo e che gli alleati come gli Stati Uniti non sono stati coinvolti. Interpellato, un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale di Washington ha dichiarato che gli Stati Uniti non sono stati coinvolti negli attacchi, non li hanno coordinati né hanno sostenuto Israele. Dopo l'attacco del drone a Tel Aviv, ci sono stati contatti regolari con gli israeliani e il diritto di Israele all'autodifesa è pienamente riconosciuto, ha dichiarato.  Le immagini diffuse dai social media hanno mostrato un vasto incendio al porto, con fiamme alte e una colonna di fumo scuro nel cielo. Secondo il canale d'informazione Al Arabiya, finanziato dall'Arabia Saudita, nell'attacco sono stati coinvolti 12 aerei israeliani, tra cui i caccia F-35.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sostenibilità, Ramonda (ad Herambiente): “Investiamo sulla rigenerazione delle risorse”

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(Adnkronos) – Un’Italia ancora più impegnata nella transizione green e nella rigenerazione delle risorse: questo il focus del talk ospitato ieri a Borgolavezzaro (Novara) nell’impianto di Aliplast, controllata del Gruppo Hera e primario operatore nazionale nel segmento delle plastiche flessibili. “Abbiamo in pista tantissimi investimenti sull'economia circolare, in particolare nel mondo delle plastiche, come qui a Borgolavezzaro – commenta Andrea Ramonda, Amministratore Delegato di Herambiente – siamo già partiti con un impianto di trattamento di plastiche cosiddette rigide: HDPE, PP, ABS, sono le plastiche prodotte dal settore automotive, dal settore dei mobili eccetera, i flaconi che tutti noi ogni giorno scartiamo. e che raccogliamo nella raccolta differenziata”. “Qui a Novara, a Borgolavezzaro, stiamo pensando di implementare questo impianto, molto bello, che già rigenera in particolare PET di alta qualità per ampliare la gamma dei prodotti che realizziamo riciclando PE, un altro polimero che viene raccolto separatamente sia dagli scarti urbani che dagli scarti industriali – prosegue Ramonda – Quella della rigenerazione del PE è un'attività produttiva che noi effettuiamo già in altre fabbriche in giro per l'Italia, l'obiettivo è ampliare anche quest’impianto di Borgolavezzaro con un investimento importante di più di 20 milioni di euro. Ciò porterà anche l'esigenza di nuove maestranze e quindi una crescita del lavoro, anche nell'indotto”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Inter scudetto, il capolavoro di Inzaghi

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L’Inter ha conquistato il suo 20esimo scudetto e la seconda stella, proprio nel derby contro il Milan, un 2-1 con i gol di Acerbi e Thuram in occasione del posticipo della 33esima giornata di campionato. Trionfo con 5 turni di anticipo sulla fine della stagione, con una cavalcata che non ha visto cedimenti. Un capolavoro per il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi al suo primo scudetto. Il tecnico piacentino, classe 1976, è cresciuto nel mondo del calcio come attaccante all’ombra del fratello più famoso Filippo Inzaghi, ha iniziato la sua carriera da allenatore nel settore giovanile della Lazio nel 2010. La carriera da tecnico ha però messo in mostra le sue doti tecnico-tattiche e di comunicazione con lo spogliatoio. Dopo essere passato a guidare la Primavera biancoceleste è stato promosso da Lotito alla guida della prima squadra nel 2016 per guidarla fino al 2021, prima di passare all’Inter. Con la Lazio, ha ottenuto subito grandi risultati, conquistando la Supercoppa Italiana nel 2017 e raggiungendo le posizioni di vertice in Serie A, e dimostrando di essere un allenatore capace e competente.  Nella stagione 2018-2019, nonostante un rendimento non eccelso della squadra in campionato e nonostante la delusione in Europa, Inzaghi riesce a guidare la squadra al trionfo in Coppa Italia con l’Atalanta per il suo secondo trofeo nell'esperienza sulla panchina biancoceleste. Nel 2019 vince la seconda Supercoppa diventando l'unico biancoceleste ad aver vinto entrambi i trofei nazionali sia da calciatore che da tecnico. Il 3 giugno 2021 viene annunciato come nuovo tecnico dell'Inter, con un accordo biennale. Con i nerazzurri vince due Coppe Italia (2021-2022 e 2022-2023) e tre Supercoppe italiane (2021, 2022 e 2023), oltre ad aver raggiunto una finale di Champions League nel 2022-2023, fino al titolo tanto atteso, succedendo al Napoli di Luciano Spalletti. Inzaghi è conosciuto nel mondo del calcio per il suo approccio tattico, intelligente e strategico, la sua capacità di gestire i rapporti con i giocatori e la sua determinazione nel perseguire gli obiettivi prefissati.  
La sua filosofia di gioco si basa su un calcio offensivo e spettacolare, che ha portato risultati di grande rilievo. Simone Inzaghi è considerato uno degli allenatori più promettenti in Italia e un potenziale futuro allenatore della Nazionale. La sua carriera è stata contraddistinta da successi e riconoscimenti, e sicuramente il suo futuro sarà all'altezza delle sue grandi ambizioni. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Val d’Aosta, il video della valanga di Gaby che ha isolato Gressoney

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(Adnkronos) – Le incredibili immagini del momento in cui la valnga si è staccata in Val d'Aosta, al confine fra i comuni di Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges, interrompendo la strada regionale e isolando Gressoney-Saint-Jean. Sono migliaia le persone isolate. Alla galleria di Gaby sono iniziati i lavori di sgombero. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Vannacci: “Non condivido invasione ma per Russia in gioco esistenza”

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(Adnkronos) – La Russia ha mosso all’Ucraina una "guerra esistenziale", cioè per garantire la propria esistenza". Così il generale Roberto Vannacci a Bruno Vespa nel libro 'Hitler e Mussolini. Il tragico idillio che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell'Italia nella nuova Europa)' Mondadori– Rai Libri. "L'espansione a est della Nato -ha spiegato l'europarlamentare eletto con La Lega- ha tolto progressivamente spazio vitale alla Russia, costringendola a una guerra esistenziale. Putin non fa la guerra a Zelenskyi, ma all'Occidente". Quindi, lei condivide l'invasione, osserva Vespa. "No, ma interpreto la percezione russa. Putin aveva posto tre condizioni per risolvere la crisi. L'Ucraina non sarebbe dovuta entrare nella Nato, avrebbe potuto fare un ingresso condizionato nell'Unione europea e non avrebbe dovuto avere armi di lunga gittata. Invece di discutere, l'Occidente ha risposto ruvidamente. Ripeto, tuttavia, di non condividere l'invasione".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

M5S, la lettera Conte a Grillo: “Non puoi bloccare voto, valuterò stop contratti”

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Giuseppe Conte scrive a Beppe Grillo e minaccia lo stop ai contratti che legano il 'garante' al M55. Le tue esternazioni "sono del tutto incompatibili con gli obblighi da te specificamente assunti nei confronti del Movimento con riferimento sia alla malleveria sia ai contratti di pubblicità e comunicazione: ciò mi obbliga a valutare possibili iniziative dirette a sospendere l'esecuzione delle prestazioni a carico del Movimento derivanti dalla malleveria, e il recesso dai contratti di pubblicità e comunicazione", scrive Conte nella lettera anticipata dal presidente del Consiglio. Una missiva che ha irritato, e non poco, garante e fondatore del M5S. L'ex presidente del Consiglio, a proposito della nota pubblicata da Grillo il 5 settembre, evidenzia quelle che a suo giudizio sono "gravi inesattezze ed evidenti distorsioni" sul ruolo e sui poteri del garante: "La custodia dei valori fondamentali dell'azione politica del movimento e il potere di interpretazione autentica, non sindacabile, delle norme statutarie (non voglio qui discutere la legittimità e la concreta rilevanza giuridica di tale altisonante previsione), si risolvono in una moral suasion, ma di certo non si estendono all'esercizio di un supposto diritto di veto o addirittura alla inibizione della consultazione assembleare su uno o più temi della vita del Movimento", mette in chiaro Conte. L'ex premier ricorda a Grillo che "nessuna norma statutaria è sottratta a possibili modifiche e/o revisioni da parte dell'assemblea; la stessa Carta dei principi e dei valori è in astratto modificabile" così come "è prevista dallo statuto la possibilità di modificare il simbolo". "Quanto al nome", rimarca Conte, "non esistono disposizioni specifiche che ne impediscono la modificazione, soggiacendo quindi una simile eventualità alle ordinarie regole di revisione statutarie". Inoltre, la regola del limite del doppio mandato "è contenuta nel Codice Etico (in sé sottratto al tuo potere di interpretazione autentica), anche esso modificabile tramite consultazione in rete". Dunque, secondo Conte "nessuna preclusione può essere imposta al potere deliberativo dell'assemblea su nessuno dei temi sopra richiamati". Infine – prosegue Conte rivolgendosi sempre a Grillo – "le tue reiterate esternazioni pubbliche stanno accreditando agli occhi della opinione pubblica una concezione 'dominicale' del Movimento", una condotta che a detta del leader M5S "rischia di appannare le energie e l'entusiasmo che questo processo costituente sta liberando". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ordina pizza poi accoltella e rapina rider, fermato 21enne

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(Adnkronos) – E' stato fermato dai carabinieri della compagnia di Pomezia il giovane che domenica sera in via Dora Baltea a Torvajanica, sul litorale romano, ha teso un'imboscata a un rider polacco di 31 anni, aggredito a coltellate e derubato del borsello. Si tratta di un 21enne italiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato dei reati di rapina e lesioni personali.  Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l'aggressore ha ordinato una pizza tramite un'app e ha aspettato il rider direttamente in strada, in via Dora Baltea. Appena il rider è sceso dallo scooter lo ha colpito con più fendenti alle braccia e alle gambe e lo ha rapinato del borsello contenente effetti personali e alcune monete. Il polacco si è quindi accasciato a terra in una pozza di sangue. E' stato poi un passante a chiamare i carabinieri e il 118. Portato all'ospedale Sant'Anna di Pomezia, il rider è stato medicato e dimesso con 30 giorni di prognosi. Il fermato è stato portato in carcere in attesa della convalida da parte del Tribunale di Velletri. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, Crosetto: “Nessun Paese deve invadere”

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"Nessun Paese deve invadere un altro Paese. Dobbiamo mantenere questa linea". A dirlo il ministro della Difesa Guido Crosetto ospite di Radio Anch'io su Rai Radio Uno, mentre nella guerra tra Ucraina e Russia spicca l'offensiva di Kiev che ha portato uomini e mezzi nel territorio della Russia, nella regione di Kursk. "Il nostro tentativo è quello di dire che deve cessare l'attacco russo, che si devono ripristinare le regole del diritto internazionale. Non vogliamo un conflitto che diventa ancora più duro, che si sposta anche sul territorio russo e che allontanerà sempre di più la possibilità di un cessate il fuoco che è la precondizione per un percorso di pace. Il punto di arrivo è sempre quello che ci ha spinto ad aiutare l'Ucraina dopo l'invasione russa, quello di ripristinare il diritto internazionale, come principio generale", dice Crosetto. "Secondo me se vogliamo arrivare alla pace non dobbiamo incentivare passi ulteriori di guerra. Non è che la guerra – aggiunge – è l'attacco ucraino alla Russia, la guerra è quella che la Russia ha portato all'Ucraina. Ogni giorni oltre 10mila ordigni cadono sui civili ucraini. Questo succede ininterrottamente da centinaia di giorni". "Le armi che abbiamo fornito noi possono essere utilizzate solo dal punto di vista difensivo. E quelle che potrebbero essere utilizzate in un altro modo non possono essere utilizzate, non hanno la possibilità di essere utilizzate per un attacco sul territorio russo", afferma ancora.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Jennifer Marino, ritrovata ragazzina scomparsa a Novara

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(Adnkronos) – E' stata ritrovata oggi Jennifer Marino, la ragazza minorenne allontanatasi la scorsa settimana dalla sua abitazione a Novara. Questa mattina alle 9.45 circa, su segnalazione della Centrale operativa della Questura di Milano, gli agenti della Polizia ferroviaria hanno rintracciato nella stazione ferroviaria Milano Repubblica la studentessa scomparsa il 17 aprile, mentre andava a scuola.  Jennifer è stata raggiunta dalla mamma, che ieri sera aveva lanciato per lei appelli in diretta con Federica Sciarelli a 'Chi l’ha visto?'.  La ragazzina questa mattina aveva contattato direttamente il 112 Nue per comunicare la propria presenza in stazione ed attendere l’arrivo della Polizia di Stato. Il telefono utilizzato dalla 14enne, a dire della stessa nel corso della chiamata da lei fatta, era privo di sim telefonica, motivo per il quale poteva effettuare solo chiamate di emergenza. Gli operatori hanno, quindi, intrattenuto la conversazione con la ragazza sino all’arrivo di una pattuglia della Polfer di Milano Porta Garibaldi che, rintracciatala sulle scale del binario 2, l’ha poi accompagnata presso i propri uffici. I poliziotti hanno subito contattato la madre a Novara cui, un’ora dopo, è stata riaffidata la figlia per far rientro a casa assieme. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Covid, a scuola o al lavoro col virus? Ecco regole e raccomandazioni

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(Adnkronos) – La ripresa delle attività lavorative e il prossimo rientro a scuola coincidono con una situazione epidemiologia del Covid sotto controllo, ma comunque con i nuovi positivi in leggero aumento: 15.221 i casi registrati dal 22 al 28 agosto, +11% circa rispetto ai 13.690 della settimana precedente. Un anno fa il Governo varava il decreto che aboliva le ultime misure di isolamento e apriva una nuova fase nella gestione dell'infezione, con la possibilità uscire di casa e andare al lavoro con la malattia in corso, nessun obbligo di mascherina Ffp2 al chiuso o in presenza di assembramenti.  Tuttavia in questo anno trascorso dal decreto sono arrivate anche delle circolari della Prevenzione del ministero della Salute, che hanno chiarito cosa fare nel caso di positività al Covid dopo un test molecolare o antigenico: "Indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o Ffp2) se si entra in contatto con altre persone. Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi, applicare una corretta igiene delle mani ed evitare ambienti affollati". Non è più necessario il tampone negativo per poter uscire da casa, ma si raccomanda una certa attenzione se si hanno contatti con persone fragili o immunodepresse.  Per chi viene in contatto con soggetti positivi al Covid, la circolare dell''11 agosto 2023 chiarisce che "non si applica nessuna misura restrittiva", ma "si raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all'eventuale comparsa di sintomi del Sars-CoV-2 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Omicidio Dalla Chiesa, il figlio di Andreotti: “In tutti processi mio padre responsabile di nulla”

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(Adnkronos) – "Le accuse a mio padre? Da parte della famiglia Dalla Chiesa non è una novità, perchè soprattutto il fratello Nando, già negli anni '80, ha avuto degli alterchi verbali anche abbastanza violenti, con mio padre su questi argomenti. Mio padre, in tutti i processi dove in qualche modo si è parlato dell'omicidio Dalla Chiesa, non è stato ritenuto mai in nessun modo responsabile di nulla…''. Così Stefano Andreotti, terzo dei quattro figli dell'ex presidente del Consiglio e senatore a vita, ai microfoni di '5 minuti' di Bruno Vespa commenta le allusioni alla responsabilità del padre Giulio per l'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa fatte durante un'intervista televisiva alla figlia Rita.  ''Nelle lettere da aprire post mortem, in particolare prima di subire un'operazione, mio padre giura davanti a Dio di non avere niente a che vedere, nè con la mafia, nè con Pecorelli, nè con Dalla Chiesa, nè con qualsiasi altro omicidio''. ''Dalla Chiesa in più di un'occasione -ha detto il figlio di Andreotti confermando indiscrezioni su uno sfogo del generale sulla famiglia- esternò le sue grandi preoccupazioni per avere un figlio che era su posizioni davvero lontanissime da lui. Mio padre non volle mai raccontarlo questo fatto ma poi nel corso degli anni lo raccontò a noi e a chi era vicino a lui e venne fuori. Una volta addirittura Dalla Chiesa quasi pianse davanti a mio padre per la preoccupazione che gli dava questo figlio''.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gaza, Usa si allontanano da Israele: i 3 punti critici

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La forte opposizione degli Stati Uniti all'annunciata operazione militare israeliana a Rafah, ''fondamentale'' secondo Benjamin Netanyahu per eliminare Hamas, ma ad alto rischio per più di un milione di sfollati dal nord di Gaza che hanno trovato riparo nella città meridionale. La catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, esasperata dai paletti posti da Israele all'ingresso degli aiuti umanitari e all'operatività dell'Unrwa, l'Agenzia dell'Onu che si occupa di assistere i rifugiati palestinesi. E poi, ancora, l'annuncio israeliano di voler costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania, con il piano più grande dal 1993, dato tra l'altro proprio mentre il Segretario di Stato americano Antony Blinken era in visita in Israele e letto come una assoluta mancanza di rispetto. Sarebbero questi, scrive il Washington Post, i tre elementi chiave che hanno portato a un deterioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Israele. O meglio, che hanno trasformato in ''un abisso'' quella che era una spaccatura sempre più profonda tra il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu.  Nella pratica, questo ''allontanamento chiaro degli Stati Uniti'', come ha scritto l'ufficio del premier israeliano in una nota, si è tradotto nell'astensione Usa, ovvero nella mancanza di veto sulla nuova risoluzione presentata al Consiglio di sicurezza Onu sul cessate il fuoco a Gaza. E che, proprio per la posizione americana dopo tre precedenti veti su altrettante risoluzioni, è stata approvata. Non senza un lavoro preliminare, dato che Washington è riuscita a far togliere il termine ''permanente'' dal cessate il fuoco richiesto, facendo così approvare un ''cessate il fuoco immediato'' fino alla fine del Ramadan. E chiedendo, allo stesso tempo, ''il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia di accesso umanitario'' nella Striscia di Gaza. Il presidente americano ''Biden ha fatto tutto quello che poteva per mesi per evitare uno scontro in pubblico'', ha spiegato al Washington Post Frank Lowenstein, un ex funzionario del Dipartimento di Stato Usa che ha contribuito a condurre i negoziati israelo-palestinesi nel 2014. Ma la posizione americana al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, già anticipata dagli Usa a Israele durante i colloqui del fine settimana, ''riflette un cambiamento molto serio nella posizione della Casa Bianca su come gestire gli israeliani durante il resto di questa guerra'', prosegue Lowenstein, secondo cui o ''gli israeliani faranno più attenzione adesso, oppure probabilmente gli Stati Uniti andranno avanti su questa strada''.  
Nel fine settimana c'è stata un'altra prova di forza tra Biden e Netanyahu. Quest'ultimo ha deciso di impedire all'Unrwa di consegnare aiuti umanitari alla popolazione del nord della Striscia di Gaza. E le pressioni degli Stati Uniti non sono riuscite a convincere il premier israeliano a favorire il transito dei camion di aiuti dentro e attraverso la Striscia di Gaza. Tanto che Biden, alla fine, ha ordinato ai militari americani di lanciare aiuti alla popolazione dall'aria e di avviare le procedure per la costruzione di un molo galleggiante al largo della costa dell'enclave per consegnare aiuti via mare. L'Amministrazione Biden, inoltre, è ''molto irritata dalle azioni aggressive di Israele e dei coloni in Cisgiordania'', sottolinea il Washington Post. Tanto che funzionari della Casa Bianca hanno riferito a Israele che la costruzione di nuovi insediamenti, illegali, radicalizzerebbe ulteriormente la popolazione palestinese allontanando la soluzione a due Stati. Ma se le relazioni tra Stati Uniti e Israele potrebbero comunque resistere agli ultimi screzi, compresa la decisione di ritirare la delegazione israeliana in visita alla Casa Bianca, a essere ''particolarmente tesi sono i rapporti personali tra Biden e Netanyahu'', come spiega Mara Rudman, ex inviata per il Medio Oriente durante l'Amministrazione Obama. ''Le relazioni geopolitiche, così come anche le relazioni personali, attraversano momenti difficili, succede anche nei matrimoni migliori'', ha detto, sottolineando che ''gli Stati Uniti e Israele si trovano in questa situazione adesso''. Rapporti con certo idilliaci con l'Amministrazione Usa, Netanyahu li aveva già avuti ai tempi di Barack Obama. La goccia che ha fatto traboccare il vaso era stata, anche quella volta, una risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Allora Gaza non c'entrava, ma gli insediamenti sì. In particolare, alla fine del 2016 gli Stati Uniti si sono astenuti dal votare una risoluzione che condannava gli insediamenti israeliani. Inoltre l'anno precedente Netanyahu si era recato al Congresso Usa per tenere un discorso e qui aveva criticato l'accordo sul nucleare che Obama aveva proposto all'Iran. Una violazione del protocollo che aveva lasciato i funzionari della Casa Bianca a bocca aperta. Si pensava che con Biden sarebbe stato diverso e così è sembrato all'inizio, ma ora è molto forte la pressione internazionale e di politica interna perché rompa i rapporti con Netanyahu e il suo governo di estrema destra. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ascoli Piceno, cade in canale irriguo: morto bimbo di 3 anni

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(Adnkronos) – Un bimbo di 3 anni è morto dopo essere caduto in un canale irriguo. La tragedia oggi pomeriggio nel comune di Spinetoli, in provincia di Ascoli Piceno. Inutili le manovre per rianimare il piccolo eseguite dai sanitari intervenuti sul posto insieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri. Da una prima ricostruzione dei fatti, il bimbo si sarebbe allontanato da casa che si trova poco distante dal canale per le acque irrigue. La famiglia del bimbo, straniera, ha dato l'allarme per la scomparsa del bambino e sono iniziate le ricerche. Due persone che passavano vicino al canale hanno visto il bimbo nel canale e hanno chiamato i soccorritori che hanno tirato fuori il bambino dal canale. Nonostante le manovre per rianimarlo, non c'è stato nulla da fare.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Patrick Zaki: “Nuova vita a Bologna, mi sento a casa”

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"Sto bene, a Bologna mi sento a casa. Ora bisogna fare qualcosa per Ilaria Salis". Patrick Zaki si esprime così oggi a Verissimo in una lunga intervista in cui ripercorre le tappe della sua vicenda: dall'arresto in Egitto nel 2020 ai 21 mesi di carcere prima della grazia e del ritorno in Italia, a Bologna, dove studiava prima dell'arresto. Quindi, l'attivista egiziano lancia una sorta di appello per Ilaria Salis, detenuta in Ungheria: "Bisogna parlare e scrivere di lei, viene trattata in modo disumano".  "Mentre ero in carcere, mia moglie mi ha sostenuto per tutto il tempo, è stata una fonte di forza durante la detenzione. Ora sto facendo passi avanti e progressi nella mia carriera, io sono molto tranquillo. Mia madre è contenta e serena quando sa che sono in Italia. Ha sofferto molto, ricordo che ogni visita in carcere si chiudeva con le sue parole 'sono triste perché non posso portarti a casa'", dice l'attivista egiziano nell'intervista in inglese. L'arresto "è stato il momento più difficile. Sono scomparso per 24 ore, ma ci sono persone che sono scomparse per periodi molto più lunghi. Ci sono stati molti casi simili al mio, quando sono stato bloccato all'aeroporto" al Cairo "ho capito cosa stava accadendo. Sapevo cosa sarebbe successo. E' stato terribile, soprattutto le prime ore. L'aspetto psicologico è stato molto complesso, le violenze psicologiche sono state più dure di quelle fisiche", dice ripensando ai 20 mesi di detenzione", aggiunge. "Sei sempre in ansia, sempre depresso, sempre a farti domande e a chiederti quando sarebbe finito. Nessuno veniva a parlarmi per dire cosa stesse succedendo. E' difficile pensare quale sia stato il momento più duro, tutta l'esperienza è stata durissima. I secondi sembrano anni, serve una routine per non impazzire", dice. La liberazione è arrivata a sorpresa: "Dopo la prima udienza, mi hanno fatto salire su una macchina e mi hanno detto 'vai fuori', senza spiegarmi nulla. Sono fortunato, ci sono persone che sono ancora in carcere. Sono triste per il tempo passato in prigione, non dovevo nemmeno essere sotto processo. Sono fortunato perché sono qui in Italia, ma sono preoccupato per quello che è successo a me e succede a altri". Ora, la nuova vita a Bologna: "La città è generosa, i bolognesi mi chiedono se sto bene, se ho bisogno di qualcosa. Mi considero un bolognese. Adesso, posso permettermi di non pensare a quello che succede domani. In prigione andavo a dormire chiedendomi quando sarebbe finito il mio incubo". "Ora sfrutto ogni momento della mia libertà per fare tutto quello che voglio fare. Voglio sfruttare ogni secondo. Chiunque vada in prigione non riesce a superare la sensazione di paura. Ma io non potrò vivere nella paura, devo fare di più. Mi sento colpevole nei confronti dei miei amici che sono ancora in prigione, sento a volte che non faccio abbastanza", aggiunge. Zaki si esprime sul caso di Ilaria Salis, sotto processo in Ungheria. Salis è stata portata in tribunale in manette e con i piedi incatenati: "Sono rattristato per le immagini che hanno mostrato su Ilaria Salis. E' un trattamento disumano, non si può accettare che un essere umano venga trattato così. Nelle sue lettere si lamenta perché non può godere dei suoi diritti. Bisogna scrivere e parlare di lei. Come si può trattare una cittadina italiana in questo modo?".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Maltempo in Emilia-Romagna, è allerta rossa anche oggi: previsioni meteo

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Il maltempo non concede tregua e in Emilia Romagna anche oggi, venerdì 4 ottobre, scatta l'allerta rossa in un quadro meteo generale ancora complesso dal Nord a Roma. Il rischio nubifragi caratterizza le prossime ore soprattutto nel Settentrione dalla mattina. La pioggia si sposterà verso il Centro interessando Toscana, Lazio, Umbria e Marche. Nel corso della giornata, attenzione in Puglia per il rischio temporali: scatta l'allerta arancione. Il calo delle temperature favorirà l'arrivo della neve sulle alpi del Triveneto a partire dai 1500 metri. Sugli Appennini del Centro, neve a 1800 metri.  Riflettori puntati soprattutto sull'Emilia Romagna, dove oggi scatta l'allerta rossa per rischio idraulico in alcuni settori – Costa romagnola, Pianura bolognese, Bassa collina e pianura romagnola – dopo il maltempo delle ultime ore. L'allerta è arancione nella Pianura reggiana, nella Pianura modenese, nella Pianura reggiana di Po e nelle zone della, Collina bolognese, Alta collina romagnola, Montagna romagnola. Il comune di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna,a emesso un'ordinanza di evacuazione in via precauzionale nelle località di Traversara, Borghetto Traversara e Boncellino, area via Muraglione, nella zona di rischio interna al perimetro di 1 km circa dall'asta fluviale del fiume Lamone. Le persone evacuate sono circa 850. Il centro di Bagnacavallo viene invece ritenuto al sicuro. In totale, le persone evacuate nella provincia di Ravenna sono circa 2mila. Per il rischio idrogeologico valutata inoltre allerta arancione su parte di Veneto, Emilia-Romagna e Puglia, che è alle prese con l'allerta arancione per i temporali. L'allerta gialla, tra rischio idraulico e temporali, coinvolge 12 regioni: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.  La situazione meteo dovrebbe migliorare nel weekend, almeno su parte dell'Italia. Il primo fine settimana di ottobre vedrà il nostro Paese diviso in due da una linea obliqua Napoli-Rimini: sotto questa retta immaginaria ci saranno piogge e nuvoloni, sopra questa linea splenderà il sole. La tendenza per la prossima settimana vedrà poi una nuova perturbazione in arrivo dall’Atlantico tra martedì e mercoledì.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Morire in Ucraina? Conviene più che avere un futuro: in Russia è ‘deathonomics’

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(Adnkronos) – La guerra tra Russia e Ucraina non è più solo una questione politica, di sicurezza o ideologica. Ma un vantaggio economico per i russi. "Andare al fronte ed essere uccisi dopo un anno è più vantaggioso economicamente (in molte regioni del del Paese, ndr) di poter avere un futuro", ha spiegato l'economista Vladislav Inozemtsev, citato dal Wall Street Journal. Inozemtsev anche introdotto un termine per descrivere questo fenomeno: la "deathonomics", economia della morte.  "Perdere una persona cara è una grande tragedia, un vuoto incolmabile. Ma alcuni vivono a malapena e quando muoiono per la vodka o qualcosa d'altro, non è chiaro per cosa siano morti. Suo figlio ha vissuto, lo capisce? Ha raggiunto il suo obiettivo", ha dichiarato del resto Putin, parlando con la madre di un caduto al fronte nel novembre del 2022.  Il governo offre salari alti e bonus per reclutare nuovi soldati. In alcune delle regioni più povere del Paese, il salario è cinque volte superiore a quelle più ricche. Nella regione di Tuva, dal gennaio del 2022 la media dei depositi bancari è aumentata del 151 per cento. In quella di Altai, i proventi dei locali pubblici sono aumentati del 56 per cento quest'anno, contro il 9 per cento della media nazionale. Lo scorso ottobre, i soldati di origine buriata rimasti uccisi in guerra sono stati 1.719. Ma dopo le proteste dei primi mesi della guerra, la popolazione ha accettato quello che sta accadendo: dal gennaio del 2022 i depositi bancari sono aumentati dell'81 per cento. Quest'anno l'attività per l'edilizia civile del 32 per cento contro un aumento medio nazionale del due.  Le famiglie di chi muore al fronte ricevono dal governo compensazioni elevate. L'economista russo ha calcolato che la famiglia di un 35enne che viene ucciso al fronte dopo aver combattuto per un anno riceve 14,5 milioni di rubli, l'equivalente di 150mila dollari, fra il suo salario di soldato e i risarcimenti. Più di quanto avrebbe guadagnato lavorando come civile fino ai 60 anni, in alcune regioni del Paese. Le famiglie inoltre possono ricevere altri risarcimenti e assicurazioni.  I versamenti alle famiglie dei caduti al fronte sono arrivati, in un anno, fino allo scorso giugno, a 30 miliardi di dollari. Un indicatore su come la guerra sta trasformando la società russa e la sua economia. "E' denaro che la maggior parte delle persone in queste zone di retrovia non avrebbero mai visto nella loro intera vita, quindi è ovvio che molti di loro abbiano accettato", ha sottolineato un altro economista, Vasily Astrov, all'Institute for International Economics Studies di Vienna.  Dall'inizio dell'invasione il Cremlino ha aumentato la spesa militare ai livelli sovietici, disinnescando alcune delle conseguenze delle sanzioni occidentali. Le fabbriche militari lavorano senza sosta, garantendo ai dipendenti salari elevati. Anche grazie ai risarcimenti alle famiglie dei caduti nelle zone più depresse del Paese, che garantiscono un flusso costante di reclute, la ricchezza a livelli mai raggiunti dal 1995.  La guerra in Ucraina ha trasformato anche la percezione del prestare servizio nelle forze armate. Non si tratta solo di aumentare il proprio reddito e quello della propria famiglia ma anche lo status sociale. Il governo per esempio ha varato il programma "il tempo degli eroi" per inserire nell'apparato della burocrazia i reduci.  I militari sono chiamati a fare lezioni nelle scuole, al loro ritorno dal fronte. Vladimir Putin parla di una "nuova elite" di militari che beneficiano di un percorso di carriera facilitato in politica. E' aumentata la percentuale di russi che pensano che il Paese stia andando nella direzione giusta, segnala il centro di ricerche indipendente, e considerato come 'agente straniero', Levada.  "Un giovane deve capire: è vero, tuo padre ha portato a termine un atto eroico ed è morto. Ma grazie a questo atto eroico avete un appartamento. La guerra rende i bambini più patriottici", ha affermato il governatore di una regione dell'estremo oriente russo in un incontro per promuovere il sostegno ai minorenni colpiti dalla guerra.  Dall'inizio della guerra, le vittime in Russia sono state 600mila, fra morti e feriti, 1.500 al giorno a ottobre. Il governo offre ai soldati inviati al fronte 210mila rubli al mese, l'equivalente di 2.140 dollari, un salario sostanzialmente più alto della media nazionale, che è di 75mila rubli. Altri bonus sono elargiti a chi prende parte a operazioni offensive e a scontri sul campo di battaglia. Anche i governi delle regioni erogano versamenti. Il risultato è che Mosca riesce a reclutare mille persone ogni giorno, secondo le stime dell'intelligence britannica. I versamenti dello Stato rendono conto dell'8 per cento della spesa pubblica nell'anno che si è concluso lo scorso giugno, espandendo il deficit pubblico, quindi l'inflazione che ha costretto la Banca centrale ad aumentare i tassi di interesse al record del 21 per cento. L'alto numero di reclute ha creato un vuoto per le imprese che cercano autisti e operai.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terremoto a Napoli oggi, tre scosse ai Campi Flegrei

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Tre scosse di terremoto, la più forte di magnitudo 3.2, si sono verificate oggi ai Campi Flegrei (Napoli). La prima (di magnitudo 3.2) è stata avvertita alle 3.47, la seconda (di magnitudo 2,9) alle 5.53 e la terza (di magnitudo 2) alle 5.57.  Le scosse sono state avvertite dai cittadini. Al momento non ci sono segnalazioni di danni a cose o persone. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)