(Adnkronos) – Il Festival della Bellezza di Arbizzano di Negrar ha annullato la lezione-concerto di Morgan in programma l'11 settembre prossimo a Villa Mosconi Bertani di Negrar di Valpolicella, in provincia di Verona. Lo confermano gli organizzatori all'Adnkronos. Il cantante avrebbe dovuto presenziare l'11 settembre prossimo alle 20.30, in una lezione concerto dal titolo 'Icone del rock', ma l'evento "non è più in programma". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Morgan, annullato evento di settembre al Festival della Bellezza di Negrar
Israele, migliaia in piazza per rilascio ostaggi e voto anticipato. Blinken domani in A. Saudita
(Adnkronos) – Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Tel Aviv per chiedere il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza ed elezioni anticipate che portino a un governo diverso da quello guidato dal premier Benjamin Netanyahu. Come riporta il Times of Israel, i manifestanti hanno bloccato l'autostrada Ayalon in direzione nord fino all'intervento della polizia. Sono anche scoppiati scontri tra gli agenti e i manifestanti con il fermo di Ayala Metzger, la nuora dell'ostaggio Yoram Metzger, poi rilasciata. Meirav Svirsky, sorella dell'ostaggio Itay Svirsky ucciso mentre era rapito, ha chiesto al governo israeliano di non inviare forze a Rafah per evitare la morte di altri ostaggi. Einav Zangauker, madre dell'ostaggio Matan Zangauker, ha affermato che il primo ministro Netanyahu sta ''sacrificando'' suo figlio e il resto degli ostaggi. Ad alimentare ancora di più le proteste la pubblicazione, ieri da parte di Hamas, di un video che mostra vivi due ostaggi israeliani catturati durante gli attacchi del 7 ottobre: Omri Miran, 46 anni e Kith Segal di 64 che cittadinanza anche americana. "Qui la situazione non è piacevole, è difficile, ci sono molti bombardamenti. A volte abbiamo la sensazione che stia peggiorando. Chiedo al primo ministro e all'intero governo di partecipare ai negoziati", afferma Siegel nel video chiedendo poi ai familiari degli ostaggi di "fare tutto il possibile e continuare con le proteste" per portare ad un accordo. "Ho visto varie volte le manifestazioni a Tel Aviv e Gerusalemme", ha aggiunto nel video, in cui non compare una data, ma c'è un riferimento alla Pasqua ebraica, la festività di Pesach che si sta celebrando tra il 22 e il 29 aprile. Gli ostaggi sottolineano inoltre di essere prigionieri da 202 giorni. Ma un accordo nei negoziati sembra ancora lontano. Ci sono scarse possibilità che l'ultima proposta di Israele per un accordo sugli ostaggi venga accettata da Hamas ''senza emendamenti sostanziali'', ha fatto sapere un alto funzionario di Hamas. ''La proposta che è stata presentata dagli israeliani non riflette un cambiamento fondamentale nella loro posizione. Non fornisce risposte chiare alla questione del ritiro da Gaza e di un cessate il fuoco totale'', afferma il funzionario senza fornire dettagli sulla proposta. 'Ma da Israele il ministro degli Esteri Israel Katz rilancia: 'Se si arriverà a un accordo'' tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza, le Forze di difesa israeliane (Idf) ''sospenderanno l'operazione prevista a Rafah'', afferma intervistato da News 12. Per agevolare l'intesa il Segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà domani e martedì in Arabia Saudita dove per incontrare i partner regionali. L'obiettivo è quello di fare il punto sugli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani, come ha fatto sapere il Dipartimento di Stato Usa. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Francia, vasto incendio nella cattedrale di Rouen
(Adnkronos) – Un incendio è scoppiato nella guglia della cattedrale di Rouen in Normandia, nel nord della Francia. Lo riporta l'emittente Bfmtv diffondendo le immagini di una lunga colonna di fumo che esce dalla guglia della cattedrale. Al momento non sono rese note le cause che hanno scatenato l'incendio, ma erano in corso lavori di ristrutturazione sulla guglia della cattedrale, come spiega Bfmtv Il sindaco della città, Nicolas Mayer-Rossignol, ha scritto su 'X' che ''tutte le risorse pubbliche sono mobilitate'' e che ''al momento sono sconosciute'' le cause dell'incendio ''in corso nella guglia della cattedrale di Rouen''.
La cattedrale è stata evacuata per motivi di sicurezza e sul luogo sono presenti servizi di emergenza, ha spiegato la prefettura della Normandia su 'X'. Attorno alla cattedrale è stato creato un perimetro di sicurezza. "Si tratta di un sito complesso a causa della altezza con strutture di impalcatura molto importanti", ha detto a Tendance Ouest Richard Duplat, capo architetto dei monumenti storici . —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
“Non ci sono re in America”, ira Biden dopo la decisione della Corte Suprema su Trump
(Adnkronos) – Con un duro discorso pronunciato alla Casa Bianca, il presidente Joe Biden ha condannato la decisione della Corte Suprema che ieri ha stabilito come i presidenti abbiano un’assoluta immunità dai procedimenti giudiziari per atti ufficiali fondamentali. Biden ha così lanciato un severo avvertimento su un possibile secondo mandato per l’ex presidente Donald Trump. “Non ci sono re in America. Ognuno di noi è uguale davanti alla legge. Nessuno, nessuno è al di sopra della legge, nemmeno il presidente degli Stati Uniti", le parole del presidente riportate da Cnn. "Con la decisione della Corte Suprema sull’immunità presidenziale, la situazione è cambiata radicalmente. A tutti gli effetti pratici, non ci sono praticamente limiti a ciò che il presidente può fare. È un principio fondamentalmente nuovo ed è un precedente pericoloso perché il potere dell’ufficio non sarà più limitato dalla legge, inclusa la Corte Suprema degli Stati Uniti", ha tuonato Biden nel discorso alla Casa Bianca. Il discorso, spiega ancora Cnn "particolarmente politico, arriva in un momento critico per la campagna di Biden, con il numero uno Usa uscente che sta cercando di respingere le persistenti preoccupazioni sulla sua età, esacerbate dalla sua performance nel dibattito presidenziale della scorsa settimana. La sua performance instabile ha suscitato ansia tra alcuni dei suoi principali donatori e ha sollevato domande scomode per i democratici sull’opportunità della candidatura" e sulla possibilità di "restare altri quattro anni alla Casa Bianca". Durante il discorso "Biden è apparso vigile, leggendo energicamente da un gobbo nella Cross Hall della Casa Bianca. Ma non ha risposto alle domande, allontanandosi subito dopo la sua dichiarazione scritta, durata cinque minuti", nota l'emittente Usa. Nel discorso "Biden ha fatto riferimento all’insurrezione del 6 gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti e l’ha definita 'uno dei giorni più bui della storia d’America'. Ha detto che la decisione della Corte ha reso improbabile che Trump debba affrontare un processo per le accuse penali legate a quella rivolta prima delle elezioni". "So che rispetterò i limiti dei poteri presidenziali che ho avuto per tre anni e mezzo, ma qualsiasi presidente – incluso Donald Trump – sarà ora libero di ignorare la legge", ha detto ancora Biden. Il presidente uscente, che ha fatto della protezione della democrazia un principio centrale della sua campagna, ha descritto quindi la decisione come un modello più ampio della Corte Suprema volto a minare "un’ampia gamma di principi giuridici consolidati da tempo" e che ora saranno solo gli elettori ad avere l’ultima parola nel ritenere Trump responsabile. “Il popolo americano deve decidere se vuole affidare la presidenza a Donald Trump, sapendo ora che sarà ancora più incoraggiato a fare ciò che vuole ogni volta che lo desidera", ha ammonito Biden, aggiungendo: "Sono d’accordo con il dissenso del giudice Sotomayor, secondo cui 'in ogni uso del potere ufficiale, il presidente è ora un re al di sopra della legge. Temendo per la nostra democrazia, dissento'. Anche il popolo americano dovrebbe dissentire. Non sono d'accordo", le parole del presidente Biden. La Corte Suprema, spiega la Cnn, con i voti favorevoli dei 6 giudici di orientamento conservatore e con quello contrario dei tre liberal ha stabilito che Trump può rivendicare l'immunità dai procedimenti penali per alcune delle azioni intraprese come presidente prima di lasciare l'incarico, ritardando probabilmente il processo sulle accuse relative alle sue azioni del 6 gennaio 2021. La sentenza respinge così la decisione di una Corte d'appello federale di febbraio, secondo la quale l'ex presidente non godeva di immunità per presunti crimini commessi durante la sua presidenza per manipolare i risultati delle elezioni del 2020. Biden ha ripetutamente avvertito che i limiti del potere del presidente ora dipendono esclusivamente dal titolare della carica e dalle scelte che il presidente compie e che Trump sarebbe un pericolo in quel ruolo. La decisione della Corte consente tecnicamente al consigliere speciale Jack Smith di andare avanti con il suo caso contro Trump, ma lascia molte questioni tecniche irrisolte, rendendo sempre più improbabile che un processo possa iniziare prima delle elezioni di novembre. Il caso di Smith ora ritorna ai tribunali di grado inferiore, che devono esaminare le misure specifiche adottate da Trump per ribaltare i risultati delle elezioni del 2020 e se tali azioni fossero ufficiali, e quindi coperte da immunità, o private. La maggioranza ha affermato che le conversazioni di Trump con il Dipartimento di Giustizia – i suoi sforzi per cercare di coinvolgere i funzionari nel tentativo di ribaltare le elezioni – sono state coperte da assoluta immunità. Per altre azioni ufficiali e maggiori poteri di routine detenuti dal presidente, la corte ha affermato che esiste almeno una certa immunità e ha in gran parte rinviato ai tribunali di grado inferiore il compito di risolvere la questione. Questo è un processo che potrebbe richiedere settimane o addirittura mesi. Forse ancora più importante, nota la Cnn, "la maggioranza della Corte ha chiarito che gli atti ufficiali non possono essere considerati affatto come prove in un potenziale processo, il che potrebbe rendere molto più difficile per Smith vincere. Il Presidente della Corte Suprema John Roberts ha anche scritto che i tribunali di grado inferiore potrebbero non prendere in considerazione le motivazioni dell’ex presidente, il che potrebbe consentire agli avvocati di Trump di sostenere che non stava affatto tentando di ribaltare un’elezione a suo favore". La decisione della Corte Suprema ha avuto un effetto immediato: il team legale di Trump ha presentato un documento cercando di contestare la condanna dell'ex presidente nel suo processo penale a New York basato sulla sentenza dell'Alta Corte sull'immunità presidenziale, ha detto una fonte alla Cnn L'avvocato di Trump ha quindi presentato la lettera al giudice Juan Merchan chiedendo il permesso di presentare una mozione per contestare il verdetto, ha detto ancora la fonte alla Cnn. Se il giudice consentirà a Trump di presentare la mozione, ciò potrebbe ritardare la sentenza del tycoon – fissata per la prossima settimana – per consentire alle parti lavorare ancora sul caso dopo gli ultimi sviluppi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Mara Maionchi a Belve: “Tiziano Ferro non ha capito la fortuna di avermi incontrata”
(Adnkronos) – "Tiziano Ferro non ha capito la fortuna di avermi incontrata". A 'Belve, nell'ultima puntata in onda domani martedì 30 aprile in prima serata su Rai2, Mara Maionchi, temuta quanto amata discografica italiana, si libera di alcuni sassolini e si confessa. "Il gioco d’azzardo? Esageravo si”, "Il tradimento di mio marito Alberto? In parte fu anche colpa mia”, "Sessualmente? sono da abat-jour”. Quando Francesca Fagnani le ha chiesto 'Mi dice chi non ha capito che incontrarla è stata una fortuna?, Maionchi è stata netta: “Tiziano Ferro”. Fagnani allora ha insistito: 'Perché secondo lei?'. "Perché non ha pensato che sia io che mio marito l’abbiamo aiutato ad essere quello che alla fine, in parte, è", ha sottolineato. Sul gioco d’azzardo, quando Fagnani le ha chiesto 'Ha mai avuto un inizio di dipendenza?', Maionchi ha risposto: "Non so se dire se ho una dipendenza, però mi piace, poi mi contengo". A quel punto la conduttrice le ha ricordato di quando si fece interdire dai casinò con una lettera autografa: "Sì, mi sono fatta sospendere, esageravo, quello era un modo per difendersi”. A proposito del tradimento del marito, scoperto nel più banale dei modi – trovando una ricevuta d’albergo nella tasca dei pantaloni – Fagnani ha scherzato: “Ma Alberto voleva scaricare l’iva?”. E Maionchi: “Devo ammettere che in parte è stata anche colpa mia se ha cercato qualcosa fuori. La luce rossa non c’era mai, una tragedia insomma”. E ridendo ha confermato: “Sessualmente sono un po’ modesta… non sono proprio portata per le luci rosse… ho sempre l’abat jour”. C’è stato spazio per parlare anche di una parte più inedita della vita di Mara Maionchi, ovvero l’infanzia e il conflittuale rapporto con la madre che non andò neanche al suo matrimonio: “Non è venuta perché ha detto che a lei i matrimoni facevano tristezza. Mamma era strana, non era una donna affettuosa, però è stata molto forte”. Fagnani allora ha chiesto: 'Ma a lei è andato bene così, oppure le è mancato qualcosa?” "Qualcosa mi è mancato – ha confessato Maionchi- l’ho sollecitata tutta la vita a darmelo l’affetto, un abbraccio, una cosa… ma lei non ce l’aveva. E l’ho capito dopo. Ognuno è come è”. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Formula 1, oggi il Gp del Messico: orario e dove vederlo in tv
(Adnkronos) –
Torna in pista la Formula 1. In Messico la Ferrari spera di bissare il trionfo di Austin, con la vittoria di Leclerc e il secondo posto di Sainz. A poche gare dal termine è sempre più serrata la lotta per i titoli piloti, con il duello tra Max Verstappen, grande favorito, e Lando Norris, e per quello costruttori, con la McLaren che precede la Red Bull, ora avvicinata al secondo posto anche dalla Ferrari, distante solo otto punti. Appuntamento fissato quindi per oggi, domenica 27 ottobre, per il gran premio del Messico, una gara che sarà fondamentale per le sorti del mondiale. Il Gp del Messico andrà in scena oggi, domenica 27 ottobre, alle 21 ora italiana. La gara sarà visibile in diretta esclusiva sui canali SkySport e visibile anche in streaming su NOW e sull'app SkyGo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanità, Mandelli (Fofi): “Da Pnrr dotazioni per farmacie rurali disagiate”
(Adnkronos) – "Con il Pnrr abbiamo avuto un coinvolgimento importante per la dotazione tecnologica delle farmacie rurali, soprattutto quelle più disagiate", cosiddette sussidiate. "La dotazione economica consentirebbe a far sì che l'Italia dei Comuni possa dare un servizio ai cittadini che spesso manca. Rafforzare le farmacie e dare una mano ai farmacisti può essere una risposta concreta di prossimità". Lo ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordini farmacisti italiani (Fofi), partecipando ieri al nuovo appuntamento di 'Principi Attivi', il ciclo di incontri promossi da Boehringer Ingelheim Italia per affrontare alcune tra le priorità più urgenti di salute pubblica. Durante l'incontro dal titolo 'La Salute degli italiani tra tradizione, ripresa e resilienza', Mandelli ha ricordato come "la brutta esperienza del Covid" abbia "valorizzato la figura del farmacista che, anche grazie al progetto federale del 2005, aveva cominciato un percorso di evoluzione che potesse renderlo sempre protagonista della dispensazione, ma anche di una nuova fase che avevamo chiamato della farmacia dei servizi e che ora si chiama prossimità". "Credo che possiamo fare tanto con i fatti, con i numeri degli elettrocardiogrammi che eseguiamo tutti i giorni, coi numeri degli holter cardiaci e pressori che applichiamo, col numero dei tamponi e delle vaccinazioni. Proponiamo un farmacista che, grazie all'evoluzione culturale di questi anni, è in grado di dare qualcosa in più alla popolazione italiana", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Putin aggiorna la dottrina nucleare: ampliate le condizioni per attacco atomico
(Adnkronos) – La Russia ritiene che sia "necessario" allentare le regole per il possibile ricorso alle armi nucleari in risposta a quelle che Mosca vede come minacce alle propria sicurezza. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov dopo che Vladimir Putin ha firmato un decreto per aggiornare la dottrina nucleare che amplia le condizioni in cui Mosca considererebbe di lanciare un attacco nucleare. "Era necessario allineare i nostri principi all'attuale situazione", ha detto Peskov dopo l'ok degli Stati Uniti all'Ucraina all'utilizzo dei missili in terrotorio russo. Già ieri la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova aveva fatto sapere che se Kiev userà missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti contro obiettivi in territorio russo, la risposta di Mosca sarà "ferma e appropriata". "L'uso da parte del regime di Kiev di missili a lungo raggio per attacchi sul nostro territorio significherà il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti e dei loro satelliti nella lotta contro la Russia, nonché un cambiamento radicale nell'essenza e nella natura del conflitto. In questo caso, la risposta della Russia sarà appropriata e ferma", ha minacciato Zakharova in un briefing con i giornalisti a margine del G20 a Rio de Janeiro, dove accompagna Sergei Lavrov. Che poi ha aggiunto sarcastica: "Per quanto Zelensky e i suoi scagnozzi ci sperino e preghino, non c'è nessuna 'arma miracolosa' in grado di influenzare il corso dell'operazione militare speciale”. L'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell ritiene che tutti gli Stati membri dell'Ue dovrebbero "seguire" l'esempio degli Usa, che sotto la presidenza di Joe Biden hanno consentito all'Ucraina l'uso di missili per un raggio fino a 300 km all'interno del territorio russo. "E' un'ottima notizia per gli ucraini, che l'avevano chiesto. Ora gli Stati Uniti – ha detto Borrell a margine del Consiglio Esteri Difesa a Bruxelles – hanno concesso questo permesso: in Europa è di competenza nazionale, quindi alcuni Stati membri lo stanno già facendo, altri lo stanno facendo senza dirlo, altri ieri non hanno detto niente". "Ma sono sicuro che seguiranno" l'esempio americano, ha proseguito, "per permettere agli ucraini di usare le armi per combattere i russi all'interno del territorio russo. Perché è dal territorio russo che vengono attaccati ed è pienamente conforme al diritto internazionale. Penso che oggi ne discuteremo e spero che tutti gli Stati membri seguano la decisione degli Stati Uniti". Intanto la guerra arriva a quota mille giorni. Secondo quanto riportato dal ministero russo della Difesa e dall'agenzia Tass, sarebbero più di 906.000 le perdite, tra morti e feriti, registrate tra le fila delle Forze Armate ucraine dall'inizio dell'invasione russa su vasta scala avviata il 24 febbraio del 2022. Né Mosca né Kiev hanno sinora divulgato bollettini precisi sulle rispettive perdite. Nei giorni scorsi il New York Times, citando fonti militari e d'intelligence Usa, ha riferito di 57.000 soldati ucraini uccisi, un dato che sarebbe circa la metà rispetto alle perdite russe. La Nato stima la Russia conti oltre 600.000 morti e feriti e fonti d'intelligence occidentali riferiscono di 200.000 caduti e 400.000 feriti tra le fila delle forze russe. Secondo il governo di Kiev, sono più di 722.000 i soldati russi morti o feriti dal febbraio 2022. Nella giornata di oggi Volodymyr Zelensky ribadisce la volontà di Putin di proseguire la guerra, riportando il nuovo attacco nelle quali sono rimaste uccise sette persone, tra le quali un bambino. "La Russia continua a terrorizzare le nostre regioni di confine" e nella notte "un drone ha colpito Hlukhiv (nella regione di Sumy), distruggendo un ostello di un istituto", ha scritto su X il presidente ucraino. "Ogni giorno – ha continuato – sollecitiamo il mondo a essere risoluto e abbastanza forte per l'Ucraina, per bloccare questi attacchi contro la nostra gente. Ogni nuovo attacco russo conferma solo le vere intenzioni di Putin. Vuole che la guerra continui, non è interessato a parlare di pace. Dobbiamo costringere la Russia a una pace giusta". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
G20, l’Italia aderisce ad Alleanza contro fame e povertà. Meloni: “Noi in prima fila”
(Adnkronos) – Nella ‘città meravigliosa’, ma anche “sintesi delle contraddizioni del mondo” (copyright Luis Inàcio Lula da Silva), il G20 dà disco verde all’Alleanza contro la fame e la povertà, iniziativa testardamente voluta dal presidente brasiliano, ‘bandiera’ del summit di Rio de Janeiro, per “porre fine a una vergogna dell’umanità”. Del resto il G20, ha ricordato il ‘padrone di casa’, rappresenta l’85% del Pil mondiale, ed è chiamato a rispondere a numeri che mettono i brividi, ovvero 700 milioni di persone in condizioni di povertà estrema, con l’aggravante che per la metà si tratta di bambini costretti a vivere con meno di 2,15 dollari al giorno, così poco da non riuscire nemmeno a garantire acqua potabile e cibo per sfamarsi. Mentre gli sherpa continuano a lavorare sulla dichiarazione finale e a sciogliere i nodi delle guerra in Ucraina e Medio Oriente, anche l’obiettivo che sembrava a portata di mano – l’intesa contro fame e povertà – in un primo momento appare vacillare, con uno stop del presidente argentino Javier Milei che sembra volersi tenere fuori anche da questa partita. La ferita si rimargina in tarda mattinata: anche l’Argentina entra nell’alleanza, seppur con alcuni distinguo. Gli altri Grandi del mondo riuniti nella città carioca non mostrano invece alcun tentennamento. Compresa la premier Giorgia Meloni, che “aderisce convintamente” all’Alleanza voluta da Lula, ricordando, nel suo intervento alla prima sessione di lavori del summit, quanto fatto dal G7 a guida italiana, con l’Apulia Food Systems Iniziative promossa al vertice di Borgo Egnazia. “Sono convinta che la cooperazione tra G7 e G20, anche e soprattutto su questi temi – avrebbe detto la premier, a quanto si apprende -, possa essere decisiva per trovare soluzioni concrete ed efficaci alla complessità delle sfide del nostro tempo. Sfide sempre più interconnesse, che ci dicono una cosa estremamente importante: i problemi del Sud sono anche i problemi del Nord del mondo, e viceversa”. Contrastare la fame nel mondo e la povertà, avrebbe sottolineato Meloni, “è certamente una delle sfide più ambiziose e complesse che affrontiamo”. Sfide rese ancor più complicate dalle guerre con cui il pianeta è chiamato a fare i conti. La premier avrebbe fatto riferimento sia all’Ucraina che al Medio Oriente nella prima sessione di lavori del summit, rimarcando come, nella guerra in Ucraina, anche il grano sia stato usato come arma, “come strumento di guerra, colpendo soprattutto le nazioni più deboli”. E ricordando l’impegno di Italia in Medio Oriente per aiutare le popolazioni civili: “l'iniziativa Food for Gaza abbiamo consegnato 47 tonnellate di prodotti di prima necessità”. Ma la presidente del Consiglio, nel suo intervento, sarebbe tornata anche su temi cari a lei e al suo governo. Come il no agli alimenti sintetici destinati, a suo dire, ad acuire il gap tra Paesi ricchi e poveri. Per contrastare la fame nel mondo, il suo ragionamento, è fondamentale il ruolo della ricerca, “ma voglio essere chiara: non per produrre cibo in laboratorio. Perché significa andare verso un mondo nel quale chi è ricco potrà mangiare cibo naturale e a chi è povero verrà destinato quello sintetico. E non è il mondo nel quale voglio vivere”. Altro tema battuto con convinzione è quello dell’identità: “se vogliamo raggiungere la sicurezza alimentare, dobbiamo prima di tutto difendere il diritto di ogni popolo e di ogni Nazione di scegliere il modello produttivo e il sistema di alimentazione che reputano più adatto alle proprie caratteristiche”. Ogni Nazione, il ragionamento della premier, ha le sue peculiarità e le scelte non possono che partire dai territori, dalle realtà locali, dalla propria cultura. “Anche perché un rapporto più forte tra territorio, popolo e lavoro consente anche di ottenere cibo di maggiore qualità e catene di produzione sostenibili. Identità, come sempre, significa ricchezza”, la sua convinzione. Poi a margine dei lavori, i bilaterali con l’indiano Narendra Modi, il principe ereditario dell’Emirato di Abu Dhabi Sheikh Khaled bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan, il presidente della Banca Mondiale Ajay Bangra e il primo ministro canadese Justin Trudeau, per un primo passaggio di consegne della presidenza del G7, con la raccomandazione di non dimenticare l’impegno per l’Africa. Quanto all’Alleanza contro fame e povertà stretta oggi a Rio, difficile capire se Meloni abbia avuto un ruolo per far sì che anche l’Argentina di Milei rientrasse nella partita. “La presidente parla con tutti…”, si limitano a rispondere da Palazzo Chigi. Domani, terminato il vertice, la premier lascerà Rio per raggiungere Buenos Aires e iniziare la sua visita ufficiale nel Paese guidato da Milei. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Blitz dei carabinieri al Comune di Caserta, appalti pubblici nel mirino
(Adnkronos) –
Blitz dei carabinieri al Comune di Caserta, nel mirino della Procura di Santa Maria Capua Vetere l'affidamento degli appalti pubblici. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta stanno dando esecuzione a provvedimenti restrittivi, emessi su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti anche di appartenenti alla pubblica amministrazione del Comune casertano. I dettagli verranno illustrati dal Procuratore Pierpaolo Bruni e dal Comandante Provinciale, colonnello Manuel Scarso, in una conferenza stampa. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Omicidio Sharon Verzeni, genitori attesi in caserma
(Adnkronos) – I genitori di Sharon Verzeni, la giovane di 33 anni accoltellata in strada poco dopo la mezzanotte di martedì 30 luglio a Terno d'Isola, nella Bergamasca, potrebbero essere convocati nel pomeriggio di oggi in caserma. A quanto apprende l'Adnkronos, dopo l'audizione di Christopher e Melody, il fratello e della sorella della giovane e del marito di Melody, Stefano Campana, che ieri sono stati sentiti per sei ore dagli investigatori, oggi potrebbe essere il turno del papà e della mamma, che potrebbero rivelare ulteriori particolari sulla vita della figlia. Del resto, le piste nelle indagini restano tutte aperte e gli investigatori cercano di fare luce il più possibile su tutti i particolari che riguardano la vita della ragazza. Ieri i parenti di Sharon hanno rilasciato agli investigatori parecchie informazioni; dettagli che coinvolgono anche il rapporto con il fidanzato, Sergio Ruocco. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Esplosione Suviana, si indaga per disastro e omicidio colposo. Sindacati oggi in piazza
(Adnkronos) –
Continuano anche oggi le ricerche dei 4 dispersi nell'esplosione, avvenuta nella centrale a Bargi, nei pressi del lago di Suviana nel bolognese. Ieri le operazioni erano state sospese perché l'acqua all'interno continuava a salire e non c'erano le condizioni di sicurezza per intervenire. In tarda serata la portata dell'acqua che scende dalla condotta a monte della centrale è diminuita ed è ripreso l'intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco. La procura di Bologna ha aperto un'inchiesta. A quanto si apprende, le ipotesi di reato sono disastro colposo e omicidio colposo. Nell'esplosione 3 operai sono morti e 5 sono stati feriti riportando gravi ustioni. Rabbia dei sindacati che per oggi, giovedì 11 aprile, hanno indetto a Bologna una giornata di sciopero generale di 8 ore per tutte le categorie. "Manteniamo la speranza di trovare vivi i dispersi, ma valutando lo scenario molto complesso non ci fa pensare a possibilità di una loro sopravvivenza" le parole di Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Le segreterie nazionali di Fiom-Cgil e Uilm-Uil, a seguito dell’ennesima strage sul lavoro hanno deciso di dare copertura nazionale alle strutture territoriali e alle rappresentanze dei lavoratori in caso di estensione da 4 a 8 ore dello sciopero di oggi già proclamato da Cgil e Uil. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alle famiglie degli operai deceduti e dispersi, ai lavoratori feriti, auspicando che sia fatta piena luce sulla dinamica di questa tragedia. Come ha spiegato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, "la struttura viene considerata non in pericolo di crollo, ma molte delle stanze sono allagate e quindi bisogna capire dove i dispersi hanno trovato rifugio o sono eventualmente collocati" . Tutto, secondo la ricostruzione del sindaco, sarebbe avvenuto a "circa 70 metri profondità, dove c'è stato un incendio" alla turbina e "il crollo strutturale di un solaio, delle tubature che si sono aperte e hanno inondato le camere" Enel Green Power fa intanto sapere che continuerà a dare ogni forma di collaborazione alle autorità preposte per accertare i fatti. L’amministratore delegato, Salvatore Bernabei, ieri si è recato immediatamente sul luogo per coordinare di persona le attività aziendali in raccordo con le autorità competenti. Nella centrale erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power "aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith". Da quanto ricostruito, "il collaudo del primo gruppo di generazione era già terminato nei giorni scorsi e, al momento in cui è avvenuto l’incidente, era in corso il collaudo del secondo gruppo". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ia: cambia tutto, dai nuovi modelli business a trasformazioni mercati e organizzazione lavoro
(Adnkronos) – I fruitori dell’informazione digitale percepiscono l’Intelligenza Artificiale come un fattore ormai consistente nella propria quotidianità ma sentono di non essere ancora adeguatamente preparati al suo impiego; permangono paure sulla possibilità di perdere il lavoro e anche la convinzione che occorra introdurre norme e limiti. Queste le indicazioni degli utenti del sito e dei canali social Adnkronos che hanno risposta all’indagine non statistica sul tema dell’evento Adnkronos Q&A 'Trasformazione digitale, dentro l’Ai' che si è svolto oggi al Palazzo dell’Informazione di Roma, dedicato agli effetti dell’accelerazione sull’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nella società e soprattutto nell’economia moderna. L’Intelligenza artificiale si nutre e si alimenta anche grazie alla corretta informazione e alla formazione di una forte coscienza civile nei cittadini. Un principio, questo, fortemente evidenziato da Alberto Barachini, Sottosegretario Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, nel suo intervento. “Il Governo ha lavorato e sta lavorando per allinearsi alle iniziative europee e, in alcuni casi, per anticipare alcuni contenuti per quel che riguarda le norme di difesa del copyright e del mondo editoriale in genere. È molto importante rendere edotti e consapevoli i cittadini su quello che è prodotto dall’uomo e quello che è algoritmico. Un giovane su tre, oggi, non riconosce una fake news”. “Le aziende editoriali – continua Barachini- si sostengono non solo grazie agli introiti pubblicitari ma anche grazie alla capacità di creare contenuti protetti dal diritto d’autore. Se salta questa garanzia si mettono in difficoltà tutti i sistemi editoriali. La destrutturazione della capacità informativa si trasforma in una decostruzione della capacità di formarsi una coscienza civile”. “Per anni l’Intelligenza artificiale è stata sottovalutata dalle istituzioni, sia a livello nazionale che internazionale. Oggi abbiamo finalmente messo l’Ia al centro dell’agenda politica e strategica -ha dichiarato Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica e transizione digitale – Oltre 53 università offrono corsi specializzati in Ia e un dottorato nazionale attivo. Stiamo lavorando per attrarre investimenti strategici nelle infrastrutture digitali. Grandi aziende hanno scelto l’Italia per i loro data center, con investimenti complessivi di oltre 5,5 miliardi di euro. Il nostro obiettivo è garantire che questa rivoluzione tecnologica sia un’opportunità per tutti, sviluppata in modo etico, sicuro e inclusivo. Grazie all’impegno del Governo, siamo pronti a guidare questa trasformazione”. “Non credo che l’Ia potrà avere un futuro distopico, credo invece che sia una risorsa fondamentale per competere sulla scena internazionale ma che vada governata – ha esordino Nunzia Ciardi, Vicedirettore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale – È necessaria una transizione ma, nel caso dell’Italia, con un algoritmo che parli la nostra lingua, addestrato con dati propri, con un’autonomia tecnologica che l’Italia e l’Europa devono sviluppare per ridurre la dipendenza tecnologica. L’agenzia della cyber sicurezza ha a cuore tutti questi temi ma in particolare quello della sicurezza, perché è evidente che l’applicazione dell’IA può diventare una minaccia ma può servire anche a difendersi, perché si può monitorare in tempo reale una grande quantità di dati che possono prevedere gli attacchi informatici”. Oltre alla sicurezza, il settore a cui guardare con attenzione è sicuramente il mondo del lavoro, delle imprese e della competitività. "Nei prossimi anni oltre il 40% delle ore lavorate sarà supportato dall'intelligenza artificiale – ha spiegato Maximo Ibarra, Ceo Engineering – Questo ci fa capire che nell'evoluzione tecnologica, che corre velocemente e non è destinata a fermarsi, l'essere umano che non usa l'Ai sarà sostituito dall'essere umano che usa l'Ai. È fondamentale, quindi, investire in formazione, per fare in modo che i vantaggi generati dalle tecnologie all'avanguardia siano alla portata di tutti". Una trasformazione che, tuttavia, richiede cautela e senso di responsabilità, come raccomanda e spiega nel suo intervento Luciano Floridi, filosofo, founding director del Digital Ethics Center all’Università di Yale. “L'intelligenza artificiale oggi nel business si sta rivelando disruptive, perché incide soprattutto su alcuni equilibri con una trasformazione continua dei mercati e con una forte ibridizzazione dell’offerta, oltre che sulle aspettative di tutti gli stakeholder che sono notevolmente cresciute. Oggi tra le opportunità c’è sicuramente l’integrazione, ossia la capacità di conciliare in un’azienda tutte le nuove opportunità e soluzioni, mentre tra i rischi c’è quello di lavorare soltanto sui dati, perdendo di vista chi c'è dietro, ossia l’individuazione di clienti, fornitori, competitor”. “Si potrebbe definire l’eclisse dell’analogico – chiosa Floridi – A questo si può rimediare solo se non si perdono mai di vista le reali esigenze della propria azienda e partendo da quello che si può già fare ad intelligenza zero, in modo che il controllo umano e la visione di dove si vuole arrivare sia di tipo manageriale”. Cautele e dubbi che si percepiscono nelle risposte degli utenti, divisi a metà su alcuni aspetti rilevanti, come la piena presenza dell’AI nella vita di tutti i giorni, sia pur in maniera invisibile (48%) e la paura che possa far perdere il posto di lavoro (52%); quasi 9 utenti su 10 ritengono che occorra introdurre norme e limiti al suo utilizzo, mentre soltanto 1 utente su 5 si sente adeguatamente informato su come l’AI influenzerà la propria vita. In pochi dichiarano di utilizzare in maniera stabile piattaforme come Chatgpt (16%) e 3 utenti su 10 non ritengono di dover migliorare le proprie competenze digitali. “La trasformazione digitale riguarda tutti noi: istituzioni, aziende, giornalisti, lavoratori -ha concluso Fabio Insenga, Vicedirettore Adnkronos – La diffusione dell’intelligenza artificiale, in particolare, sta cambiando le regole del gioco. C’è un tema politico, perché Governo, Parlamento e Istituzioni europee incidono sul piano delle norme. C’è un tema di sicurezza, legato alla gestione dei dati. C’è un tema di competitività, legato alle capacità del sistema economico e delle imprese di gestire il digitale. C’è un tema strettamente legato alle informazioni, a come vengono prodotte e a come vengono diffuse”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Superbonus, Forza Italia: “Sorpresi da sugar tax, problema di metodo e merito”
(Adnkronos) – La sugar tax segna un nuovo punto di distanza tra Forza Italia e il Mef dopo il confronto sul superbonus tra il vicepremier Antonio Tajani e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che tra ieri e oggi ha tenuto banco nel dibattito politico. "Dalla lettura dell’emendamento del Mef al decreto numero 39, riguardante agevolazioni fiscali e bonus edilizi, scopriamo che viene introdotta la sugar tax. Per noi si tratta di un problema di metodo e di merito". Lo sottolineano Paolo Barelli e Raffaele Nevi, rispettivamente capogruppo di Forza Italia alla Camera e portavoce del partito. "Sul metodo – spiegano – ci dispiace constatare che anche su questo argomento non c’è stato nessun confronto preventivo. Nel merito preme sottolineare che in occasione della approvazione della legge di Bilancio Forza Italia aveva già indicato la necessità di un rinvio della cosiddetta sugar tax contro la quale ci battiamo da anni. E così era stato concordato con la maggioranza e con il Governo. Ciò si era anche concretizzato con l’approvazione di due nostri ordini del giorno in Aula votati dalla maggioranza e approvati dal Governo che quindi era impegnato a non immettere alcuna tassa sull’argomento". "Siamo meravigliati quindi – concludono i due esponenti di Fi – di questa inversione non concordata, mentre appare rinviata l’introduzione della plastic tax; almeno su quest’ultima c’è stata coerenza”. A intervenire è anche il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri: “Sugar tax. Anche no. Diremo la nostra sul punto”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Olimpiadi e Covid, Lopalco contro le ‘coppette succhia-niente’: “Erano meglio i vaccini”
(Adnkronos) – "Al posto di applicare coppette succhia-niente, i medici sportivi farebbero meglio una volta per tutte ad inserire le vaccinazioni fra le pratiche utili in vista di eventi sportivi importanti". Così l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'università del Salento, torna sulla cupping therapy o coppettazione, finita nuovamente sotto i riflettori delle Olimpiadi per i nuotatori che ai Giochi di Parigi ne hanno sfoggiato i segni sulla schiena. "Arti magiche", scrive l'esperto in un post su Facebook. "I segni sulla schiena del nuotatore finlandese", commenta in riferimento alla foto di uno dei tanti campioni immortalati in vasca con dei 'pois' sul dorso, "sono il segno evidente che il pensiero magico non risparmia neanche i medici sportivi delle squadre nazionali. Quei segni sono il risultato della 'coppettazione', una pratica mediata dalla medicina orientale. Si crea il vuoto sulla pelle dell'incauto atleta e quei brutti segni non sono altro che ematomi. Inutile dire che non esiste uno straccio di prova sperimentale che questa pratica serva a nulla. Ma tant'è. La magia fa presa". "Leggo invece – aggiunge Lopalco – di almeno 40 atleti positivi al Covid-19" o ad altre malattie respiratorie, come ha precisato ieri l'Organizzazione mondiale della sanità. "Probabile, come spero, che si tratti di positività legate a forme asintomatiche o molto lievi. Ma anche un raffreddore può diventare davvero fastidioso per un atleta che si gioca il titolo su una manciata di decimi di secondo", ammonisce il medico suggerendo appunto, "al posto delle arti magiche, magari un vaccino". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Il cast di Emily in Paris a Roma: “Ecco come sono le relazioni di oggi” – Video
(Adnkronos) – Il cast di Emily in Paris ha fatto tappa a Roma per la premiere della seconda parte della quarta stagione, da oggi su Netflix. Gli attori e le attrici Philippine Leroy-Beaulieu (Sylvie Grateau), Ashley Park (Mindy Chen), Lucas Bravo (Gabriel), Camille Razat (Camille), Samuel Arnold (Julien) e Bruno Gouery (Luc) in un’intervista all’Adnkronos parlano delle relazioni di oggi e del successo dello show. Dopo i drammatici eventi del matrimonio fallito tra Camille e Gabriel, Emily è sconvolta: prova forti sentimenti per due ragazzi diversi, ma ora Gabriel aspetta un figlio dalla sua ex, e le peggiori paure di Alfie su lei e Gabriel sono state confermate. In agenzia, Sylvie è costretta ad affrontare uno spinoso dilemma del suo passato per il bene del suo matrimonio, e il team dell’Agence Grateau deve affrontare cambiamenti di personale. Mindy e la band si preparano per l’Eurovision, ma quando i fondi finiscono sono costretti a risparmiare. La chimica tra Emily e Gabriel è innegabile mentre lavorano insieme per raggiungere una stella Michelin, ma due grandi segreti minacciano di mettere a rischio tutto ciò che hanno sognato. Mentre vecchie abitudini si scontrano con nuovi problemi, Emily si sente attirata da una potenziale nuova storia d’amore e da Roma. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Def, Giorgetti: “Puntiamo ad aggiustamento dei conti in 7 anni”
(Adnkronos) – L'Italia intende concordare con l'Ue un piano di aggiustamento dei conti in sette anni. Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nell'introduzione al Def, trasmesso alle Camere e visionato dall'Adnkronos. "Le riforme e gli investimenti costituiranno anche l'ossatura del futuro Piano strutturale di bilancio di medio termine. A tale riguardo, il governo è già a lavoro con le amministrazioni, le istituzioni e le strutture tecniche per valutare gli impatti che la nuova governance avrà sui documenti programmatici e di rendicontazione, previsti dalla riforma delle regole europee", scrive. "Anche al fine di concordare con la Commissione europea l'estensione a sette anni dell'aggiustamento di finanza pubblica necessario a porre il rapporto tra debito pubblico e Pil su un sentiero di continua e sostanziale riduzione, il nuovo piano non potrà che partire dai risultati già conseguiti con il Pnrr, consolidandone gli investimenti e le riforme con particolare riferimento alla transizione ecologica e digitale. Allo stesso tempo, il piano risponderà alle esigenze di investimento della difesa e agli imprescindibili obiettivi di miglioramento dell'equità sociale e di ripresa demografica del Paese". "La nostra economia si è distinta per un elevato grado di resilienza a fronte di ripetuti shock e la crescita dell’occupazione è continuata anche in una fase di minore dinamismo del Pil" scrive il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nell'introduzione al Def. "Se le proiezioni aggiornate si caratterizzano, quindi – aggiunge – per essere coerenti con il nuovo sistema di regole la cui entrata in vigore è imminente, non da meno si connotano per il requisito della prudenza, minimo comun denominatore dei documenti di finanza pubblica approvati dal Governo in carica. A tale ultimo riguardo, infatti, il Programma di Stabilità parte dalla definizione del nuovo quadro macroeconomico, con una leggera revisione al ribasso rispetto alle previsioni di crescita presentate lo scorso settembre, nonostante la migliore competitività e dinamicità dimostrata recentemente dall'economia italiana". "Sebbene lo scenario di crescita dell’economia mondiale e le condizioni finanziarie siano lievemente più favorevoli rispetto al quadro su cui si basava la Nadef, i rischi di natura geopolitica e ambientale restano assai elevati", afferma. "A partire dal 2028, con il venir meno degli effetti di cassa, legati al Superbonus e a seguito del miglioramento di bilancio conseguente all'adozione delle nuove regole, il rapporto debito/Pil inizierà a scendere rapidamente" scrive. "Con il pieno coinvolgimento del Parlamento, il governo effettuerà sin da ora un'attenta azione di monitoraggio dei conti pubblici, proprio in vista della stesura del futuro Piano strutturale di bilancio di medio termine". Il governo, inoltre, "continuerà ad adottare misure volte a intervenire sul profilo del deficit, migliorandolo ulteriormente anche attraverso una revisione della disciplina dei crediti d’imposta al fine di ricondurlo al di sotto del 3 per cento entro il 2026 e a non discostarsi dai valori della Nadef anche per gli anni 2025 e 2026. Per tale motivo, si è ritenuto di rinviare all’imminente redazione del Piano la predisposizione di un nuovo quadro programmatico coerente con le nuove regole europee e con l’orizzonte quinquennale che sarà necessario adottare. Le azioni del Governo, inoltre, saranno rivolte a migliorare non solo i saldi di competenza, ma anche quelli di cassa, abbassando così il profilo del rapporto debito/Pil già nel breve periodo". "L’attenta valutazione dell’entità dello sforzo fiscale che sarà richiesto con l’entrata in vigore del nuovo sistema di regole ha portato il Governo a dare conto, in questo Documento, del fatto che le tendenze di finanza pubblica sono ampiamente allineate con gli andamenti programmatici della Nota di Aggiornamento del Def dello scorso settembre, e che quelli futuri non potranno che essere individuati al più tardi entro il 20 settembre di quest’anno. Sarà, infatti, in tale occasione che verrà chiesto all’Italia di presentare il nuovo Piano strutturale di bilancio di medio termine, con un orizzonte quinquennale e un particolare riferimento all’andamento della spesa primaria netta". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)