Gerusalemme, sputi contro abate cristiano: arrestati due ebrei ortodossi

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(Adnkronos) – Nuovo episodio di sputi contro i cristiani a Gerusalemme. Secondo quanto ha reso noto la polizia israeliana, due ebrei ortodossi sono stati arrestati per aver sputato ed insultato un religioso cristiano nella Città Vecchia di Gerusalemme. Il religioso è l'abate Nikodemus Schnabel. L'episodio, si legge sul Times of Israel, è avvenuto ieri ed è stato denunciato alla polizia che è riuscita ad individuare e fermare i due responsabili, uno dei quali ha 17 anni. I due ora si trovano agli arresti domiciliari, aggiunge la polizia che ha affermato di seguire una politica di tolleranza zero verso questo tipo di aggressioni. L'aggressione era stata denunciata su X da Wadie Abunassar, coordinatore del Forum dei cristiani nella Terra Santa: "Oggi nella città vecchia di Gerusalemme un ebreo ortodosso ha sputato contro un abate dell'abbazia dei benedettini, mentre un altro ha insultato il nostro Signore Gesù – ha scritto – chiediamo alle autorità israeliane di agire fermamente contro gli aggressori e condannare questi fatti". Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha condannato l'episodio. "Un altro brutto incidente", ha scritto in un post su X riferendosi al fatto che si sono registrate altre aggressioni di questo tipo contro i cristiani a Gerusalemme da parte degli ebrei ortodossi e affermando di "condannare nel modo più netto queste brutte azioni contro appartenenti ad altre fedi". "Secondo la legge israeliana – ha continuato Katz – gli appartenenti a tutte le fedi hanno la piena libertà di culto". Intanto, l'abate Schnabel ha dichiarato – si legge su Times of Israel – che i video che circolano della sua aggressione gli stanno dando "una pubblicità che non ha cercato, dal momento che ci sono cose molto più terribili che le persone soffrono qui, preghiamo per la pace e la riconciliazione". "Condanno l’atto di volgare intolleranza subito a Gerusalemme dall'abate benedettino Schnabel cui va la nostra solidarietà. La libertà di religione è una priorità. Il Governo italiano ritiene necessario il rispetto della convivenza tra popoli e religioni in Terra Santa", ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Per la Crusca con Amadeus cambia anche lingua di Sanremo

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(Adnkronos) – "Non c'è dubbio che la quinquennale 'cura Amadeus', con largo spazio a stili musicali e a protagonisti più giovani, abbia dato i suoi effetti anche sul linguaggio delle canzoni, oggi sempre più medio e vicino al parlato quotidiano". L'osservazione sul Festival di Sanremo arriva da Lorenzo Coveri, già professore ordinario di Linguistica italiana nell'Università di Genova e membro dell'Accademia della Crusca, tra i massimi studiosi della lingua della canzone italiana.  Impegnato a commentare i testi della kermesse canora, il professor Coveri dà anche le 'pagelle' ai testi esaminati: nel gioco linguistico dell'accademico le canzoni di Angelina Mango e dei Negramaro conquistano il voto massimo di 9/10; vengono promossi con 8 Dargen D'Amico Diodato, Fiorella Mannoia ("per quanto un po' predicatoria"), Gazzelle e Ghali.  Su 30 canzoni in gara a Sanremo, la parola "amore" è sempre in testa con 13 occorrenze, seguita, a distanza, da "vita" (8 occorrenze), "cuore" e "mondo" (7), "giorno" e "notte" (4), a meno che non si includa nel computo anche le numerose ripetizioni di 'boom' nella canzone di Rose Villain, ma in questo la classifica risulterebbe falsata. Eppure, segnala il professore Coveri, intervistato dall'Adnkronos, si registrano novità linguistiche nella struttura dei testi, come l'uso sempre più frequente, ad esempio, della cosiddetta 'dislocazione' e del 'che' polivalente, "anche se persistono forme della tradizionale grammatica canzonettistica (per esempio monosillabi e parole tronche in rima, inversioni lessicali, eccetera)". Se non ci sono particolari novità lessicali nelle canzoni presentate all'edizione 2024, "forse il testo che ne contiene di più" è quello di Mahmood, "Tuta gold" (la parola 'tuta' era stata usata finora solo una volta, in una canzone degli Almamegretta del 2013), che presenta parole del gergo giovanile (fumare, fra 'fratello'), parole "basse" (fottere), molti anglicismi, in gran parte di routine (moonlight, night, fake, rave, blu jeans, bitch – nel gergo trap 'ragazza', propriamente 'prostituta' – jeep, gold, baby)". "Ma non tutte parole sono nuove", osserva Coveri. Se c'è volontà di provocazione, spiega l'accademico della Crusca, "la possiamo trovare soprattutto nei gruppi che si richiamano al punk, come i goliardici toscani Bnkr44 ("mi pettino con una calibro 9") o gli emo punk de La Sad ("un angelo sui tacchi col diavolo negli occhi"). Ma non si sa quanto queste 'provocazioni' siano sincere o fatte per lo show. E i 'disfemismi' che si trovano un po' in tutti i testi (ossia le 'parolacce') come 'casino', 'fanculo' eccetera sono ormai detabuizzate, perché parte del parlato di tutti i giorni". Il rap (e la trap) che arriva a Sanremo e quindi "entra nel 'mainstream' è per forza di cose annacquato e rinuncia a certi temi più crudi (sesso, droga, denaro) – sottolinea il linguista Lorenzo Coveri – Semmai vorrei segnalare il rap in dialetto (un dialetto giovanile e contemporaneo: le polemiche, anche feroci sui social, su un presunto 'tradimento' della tradizione partenopea sono prive di senso) di Emanuele Palumbo alias Geolier: è significativo che un giovane metta un elemento storico come il dialetto a confronto con le forme più nuove di espressione artistica". Precisando di "rispettare il lavoro di tutti, autori e cantanti: quello di dare 'pagelle' è solo un gioco, tanto più che manca, per il giudizio, la musica e l'interpretazione (con l'orchestra)", Lorenzo Coveri conclude che i testi 'bocciati' "sono quelli che mi hanno detto poco o niente dal punto di vista della originalità linguistica". Le sue valutazioni si possono leggere su "Mentelocale Web Magazine" e sul profilo Instagram dell'Accademia della Crusca. Tra i voti più bassi figurano con 4 Il Tre, Il Volo e Fred De Palma. Ottengono un voto appena non sufficiente (5) Clara, Alessandra Amoroso e Maninni. (di Paolo Martini) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“Io e mamma non andiamo d’accordo”, ragazza ai domiciliari chiede di andare in carcere

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(Adnkronos) – Fratello e sorella in manette, lei preferisce andare in carcere perché non va d'accordo con sua madre. È successo ad Ischia e Pozzuoli, dove i carabinieri hanno dovuto far fronte anche a problemi di natura familiare. I carabinieri della compagnia di Ischia erano impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio. Nel porto di Casamicciola Terme, i militari del nucleo radiomobile hanno fermato una 23enne di Pozzuoli.  La ragazza, incensurata, viene perquisita e trovata in possesso di 10 panetti di hashish per un peso complessivo di un chilo. La droga era nella borsa a tracolla. Il tempo della stesura degli atti e di informare l’Autorità giudiziaria e la ragazza viene trasferita nella sua abitazione flegrea in attesa del processo. A Pozzuoli, però, i carabinieri della locale compagnia decidono di perquisire quell’appartamento perché al suo interno, oltre alla madre, c’è anche un’altra persona ed è nota alle forze dell’ordine. Si tratta di un 20enne e sta scontando la misura degli arresti domiciliari. In casa viene sequestrata una pistola semiautomatica Beretta calibro 7,65. L’arma, che sarà sottoposta agli accertamenti balistici per verificare un suo eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti, era nascosta nella macchina del caffè a cialde nel vano dove normalmente si mette la bottiglia con l’acqua. L’arrestato è in carcere.  La vicenda sembra essersi conclusa ma non passa molto tempo che i carabinieri della stazione di Pozzuoli – arrivata sera – sentono suonare il citofono della caserma. Alla porta la ragazza 23enne che con la consapevolezza di essere evasa chiede “aiuto” ai carabinieri. “Io con mamma non ci posso proprio stare, non andiamo d’accordo. Portatemi in carcere” è l'insolita richiesta. I carabinieri, informata l’autorità giudiziaria delle incompatibilità caratteriali tra madre e figlia, terranno la donna nelle camere di sicurezza fino al giorno del processo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, Santi Francesi: “Romantici? Amore era tabù, poi ci siamo innamorati anche noi”

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(Adnkronos) – “Noi romantici? Non ci avremmo mai pensato. Fino a pochi anni fa la parola amore era quasi un tabù per noi, dirla ci faceva quasi schifo. Però, poi, succede a tutti gli esseri umani quel qualcosa che dà senso a tutta l’esistenza, ovvero di innamorarsi, quindi sti cavoli”. Parlano a ruota libera con l’Adnkronos Alessandro De Santis e Mario Francese, ovvero i Santi Francesi, che dopo aver vinto nel 2022 X Factor sono in procinto di partire per la loro prima esperienza al festival di Sanremo dove – scelti tra i concorrenti di Area Sanremo – porteranno il brano ‘L’amore in bocca’. Unico brano in gara con la parola ‘amore’ nel titolo, ma in un gioco di parole apparentemente malizioso.  “Siamo fan dell’idea che spesso la malizia stia in chi ascolta e in chi guarda”, dicono. Ma spiegano: “Il titolo nasce da un errore: lo stavo scrivendo in una nota sul telefono e mi ha corretto ‘l’amore’ con ‘l’amaro’. Ci siamo divertiti e incuriositi su questa espressione, e l’abbiamo lasciata”. Il pezzo “viene fuori per caso in una sessione con Cecilia Del Bono (vocal coach Epic Records, ndr). Sul significato, noi tendiamo sempre a lasciare porte aperte, perché ciascuno colga ciò che vuole. Sì fa riferimento comunque ad un significato prettamente romantico, quel momento in cui incontri una persona di cui palesemente ti stai innamorando, e quando se ne va la salivazione si azzera, e quello che dovevi dire ti rimane in bocca”.  Il brano, spiegano, “da un punto di vista emotivo e cognitivo rimane un mezzo mistero anche per noi. Scritto a sei mani con Cecilia Del Bono, quindi c’è una componente sia maschile che femminile, ed è abbastanza genderless. Da un punto di vista dell'arrangiamento invece è un biglietto da visita, anche se non troppo immediato. Fortunatamente Sanremo ti dà la possibilità di esibirti più volte”. Cosa ci aspettiamo da questo Festival? “Di base quasi niente, ma la speranza è di pescare in giro per l’Italia delle persone che abbiano voglia di andare oltre il primo ascolto, di scavare e andare più a fondo nel nostro mondo e avere voglia di venire a sentirci dal vivo”, dice Alessandro De Santis, fidanzato con l’attrice Matilda De Angelis.  Le prove con l’orchestra di Sanremo “sono state una cosa incredibile – raccontano all’Adnkronos – È la prima volta che suoniamo con un’orchestra. Già a Roma ci siamo sentiti accolti, una cosa molto flashante: all’Ariston ti senti un po’ meno solo, è un po’ più sicuro, come se stessi combattendo insieme a qualcuno, è un abbraccio in tutti i sensi”. Il rapporto con gli altri 30 big al momento non è intenso (“Noi ci stiamo infiltrando relativamente da poco nel panorama musicale italiano. Stiamo approcciando pian piano, al momento ancora non ci cag* nessuno”, scherzano).  E tra i concorrenti la stima in particolare va senz’altro “ai Negramaro perché sono l’artista che ho ascoltato di più, mi sono mangiato e divorato i loro album, ho rubato anche dal modo di scrivere di Giuliano che ha un modo molto visivo di scrivere. Ma anche Annalisa, e altri”, dice De Santis. Il duetto nella serata delle cover sarà con Skin, e i tre si esibiranno in un classico di Leonard Cohen, ‘Hallelujah’. “Io ho proposto a Mario Hallelujah sulla falsariga di Creep (il brano con cui hanno vinto X Factor nel 2022, ndr), prendere una canzone che non si può toccare e toccarla – spiega Alessandro – Un capolavoro che abbiamo sentito in un milione di versioni, abbiamo cercato di sfruttarne le sue sfaccettature più violente e contraddittorie”. Il gruppo è notoriamente attento al look ed è trend setter. “Come ci vestiremo? Ci sarà il nero come colore che condurrà tutto quanto, in un'onda elegante con qualche tocco di pazzia. E qualche tulle, con un tocco di Ottocento”, rivelano. Per finire, un messaggio dei Santi Francesi al pubblico sanremese. “In ogni momento di ‘dittatura’, anche se non la si può definire tale ovviamente in senso letterale, crediamo ci debba anche essere una resistenza. E in qualche modo sentiamo che si sta formando una resistenza a ciò che è immediato e scontato. Vorremmo dire: vi preghiamo, non fermatevi al primo impatto. È incredibile quanto ci si possa stupire ascoltando con attenzione”. (di Ilaria Floris) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Autonomia, De Luca show: “Governo sta affossando l’Italia, pronti a barricate”

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(Adnkronos) – “Il governo sta affossando l’Italia. Noi siamo pronti a fare le barricate e non ci faremo prendere in giro da questi squinternati”. Comizio show del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha inaugurato lo stand regionale alla Bit 2024. Il governatore campano ha colto l’occasione della fiera del turismo per dare vita ad una vibrante protesta contro l’autonomia differenziata e il blocco dei fondi di coesione e sviluppo. Molti gli applausi tra le persone che assistevano.  “Il 16 febbraio – dice De Luca – ci sarà una manifestazione delle Amministrazioni locali davanti al ministero della Coesione, a Roma. Siamo tutti mobilitati per sbloccare i fondi di sviluppo e coesione bloccati da un anno e mezzo per una posizione di ricatto politico che vogliono fare nei confronti delle regioni. Tutte le motivazioni che stanno dando sono tutte stupidaggini. La verità è che stanno cercando di ricattare il Sud. E noi non ci faremo ricattare. Noi saremo lì a manifestare contro il governo e il ministro per la Coesione fino a quando non arriveranno risorse”. Quindi aggiunge: “Il 17 a Napoli faremo anche una manifestazione con tutto il mondo della cultura e dello spettacolo che è paralizzato da questi irresponsabili”.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Zelensky con i soldati in prima linea – Video

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(Adnkronos) – Visita a sorpresa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul fronte di Robotyne, una delle zone più calde nella guerra tra Kiev e la Russia. "Ho incontrato i militari e le forze dell'ordine per discutere della sicurezza nella regione di Zaporizhzhia. Abbiamo parlato della situazione sul campo di battaglia, la difesa di Avdiivka, Robotyne e altre aree della linea del fronte, di fortificazioni, infrastrutture chiave e la protezione dell'industria della difesa", ha scritto Zelensky su X. Il presidente ha anche incontrato i soldati. "Regione di Zaporizhzhia. Robotyne. Dove si trova la 65esima brigata meccanizzata, Ho parlato con i difensori, li ho ringraziati e ho consegnato onorificenze. E' un onore essere qui. Sostenere i combattenti e premiarli. Hanno la missione difficile e cruciale di respingere il nemico e difendere l'Ucraina. Siamo orgogliosi dei nostri guerrieri e grati nei loro confronti!", scrive Zelensky in un altro post. Il presidente ha allegato immagini foto e video dei suoi incontri al fronte. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Torino-Salernitana 0-0, niente gol oggi all’Olimpico

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(Adnkronos) – Si è concluso a reti bianche, 0-0, la sfida tra Torino e Salernitana, all'Olimpico Grande Torino, nel lunch match della 23esima giornata di Serie A. La squadra di Juric ha provato di più a trovare la via del gol senza riuscirci. I granata salgono così a 32 punti agganciando il Napoli, mentre la squadra di Pippo Inzaghi interrompe la striscia negativa di quattro ko di fila e con questo punto sale a 13 punti.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ventiduenne della Guinea trovato morto nel centro migranti di Ponte Galeria

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(Adnkronos) – Un 22enne originario della Guinea è stato trovato morto questa mattina nel centro per migranti di Ponte Galeria, in via Cesare Chiodi a Roma. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato San Paolo. Stando alle prime ricostruzioni si tratterebbe di un suicidio.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, Amadeus a Domenica In con Fiorello-Batman

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(Adnkronos) – Amadeus in collegamento con Mara Venier a Domenica In per parlare del Festival di Sanremo 2024. La chiacchierata è complicata dall'arrivo di Fiorello in versione Batman. "Sono Batman, tu non mi hai visto", l'ingresso di Fiorello, inseguito da Fabrizio Biggio nelle improbabili vesti di Wonderwoman. "E non abbiamo ancora iniziato…", prova a glissare Amadeus nel tentativo di riportare l'improbabile collegamento su binari più normali. Il Festival al via tra poche ore è il quinto targato Amadeus: "In 4 anni ci sono stati tanti momenti particolari, rivedere le immagini del Festival di Sanremo 2021, durante la pandemia… Non smetterò mai di ringraziare le persone che sono salite sul palco in quell'edizione, vinta dai Maneskin che hanno poi fatto il giro del mondo con una canzone eseguita all'Ariston senza nessuno in platea…", dice Amadeus. "Quest'anno, tutte le canzoni verranno ascoltate nella prima serata: sono 30 canzoni una più bella dell'altra, sarà difficile comporre la top five che si giocherà la vittoria. Sarà veramente molto difficile scegliere", aggiunge illustrando il programma. "Mercoledì, si esibiranno 15 cantanti. Mercoledì mattina ci sarà un sorteggio in sala stampa: saranno i giornalisti a estrarre i nomi dei cantanti che si esibiranno e che saranno presentati dai colleghi". Giovedì toccherà al secondo gruppo di 15 cantanti salire sul palco. "Venerdì, poi, la serata delle cover: 30 artisti accompagnati da altri cantanti", prosegue Amadeus. Capitolo ospiti stranieri: "Russell Crowe e John Travolta sono tra i miei due attori stranieri preferiti. Amano l'Italia e il Festival di Sanremo. Russell Crowe in questo momento è in Australia, mi ha scritto una lettera e me l'ha fatta tradurre in italiano per dirmi che gli sarebbe piaciuto venire al Festival. Inizialmente pensavo ad uno scherzo, invece era tutto vero: verrà dall'Australia per il Festival. E con John Travolta è successo quasi lo stesso: doveva essere in Francia, mi ha detto 'sono vicino a te e mi piacerebbe venire a salutarti'. E io lo accolgo a braccia aperte". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Catania, 13enne violentata riconosce autori dello stupro

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(Adnkronos) – Sono stati identificati i due minorenni autori della violenza sessuale sulla 13enne, stupro avvenuto nei bagni pubblici della Villa Bellini di Catania il 30 gennaio scorso. È stata la stessa ragazzina a riconoscere i due durante un 'confronto all'americana' con tutti i sette componenti del gruppo. La 13enne non è riuscita invece a identificare gli altri 5 perché non li aveva visti in faccia. Il fidanzato della 13enne, costretto ad assistere alla violenza sessuale mentre veniva tenuto fermo, ha contribuito all'identificazione del resto del branco. All'identificazione ha contributo anche la collaborazione di uno del gruppo.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, dg Rai: “Nessuna autocensura ma nemmeno volgarità”

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(Adnkronos) – Nessuna censura o autocensura ma attenzione ad evitare la volgarità. Parola del dg Rai, Giampaolo Rossi, che incontra i giornalisti a bordo del treno charter Roma-Sanremo frutto di un accordo tra Rai e Trenitalia. A chi gli chiedeva se, dopo le polemiche dell'anno scorso, ci sia da aspettarsi un festival più prudente, autocensurato o filogovernativo, Rossi risponde: "Ma non credo che sia un problema di destra o sinistra. È chiaro che dove c'è l'elemento artistico c'è inevitabilmente anche un elemento di cura del linguaggio che è naturale. La storia del festival di Sanremo è una storia anche di polemiche, sociali e culturali che sono avvenute per decenni".  "Credo – aggiunge – che la cosa importante sia separare la trasgressività dalla volgarità, perché comunque Sanremo non parla solamente a una parte del nostro Paese ma a tutto".  "Da Sanremo – sottolinea il dg Rai – si sviluppa il grande racconto della nostra nazione. Diciamo che è il luogo del racconto della nostra società. Quindi dentro c'è anche ovviamente, spesso e volentieri, la politica. L'arte, la musica sono uno specchio di questo e quindi inevitabilmente c'è anche spazio per le polemiche ma rientra diciamo nella funzione di questi grandi eventi". Su un possibile sesto festival di Amadeus, Rossi temporeggia: "Vogliamo prima portare a casa questo festival. Diciamo che se n'è parlato ma ora siamo concentrati sul quinto festival di Amadeus. Lo stesso Amadeus sta lavorando da mesi per portare a casa il risultato migliore, di tutto il resto se ne parlerà dopo".  Quanto alla raccolta pubblicitaria del Festival, anche quest'anno è da record (si va verso il superamento dei 5 milioni dell'anno scorso), ma il dg ci tiene a sottolineare: "Siamo ovviamente molto felici ma il tema di Sanremo oltre che il grande valore economico è soprattutto un grande valore di immagine e culturale per il nostro Paese e per questa ragione va veramente preservato".  Sul fatto che stasera Amadeus e Fiorello vadano da Fabio Fazio, Rossi osserva: "Sono scelte editoriali che vengono fatte e che credo abbia ponderato chi cura l'aspetto editoriale e promozionale". Infine a chi gli chiede se gli piaccia Sanremo e se lo abbia sempre guardato, Rossi risponde: "Chi è che non guarda il Festival di Sanremo? È un po' come la nazionale di calcio, spesso e volentieri la guarda anche chi non guarda normalmente il calcio. La stessa cosa succede con il festival: è un grande racconto e noi abbiamo tanta fiducia nel direttore artistico perché Amadeus è veramente un maestro da questo punto di vista e ha portato il Festival di Sanremo a dei livelli di narrazione e di rappresentazione altissima. Quindi sarà anche questo un grandissimo festival", conclude Rossi.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Zelensky intervistato dal direttore Tg1 Chiocci, in onda stasera

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(Adnkronos) – Volodymyr Zelensky intervistato dal direttore del Tg1 Gianmarco Chiocci. A due anni dall'inizio del conflitto, parla il presidente ucraino: il bilancio della guerra, le difficoltà, gli errori, i cambiamenti in arrivo al vertice. E l'appello agli italiani: "Sosteneteci perché Putin potrebbe arrivare anche da voi". L'intervista andrà in onda stasera dopo il Tg1 delle 20.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

E’ morto Kurt Hamrin, l”Uccellino’ svedese di Fiorentina e Milan aveva 89 anni

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(Adnkronos) – È morto all'età di 89 anni Kurt Hamrin, ex calciatore e allenatore svedese. Nato a Stoccolma il 19 novembre 1934, è arrivato nel calcio italiano nel 1956-57 dove ha vestito la maglia della Juventus, per poi approdare al Padova. Poi ha giocato con la Fiorentina per nove anni e in seguito con il Milan e il Napoli. In Italia è stato soprannominato "Uccellino". Hamrin con la Fiorentina ha disputato 289 gare segnando 151 reti, restando per molti anni il bomber della storia viola, superato solo da Gabriel Omar Batistuta nel 2000 e vincendo da capitano due Coppe Italia, mentre al Milan ha disputato due stagioni vincendo lo scudetto nel 1967-68 e la Coppa dei Campioni nel 1968-69. Con la Nazionale svedese ha disputato 32 partite segnando 16 reti, prendendo parte al mondiale del 1958, giocato in Svezia, e scendendo in campo anche nella finale persa 5-2 contro il Brasile. Hamrin chiude la sua carriera da giocatore nell'Ifh Stoccolma nel 1972. Ha avuto anche una breve carriera come allenatore della Pro Vercelli, dal novembre del 1971 al gennaio del 1972, quando fu esonerato dall'incarico a causa dei risultati negativi. Dopo questa esperienza ha deciso di non proseguire la carriera da tecnico. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni arrivata a Tokyo, domani incontro con Kishida

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(Adnkronos) – La premier Giorgia Meloni è arrivata in Giappone, a Tokyo, dove ha in programma una visita ufficiale fino al 6, martedì. Il momento chiave della tappa giapponese della presidente del Consiglio è l'incontro con il primo ministro Fumio Kishida, in programma domani nel pomeriggio. Il faccia a faccia a palazzo Kantei, la sede del governo nipponico, segna infatti il passaggio di consegne alla guida del G7, che passa così formalmente dalle mani di Tokyo a quelle di Roma.  Al termine dell'incontro, Meloni e Kisidha faranno delle dichiarazioni alla stampa. Ma la premier ha anche in agenda, sempre per domani, un incontro ospitato presso la residenza dell'ambasciatore con i presidenti e gli amministratori delegati dei grandi gruppi giapponesi con interessi in Italia.  La presidente del Consiglio, all’aeroporto di Tokyo, è stata accolta dall’ambasciatore d’Italia Gianluigi Benedetti e dall’ambasciatore del Giappone in Italia Satoshi Suzuki.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Regioni e città, quanto spendono per carburanti: record in Sicilia e a Roma

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(Adnkronos) – Quanto costano a Regioni e città italiane i carburanti? Quanto spendono anche per combustibili e lubrificanti? A rivelarlo un report realizzato per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, che, nell’ambito del progetto ‘Pitagora’, ha stilato una classifica dei costi sostenuti nel 2022 da Regioni e capoluoghi di Provincia per il mantenimento dei loro uffici e delle loro strutture, con tanto di assegnazione di rating.  Il Centro Ricerche della Fondazione, infatti, analizza tutti i dati finanziari ufficiali dell'ente pubblico in questione e attraverso algoritmi di ricerca scientifica individua potenziali sprechi, ovvero spese critiche nei conti pubblici. Le spese dell'ente in relazione alle singole voci vengono confrontate con il benchmark di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento di spesa individuati, si parla di ‘performance positiva’ (quando la spesa è inferiore o uguale alla media), ‘scostamento lieve’ (quando la spesa è compresa tra la spesa media e il 30% in più), ‘scostamento considerevole’ (quando la spesa è compresa tra lo scostamento lieve e il 100% in più), ‘spesa fuori controllo’ (quando la spesa supera di oltre il 100% la spesa media). Il rating – che si basa esclusivamente su dati contabili oggettivi scevri da qualsiasi valutazione discrezionale – assegna alla migliore performance la tripla 'A', mentre alla peggiore viene attribuita la lettera 'C'. Questa puntata, dedicata alle spese per carburanti, combustibili e lubrificanti, è pubblicata oggi, domenica 4 febbraio. Sul sito www.adnkronos.com tutte le tabelle e le cifre del report (TABELLA 1 – TABELLA 2 – TABELLA 3 – TABELLA 4 – TABELLA 5 – TABELLA 6 – TABELLA 7 – TABELLA 8 – TABELLA 9 – TABELLA 10 – TABELLA 11 – TABELLA 12 – TABELLA 13) Toscana, Emilia-Romagna, Campania e Lombardia sono le Regioni italiane più ‘virtuose’ nella spesa per carburanti, combustibili e lubrificanti. Quattro Regioni che si aggiudicano il rating complessivo AAA. In particolare, per questa voce di costo, nel 2022, la Lombardia ha speso 221.582,80 euro, la Campania 163.257,44, l’Emilia-Romagna 109.272,91 e la Toscana ha speso 96.520,08. Ad essere ‘promosse’ per questa voce di spesa, con un rating complessivo da A a AA, sono anche la Calabria e il Lazio, che, con un importo rispettivamente di 75.444,70 e 239.091,77 euro, si aggiudicano la doppia AA, e poi, con la A singola, Puglia (244.387,78) e Veneto (281.547,73). Tra le Regioni con performance ‘intermedie’ figurano, invece: con BBB Abruzzo (140.129,91 euro) e Marche (173.255,64); con BB Molise (39.633,09), Liguria (202.573,52) e Piemonte (609.463,93); con B Basilicata (103.809,43) e Umbria (147.878,61). Mentre risultano non comparabili per questa voce i dati di Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Valle d’Aosta. La Sicilia è la Regione italiana che, in valore assoluto, detiene il record per la spesa per carburanti, combustibili e lubrificanti: 1.888.276,65 euro nel 2022. Cifra che le fa meritare la C, il rating peggiore nella speciale classifica. Una cifra che risulta in aumento rispetto agli anni precedenti: era infatti pari a 1.518.177,89 nel 2021, 1.314.359,54 nel 2020, 1.393.047,85 nel 2019. Subito dopo la Sicilia, fra le Regioni con gli importi più elevati di uscite per questa voce, superiori ai 200mila euro, spiccano, nell’ordine: Valle d’Aosta (1.119.536,81), Sardegna (971.075,47), Piemonte (609.463,93), Friuli Venezia Giulia (564.976,42), Veneto (281.547,73), Puglia (244.387,78), Lazio (239.091,77), Lombardia (221.582,80), Liguria (202.573,52). Il Trentino Alto Adige è la Regione italiana che, in valori assoluti, ha la minore spesa sostenuta per carburanti, combustibili e lubrificanti: 18.638,79 euro nel 2022.  Fra le Regioni che spendono meno per questa voce, sempre in valori assoluti, con un importo inferiore ai 200mila euro, troviamo poi: Molise (39.633,09), Calabria (75.444,70), Toscana (96.520,08), Basilicata (103.809,43), Emilia-Romagna (109.272,91), Abruzzo (140.129,91), Umbria (147.878,61), Campania (163.257,44), Marche (173.255,64).  Ventitre i capoluoghi di provincia italiani ‘promossi’ con la tripla AAA nella gestione della spesa per carburanti, combustibili e lubrificanti.  A risultare più ‘virtuosi’ per questa voce di costi dell’ente, ottenendo così il massimo rating, sono: Isernia (14.920,67 euro), Lodi (20.102,56), Vibo Valentia (25.950,81), Caltanissetta (27.280,38), Imperia (31.731,25), Teramo (32.207,76), Rovigo (33.604,09), Trapani (35.990,67), Massa (39.554,31), Cremona (41.735,16), Caserta (43.745,43), Barletta (47.135,85), Lecce (52.052,95), Catanzaro (56.251,44), Foggia (59.505,65), Terni (59.778,01), Piacenza (65.346,54), Andria (65.950,90), Reggio Emilia (74.367,24), Prato (91.058,44), Verona (129.931,47), Firenze (143.822,23), Bologna (183.011,06). Folto anche il gruppo di città che risultano fra le più virtuose per questa voce di spesa, ottenendo la doppia AA: Chieti, Pavia, Napoli, Forlì, Lecco, Avellino, Torino, Crotone, Novara, Como, Lucca, Matera, Savona, Frosinone, Benevento, Livorno, Parma, La Spezia, Varese, Monza, Bergamo, Asti, Modena, Agrigento, Pescara. Ma anche il gruppo che si è aggiudicato la A: Palermo, Catania, Trieste, Grosseto, Milano, Mantova, Arezzo, Rimini, Taranto, Genova, Treviso, Pistoia, Cuneo, Roma, Alessandria, Ravenna, Bari, Cesena, Venezia, Gorizia, Brescia, Latina, Rieti, Padova, Ferrara. Viterbo, Ragusa, Biella, Belluno, L'Aquila, Sassari sono i sei capoluoghi di provincia meno ‘efficienti’ nelle spese per carburanti, combustibili e lubrificanti. Tanto da meritare il rating C, il più basso nella speciale classifica elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana. Ma a quanto ammontano le spese sostenute per questa voce in questi enti nel 2022? Analizzando la classifica, si scopre che Sassari ha speso ben 2.436.588,36 euro, seguita a distanza da L'Aquila con 653.482,76, Ragusa con 587.486,83, Viterbo con 378.166,21, Biella con 377.273,64 e Belluno con 369.510,96. Ottengono un rating intermedio nella classifica: Urbino, Siracusa, Siena, Fermo, Nuoro, Oristano, Messina, a cui va la B; Ancona, Ascoli Piceno, Udine, Sondrio, Trento, Bolzano, Aosta, Carbonia, Cosenza, Cagliari, con la BB; Verbania, Trani, Macerata, Enna, Pordenone, Campobasso, Pesaro, Pisa, Perugia, Salerno, Brindisi, Potenza, Reggio Calabria, che ricevono la BBB.  E’ Roma il capoluogo di provincia che, in valori assoluti, ha la maggiore uscita di spesa per carburanti, combustibili e lubrificanti, raggiungendo nel 2022 la cifra record di 2.510.904,83 euro. Dopo Roma, fra le città con le più elevate spese per questa voce, superiori ai 500mila euro, seguono in classifica: Sassari (2.436.588,36), Milano (1.096.382,21), Messina (940.604,21), L’Aquila (653.482,76), Ragusa (587.486,83), Palermo (520.551,54), Napoli (503.959,86).  E’ Isernia il capoluogo di provincia più ‘parsimonioso’ in fatto di spesa per carburanti, combustibili e lubrificanti, voce cui ha destinato nel 2022 solo 14.920,67 euro (escludendo i dati che risultano non comparabili di Vercelli e Vicenza). Un valore che le fa meritare la tripla AAA, il rating migliore nella speciale classifica. A mantenere la spesa bassa per questa voce, al di sotto dei 30mila di euro, dopo Isernia, troviamo, nell’ordine: Lodi (20.102,56), Vibo Valentia (25.950,81), Caltanissetta (27.280,38). —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cile devastato dagli incendi, 51 morti

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(Adnkronos) – Sale a 51 il numero delle vittime provocate dagli incendi boschivi in Cile che si sono estesi alle zone abitate nella regione di Valparaiso. Lo ha reso noto la ministra dell'Interno, Carolina Tohá. "La situazione a Valparaíso è la più delicata in queste ore: è stato senza dubbio l'incendio che ha provocato più perdite umane e probabilmente la situazione di emergenza, dopo il terremoto del 2010, con più vittime in Cile in tempi recenti", ha dichiarato la ministra, aggiungendo di temere che si possa arrivare ad un numero di vittime "molto più alto di quello che conosciamo attualmente".  Sono infatti ancora al lavoro le 11 squadre di esperti del servizio medico legale preposti a recuperare i corpi negli edifici che sono stati distrutti dalle fiamme, che sono in tutto un migliaio. Tohá ha anche aggiunto che si sta indagando sulla possibilità che uno di questi incendi, il più grave quello a Las Tablas, sia stato di natura dolosa.  "Questo è motivo di grande preoccupazione, perché che un incendio che provoca una tale devastazione e perdita di vite umane sia stato originato intenzionalmente costituisce un allarme sociale della massima gravità", ha concluso la ministra, precisando è stato vietato il trasporto di combustibili in bidoni.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Paola Cortellesi con ‘C’è ancora domani’ trionfa al Festival di Goteborg

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(Adnkronos) – Il film italiano dell'anno, con uno straordinario record di presenze in sala e di elogi critici, 'C'è ancora domani' di Paola Cortellesi, inizia a far sentire la sua voce e imporsi anche all’estero. Dopo gli applausi lo scorso autunno per la prima internazionale ad Haifa, l'ottima recente presentazione sulle pagine del ‘New York Times’, e in attesa dell'imminente uscita in Francia, il film di Cortellesi ha trionfato ieri sera al Festival di Göteborg, il più grande festival cinematografico nei paesi nordici.  Un appuntamento di rilievo globale, giunto alla 47ma edizione che ogni anno attira più di 160.000 visitatori che partecipano a più di 1.000 proiezioni di 450 film. 'C’è ancora domani' si è aggiudicato il Dragon Award Best International Film, assegnato dal pubblico del festival (proprio come accaduto alla Festa del Cinema di Roma), per il miglior film internazionale. La pellicola ha scaldato la platea, solitamente più che composta, che si è liberata in un lungo caloroso applauso alla presenza della stessa regista. E il film si appresta ora all’uscita anche in Svezia, dove il distributore Folkets Bio lo porterà dal 1 marzo in più di 30 sale.  Le selezioni dei film italiani al Festival di Göteborg sono state coordinate, come negli ultimi anni in un consolidato rapporto di scambi, dall’area Filmitalia di Cinecittà. Da notare come proprio da un altro festival accompagnato da Filmitalia/Cinecittà, il Festival di Haifa, ha preso avvio il percorso internazionale del film, in una prima internazionale da subito salutata entusiasticamente dal pubblico. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ben Gvir contro Biden: “I suoi aiuti a Gaza vanno ad Hamas, con Trump sarebbe diverso”

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(Adnkronos) – "Invece di darci il suo pieno sostegno, Joe Biden è occupato a dare aiuti umanitari e carburante a Gaza che finiscono ad Hamas, se ci fosse Trump al potere, il comportamento degli Stati Uniti sarebbe completamente diverso". E' quanto ha dichiarato Itamar Ben Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale del governo di Benjamin Netanyahu. In un'intervista al Wall Street Journal, l'esponente dell'estrema destra israeliana ha detto che Netanyahu è "ad un bivio" e deve "scegliere quale direzione prendere", ma ha ribadito che non intende ritirarsi dal governo.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rai, Il punto di vista di Follini: “Pd rinunci a sit-in, questione è cambio regole”

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(Adnkronos) – "Verrebbe da consigliare ai dirigenti del Pd -sommessamente, costruttivamente, amichevolmente- di lasciar perdere quel curioso sit in ai cancelli di viale Mazzini con cui ci si propone di protestare per gli eccessi e le forzature di Telemeloni nei giorni del festival di Sanremo. Non perché non vi siano quegli eccessi e quelle forzature. Ma perché un gesto così scontato e rituale, compiuto oltretutto nei giorni più propizi agli ascolti serali, somiglia più a una richiesta di risarcimento che a un’espressione di sana e vera indignazione. La verità è che la Rai è ostaggio della politica fin dalla notte dei tempi. E chi come il sottoscritto a suo tempo fu designato dal suo partito, la Dc, per fare il consigliere d’amministrazione, non ha propriamente titolo per salire in cattedra e fare la morale. Lasciamo da parte dunque la troppo facile indignazione e cerchiamo piuttosto di capire come se ne possa uscire. Per lunghi anni viale Mazzini fu guidata, per interposti dirigenti, dai governi dell’epoca. Poi, dal 1975, sul ponte di comando salirono i partiti e il cda venne spartito con precisione millimetrica tra le forze presenti in Parlamento. Vani tentativi di cambiare le regole si mescolarono via via alla conferma delle abitudini di sempre. Fino agli anni più recenti. Anni nei quali la presa delle varie maggioranze, quale che ne fosse il colore, divenne semmai ancora più forte. Meloni non è stata da meno, e farebbe bene a non vantarsene. Ma onestà vuole che si dica che anche i suoi predecessori di tutti i colori hanno fatto la loro parte in commedia e i loro giri in giostra. Compresi i populisti, nessuno dei quali è stato alieno dalla cattiva abitudine di accaparrarsi qualche posto di comando. Si dirà che magari qualcuno ha scelto professionisti più indipendenti, o magari più qualificati. Che ci sono state forzature più brusche e altre invece, diciamo così, più delicate. (Da questo punto di vista i tempi più recenti sembrano anche i più inclementi.) Ma forse non è il caso di pesare con il bilancino, oltre che gli incarichi assegnati, anche i commenti e i giudizi di chi si trova oggi, per l’appunto, a commentare e giudicare. Quello che andrebbe considerato, semmai, è che nel frattempo, in tutti questi anni, il sistema politico nel suo insieme ha perso gran parte del suo consenso e della sua credibilità. E dunque che certe sue interferenze, mai del tutto giustificate, diventano tanto più ingiustificabili ora che i partiti raccolgono così poco apprezzamento perfino tra quanti (sempre meno, a dire il vero) continuano a votarli. Il difetto, insomma, è nel manico. Se la lottizzazione fu una delle colpe della prima repubblica, il suo perpetuarsi nel tempo è diventata un’aggravante. Sottolineata impietosamente dal crollo degli iscritti ai partiti e perfino dalla crescente, drammatica diserzione dei loro elettori dalle urne. Si consideri inoltre che, via via che passano gli anni, diventa sempre più evidente che i benefici della lottizzazione non sono quasi mai così accurati, né così generosi, come pretende la tradizione. Cosa che era vera perfino qualche anno fa. Quando i democristiani si lamentavano della fiction sulla “Piovra”, che non fece poi un così grande danno alla loro causa. E quando i comunisti celebravano i fasti della terza rete dell’epoca che del tutto involontariamente finì piuttosto per ingrossare il bottino elettorale della destra che cominciava giusto allora a proporsi. Si tratta allora di cambiare le regole. A partire da quel residuo di “sovietismo” che è la commissione di vigilanza, altro reperto d’epoca che magari sarebbe il caso di rottamare. Il problema che i partiti, tutti i partiti, hanno davanti a sé è -per l’appunto- il cambio delle regole. Mentre il ping pong quotidiano delle polemiche e la convocazione dei sit in di protesta sembrano tutte cose fatte apposta con l’idea che le stesse regole (e abitudini) di prima siano destinate a ripetersi all’infinito. Accompagnate, s’intende, da tutta l’indignazione di circostanza". (di Marco Follini) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Al via settimana Stem, da oggi fino all’11 febbraio

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(Adnkronos) – Al via da oggi 4 febbraio 2024 fino all'11 febbraio la prima Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), istituita a novembre scorso dalla legge 187/2023 con l'obiettivo di sensibilizzare e stimolare l'interesse e la scelta dei ragazzi per queste discipline. Numerose le iniziative promosse dal ministero dell'Università e della Ricerca insieme agli Atenei e agli Enti di Ricerca, tra multi-laboratori, mostre, giornate di studio, incontri, lezioni per i più piccoli. Sul sito del Mur le iniziative previste per questa prima edizione. "Al via la prima settimana nazionale Stem nella storia della nostra Repubblica. Grazie a una legge, istituita su iniziativa parlamentare e votata alla unanimità, che mi vede come prima firmataria – dichiara Marta Schifone, deputata di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Lavoro – Sono particolarmente orgogliosa di aver dato vita insieme al mio partito Fratelli d’Italia a questo tempo dedicato alla scienza, alla conoscenza, al futuro; soddisfacendo un punto qualificante del nostro programma politico. Una adesione spontanea ed entusiasta ha arricchito in poco tempo un calendario ricchissimo e fittissimo di eventi, convegni e incontri a cui parteciperanno aziende, start up, associazioni, scuole, università, ordini professionali, luoghi di cultura. La mia gratitudine va al Ministro Roccella ed al Ministero dell’Università che ha accolto la nostra iniziativa e la ha sostenuta. Tutti insieme per dire che le competenze tecnico scientifiche sono una opportunità in termini di soddisfazione e di competitività ma soprattutto in termini occupazionali, per parlare con una unica voce delle professioni e dei professionisti del futuro".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)